[Disney/Muppet Studios] I Muppet

Dallo spazio profondo fin sul fondo dei mari passando per paesi meravigliosi, l'immaginazione non conosce confini.
  • Hum, per me la trama è estremamente lineare e anche ampiamente stra-vista. Ci sono i vecchi amici che si ritrovano per salvare qualcosa, c'è il cattivo che minaccia, c'è il lieto fine. Tutto molto "semplice". Quello che sottolinei è vero ma è una lettura (che ci sta) e non cambia il fatto che come soggetto è proprio un classico. Questo non significa sia male e che non ci siano delle belle trovate... ma ecco, io non direi che è un soggetto che fa saltare dalla sedia. Stesso discorso vale per la sceneggiatura, ovviamente.

    Secondo me la forza del film sono le canzoni e soprattutto l'emozione che il film regala con la semplicità (vivaddio) tipica della Disney.
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  • Punti di vista. E' ovvio che la trama è semplicissima. Ma va anche contestualizzata un attimo.

    E' un'epoca di revival di vecchi personaggi, che vengono rebootati, deturpati e aggiornati, spesso con gusto molto discutibile. Vedi Yogi, i Puffi, Alvin e compagnia brutta.
    Questo film fa l'opposto, prende i personaggi e li ripresenta così com'erano. Poi prende questo stesso fatto e ci fa un film. Parla di un mondo che li vorrebbe aggiornare (vedi i Mooppett) o dimenticare e della lotta di un Kermit nostalgico e malinconico per evitare questo, senza scendere a compromessi. E' puro metacinema, e la scena finale con i fan che si radunano fuori dal teatro, insieme al fatto che il film in patria è andato molto bene e che la critica l'ha acclamato, ci conferma ciò. E' un messaggio di ribellione, questo film.
  • che altri film dei Mupptes mi consigliate?
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  • Sono così pochi che è difficile fare una cernita. Il primo e il terzo sono "solo" buoni ma importanti perché vengono citati intelligentemente nel nuovo film. Il secondo è veramente frizzante, e i due film letterari coprodotti con la Disney negli anni 90 sono gioielli imperdibili. Rimane un po' pacco il sesto, quello spaziale, ma è importante anche lui perché narra le origini di Gonzo.
    Tra i film tv invece è più facile distinguere: consiglio caldamente il Super Buon Natale dei Muppet, basato sulla Vita è Meravigliosa, mentre sconsiglio il decadente Mago di Oz (che cmq ha una sua importanza pure quello dal momento che idealmente ha dato il colpo di grazia ai Muppet portandoli nel baratro in cui li troviamo all'inizio del nuovo film :P).
  • Grrodon ha scritto:Sono così pochi che è difficile fare una cernita. Il primo e il terzo sono "solo" buoni ma importanti perché vengono citati intelligentemente nel nuovo film. Il secondo è veramente frizzante, e i due film letterari coprodotti con la Disney negli anni 90 sono gioielli imperdibili. Rimane un po' pacco il sesto, quello spaziale, ma è importante anche lui perché narra le origini di Gonzo.
    Tra i film tv invece è più facile distinguere: consiglio caldamente il Super Buon Natale dei Muppet, basato sulla Vita è Meravigliosa, mentre sconsiglio il decadente Mago di Oz (che cmq ha una sua importanza pure quello dal momento che idealmente ha dato il colpo di grazia ai Muppet portandoli nel baratro in cui li troviamo all'inizio del nuovo film :P).
    Grande Grro: a questo punto ci vuole una buona serie di tue recensioni/classificazioni, almeno dei lungometraggi dei Muppet.
    A meno che non ci sia già, e io non l'ho trovata...
  • In effetti sarebbe il caso di farla.
  • Anche perchè io tra primo, secondo, "letterari", etc... non c'ho capito niente! :P
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  • Bé è facile:

    1) Tutti a Hollywood coi Muppet!
    2) Giallo in Casa Muppet
    3) I Muppet alla conquista di Broadway
    4) Festa in Casa Muppet
    5) I Muppet nell'Isola del Tesoro
    6) I Muppet Venuti dallo Spazio
    7) I Muppet

    Il primo da quando i Muppet sono Disney è l'ultimo. Ma già negli anni 90 la Disney aveva coprodotto il quarto e il quinto, e si era aggiudicata i diritti di distribuzione home video dei primi due. Ad oggi gli unici due film che la Disney non possiede sono il terzo e il sesto.
    Oltre a questi esistono vari special tv e film tv, i più importanti sono Il Super Buon Natale dei Muppet o I Muppet e il Mago di Oz, prima produzione dall'acquisizione Disney avvenuta nel 2004.
  • In occasione dell'uscita home-video, posto il mio commento al film, che ebbi occasione di vedere al cinema in lingua originale a novembre (e poi ovviamente rivisto a febbario senza indugio).

    Premetto che, ad eccezione di qualche sketch, non ho mai visto alcun film dei Muppet né puntate del loro show (mea culpa).
    I Muppet è una piacevolissima commedia infarcita di numeri musicali, parodie e comicità sottile e mai volgare né demenziale; tuttavia, nella miglior tradizione Disney, non mancano i momenti più toccanti.
    Il film si regge interamente sui personaggi e su loro scenette, tanto che è quasi inesistente una storia vera e propria, ciò mi fa pensare che i Muppet siano più adatti a mediometraggi che a film lunghi. Se da un lato i Muppet hanno un’espressività facciale limitata, che li porta a essere un po’ rigidi nelle scene più coinvolgenti, dall’altra la bravura di chi li muove è tale da farli comunque sembrare vivi: la magia riesce! Sul fronte “umano”, Jason Siegel e Amy Adams risentono moltissimo della scarsa profondità del soggetto, risultando relegati a ruoli secondari, con la Adams in particolare in una parte davvero stringata.
    Spassosissimi i tantissimi cameo (così tanti che ne ho persi un paio) di attori e attrici che soddisfano pubblico di qualsiasi età (per me il migliore è quello di Jim Parsons), da segnalare inoltre la pubblicità occulta a Cars 2 con tanto di mega-manifesto davanti al Muppet Theatre. Moltissimi anche i riferimenti a film e show passati dei Muppet, che per ovvi motivi un ignorante in materia come il sottoscritto non può apprezzare a dovere, ma sono certo riempiranno di bei ricordi il cuore di molti fan.
    Alla seconda visione a due mesi di distanza mi è piaciuto ancora di più che alla prima, quando già lo avevo apprezzato parecchio. Il doppiaggio non mi è sembrato affatto male; anche le voci che nel trailer mi stonavano un po' alla fine non mi hanno dato fastidio. Devo dire che le canzoni mi hanno convinto più degli ultimi adattamenti della Brancucci, anche se purtroppo sono totalmente asincrono con il labiale.
  • E' passato quasi un anno da quando avevo promesso un recensione di questo meraviglioso film, ma adesso la devo proprio fare.

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    I Muppet erano nel fango da tempo. Dopo le due collaborazioni in costume con la Disney, all'inizio del nuovo millennio il gruppo di pupazzi se la passava davvero male. Il loro ultimo film per il cinema, quello a tema spaziale, era stato un enorme insuccesso di pubblico e di critica e da alora Kermit e soci tiravano avanti con speciali tv e direct to video. Nel 2004 vengono infatti acquistati da una Disney al momento ancora molto confusa che li inserisce nel film televisivo sul Mago di Oz, che non riesce certo a capovolgere la situazione...questo fino all'arrivo del comico Jason Seagel, che si propone di scrivere un trattamento che possa rilanciare i Muppet nel migliore dei modi. Il soggetto subisce varie fasi di scrittura, con frequenti cambi di direzione, e si becca persino la sfiducia del veterano Frank Oz, che non ha parole certo tenere per il progetto. Ma infine viene approvato e messo in produzione da una Disney ansiosa di competere con la tendenza tutta hollywoodiana di rebootare brand famosi del passato, e che in quello stesso anno ha portato alla riproposizione dello stesso Winnie the Pooh da parte dei loro studios. E a ben vedere per certi versi queste due operazioni di rilancio sono molto simili, visto che prendono un cast di personaggi ben conosciuto da tutti, ma da tempo sfruttato poco e male, e danno loro una mano di vernice, riallacciandosi alle loro origini ma nel contempo svecchiandoli e dandoli in pasto ad un pubblico moderno. Quel sottile equilibrio tra tradizione e innovazione che ha garantito la buona riuscita di Winnie the Pooh, lo ritroviamo pure qua, in un prodotto che più che con gli anni 90, si colloca in perfetta continuità con i film dei Muppet degli anni 80, quelli ambientati nel nostro tempo e nei quali si parlava di spettacolo. Perché questo sono i Muppet, degli artisti, ed è proprio sul loro essere artisti che Seagel ha basato il loro rilancio.
    L'intero film, narrativamente molto semplice, parte da due presupposti metafilmici assolutamente vincenti: il primo è senza dubbio spostare il focus su un nuovo gruppo di protagonisti, che include l'ottima Amy Adams, lo stesso Seagel e un nuovo Muppet, Walter, col quale lo spettatore empatizza, dal momento che è il vero protagonista della pellicola. Sin dall'inizio il film ci presenta la "triste" situazione di Walter, nato pupazzo, a differenza di suo fratello Gary, il quale lo ricopre di premure portandolo addirittura con sé e con Mary, la propria ragazza, nei loro incontri amorosi. Un triangolo un po' scomodo ma che riesce a farci entrare in sintonia alla perfezione con il film. Di certo non si parla esplicitamente dell'essere un pupazzo, a parte in un caso, ma si intuisce che Walter è in un certo senso diverso, e proprio la sua diversità lo porta ad affezionarsi in modo morboso a quei miti della sua infanzia che erano i Muppet, ai gloriosi tempi del Muppet Show. Nel caso non conoscessimo i Muppet, è con gli occhi di Walter che impariamo a familiarizzare con loro e ad amarli, rendendo quindi il film tanto accessibile per i neofiti che verranno condotti da Walter alla scoperta di Kermit e soci, quanto per i nostalgici che capiranno fin da subito cosa "accenda" Walter a tal punto.
    Il secondo presupposto metafilmico che rende tanto vincente la pellicola è che si tratta di un film che tenta di rilanciare i Muppet...parlando proprio del loro stesso rilancio! La troupe è a riposo da parecchio tempo, infatti, anche se il film non specifica da quanto, e il loro mito è ormai svanito. Lungo tutto il film assistiamo agli sforzi di Kermit, supportato da Walter, per rimettere in piedi tutto come un tempo e organizzare un telethon che ha la forma di un gigantesco episodio del Muppet Show, col quale commuovere i cuori del pubblico e guadagnare la somma necessaria per impedire al petroliere Tex Richman di radere al suolo il vecchio teatro e impadronirsi del loro marchio. Il tutto è condotto con una finezza incredibile, possibile solo con dei grandi personaggi. Kermit è un calzino, eppure esprime tanta tristezza e malinconia nell'interpretare il ruolo dell'attore ormai dimenticato, Fozzie l'Orso invece parodizza alla perfezione quegli artisti decaduti che finiscono a suonare nelle tribute band come original cast member, Gonzo fa l'imprenditore, Animal è in una clinica per disintossicarsi...dalla batteria, mentre Piggy è entrata nel mondo della moda a Parigi e ha ovviamente una sottotrama amorosa con Kermit nella quale i due si comportano proprio come una coppia di divi che devono affrontare un ritorno sulle scene presso un pubblico che li ricorda ancora insieme. E' un film ricco, pieno di materiale, spunti, idee e significati che si possono leggere tra le righe e che forniscono una vera e propria testimonianza sul mondo dello spettacolo: scene come quella in cui Kermit si ritrova a dover accettare una realtà nella quale loro sono considerati roba vecchia a vantaggio della tv spazzatura fatta di reality sono eloquenti, ma ancora più eloquente è la scena in cui il villain Richman svela di volerli rimpiazzare con un gruppo di pupazzi volgari e cinici, i Mooppet, più in linea con il feeling attuale. Insomma, chiunque mastichi un po' di queste tematiche non potrà non trovare in questo film una continua fonte di sottotesti, sottintesi, frecciatine, strizzate d'occhio e omaggi ad un passato glorioso. In quest'ottica si sprecano le citazioni, implicite e esplicite, al primo film dei Muppet, al loro Show, e gli stessi vip che hanno voluto anche solo una particina come Whoopi Goldberg, Jack Black o Mickey Rooney, sono tantissimi.
    E poi c'è la colonna sonora, che rappresenta la colonna vertebrale di un film che è proprio sui numeri musicali che si basa. I Muppet in questo senso si inscrive perfettamente nella tradizione Disney dei live action musicali, alla pari dei migliori film in scrittura mista come Enchanted o Pomi D'Ottone e Manici di Scopa. Si tratta di una colonna sonora mista, che include brani nuovi creati ad hoc, ma anche vecchie glorie sia originali che remixate.
    La prima fra le canzoni nuove è la mitica Life's a Happy Song, che ci immerge nello scenario della cittadina in cui vivono i nostri protagonisti e che presenta alla perfezione e in modo spumeggiante il terzetto protagonista, ed è un po' il tema del film, visto che ritornerà anche come coro finale. Segue poi la struggente Pictures In My Head, vero e proprio canto malinconico dell'attore dimenticato, che ci fa provare una pena enorme per il povero Kermit, un brano e una scena maestosa, nella quale i quadri nella tetra magione di Kermit prendono vita ricordandogli il glorioso passato. Senza dubbio meno riuscite sono Me Party, canzone al femminile cantata da Amy Adams e Miss Piggy, e il rap di Richman Let's Talk About Me, che nella versione finale del film è stato accorciato, togliendo molto alla backstory del personaggio. Infine abbiamo il picco emotivo del film, la canzone drammatica Man or Muppet nella quale i due fratelli immaginano di scambiarsi le nature, tanto intensa quanto esilarante, che si è meritata pienamente l'Oscar come migliore canzone. Abbiano inoltre il brano fischiettato The Whistling Caruso e alcune vecchie glorie del repertorio dei Muppet, come la sigla The Muppet Show Theme, la ripresa del celeberrimo sketch Mah Na Mah Na e soprattutto la straordinaria e trasognata Rainbow Connection, la canzone di Kermit per eccellenza, cantata da tutto il gruppo nel climax del film (e in versione storpiata anche prima...), e che viene dritta dritta dal loro primo film.
    Sono presenti inoltre alcuni brani preesistenti. Due sono in versione originale: Me and Julio Down by the Schoolyard di Paul Simon, incipit del film, nel quale vediamo la "crescita" dei due fratelli attraverso filmati di repertorio, e la galvanizzante We Built This City degli Starship durante la quale viene rimesso a nuovo il teatro. Altri due infine sono folli rielaborazioni, la Smell Like Teen Spirit cantata a cappella in versione irriconoscbile durante uno dei numeri dello spettacolo, e la cover di Forget You cantata dalle galline, capeggiate da Camilla, la fidanzata di Gonzo.
    Insomma, tanta, tantissima roba. Forse uno dei migliori live action Disney di tutti i tempi, per la sua capacità di centrare l'obiettivo nel modo più efficace possibile e di rielaborare in modo classico un gruppo di personaggi che si temeva avesse fatto il loro tempo. Applausi, sentiti applausi.
  • Ma tipo che forse sarebbe ora che me lo vedessi anch'io?
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Quando uscì al cinema, seppi della notizia che la critica osannava questo film e cosi mi sono annotato nella mia mente "prima o poi lo devo prendere" poi tipo qualche mese fa, mentre cercavo un regalo di compleanno per mia sorella, trovai il film in offerta, vedendolo a basso costo lo presi per curiosità e boom lo adorato. Non so perché mi piace, forse perché adoro le cose nostalgiche e temi che rispettano il passato per dare un miglior futuro, mi hanno sempre fatto piacere, ed Epic Mickey infatti lo amato.
    Ma tornando ai Muppet lo adorato e stranamente le musiche mi mettevano sempre un sorriso idiota sul viso, non sono un fan dei musical, ma vedere quelle canzoni cantate e ballate mi mettevano allegria in particolare la prima canzone. Poi il personaggio di Walter davvero ti fa essere partecipe alle vicende, quando Walter è emozionato nel vedere Kermit, anch'io mi sentivo tale, quando voleva rivederli sulla scena, anch'io lo volevo e cosi via. Un film che mi ha stupito, ma sicuramente non è per tutti, molti che non vogliono perdere tempo a capire, vedranno il film e diranno:" che cavolata con i pupazzi che cantano" e poi l'accantonano. Io lo adorato!
  • Per l'Epifania mi sono regalato la visione del film :)
    Ne sono personalmente entusiasta. Non starò a fare annunci roboanti del tipo che è il miglior live-action Disney, o che come musical è al pari di Mary Poppins. Mi limiterò a dire invece che si tratta di un film delizioso, dove la caratteristica che più ho sempre amato in Kermit - vale a dire la malinconia - è qui portata all'estremo senza però cadere nel patetico, sempre restano sul malinconico/dolce che rende il personaggio molto umano. Il che, considerando che stiamo parlando di un calzino, è già un risultato notevole, credo.
    Le tematiche dei tempi che cambiano, del farcela con l'aiuto di tutti, dello show business e della sana attualità di un certo modo di fare spettacolo che alcuni liquidano con "vecchio" sono tutte gestite molto bene in una storia sicuramente semplice ma che, proprio in virtù di questi valori, non necessitava di essere più complessa di un'amicizia che trova il proprio apice nella consapevolezza delle proprie caratteristiche e differenze reciproche da parte dei due amici stessi.
    Meno gradita da parte mia è forse la riproposizione del riccone che vuole fregare i Muppet portandogli via il teatro per loschi scopi e a colpi bassi: oltre ad essere una trama già usata dagli stessi Muppet, è un plot visto e rivisto in molti altri film e telefilm. Ciò non toglie che rimane comunque funzionale a quello che il film vuole raccontare e trasmettere, e inoltre ci permette di avere un Chris Cooper nella parte del cattivo (ovviamente! ;) ) ma con quel tocco di macchiettistico che rende la sua interpretazione decisamente accattivante. Penso che sia la miglior interpretazione di un cattivo "sopra le righe" dai tempi del Boss Artiglio interpretato da Rupert Everett in Inspector Gadget :)
    Segel e la Adams se la cavano bene anche loro, comunque, e così un Jack Black decisamente autoironico e spigliato :) Simpatiche anche le tante altre comparsate.

    Nota di merito per la meta-narrativa: io sbavo sempre copiosamente quanto in un fumetto o film usano questa tecnica di racconto, e me ne frego del dazio da pagare, vale a dire che il più delle volte è una tecnica fine a sé stessa. In questo film invece la meta-narrativa è funzionale alla storia, genialate assurde come il viaggio tramite la mappa o i personaggi umani che ammettono tranquillamente di aver appena cantato con tanto di coreografia in mezzo alla strada sono finezze che da un lato danno di gomito allo spettatore, dall'altro sono fonte di una doppia lettura del film e soprattutto fanno procedere la storia, anche se in modo non certo convenzionale. E' una gestione lucida di questo modo di raccontare come non se ne vedono spesso.

    La pellicola in sostanza mi ha colpito per la tristezza quasi opprimente della prima parte, che non pensavo potesse essere così presente e così ben riuscita. La seconda parte, incentrata sul Muppet Telethon, è chiaramente più briosa ma la storia segue coerentemente il suo filo portando a giusta evoluzione caratteri, rapporti interpersonali e situazioni. Tutto porta ad un finale un po' troppo affrettato, che si ascrive forse come l'unico difetto di una pellicola che nel complesso non delude tra Muppet, belle canzoni e un senso di malinconica serenità.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Bramo ha scritto: Penso che sia la miglior interpretazione di un cattivo "sopra le righe" dai tempi del Boss Artiglio interpretato da Rupert Everett in Inspector Gadget :)
    Io devo decidermi ad allargare gli orizzonti cinefili di Bramo... :P
  • Se quegli orizzonti finiscono col fargli odiare il film di Watchmen, lasciamelo così il Bramo.
  • Eddy ha scritto:
    Bramo ha scritto: Penso che sia la miglior interpretazione di un cattivo "sopra le righe" dai tempi del Boss Artiglio interpretato da Rupert Everett in Inspector Gadget :)
    Io devo decidermi ad allargare gli orizzonti cinefili di Bramo... :P
    Lol!
    Vabbé, forse ho esagerato, e anche tra altri film che ho visto negli ultimi 10 anni ci sarà un altro villain del genere, però istintivamente mi ha ricordato lui, oh! :P
    Poi che la mia cultura cinematografica abbia numerosissimi buchi, anche di rilievo, sono il primo a dirlo, così come sono il primo a dire che devo rimediare... peccato che sono l'ultimo a farlo :P

    @Valerio: lol, non credo che una cosa includa l'altra ;)
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  • Oh, un altro film con il cast perfetto e le stesse linee guida del Grande e potente Oz.
    Film che sono fiero di vedere e amare.
    Cioè: Jason Segel utile. Selena Gomez roftl. Jack Black. Walter e Kermit.
    Gran film, chapeau.
    Se l'approccio a SW VII sarà lo stesso avuto per Oz e i Muppet le probabilità di vedere un capolavorone coi fiocchi non saranno poche.
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    Ottimo lavoro.
  • L'ho visto l'altro giorno, mi è piaciuto e parecchio anche, io dei Muppet ho guardato poche cose saltuariamente, qualche puntata dello show, un paio di film quand'ero piccolo... non sono sono mai stato un fan sfegatato, ma nemmeno li ho mai schifati, mi hanno sempre fatto fare sane risate! Questo film ci li ha riproposti in grand stile, molto carina la backstory dei tre caratteri principali, e buona l'idea di rendere protagonista il personaggio di Walter, pur non distogliendo troppa attenzione da Kermit e soci, cosa difficilissima, perché quando si introduce un nuovo protagonista in un brand già affermato, si finisce sempre per focalizzarsi troppo su quest'ultimo e i personaggio che noi abbiamo imparato a conoscere diventano di sfondo! Ottime le gag, alcune davvero esilaranti specie nel modo in cui hanno riproposto i vecchi personaggi ([spoiler]Animal che si deve disintossicare dalla batteriaXD[/spoiler] oppure ([spoiler]Gonzo, famoso in quanto il folle, l'idiota del gruppo diventato un magnate dell'industria idraulica[/spoiler])! Jason Segel e Amy Adams non mi son dispiaciuti ma i loro personaggi soffrono un po' dell'essere stati messi da parte, ma in fondo è il film dei Muppet, non si poteva pretendere chissà che!
    Ottime anche le Guest, a parte Whoopy Goldberg ormai una costante, abbiamo il grande Jack Black che oramai sembra averci preso gusto a prendersi in giro da solo e prendere in giro soprattutto la categoria a cui dovrebbe appartenereXD Le canzoni, mah, diciamo che alcune son state gradevoli, ma altre le ho dimenticate in fretta, mi è piaciuta molto quella in cui [spoiler]Kermit riflette sulle glorie passate, nella villa e immagina di parlarecon i suoi amici attraverso i quandri[/spoiler] oppure [spoiler]il duetto fra Jason Segel e Walter, quando si vedono loro in versione sia pupazzo che umana sono volato dalla sediaXD[/spoiler]

    Insomma, davvero caruccio mi fa venire voglia di recuperarmi tutti gli altri film!
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