[N. Monolith Soft] Xenoblade Chronicles X

Con la sua nuova macchina Nintendo propone un concetto diverso di next-generation, restando fedele alla sua filosofia e ai suoi fan per ritagliarsi una nicchia pacifica in un mondo del gaming sempre più connesso e competitivo.
  • Nuovo trailer che getta un po' di luce sul battle system del successore spiritule di Xenoblade, ad oggi senza titolo o data (nè tantomeno finestra) d'uscita.
  • Ma allora è esplicitamente pensato come il seguito ideale dell'esperienza Xenoblade, senza troppi giri di parole.

    Da un lato sono contentissimo.

    Dall'altro...ma Xenoblade non era così bello per il fascino del mondo e della storia proposta? Cosa sappiamo di questo X per adesso? I robottoni non mi ispirano per niente, e per adesso anche come setting abbiamo avuto canyon desolati e questa prateria con sullo sfondo un'...industria?

    Dai, aspetto uno story trailer come si deve.


  • Visto il titolo, non solo un'eredità spirituale? Previsto per il 2015.
  • Per chi non ha paura di spoiler, i primi 40 minuti di gioco dall'E3.



    Forse a pelle non ispira tanto quanto il primo Xenoblade, ma c'è palesemente da sbavare. Apprezzo molto la personalizzazione del protagonista, peraltro.
  • Mi sono ciucciato i primi 40 minuti. Ricapitoliamo:

    - è Xenoblade con i baffi finti
    - notevoli migliorie nelle animazioni, ma noto un certo downgrade grafico rispetto ai primi videi
    - l'editor di personaggi pare permettere una certa libertà, entro i limiti imposti dallo stile del gioco, ma di recente si è visto di meglio
    - due set di statistiche, intrinseche e di classe. La classe si può modificare liberamente nel corso del gioco
    - la storia. Due razze aliene decidono di appianare le loro divergente nella nostra orbita, invece spianano la Terra. L'umanità fugge su arche spaziali e quella che ospita la città di New Los Angeles si schianta su un pianeta inesplorato. Il gioco prende il via immediatamente dopo il naufragio e il nostro personaggio è un soldato (credo) espulso, insieme ad alcuni commilitoni, in capsule di salvataggio.
    - sì, NEW LOS ANGELES.
  • Dapiz ha scritto: - la storia. Due razze aliene decidono di appianare le loro divergente nella nostra orbita, invece spianano la Terra. L'umanità fugge su arche spaziali e quella che ospita la città di New Los Angeles si schianta su un pianeta inesplorato. Il gioco prende il via immediatamente dopo il naufragio e il nostro personaggio è un soldato (credo) espulso, insieme ad alcuni commilitoni, in capsule di salvataggio.
    E in che modo si può ricollegare tematicamente a Xenoblade questa cosa?
  • Sul discorso del divino difficile a dirsi ma già dai trailer è comunque palese che la creazione di ponti tra le genti giocherà un ruolo fondamentale tanto nella trama quanto nel gameplay (mi pare ovvio che New Los Angeles sia la nuova Colonia 6, da ricostruire e ripopolare).
  • E infatti parlavo della trama...
  • Anche io. Si può immaginare facilmente che almeno una delle due razze aliene ricoprirà un ruolo simile a quello dei Mechon e che i rapporti con l'umanità saranno una questione molto importante. Probabilmente lo scopo finale del gioco sarà far finire tutto a tarallucci e vino.


  • Nuovo trailer dal direct odierno. Mi rimangio ogni parola sulla poca personalità del setting: non vedo l'ora di sbarcare.
  • In effetti ce n'è di bella roba.

    Ma...

    Ma...

    Ma continuo a trovarlo il cugino freddo del suo predecessore.

    Per adesso manca il quid mitologico che mi faccia fare "ooooh", che nel precedente era il fatto che il mondo di gioco fosse il corpo di un gigante. Idea irripetibile, temo.

    Qui invece vedo metallo, una città freddona, pochi villaggetti.

    Dai, voglio tornare a sognare.


  • Nuovo direct rivolto al solo Giappone. Nuove info (indecifrabili), nuove location, nuovi personaggi, un'occhiata alla mappa e una data d'uscita per il giappone: 29 aprile.

    BAVONA :sbav:
  • Ommioddio, pare larger than life, sicuramente della mia attuale life. Io che sono un completista. E mo' come si fa?

    Però non se ne va la solita sensazione.

    Belle location ma... niente da fare, mi trasmette freddezza.

    Niente giganti, città meno bucoliche. La colonia del primo Xenoblade aveva il metallo ma anche un sapore fiabesco. Qui siamo in un'estensione della nostra civiltà, con campus, villini borghesi etc. Una cosa che reputerei geniale se però mi si desse anche il resto, e a parte un breve scorcio sul nuovo villaggio dei Nopon vedo gran poco.

    Oh, sarà cmq bellone ovviamente.

    Però si è persa la poesia. E' come se il vero titolo fosse "XENOBLEI IUESEI"
  • lol che due coglioni. Il resto te lo dà la seconda metà del trailer, e mi pare anche più ispirato di Bionis. Farei piuttosto presente che la mappa in soldoni risulta composta da... Pianura, Deserto, Giungla, Mondo di Ghiaccio, Mondo di Fuoco :asd:
  • Un volenteroso fan ha tradotto l'intera presentazione. Godetevela:

  • Nuovo direct giapponese, nuova traduzione "ufficiosa"



    L'oggetto della presentazione stavolta è il sistema di combattimento e tutto il suo contorno, quindi livellaggio, equipaggiamento e così via. In sostanza pare trattarsi di un'evoluzione di quanto già visto in Xenoprimo, proprio come ci si poteva aspettare dai precedenti trailer, ma con alcune aggiunte molto interessanti come la possibilità di prendere di mira parti diverse del corpo dei nemici (che potranno danneggiarsi, un po' come in Monster Hunter) e il sistema di "sponsorizzazione" delle case produttrici di armi e armature (!).

    Alla fine del direct c'è anche una sorpresa: il primo incontro con quelli che, presumibilmente, saranno i villain principali del gioco.
  • Trailer per l'E3:

    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Realizzo che ho un problema con questo gioco: è stato annunciato così tanto tempo addietro (gennaio 2013! Ed essendo in uscita a dicembre 2015 significa tre anni da quando si è mostrato per la prima volta!) e da allora abbiamo visto così tanti trailer e avuto così tante informazioni che da un certo punto di vista mi pare quasi d'averlo già giocato :rotfl: Però Nintendo non porta Zelda all'E3 perchè preferisce mostrare solo titoli in uscita nei prossimi mesi... :stronk:
  • Dopo circa un centinaio di ore trascorse su Mira credo di poter dare un primo giudizio sul sequel di Xenoblade. Annunciato nell'ormai lontano 2013, il gioco ha fin da subito fatto parlare molto di sè per via della pesante eredità che portava sulle sue spalle e del fatto che non si capiva bene quale fosse il titolo preciso (la X sta per Cross, capito?). La domanda fondamentale era però un'altra: sarebbe stato all'altezza del suo illustre predecessore?

    No, non lo è. Ma questo, sotto sotto, lo sapevamo già. E sapevamo già perchè: perchè per quanto non perfetto di un titolo ispirato come Xenoblade Chronicles non si prende il posto facilmente nei cuori dei videogiocatori, e non perchè quello che viene prima è meglio a priori, ma perchè la forza dell'idea su cui si basava il primo Xenoblade doveva necessariamente essere eguagliata da un'idea altrettanto forte o perlomeno compensata da un gameplay impeccabile.

    Cross è un titolo che fin dall'inizio cerca di sfondare: è grande, gigantesco, e non fa nulla per nascondere la sua stazza. Un mondo mastodontico, bizzeffe di personaggi, classi e divisioni, un inventario senza fondo, equipaggiamenti a non finire per i personaggi, per i robot, per le parti del corpo degli stessi robot... Destreggiarsi nella miriade di nozioni che il gioco ti sbatte in faccia fin dai primi istanti di gioco non è un'impresa da poco, specialmente perchè nonostante le decine di pagine del manuale e i consistenti tutorial in-game, non tutto è spiegato con chiarezza. Chi ha già giocato Xenoblade Chronicles si sentirà sicuramente più a suo agio, nonostante alcuni cambiamenti al gameplay non manchino, ma non dubito che i neofiti si sentiranno spaesati di fronte alla mole di informazioni da cui saranno travolti. Per quanto mi riguarda, ci sono aspetti che ho persino deciso di tralasciare coscientemente, tanta è la quantità di elementi da tenere sotto controllo, elementi che tuttavia non sempre hanno un riscontro significativo nel gameplay. Per esempio, all'inizio del gioco ci sarà chiesto a quale Divisione aderire tra le in cui è suddivisa Blade, l'organizzazione di cui entreremo a far parte e che si occupa di difendere l'umanità sul suo nuovo e ostile pianeta: ebbene, tale scelta, che segue ad una corposa cutscene che ci esplica le peculiarità di ciascun "mestiere" (guerrieri, ricercatori, mediatori e così via), è a conti fatti superflua poichè non c'è nessun contenuto esclusivo di Divisione e qualunque missione può essere svolta con uno qualsiasi dei mestieri scelti. Ancora, il già fastidioso sistema di gemme presente in Xenoblade è qui stato espanso all'inverosimile, risultando in una quantità di "potenziatori" semplicemente ingestibile per il giocatore comune. Potrei persino trovarmi a rinunciare al completamento delle subquest, e non delle subquest generiche (presenti in quantità impensabile e solo raramente interessanti), ma di quelle più complesse e "relazionali", che costituivano un punto di forza del primo Xenoblade. C'è qui da fare un passo indietro per evidenziare una delle poche cose di cui Cross difetta rispetto a Chronicles: il personaggio giocabile è uno solo, il vostro avatar solo moderatamente e malamente personalizzabile. Tutti gli altri personaggi sono gestibili per quanto riguarda equipaggiamento, tecniche e abilità varie, ma hanno una classe fissa e non sono "interpretabili" – e per fortuna, vista la già spaventosa complessità del gioco. La vostra squadra sarà generalmente composta da "voi" e dai due personaggi principali del gioco, ossia Elma, che poi è la vera protagonista della storia, e la giovanissima ingegnera Lin. Anche se in teoria per la maggior parte del gioco soltanto il vostro avatar è necessario e i membri della squadra, al massimo 4, potrebbero variare completamente, in pratica per la maggior parte del tempo la rosa sarà quella descritta, a cui potreste decidere di aggiungere un quarto personaggio tra gli altri secondari che vi saranno presentati nelle prime ore del gioco. E indovinate un po'? Questi personaggi sono tantissimi, ciascuno con le proprie subquest relazionali sbloccabili al raggiungimento di un certo livello di intesa con il vostro alter ego, proprio come nel primo Xenoblade. Il problema è che il cast di Chronicles quello era, ridotto, ben definito e ruotabile senza troppi problemi, mentre il cast di Cross è immenso, generico, e non è possibile capire quali personaggi sia bene portarsi avanti e quali sia meglio lasciar perdere. I personaggi secondari non livellano per restare in pari con voi e il loro grado d'intesa sale in maniera terribilmente lenta, così che, probabilmente, finirò col trascurarne diversi con relative subquest solo per effettiva impossibilità di farli progredire tutti quanti in maniera omogenea. Il che è un po' un peccato, perchè le subquest relazionali sono l'unica cosa narrativamente interessante di un titolo in cui, sfiorato il centinaio di ore, la trama non ha ancora offerto assolutamente nulla al di là di un (ottimo, c'è da dire) colpo di scena nelle prime ore di gioco. Per il resto la trama è pressochè assente, suddivisa in capitoli che si risolvono col recarsi in un posto x, guardare una cutscene, combattere qualche nemico e fare rapporto.

    Ma parliamo di quello che davvero interessava ai fan di Xenoblade e su cui hanno puntato tutto sin dai primi trailer: Mira, il pianeta su cui si svolge gioco. È bello? Sì, Mira è il mondo che gli amanti dell'esplorazione stavano aspettando. Se i primi video facevano temere un mondo più brullo e grigio rispetto a quello vibrante del primo capitolo la realtà si presenta ben diversa. Mira è sconfinato, geograficamente vario e qualitativamente molto più omogeneo di Bionis, sebbene inevitabilmente meno ispirato. Le cinque regioni del gioco sono una continua gioia per gli occhi e sono letteralmente strapiene di regioni segrete e punti panoramici da scoprire, il tutto senza l'ombra di un caricamento (ma con un bel po' di pop-up sui nemici). Esattamente come in Chronicles l'esplorazione è ricompensata e più che mai incoraggiata grazie al nuovo sistema FrontierNav, che consente di installare sonde sul territorio per ottenere in cambio informazioni, materiali, moneta sonante e risorse. Purtroppo non tutto funziona come dovrebbe, però: è vero, Mira è un mondo bello, grande e grosso, ma la sensazione che ho avuto è che sia un po' troppo grosso. Mi spiego meglio: io sono un fan degli open world sconfinati e Mira è esattamente questo, ma sul pianeta ogni cosa è fuori misura: alberi immensi, animali titanici, formazioni naturali impressionanti danno l'idea che non sia tanto la mappa ad essere grande, ma il personaggio ad essere più piccolo del dovuto. Inoltre, probabilmente nel tentativo di dimostrare quanto ce l'hanno grosso (il mondo) gli sviluppatori non hanno pensato di rendere l'esplorazione progressiva, sbloccando immediatamente l'intera mappa di gioco e dotando il personaggio di abilità fisiche fuori del comune, che gli permettono di scattare come Road Runner e di saltare da altezze vertiginose senza riportare il minimo danno, il che rende l'esplorazione indubbiamente più fluida e divertente, ma anche meno suggestiva e "sudata". La stessa impressione si ha quando si mettono le mani sull'agognato robottone, le cui dimensioni e rapidità di movimento riducono così tanto la scala della mappa da farli sembrare una macchinina giocattolo che corre su un plastico. Le cose migliorano notevolmente con l'acquisizione del modulo di volo, che apre invece nuove possibilità in verticale, ma che riduce la necessità di spostarsi a piedi e dunque la possibilità di gustarsi Mira dalla prospettiva del piccolo e insignificante umano.
    Grosso neo relativo al mondo di gioco è poi l'unica città di Mira, New Los Angeles. Inutile girarci intorno: non avrete nessuna voglia di passarci del tempo. NLA è una Los Santos dei poveri inutilmente vasta, vuota, graficamente indegna (c'è un particolare EGREGIOUS che vi lascio il "piacere" di scoprire) e tremendamente statica. Scordatevi la ricostruzione della città in stile Colony 6: i soli cambiamenti che avverranno a NLA saranno il trasferimento di alcuni personaggi e poco altro, ma per il resto la città rimarrà incompleta, con strade interrotte e cancelli chiusi dappertutto, come se gli sviluppatori avessero dovuto abbandonarne la realizzazione all'improvviso. Anche il diagramma intesa, uno dei fiori all'occhiello del vecchio Xenoblade, ne esce ridimensionato, vista l'assenza di subquest sociali significative tra gli NPC.

    La mia impressione è che per il secondo Xenoblade i Monolith abbiano voluto cercare di catturare il pubblico occidentale con una storia più tradizionale, dinamiche da MMORPG più accentuate rispetto a Chronicles (che dai gdr online prendeva in prestito il sistema di combattimento e poco altro) e alcune semplici funzioni online, rimpolpando poi l'offerta giocando al rialzo con le dimensioni del mondo e le possibilità di personalizzazione, perdendo però di vista non soltanto il "cuore", ma l'accessibilità all'esperienza di gioco, che a causa della sua complicatezza rischia di spaventare il pubblico meno avvezzo a questo tipo di gioco. Cross è un gioco spettacolare da vedere, divertente da giocare, ma emotivamente meno intenso rispetto a Xenoblade Chronicles.
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