[Disney/Brad Bird] Tomorrowland

Dallo spazio profondo fin sul fondo dei mari passando per paesi meravigliosi, l'immaginazione non conosce confini.
  • Il teaser trailer in italiano:

    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Nuovo trailer:

    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Bellissimo! Non vedo l'ora!


  • Questo segmento, animato da Teddy Newton, Dan Jeup e Andrew Jimenez sullo stile dei Tomorrowland di Ward Kimball, doveva in origine far parte del film, ma è stato rimosso e adesso è stato rilasciato online tra i video promozionali della pellicola.

    Io dico solo: W Lindelof, W Bird, W Walt. Questo film è Cultura Disney pura.
  • Trailer in italiano:

    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Altro trailer in italiano:

    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Un film bello, intelligente, positivo, ben recitato.

    Al netto di qualche mancanza di trama [spoiler](il collegamento con Walt, presente in alcuni trailer, nel film è del tutto assente e dunque non si capisce la scena all'Expo con l'attrazione di It's a Small World)[/spoiler] mi è proprio piaciuta la storia, i personaggi, l'inno alla creatività... e soprattutto la messa in scena del tutto. Non c'è un solo dialogo poco brillante e ciò costituiva la cifra stilistica di Lost, spesso sceneggiato dallo stesso Lindelof. Bird dal suo canto opta per un sacco di scelte registiche efficaci (mi ha preso moltissimo il lungo piano sequenza dell'esplorazione di Casey a Tomorrowland e il montaggio incrociato finale) e gli attori li ho trovato tutti molto bravi, bambini compresi. La protagonista in particolare, piccola rivelazione: quanto è bello il suo stupore quando si imbatte nella spilla, o la sua reazione di panico nella scena del furgone con Athena?

    Se i live action disneyani originali (non fiabe e remake di dubbio gusto) fossero tutti come Tomorrowland o Saving Mr. Banks, avremmo sempre prodotti di Qualità, quella con la Q maiuscola.
  • Riporto ciò che scrissi su fb, intanto:
    Si potrebbe elencare un fottilione di motivi per cui sono rimasto letteralmente estasiato da ‪#‎Tomorrowland‬, visto oggi all'anteprima stampa. I riferimenti "per intenditori" sono però solo una piccola parte di questo esalto: il grosso l'hanno fatto Damon Lindelof e Brad Bird, artisti ed esteti della narrazione cinematica. Per favore, si continui su questa strada, non su quella dei remake fuffa. Ora datemi l'edizione integrale, però, che i taglioni ce li ho visti.
    Insomma, quoto Vito al 100%.

    E' questo il cinema Disney da coltivare. Ed è questo ovviamente il cinema Disney che non verrà amato e coltivato. Perché quando si punta in alto ci si infrange contro un pubblico ignorante, e una critica spocchiosa. Quindi molto meglio accontentare tutti e fare il live action di Cenerentola, così da scontentare tutti senza che se ne accorga nessuno, e di conseguenza accontentando tutti.

    E' vero che si avverte la mancanza di un bello spiegone sulla storia di Tomorrowland. Ma tra il corto animato e certi riferimenti a Walt visti nel trailer (e tagliati dal montaggio finale -_-) sono sicuro che quel materiale c'è. Dobbiamo solo trovarlo.

    Penso che ne farò quanto prima la scheda Compendium, perché questo film la merita.
  • Sono felicissima che vi sia piaciuto! Non vedo l'ora di vederlo.
  • Eeeee l'ho visto. Bello, già da "It's A Small World" mi è partito l'esalto XD

    Quoto Vito e Valerio, concordo però su alcune critiche mosse sul web alla seconda parte, Tomorrowland sembra deserta e non percepiamo nulla della vita lì, questo l'avrei approfondito di più, ecco.
  • Il film è bello, ottima colonna sonora di Giacchino, attori in parte, tematica appassionante, bellissimo finale e buona simbologia. Bisogna dire però che, con una prima parte del film eccessivamente lunga, la seconda è invece un po' frammentata e piuttosto criptica. Belle le varie citazioni. Giudizio unanime con chi ha già scritto qui.
    L'aspetto migliore credo che sia quel sense of wonder e passione per il fantastico inteso come sviluppo della conoscenza umana che è ciò che la scuola dovrebbe sempre cercare di trasmettere.

    Qui le mie considerazioni su Artempi: http://www.tempi.it/blog/anteprima-con- ... migliora-i...
  • Eccomi a bastiancontrariare! Fedele al mio personaggio se c'è da rimbrottare non guardo in faccia nessuno e non c'è Disney o Dottor House che tengano.

    DISCLAMER: non è che il film non mi sia piaciuto eh, capiamoci. Ma se mi chiedessero a bruciapelo "ti è piaciuto Tomorrowland?" piuttosto che rispondere con un SI o un NO preferirei temporeggiare accendendomi una sigaretta.

    Partiamo dall'inizio, cioè dal trailer. I miei problemi con questo film sono iniziati proprio con il trailer: se per la sua intera durata mi fosse stata mostrata Casey che vaneggia nel granturco io mi sarei fiondato nel futuro soltanto per chiudermi in un cinema e vedere il film. La potenza evocativa di quella sequenza era impareggiabile... peccato che poi cominciasse Meet the Robinson, così il mio hype si è placato e mi sono seduto sulla sedia del cinema con un misto di dubbio e positività.
    Da questo punto di vista sono sollevato: non è I Robinson che ho visto, però non ho visto neanche nulla di lontanamente paragonabile al sense of wonder della sequenza della spilla. Se dovessi riassumere i problemi di questo film, al di là di tagli effettivi o presunti, mi basterebbero due parole: il regista. E può sembrare sacrilego imputare le mie perplessità a Brad Bird, che ha firmato la regia di alcuni dei miei film preferiti, ma a parer mio Tomorrowland ha serissimi problemi di registro e una messa in scena molto convenzionale (ripeto, dal punto di vista registico). Si passa da sequenze realistiche e intime a sparatorie da fumetto (inteso nel peggior modo possibile), ci sono robot malmenati alla Mamma ho perso l'aereo in quella che secondo me è la scena migliore del film (dopo il granturco) a poliziotti disintegrati brutalmente senza che alla cosa sia dato alcun peso, c'è una bambina [spoiler]robot[/spoiler] che in una scena si comporta da Gandalf e nell'altra da Blade, c'è la protagonista che ha alcune reazioni estremamente umane e credibili e altre demenziali... non si capisce che tono si voglia dare al film, che rimane perennemente indeciso tra la favola futuristica e il polpettone della domenica pomeriggio su Canale 5. Purtroppo questa indecisione colpisce anche il motore del film: Tomorrowland, sulla quale ho due osservazioni da fare. La prima osservazione è di carattere strettamente personale e sicuramente non condivisibile, ma: davvero nel 2015 la visione del futuro è quella di jetpack e macchine volanti? Eh ma Dapiz, è così che immaginavano il futuro negli anni '60. CERTO, ma allora mi dai anche l'estetica degli anni '60, non mi passi una mano di patina fredda da fantascienza moderna su forme e idee di cinquant'anni fa. Ma questo, appunto, è un mio parere. Quello che trovo un grosso errore invece, e che ha in parte compromesso il mio gradimento del film, è la sequenza iniziale. Mi ripeto: la potenza della sequenza del campo di grano è una cosa impagabile, puro sense of wonder che non si vedeva al cinema da anni, se non forse in alcune scene di Interstellar (ma lì il tono era del tutto diverso). La città del futuro all'orizzonte, il giro turistico di Casey, un vero e proprio spot pubblicitario magnificamente realizzato, centrerebbero in pieno l'obiettivo di meravigliare lo spettatore mentre accompagna la protagonista da un mondo senza speranza a uno in cui tutto è possibile. E invece stograncazzo, perchè il buon Brad Bird ha ben pensato di spoilerarci l'impatto di Tomorrowland propinandoci una scena iniziale francamente imbarazzante figlia delle decine di sequenze simili, in cui un personaggio vola stupendosi su un panorama da sogno. Questa scelta è probabilmente figlia del bisogno del cinema moderno di buttarci subito tutto in faccia, senza preoccuparsi di costruire attesa, perchè che cazzo, vieni al cinema, paghi i soldi? E allora giù di schermo verde. Che poi io dal cinema moderno voglio poche cose, eh, ma tra queste vi garantisco che no, un bambino grassoccio che vola con un jetpack fatto in casa NON LO VOGLIO. Quella scena avrebbe funzionato benissimo (meglio, probabilmente) se il buon Clooney avesse avuto solo l'IDEA per il jetpack, se non avesse funzionato, e si sarebbe tranquillamente potuta concludere con il suo ingresso nella dimensione parallela. Sense of wonder e mistero mantenuti, e invece no, perchè nel cinema moderno bisogna sempre eccedere, svelare tutte le carte subito. Poi ci sono anche altri problemi, come una seconda metà avara di spiegazioni, uno Hugh Laurie assolutamente sprecato, la pedofili... ehi no, quella l'ho apprezzata! Comunque, queste sono piccolezze rispetto alle problematiche che più profonde che ho rilevato.

    E allora è UNA MERDA? No, per carità. Ci sono diverse cose che funzionano in questo film. Un bel trio di personaggi che interagisce più che bene, quando la bambina non è impegnata con gli stunt di Avengers. Un messaggio di fondo non originale ma proposto con le parole giuste. Alcune sequenze che davvero centrano il punto. In generale, è intrattenimento bello e sano con un bel messaggio, ma con questo materiale di partenza si poteva fare davvero TANTO di più. Questo film aveva le carte per segnare una generazione, e invece... chissà, magari tomorrow.
  • Visto alfine sabato sera.
    Tomorrowland è un film molto buono sotto diversi aspetti, ma carente sotto altri purtroppo, che ne minano la qualità complessiva e il gradimento finale.
    L'idea di base è dannatamente forte e in qualche modo anche originale: l'idea di una dimensione parallela in cui i grandi geni e artisti del pianeta possano ritirarsi lontano da politica ed interessi economici per progettare il mondo del futuro - liberi da qualsiasi ingerenza - è davvero ficcante, riesce cioè a colpire la fantasia e l'immaginazione dello spettatore.
    Anche a livello di tematiche che uno spunto del genere mette sul piatto, siamo di fronte a un film che sa il fatto suo, capace di trasmettere il proprio messaggio chiaramente e in maniera significativa.
    Direttamente collegata ai temi esposti c'è anche l'atmosfera emanata dal film, probabilmente il pregio maggiore dell'intera pellicola: tra jetpack che mi ricordano il Darkenblot di Casty e Lorenzo Pastrovicchio e i viaggi nel tempo che avvengono imbrigliando i tachioni, così come ogni buon pker ha imparato fin da Il Vento del Tempo nel 1996, lo spettatore con un minimo di background e con una vicinanza ad un certo tipo di immaginario non può che rimanere coinvolto dal film.
    Metto nei lati positivi certamente anche il terzetto di protagonisti, che trovo caratterizzato molto bene: soprattutto Frank e Athena, grazie alla più che soddisfacente interpretazione di George Clooney e di Raffey Cassidy, mentre per quanto riguarda Casey ho qualche remora in più. L'attrice Britt Robertson non è male ma in alcune situazioni mi pare che sua interpretazione non eccella: specialmente nei momenti in cui grida come una forsennata e fa dei salti di terrore alti due metri non ci vedo grande credibilità e risultano eccessivi come momenti. Quando divide la scena con Clooney, poi, il carisma del celebre attore buca lo schermo rendendo impari il confronto.

    I veri tasti dolenti sono comunque altri, e attengono al ritmo narrativo e al mondo in cui il film è stato sviluppato.
    Sul ritmo lamento un primo tempo un po' troppo lento, farcito di spiegazioni e connotazioni utili per capire la vicenda: apprezzo l'idea della narrazione tramite flashback (per quanto un po' abusata e anche con quelle iniziali interruzioni sarcastiche che avvertivo come fuori luogo), e ovviamente il racconto del Frank bambino che entra in Tomorrowland è figo, ma mi è parso che ci fosse qualcosa che non andava.
    Poi la storia ingrana: bellissima la scena di Casey al negozio di stramberie e ancor più d'effetto quella dell'attacco dei robot a casa di Frank, e si arriva ad un primo tempo... troppo veloce, per bilanciare il tutto.
    Altro neo è l'effettivo ruolo di Casey nella vicenda: è speciale, è la chiave per risolvere tutto... e cosa fa, di veramente attivo, alla fin dei conti? Ha l'intuizione sul motivo della fine del mondo. Ok che in questo film si celebra l'importanza delle idee, ma per una delle persone più speciali del mondo mi pare un po' poco come contributo.
    Per il resto sì, certo, qualche intervento utile nelle scene d'azione lo mette a segno, ma niente che giustifichi il suo "ruolo" così come descritto da Athena. Ho adorato la scena in cui lei a scuola alza la mano per chiedere ai professori cosa potrebbero fare attivamente, loro giovani, per cambiare le brutte cose che gli insegnanti mostrano loro del mondo, ma ribadisco che il personaggio mi pare carente, per quello che si presume dovrebbe rappresentare.
    Inoltre Tomorrowland si vede poco e niente: l'avete già detto in molti, ma effettivamente per un film che la porta in titolo vederla solo in lontananza e farcela assaporare per pochi istanti senza approfondire è delittuoso: capisco il minutaggio e i compromessi a cui bisogna scendere, ma è un po' un peccato.

    Insomma, conquistato da tutti i buoni propositi del film, buona parte dei quali messi in pratica bene, ma deluso da alcune soluzioni narrative e dalla gestione del ritmo.
    Colpito favorevolmente dalla devianza mentale di Nix (interpretato, a mio dire, da un buon Hugh Laurie) e da ciò che essa comporta in termini filosofici, deluso dal ruolo della presunta eroina.
    È un film a metà, insomma, che complessivamente giudico in modo positivo per i valori di cui si fa portatore, la mitologia molto bella etc., ma che ha al suo interno qualcosa di pasticciato, non so se per colpa dei tagli in post-produzione, della scrittura di Lindelof o della direzione di Bird, ma che comunque ho rilevato. E me ne dispiace, perché incrina l'aspetto generale di una pellicola che avrebbe potuto davvero dare di più e rimanere più impressa.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Cioé in pratica ti sei messo in testa che siccome una è la protagonista del film allora dev'essere la tua eroina?

    Che meccanicismi sono? Forse hanno ragione a rimpinzarci di Marvel, allora?
  • Valerio ha scritto:Cioé in pratica ti sei messo in testa che siccome una è la protagonista del film allora dev'essere la tua eroina?
    No, semplicemente ritengo che se un personaggio mi viene presentato come "speciale" - e il film, attraverso Frank, ci fa capire che il punto di vista di questa accezione è essere un genio/un artista/un sognatore - mi aspetto che faccia qualcosa di più attivo, oltre che gridare, scappare e avere un'intuizione che poteva avere chiunque.
    Certo, lei è una sognatrice e questo viene ben mostrato in più punti della pellicola, ma basta questo a far sì che per il software di Athena la ragazza sia "quella che può salvare il mondo"? Ripeto, mi va benissimo il messaggio sul potere delle idee e dei sogni che possono cambiare il futuro in meglio, ma Frank è un sognatore a pari merito e perlomeno riesce anche a mettere in pratica le proprie idee.
    Ciò detto, in generale il film l'ho gradito, eh. Ma alcune cose, tra cui la resa di Casey, mi hanno convinto poco. Anche se la Robertson è molto carina e sbarazzina :P
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  • Quello che Athena cerca è gente che possa rimpolpare le fila di Tomorrowland così come era nella sua programmazione originaria. E Casey rientra perfettamente nella categoria, perché ragiona nel mondo giusto. Non la considero più speciale di Frank o di qualsiasi altro tizio che vediamo nel montaggione finale, ma la considero rispondente ai requisiti, dato che è una che si impegna, che indaga, che riscuote il disilluso Frank, che è in grado di ridurre la percentuale apocalittica, e che ha l'intuizione finale.

    Mi pare abbastanza, di certo non l'ho mai vista come "la prescelta", o la mia eroina, altrimenti sì che si andava a parare nel precottismo puro. Casey è l'avatar dello spettatore, una sua proiezione "illuminata" e come tale funziona benissimo. Quello che sarà il suo scopo a Tomorrowland lo vedremo... dopo la fine del film (quindi mai, ci fidiamo e basta).
  • Visto due volte, e apprezzato moltissimo.

    Bel terzetto di protagonisti, un messaggio semplice ma efficace, delle citazioni ben scelte per deliziare la sottoscritta e soprattutto tantissimo sense of wonder. Non so voi, ma quando la Tour Eiffel si è aperta sono rimasta letteralmente senza fiato. Poi sì, non è esente da difetti, e anche a me sarebbe piaciuto vedere di più Tomorrowland e avere il ruolo di Walt nel progetto esplicato all'interno del film, ma sono comunque uscita dal cinema più che soddisfatta. Mi spiace solo che per un bel po' non avremo più live action Disney originali come questo.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Anche perché il flop è conclamato.

    Il popolo bue ha preferito Cenerentola e Malefica.
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