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Aardman/Dreamworks: Giù per il Tubo

Inviato: lunedì 25 dicembre 2006, 23:48
da DeborohWalker
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Dopo l'esordio con Chicken Run (deludente a mio parere, ma apprezzato da pubblico e critica) e il successo mondiale riscosso col bellissimo La Maledizione del Coniglio Mannaro, la Aardman fa tris. Ma questa volta i personaggi non sono più di lastilina, com'è tradizione dello studio d'animazione, ma tutto è stato realizzato al computer; questa scelta è stata attuata per la presenza di scene di massa e la costante ambientazione acquatica che avrebbe richiesto sforzi sovrumani se realizzata con la plastilina. Però l'aspetto è lo stesso, la caratterizzazione dei personaggi è in puro stile Aardman, e anche le animazioni al computer cercano di ricreare quell'effetto: gli abiti non si piegano ma anche se mossi rimangono "fissi" come avveniva per i modelli in plastilina, e l'espressività dei personaggi è stata ricreata studiando il movimento delle sopracciglia di Gromit. Quindi non dobbiamo temere di ritrovarci davanti un prodotto completamente diverso da quanto la Aardman ha prodotto finora. Il film inizialmente doveva avere un'atmosfera più piratesca, ma visto che i pirati non sembravano attirare l'attenzione del pubblico (il film entrò in produzione prima dell'uscita di Pirates of Caribbean) si lasciò perdere questa ambientazione, e anche il titolo originale (Ratopolis) venne modificato perchè ricordava troppo il Ratatouille annunciato dalla PIXAR, diventando Flushed Away

Roddy è un topo aristocratico, abituato a vivere in una ricca villa con tutti gli agi possibili; un giorno irrompe nel suo paradiso personale Sid, un topo di fogna che prende possesso della casa, e scarica Roddy giù per il water, tirando lo sciacquone. Roddy si ritroverà così nelle fogne, dove scopirà l'esistenza di Rattopolis, una verà e propria città sotteranea popolata da topi. Qui incontra Rita, una topolina fuorilegge che ha dei conti in sospeso con un'organizzazione di malviventi; finirà per allearsi con lei per aiutarsi a vicenda, per recuperare una pietra preziosa che Rita cerca, e poi per far tornare Roddy nella sua abitazione.

Giù per il tubo è un piccolo gioiellino che si contraddistingue dall'omogeneità di film 3D che sono usciti negli ultimi anni: i protagonisti sono animali, ci sono bestioline-tormentone dall'aspetto caruccio che compaiono a ripetizione per strappare qualche risata, civiltà che giocano sulla società umana e sull'umanizzazione di animali... Bè, tutti questi elementi ci sono. Ma ciò che cambia è lo spirito di fondo, molto più vicino a La Maledizione del Coniglio Mannaro che ad altri film Disney. C'è un'attenzione principale rivolta alla storia e ai personaggi, ma nonostante ciò ci sono tante battute che riescono a integrarsi con la vicenda, con vere e proprie scene comiche. Il primo paragone che mi è saltato alla mente appena uscito dalla sala sono stati Toy Story e A Bug's Life: ora non dico che la qualità sia quella, ma si può notare uno stile narrativo che li ricorda, con una spruzata dello stile Aardman. La soddisfazione deriva anche da una serie di citazioni e ammiccamenti a diversi generi cinematografici e film celebri: ma questo avviene con una "delicatezza" uica, non vengono urlate le citazioni, sono piccole perle messe in un angolino, per chi vuole gustarsele, e magari regalare una risata aggiuntiva. La colonna sonora presenta anche qualche breve frammento cantato, anche se forse sarebbe eccessivo definirli veri e propri brani, in stile musical Disneyano. Il doppiaggio italiano è soddisfacente, anche se la versione originale poteva contare su voci come Hugh Jackman, Kate Winslet, Andy Serkis, Ian McKellen e Jean Reno.

E ora, un po' di chicche scovate nel film...
- Nella stanza di Roddy, si possono vedere i pelouche di Gromit, Alex (il leone di Madagascar) e dei coniglietti de La maledizione del coniglio mannaro
- Su uno scaffale si vede il libro "Cracking Animation" con in copertin Wallace & Gromit: è un libro realmente esistente, realizzato dalla Aardaman per spiegare le proprie tecniche d'animazione.
- Tra i vestiti che Roddy tira fuori dal suo armadio, c'è il completo di Wallace e la calzamaglia di Wolverine (riferimento a Hugh Jackman, doppiatore di Roddy nella versione originale, e Wolverine nel film degli X-Men)
- Tra i DVD che Roddy sceglie sullo scaffale, ce n'è uno di Chicken Run
- Quando sta per guardare il DVD, Roddy imita la sequenza d'apertura di tutti i film di James Bond, e il film che sta guardando, Die Again Tomorrow, è una storpiatura delfilm di James Bond Die Another Day
- Nelle tubature che portano le fogne, Roddy incontra un pesce rosso che gli chiede "hai per caso visto mio padre?", chiaro riferimento al Pixaiano Alla Ricerca di nemo
- Quando Roddy vola in aria indossando biancheria intima, i tre topi che urlano "E' un uccello? E' un aereo? E uno che sta indossando le mie mutande?" è una citazione alla celebre frase pronunciata in Superman
- Quando Roddy entra a Rattopolis, una vecchia signora dice "Date da mangiare alle mosche, comprate un sacchetto", riferimento alla signora dei piccioni di Mary Poppins
- La rana-mimo Marcel ha quel nome in omaggio a Marcel Marceau, uno dei più famosi mimi di tutti i tempi
- La Rat-Mobile è un riferimento alla Batmobile, è la sequenza di transizione successiva con la spirale nella quale si vedono i volti dei due cattivi, ricorda quuelle presenti nei telefilm anni '70 di Batman, dei quali si sente anche la musica.
- La scena con le due lumache che mangiano spaghetti, è un riferimento alla celebre scena del bacio di Lilli e il Vagabondo, così come la canzone che cantano le lumache in sottofondo, che ricorda molto Dolce è Sognar
- Quando la Jimmy Donkers affonda, il braccio meccanico saluta Roddy e Rita, come il T1000 nella scena finale di Terminator2

Re: Aardman/Dreamworks: Giù per il Tubo

Inviato: lunedì 21 settembre 2009, 03:23
da Lightning
Terzo lavoro nato dal connubio tra la Dreamworks Animation e gli inglesi della Aartman, Giu per il Tubo, è un film di alti e bassi ma comunque al di sopra della media Dreamworks. Graficamente è animato in 3d ma seguendo uno stile particolare, che ricrea volutamente il feeling dei film in stop motion e che tutto sommato non dispiace. La trama narra di Roddy, topolino che vive in una famiglia aristocratica londinese e che si trova ad affrontare, suo malgrado, delle avventure nei bassifondi delle fogne. Il film non ha una trama molto originale, ma grazie ad tante gag ben riuscite e ad un ritmo frenetico scorre via abbastanza piacevolmente. Alcuni personaggi poi spiccano per la loro originalità e realizzazione, come il cugino francese del villan con la sua squadra di rane ninja, il mimo, e le simpatiche lumachine che rappresentano un riuscito tormentone visto che appaiono parecchie volte strappando più di una risata. Di negativo c'è qualche piccolo buco di sceneggiatura e soprattutto le cadute di stile classiche della Dreamworks, cioè le solite esalazioni corporali che a quanto pare devono far ridere davvero molto visto che non mancano mai all'appello. Concludendo Giù per il Tubo è un film che si fa vedere piacevolmente, forse uno dei film migliori partoriti dalla Dreamworks ma che per alcuni difetti (originalità e cadute di stile) non riesce a convincere del tutto lo spettatore.