[Disney] Tron
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Regia: Steven Lisberger.
Cast: Jeff Bridges, David Warner, Bruce Boxleitner, Cindy Morgan, Barnard Hughes, Dan Shor, Peter Jurasik, Tony Stephano, Jackson Bostwick, Craig Chudy, Vince Deadrick, Sam Schatz, Dave Cass
Fantascienza, durata 96 min. - USA 1982.
Tron è un film diventato un cult. Nato da un'idea di Steven Lisberger (che oltre ad essere il regista del film è anche autore di soggetto e sceneggiatura), idea che è stata proposta dall'uomo a varie case di produzione, il film trova accoglienza presso gli studios della Disney, che all'inizio degli anni '80 non stava vivendo uno dei suoi momenti più rosei e che quindi era desiderosa di battere anche nuove vie. Finanziò quindi quello che era a tutti gli effetti un azzardo, un film molto sperimentale, e ne venne fuori un gioiellino.
Primo film a parlare di realtà virtuale, primo film della Disney ad avvalersi di un uso massiccio di computer grafica nella sua realizzazione, la pellicola parla di Kevin Flynn, programmatore di videogiochi a cui sono state rubate le idee per titoli di nuovi games che hanno fatto guadagnare all'usurpatore, Ed Dillinger, un mucchio di soldi. Ma la ditta di Dillinger e Dillinger stesso sono ormai da tempo controllati dal Master Control Program, il mega-computer che ha sviluppato coscienza e intelligenze proprie e che comanda tutti i sistemi informatici. Flynn, insieme ad Alan Bradly e Lora, due programmatori dell'azienda, si introduce nella ditta ma il Master Control Program lo smaterializza, lo trasforma in codice e lo spedisce nella realtà virtuale, dove il MSP ha il ruolo di una specie di dittatore che punisce tutti i programmi (che hanno aspetto di uomini con tute luminescenti e composte di circuiti) devoti al culto dei "creativi", cioè che credono che la loro genesi sia da riconoscere agli esseri umani. Di conseguenza esistono anche gruppi di ribelli.
L'incipit, specie per quegli anni, è dunque decisamente originale, e anche se poi durante lo svolgimento la parte d'azione sfocia in qualche clichè da film d'avventura il film continua a mantere desta l'attenzione grazie agli effetti visivi e a quella realtà così inusuale, perfino più lontana dello spazio tipico della fantascienza. Gli effetti visivi possono apparire allo spettatore d'oggi obsoleti, eppure a me sono apparsi ancora suggestivi e intriganti, pur con le debite differenze con i moderni effetti speciali.
L'80% del film infatti si svolge nella realtà virtuale: scenari informatici, mezzi futuristici, debiti verso la grafica dei primi videgiochi, e i programmi che vengono rappresentati - come detto sopra - con tute sfavillanti rendono visivamente interessante la pellicole anche al giorno d'oggi (io l'ho vista ora per la prima volta, per esempio).
Bello che i programmi ideati dai protagonisti abbiano le fattezze dei protagonisti stessi. Quindi Tron (il programma di difesa inventato da Alan per distruggere l'MCP) è interpretato dall'attore che dà il volto ad Alan, il programma di Lora - Yori - ha le fattezze di Lora e il galoppino del Master Control Program ha l'aspetto di Dillinger.
Una buona dose di azione adrenalinica, che si nota soprattutto nella famosa scena della corsa delle lightcycle o nelle battaglie che Tron e Flynn devono affrontare, mista a un certo umorismo che sprigiona il protagonista Flynn e al trio di protagonisti può ricordare un po' Star Wars, e infatti è una combinazione che funziona alla grande. Sono elementi infatti che sanno rendere accattivante un film avveniristico, di una fantascienza diversa da come si vedeva solitamente in questo genere, che sottotraccia parla di argomenti come la fede, la libertà, l'indipendenza, il pericolo del controllo delle macchine sull'uomo.
Il film, dicevo, è di culto: citazioni a Tron si possono trovare nei Griffin, nei Simpson, in South Park, in due nerd come Sheldon Copper da The Big Bang Theory e Chuck dell'omino telefilm. Il video di CapaRezza della canzone Abiura di Me è un chiaro omaggio al film, e prima ancora anche il video musicale From Paris To Berlin del gruppo dance Infernal omaggia il film. I personaggi del film sono anche protagonisti di un livello del videogioco Kingdom Hearts.
E infine, non poteva mancare il sequel. Ventilato fin dagli anni '90 dato il successo ottenuto dalla pellicola, fu smentito dalla Disney fino a che il giovane regista Joseph Kosinski portò alla Casa del Topo un'idea che sembrò convincere.
E così fra un mese il sequel di Tron, intitolato Tron Legacy, arriverà sul grande schermo in America e poco dopo anche da noi in Italia. Vedremo cosa verrà fuori, i collegamenti con questo film seminale, e la differenza sicuramente notevole negli effetti speciali e nell'aspetto del mondo virtuale.Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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Avendo ricevuto in regalo il dvd del sequel, che non avevo ancora visto, ho colto l'occasione per rivedere ieri il Tron originale.
Ed è risultato ancora un film godibile. Certo, il tempo è stato ingeneroso sulla resa estetica e sugli effetti speciali, come è ovvio, ma quell'atmosfera da realtà virtuale anni '80 riscuote un certo fascino ancora oggi: il paradosso è che all'uscita del film si trattava di atmosfera futuristica, ora è un feeling old-school
La trama pecca di qualche ingenuità/banalità figlia di quegli anni, ma si tratta di cose risibili, innanzitutto perché è fin troppo chiaro che maggiore attenzione fu data alla parte tecnica del film, considerando la rivoluzione stilistica, di realizzazione e di concetto che la pellicola introduceva all'epoca. Ma anche tenendo conto di questo, la sceneggiatura risulta scritta bene, con buon mestiere, e questo si riflette in una storia intrigante anche non contestualizzandola nell'anno di produzione.
Molto buoni i tre attori protagonisti, soprattutto Jeff Bridges nei panni di Kevin Flynn, che rende il personaggio un simpatico spaccone un po' cazzaro, con tanto cervello quanta gigioneria, contrapposta ad Alan, il nerd tutto precisino (che, contro ogni stereotipo e buon senso reale, è quello che alla fine si è tenuto la donna!).
Nel complesso, quindi, Tron è sicuramente un film cult per l'argomento trattato e per la resa d'avanguardia per l'epoca, ma ha comunque un'ossatura da film d'avventura/per famiglie tutt'altro che trascurabile, e molto funzionale alla storia raccontata.
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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