[Disney/Sam Raìmi] Il Grande e Potente Oz

Dallo spazio profondo fin sul fondo dei mari passando per paesi meravigliosi, l'immaginazione non conosce confini.
  • Non lo so, non mi ha convinto fino in fondo.
    Tra le cose buone ci metto: la tecnica impeccabile e l'estetica mozzafiato, l'attenzione per i dettagli (titoli di testa, titoli di coda, bianco e nero...), James Franco, l'elogio della creatività e dello spettacolo in generale e, più segnatamente, della macchina dei sogni, del cinema (ormai sta diventando una costante di molti film, ci sarebbe da farci una riflessione).
    Ma la sceneggiatura è troppo fiappa. Si arena in più e più punti, non coinvolge, non racconta, non è all'altezza di quello che le immagini ci mostrano.
    Insomma per me è un bel giocattolone ma un film mediocre.
  • Visto il primo giorno di programmazione al primo spettacolo :asd:
    Non è certo un film da Oscar, ma sicuramente onesto, racconta una storia e lo fa bene e in maniera assai più riuscita di Alice in Wonderland, appassionando sinceramente lo spettatore. Inoltre, non posso che trovare deliziosa questa consuetudine disneyana del live-action primaverile.
  • Visto anche io. Riporto quanto ho scritto (in versione director's cut più stringata) sul disney forum:

    Mi levo subito il pensiero partendo col tanto chiacchierato paragone Oz/Alice che in realtà non dovrebbe neanche sussistere trattandosi di opere profondamente differenti ma che diventa quasi necessario nel momento in cui si prende in considerazione l'intero quadro, comprensivo anche di logiche aziendali (parliamo cmq di due prodotti per il grande pubblico fatti per fare soldi eh, non dimentichiamolo).
    Ricordo che Alice mi piacque parecchio, nonostante gli ovvi difetti, perchè la ritengo un'opera coraggiosa (negli intenti) e poi perchè sono ridicolosamente di parte (Tim non ti tradisco non temere). Motivo principale dell'entusiasmo per quel film fu l'ispirata scrittura della Woolverton che non si è limitata a omaggiare semplicemente libri e film (strada dai mattoni gialli senza dubbio più facile da seguire a Oz)... li ha proprio disassemblati, tradendone volutamente entrambi gli spiriti (carroliano e disneyano) e facendo di questo il fil rouge dell'intero film ("Non è quella Alice" viene continuamente ripetuto, un errore di comprensione ha trasformato Underland in Wonderland, la regina rossa ha la testa grande perchè ha un tumore), coniugandolo con un gusto e un'ironia perfettamente burtoniani. Scusate se è poco. Che poi possa piacere o meno è un altro discorso. Che possa essere più bello o più brutto, più interessante o meno interessante delle opere a cui si ispira è un altro discorso.
    Purtroppo, però, Alice cade, e non semplicemente nella tana del coniglio. Cade perchè disattende le ottime aspettative promesse, appiattendosi in un fantasy banalotto e convenzionale con la solita storiella di crescita pur offrendo buoni dialoghi e ottimi personaggi. E, a ben vedere, la persona da criticare non è la Woolverton ma il nostro Burton (Tim mi perdoni vero?) che non ha veramente saputo tenere in mano le redini del tutto, incapace di fornire uno coerenza formale e narrativa alla storia... Magari, direte, è stata la Disney che non voleva rischiare più di tanto e si è accontenta di un ibrido che però non accontenta nessuno... Ma allora perchè Raimi ci è riuscito? Se non altro a mettere d'accordo tutti con qualcosa che, pur nella sua convenzionalità, funziona a dovere?

    E qui FINALMENTE, arriviamo al nostro Mago che condivide con la bimba inglese lo stesso destino: salvatore alieno, di un mondo altro la cui venuta è preannunciata dalla solita profezia che promette, grazie a lui, la fine del regno del male... ora però basta che non si contano più i film dalle premesse cristologiche...
    E il film, a livello di trama, non è che offra chissà quant'altro... lo svolgimento è molto prevedibile, per quanto molte trovate (gli stratagemmi del mago cialtrone per "ingannare" la gente e le streghe) sono perfettamente riuscite e a tratti geniali (Oscar Diggs è un'illusionista, ed è fantastico che si ispiri ai grandi illusionisti del suo tempo (houdini, il non credo citato Melies, ma il riferimento è evidente - PS: non perdete Hugo Cabret) o agli scienziati sempre del suo tempo (Edison)). Tuttavia ogni cosa funziona alla grande: prima di tutto per gli ottimi personaggi, tutti perfettamente definiti non senza -geniale e perdonata- ruffianeria (la China girl è stupenda, fa subito presa col pubblico ed è una ottima controparte per il mago). Lode all'INTERO cast. Non capisco perchè molti online abbiano trovato fuori parte Franco e la Kunis O_O... sono perfetti. Lui, affascinante, cialtrone e goffo allo stesso tempo, lei ingenua, dolce e wickedly sexy e crudele alla fine. Ringraziando il cielo per il resto del cast (soprattutto le altre due streghe) è stata lode unanime.
    E meno male che non ci ritroviamo i (sempre immensi) Downey Jr. o Depp in un ennesimo franchise pluriennale... i ragazzi hanno anche un vita privata eh. XD E poi la scelta del più giovane Franco ha, credo, immediatamente puntato alla Kunis e alla Williams quindi ... ottima scelta.
    I dialoghi hanno una finezza quasi teatrale (e credo sia merito della riscrittura di Abaire che, ricordiamolo, ha adattato per lo schermo le 5 leggende) e il ritmo è incalzante, pur non mancando di dare respiro ai sentimenti dei personaggi.

    Stavolta però vorrei soffermarmi un pò sul comparto tecnico, che generalmente do per scontato; cosa che mi permette di tornare a parlare di Alice, chiudere quindi il (troppo grande XD) cerchio e avere il perdono del Maestro. Devo dire di avere apprezzato molto il 3d e il suo uso - a tratti ammiccante. Tanta roba che arriva in faccia solo per il gusto di avere uno wow dal pubblico (primo fra tutti lo sputo in faccia della fata dell'acqua). In genere in un film 3D raffinato non se ne trova molto (vedi sempre Hugo), ma qui ci sta. Stiamo parlando di un mago, di uno che fa illusioni per intrattenere il pubblico, per strappare - appunto- uno wow.
    Invece tutta la ricostruzione di Oz l'ho trovata un pò derivativa, priva di personalità (in questo il marchio burton è inarrivabile - Tim mi hai perdonato? ). Belli i colori strasaturi (laddove Burton preferisce il desaturato) nonchè altro rimando al techicolor del film del '39... ma oltre a questo, c'è ben poco. Capisco che avevano un immaginario con cui confrontarsi (i libri, il film) ma in questo Alice ha affrontato una sfida ben maggiore, senza dubbio con esisti migliori.
    Ottimo come sempre Elfman che parte da tonalità burtoniane (il valzer-carillon) per poi arrivare a qualcosa di davvero altro! La musica rappresenta un pò un passaggio di testimone tra Wonderland e Oz. All'inizio ce la ricorda ma se ne allontana poi subito. La mongolfiera ci ha trasportato altrove.
    Assolutamente stupendi i titoli di testa!

    Insomma grande vincitore è Raimi che ha saputo confezionare un film bilanciato sotto tutti i punti di vista senza rinunciare al suo tocco (non mancano i momenti di "terrore" alla Raimi, la sua comicità, e le sue trovate di genio - scegliere una mela verde sono convinto sia stata una sua decisione). Quindi ben vengano i sequel, qui necessari come non mai. Peccato non rivedere [spoiler]la meravigliosa Weisz che non penso tornerà nel film per essere deturpata sotto quell'orrido make up (tra parentesi... pensate che sia sempre lei alla fine?).[/spoiler]
  • Uhm, quoto abbastanza tutto, ma la cosa del tumore non l'avevo mica capita.
  • Si lo dice a un certo punto la Regina bianca... :(
    EDIT: per la precisione dice:
    WHITE QUEEN I think she may have some kind of
    growth in there...something pressing on her brain.

    La Woolverton ha poi detto in una intervista che è proprio un tumore.
  • A me ha un po' annoiato.
    Confermando l'impressione di "ormai tutti i film sono uguali" che mi aveva trasmesso il trailer, un tentativo di ricalcare malamente il Timburtoniano Alice in Wonderland, con un James Franco che (non è un caso che tutti citino Depp o Downey Jr.) fa sorrisi a 86 denti e gigioneggia malamente interpretando un personaggio che poteva anche essere interessante -di sicuro più nella seconda parte del film- ma nel quale a mio parere lui è proprio fuori parte.
    Per quanto riguarda il tocco di Raimi, boh, non ho trovato nessun guizzo registico, si è notato un po' del passato di Raimi una volta che Evanora svela il suo vero aspetto (con qualche inquadratura "horror" che forse avrà fatto saltare sulla sedia giusto qualche marmocchio.

    Graficamente non ho trovato chissa cosa che mi facesse gridare al miracolo, a parte la bambolina di porcellana: la scimmietta simpaticuccia è troppo realistica e dimenticabile, la città di Smeraldo dovrebbe essere qualcosa di sbalorditivo invece è una città qualunque, le scimmie volanti bof...
    E ci sono anche diverse facilonerie di sceneggiatura. Ad esempio, mi ha spiazziato che quando Elphaba (qui ribattezzata Theodora, mah) si trasforma, accusa Oz dicendo che è tutta colpa sua, quando 3 secondi prima si era resa perfettamente conto che era stata la mela di Evanora a renderla vittima di un maleficio.
    Che poi... una mela avvelenata.
    Seriously?
    C'erano bambini di 3 anni in sala che urlavano "non mangiarla, è avvelenata!", ma davvero non ci si poteva inventare qualcosa di diverso dall'immaginario di Grimilde?
    Non si poteva fare una caratterizzazione di Glinda un po' meno banale della fata turchina e compagnia bella? Boh.
    Era l'occasione di rinnovare una saga fantasy che al cinema ha avuto molto meno di quanto si meritava, e invece si sono limitati a fare un remake/omaggio al film con Judy Garland e poco più. L'inizio in bianco e nero che diventa a colori è la citazione più scontata che si potesse fare, quindi non capisco perché tutti gridino al miracolo; sarebbe stato interessante se il prologo fosse stato completamente piatto, e poi solo una volta ad Oz arrivasse il 3D, sarebbe stato il corrispettivo del 2013 dell'effetto del film originale, ma chi ha visto il film in versione stereoscopica mi ha riferito che così non è stato fatto...
    E gli altri omaggi, l'esercito di stagnini e di fabbrica-spaventapasseri? I 20 secondi lasciati ai munchkin per fare un balletto imbarazzante? Sì, ok, grazie, abbiamo colto la strizzatina d'occhi, ma a mio parere è solo il compitino fatto, quello che tutti si aspettavano, ma da un universo già sfruttato così tanto (così come può essere Alice o Peter Pan) io pretendo un pizzico di creatività in più della media, se ci si mettono sopra le mani.
    Detto questo, a me non ha soddisfatto, ma non escludo che sia un film decente per un bambino che non ha il mio bagaglio nerd, così come ai bambini di 20 anni fa piaceva Fantaghirò, nonostante la scrausaggine.

    ...e ora, dopo tutta questa analisi "non di parte", vi parlo da conoscitore dell'universo di Oz.
    Che è molto interessante, e va ben al di là dal leone, omino di latta e lo spaventapassari. Come si può intuire già dal film Disney "Return to Oz" che mostra altre sfaccettature dell'universo narrativo.
    Ecco, l'Oz di Raimi banalizza tutto quanto. Sembra quasi un "remake" delle situazioni e delle atmosfere del musical con Judy Garland, presentandolo con modalità cool da 2013. Però nel farlo crea una copia carbone di tante, troppe storie già esistenti, quando avrebbe potuto reinventare molti aspetti di quel mondo, oppure pescare qualche altre caratterisca di Oz presentata negli altri numerosi libri, ancora mai trasposti... Vabbè.

    E se vi capita guardatevi Wicked, oh.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Se tu fossi veramente il fan di Oz che vai millantando sapresti che Wicked e il nome Elphaba non sono congruenti con la saga, ma appunto derivativi del film del 39, mentre qui c'è maggior filologia.

    E se tu fossi uno che il film l'ha visto con maggior attenzione avresti colto che il cambio di atteggiamento di Theodora dopo l'effetto della mela è pienamente giustificato dalla trama. Nel momento in cui la morde per la prima volta perde l'innocenza e ha modo di vedere come stanno davvero le cose, ma è un barlume poco prima della trasformazione che le chiude il cuore facendola diventare totalmente guidata dal risentimento verso Oscar, che nella storia è effettivamente colpevole di averla illusa.
  • DeborohWalker ha scritto:... la città di Smeraldo dovrebbe essere qualcosa di sbalorditivo invece è una città qualunque...
    Se avessi letto il libro, avresti notato che la città di smeraldo, appare sbalorditiva perchè il mago impone di osservarla ttraverso lenti verdi.
    Quando Dorothy esce dalla città e si toglie gli occhiali, rimane stupita che il suo vestitino non sia più verde come le appriva prima, ma bianco.

    È un altro indizio che porta alla rivelazione finale che il Grande e Potente OZ è in realtà un cialtrone truffatore.

    Raimi deve aver colto questi dettagli dal libro, che nel film del 1939 sono assenti
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • A me comunque la Città di Smeraldo è parsa sbalorditiva. Ha un design quasi da film di fantascienza...
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Valerio ha scritto:Se tu fossi veramente il fan di Oz che vai millantando sapresti che Wicked e il nome Elphaba non sono congruenti con la saga, ma appunto derivativi del film del 39, mentre qui c'è maggior filologia.
    Non ho detto che Wicked sia coerente con la saga, ma a 'sto punto meglio qualcosa che si prenda delle libertà ma che abbia una sua identità.
    Sono sempre stato tollerante negli adattamenti cinematografici, e accetto ben volentieri "stravolgimenti" simili a quello che può essere ad esempio la riscrittura disneyana di Pinocchio.
    Il punto è che qui si rimane ancorati a certe "tradizioni" dell'immaginario collettivo di Oz senza una motivazione adeguata al medium cinematografico e al contesto del 2013 in cui il film esce. La città di smeraldo non è sbalorditiva perché tutti la vedono così solo per via degli occhiali? Ok, va bene.
    A parte che nel film questa cosa non viene mai detta, quindi pensare che Raimi l'abbia voluta ricreare mi sembra un po' un tentativo di giustificare forzatamente il lavoro del regista... ma poi perchè mai? La Città di Smeraldo in tutte le trasposizioni visive (cinema, tv, fumetto) è sempre stata sbalorditiva, è stata -canonizzata- così.
    E non farla così a mio parere non è un modo per ripescare un elemento dei libri mai utilizzato, semplicemente perchè quella cosa non può funzionare in un film. Funziona in un romanzo scritto, con le descrizioni di un luogo sbalorditivo, che può permettersi di rivelare in un secondo momento che quella visione era falsata, ma in un film ovviamente non può esserci, a meno che non sia fatto tutto in soggettiva e visto attraverso lenti verdi.
    Lo stesso per Elphaba, è un nome, il fandom l'ha canonizzato, si sarebbe potuto utilizzare invece di crearne uno nuovo, dato che non ce n'era uno in origine.
    Invece le "invenzioni" del film cosa sono? Una mela avvelenata e una simil-fata turchina?
    Mah, io per il mio bagaglio di Visioni ormai pretendo di più.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • DeborohWalker ha scritto:
    Valerio ha scritto:Se tu fossi veramente il fan di Oz che vai millantando sapresti che Wicked e il nome Elphaba non sono congruenti con la saga, ma appunto derivativi del film del 39, mentre qui c'è maggior filologia.
    Lo stesso per Elphaba, è un nome, il fandom l'ha canonizzato, si sarebbe potuto utilizzare invece di crearne uno nuovo, dato che non ce n'era uno in origine.
    Non avendo ancora visto il film, intervengo solo su questa.
    Intanto il fandom non può canonizzare un bel niente. Il canone è tale quando è l'opera che lo consacra. I fan possono farsi tutte le pippe mentali che vogliono. Riguardo al nome in questione, ti faccio presente che la strega dell'Ovest ne ha avuti almeno altri quattro in varie opere non di Baum, spurie quindi quanto Wicked. Cos'è, prendiamo quello di Wicked perché... sí e basta? Chi lo decide? Quale fandom? Quello di Wicked? Quello di Oz? Secondariamente, io penso proprio che il nome di Elphaba sia registrato. Se vuoi gravare la produzione di altri costi sui diritti altrimenti tranquillamente evitabili inventandosi un altro nome, accomodati pure... :P
  • Per quanto anche io consideri Oz un pò carente dal punto di vista visivo (ma non perchè la produzione abbia puntato al risparmio, semplicemente perchè manca un pò di identità, forse perchè sono voluti rimanere troppo fedeli all'immaginario - ormai superato - del film del 39) non sono d'accordo su tutto il resto.

    Glinda in particolar modo credo sia il personaggio più riuscito del film, completamente diverso da quella del film del '39 (e meno male! Li si che Glinda pareva una fata turchina strafatta tutta occhioni e mezza scema).
    Qui ha un che di misterioso, affascinante; è coraggiosa, idealista, pronta al sacrificio... ma anche furba, scaltra. Capisce immediatamente la natura del mago e, se vogliamo, appoggia e incita a una bugia in virtù di un bene superiore. Non mi pare proprio una fata turchina...

    Quanto alla questione mela si ho storto il naso anche io... Chiariamoci, in teoria è perfetta. Anche perchè è bella l'idea che Theodora si trasformi perchè lei in prima persona decide di addentarla (non è una semplice maledizione della sorella o una sorta di profezia che si avvera); non solo; avendola ingerita viene trasformata dall'interno, il che è simbolicamente importante. Purtroppo la mela è iconograficamente legata a tanto altro, dalla religione a altri immaginari fiabeschi nonchè disneyani, quindi ovvio storcere il naso. La domanda "ma non potevano inventarsi qualcos'altro? " è più che legittima. Però mi piace l'interpretazione di un mio amico (che potete leggere sul forum disney): ormai sono in tanti ad essersi confrontati col mondo di Oz e la Disney, forse, voleva in qualche modo sottolineare, anche solo simbolicamente, che questo è il SUO Oz. Ecco quindi la mela, simbolo universale di "the one that started it all" e quindi della Disney stessa. Tra l'altro nella prima versione della sceneggiatura è scritto esplicitamente che era rossa. Geniale l'idea di farla verde, una sorta di rivincita autoriale in cui Raimi pare dire "Ok ci mettiamo la mela... ma non è la solita mela!". Insomma vista così non è poi tanto male. :)

    Per quanto riguarda la questione nome è ovvio che non avrebbero mai potuto utilizzare il nome Elphaba sopratutto se si considera che il musical è ancora un enorme successo e il film è in preparazione da anni (la Universal ne detiene i diritti), e col recente successo dei Miserabili e Oz le possibilità che arrivi subito al cinema sono tante.
    Mi dirai che potevano semplicemente accordarsi, è stato fatto tante volte... ma perchè spendere soldi per un nome? Si accordassero piuttosto per le scarpe di rubino.. quelle si ormai fanno parte dell'immaginario collettivo! E poi, so pochissimo della trama di Wicked, ma li il personaggio della strega dell'ovest ha una natura proprio diversa, quindi a questo punto il cambio di nome ci sta anche.

    Ah e cmq l'idea di fare il prologo ambientato nel nostro mondo "piatto" e switchare al 3D una volta approdati nell'altro mondo l'ha già fatto Burton con Alice :)

    Cmq piccola riflessione (e non è assolutamente un critica nei tuoi confronti Deb :) ): mi fa sorridere pensare quanto sia difficile, forse quasi impossibile, mettere tutti d'accordo soprattutto in un adattamento cinematografico di certe pietre miliari. Si lo so, scoperta dell'acqua calda!
    Ecco quindi che, per molti, Alice fa schifo perchè ha tradito completamente sia lo spirito carrolliano che quello disneyano mentre, per altri, Oz è insapore perchè derivativo e semplice omaggio (anche qui in realtà duplice: omaggia ben due mondi, uno letterario e uno cinematografico) che non apporta nulla di nuovo...
    Forse solo Jackson è riuscito nell'impresa... e tremo già all'idea di quali reazioni susciterà Maleficent...
  • Ma scusa Deb, la città di Smeraldo in teoria esisto solo DOPO che OZ governa il regno, la fa costruire apposta e inganna tutti con gli occhiali per farla sembrare magnifica, che senso ha fare una città epica senza quel leader che la farà diventare epica solo dopo? è come se mi dici in un film con Romolo e Remo da bambini :"mah Roma non c'è o quel poco che c'è non è epico"
  • Zangief ha scritto:Intanto il fandom non può canonizzare un bel niente. Il canone è tale quando è l'opera che lo consacra. I fan possono farsi tutte le pippe mentali che vogliono. Riguardo al nome in questione, ti faccio presente che la strega dell'Ovest ne ha avuti almeno altri quattro in varie opere non di Baum, spurie quindi quanto Wicked. Cos'è, prendiamo quello di Wicked perché... sí e basta? Chi lo decide? Quale fandom? Quello di Wicked? Quello di Oz?
    Effettivamente ho sbagliato termine, non intendevo il fandom, bensì la somma delle varie opere "derivate" dalla saga originale.
    E dato che questo non è un opera uscita dalla penna di Baum, ma è un'altra opera derivata, ha senso che si allineei con i suoi "colleghi", altrimenti sembra che si facciano i dispetti l'un l'altro. Prendo ad esempio l'Expanded Universe di SW, quando possibile -cerca- di essere coerente con le opere precedenti... uhm, vabbè, forse non ho preso proprio l'esempio migliore :D
    Per quanto riguarda Elphaba, mi era parso che fosse usato anche da qualche altra parte oltre al romanzo Wicked (da cui poi hanno tratto il musical) dopo di esso, se così non fosse allora torno nel mio angolino.
    Scissorhand ha scritto:Però mi piace l'interpretazione di un mio amico (che potete leggere sul forum disney): ormai sono in tanti ad essersi confrontati col mondo di Oz e la Disney, forse, voleva in qualche modo sottolineare, anche solo simbolicamente, che questo è il SUO Oz. Ecco quindi la mela, simbolo universale di "the one that started it all" e quindi della Disney stessa. Tra l'altro nella prima versione della sceneggiatura è scritto esplicitamente che era rossa. Geniale l'idea di farla verde, una sorta di rivincita autoriale in cui Raimi pare dire "Ok ci mettiamo la mela... ma non è la solita mela!". Insomma vista così non è poi tanto male. :)
    Oh sì, se vogliamo arrampicarci sugli specchi per trovare spiegazioni e dietrologie profonde per un idea banale, si può sempre fare :P
    Scissorhand ha scritto:mi fa sorridere pensare quanto sia difficile, forse quasi impossibile, mettere tutti d'accordo soprattutto in un adattamento cinematografico di certe pietre miliari. Si lo so, scoperta dell'acqua calda!
    Ecco quindi che, per molti, Alice fa schifo perchè ha tradito completamente sia lo spirito carrolliano che quello disneyano mentre, per altri, Oz è insapore perchè derivativo e semplice omaggio (anche qui in realtà duplice: omaggia ben due mondi, uno letterario e uno cinematografico) che non apporta nulla di nuovo...
    Oh, ma ne sono ben conscio, ovviamente il mio post racchiude la mia opinione: OGNI opera d'arte deve contenere qualcosa di nuovo, altrimenti la situazione odierna ci permette di recuperare senza troppi problemi l'opera passata. Se si vuole fare -solo- un Mago di Oz con la grafica più cool, sono sicuro che altri target diversi dal sottoscritto avranno apprezzato.
    Zenox ha scritto:Ma scusa Deb, la città di Smeraldo in teoria esisto solo DOPO che OZ governa il regno
    Uhm, è vero.
    Ma sbaglio o nel film viene detto il nome Città di Smeraldo? Quello, più una manciata di torri verdi che si vedono, mi ha fatto cadere in errore dando per scontato che dovesse essere già la versione che si vedrà in futuro.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • DeborohWalker ha scritto:E dato che questo non è un opera uscita dalla penna di Baum, ma è un'altra opera derivata, ha senso che si allineei con i suoi "colleghi", altrimenti sembra che si facciano i dispetti l'un l'altro.
    No. Un'opera derivata in genere deriva dall'originale, non da un altro derivato.
    DeborohWalker ha scritto:Prendo ad esempio l'Expanded Universe di SW, quando possibile -cerca- di essere coerente con le opere precedenti...
    Eh?
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • DeborohWalker ha scritto:A me ha un po' annoiato.
    Confermando l'impressione di "ormai tutti i film sono uguali" che mi aveva trasmesso il trailer, un tentativo di ricalcare malamente il Timburtoniano Alice in Wonderland, con un James Franco che (non è un caso che tutti citino Depp o Downey Jr.) fa sorrisi a 86 denti e gigioneggia malamente interpretando un personaggio che poteva anche essere interessante -di sicuro più nella seconda parte del film- ma nel quale a mio parere lui è proprio fuori parte.
    Nah, secondo me le gigioneggiate sono molto più debitrici di Sam Raimi che non della mancata presenza di Depp o Downey Jr., d'altra parte è una vita che il regista cerca di riportare al meglio possibile (riusciendoci) lo spirito cartoonesco dei Looney Tunes e l'espressività del cinema muto nella recitazione dei suoi attori.
    Per quanto riguarda il tocco di Raimi, boh, non ho trovato nessun guizzo registico, si è notato un po' del passato di Raimi una volta che Evanora svela il suo vero aspetto (con qualche inquadratura "horror" che forse avrà fatto saltare sulla sedia giusto qualche marmocchio).
    Lol, spero di maleinterpretare, ma davvero mi dici che non hai notato guizzi e che lo stile di Raimi è solo l'horror? A parte il fatto che Raimi la regia NON la sbaglia (e in questo è anche più infallibile di Burton, che però è più abile con sceneggiature e ambientazioni), al massimo la semplifica per venire incontro alle major, il regista amante delle motoseghe ha spaziato molto nella sua carriera e perfino il linguaggio usato nei film horror da lui girati non è puramente horror, ma adattabilissimo a vari generi (commedie, drammi, thriller, etc.).
    Mica dovrò ritrovarmi un altro pazzoide che difende Cameron e definisce Raimi sopravvalutato pure qua dopo Conker nel papersera, oh?!
  • No, no, io sono un grande estimatore di Raimi.
    Ma qui credo che abbia spinto troppo sull'acceleratore della "semplificazione per venire incontro alle major".
    Insomma, è l'equivalente di quello che è stato Green Hornet per Michael Gondry.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Iry Pixar ha scritto:Vi ricordo che il film è al cinema da domani!
    Tra l'altro ho ricevuto già un sacco di commenti positivi dai miei colleghi di Impero Disney che l'hanno visto in anteprima (io non sono andata, sigh) e letto varie critiche positive. Ah, e a quanto pare si prevede un esordio da 80 milioni di dollari per il primo weekend.
    Insomma, andate a vederlo.
    Assolutamente positivi!
    Daje che adesso esce il BD!
    Amministratore presso Impero Disney (Bert).
  • Intelligente, sagace, immaginifico.
    Cast geniale.
    Capolavoro.

    Magia Disney al 100%.
    Mi ha commosso pure Mariah Carey.

    E chi se lo aspettava.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Torna a “Walt Disney Pictures”