[Disney] The Lone Ranger

Dallo spazio profondo fin sul fondo dei mari passando per paesi meravigliosi, l'immaginazione non conosce confini.
  • Piaciuto anche a me. Ci sono parecchi richiami a Pirati dei Caraibi, non solo per quanto riguarda Tonto, che un po' ricorda Sparrow ma neanche troppo, in questo caso il personaggio ha un background molto più triste, ma soprattutto per alcuni particolari della trama che riprendono da vicino alcuni elementi de La Maledizione della Prima Luna. Comunque il film intrattiene, diverte e fa anche riflettere, il che non è poco. Certo non è perfetto, in particolare sono d'accordo con Beast quando dice:
    Beast ha scritto: Qualche altra cosetta che non ho gradito. Primo, il frequente inserimento del Tonto anziano, piuttosto fastidioso con il suo interrompere la narrazione. Secondo, che non abbiano mostrato il protagonista scendere dall'impalcatura sul picco, subito dopo il suo risveglio. Terzo, che nell'adattamento italiano chiamino il protagonista "Lone Ranger": posso capire il titolo, ma almeno nel film traducetelo! Infine, cosa c'entra [spoiler]il coniglio carnivoro?![/spoiler]
    Le mie stesse identiche perplessità. Anche se a me l'inserimento de l'Ouverture del Guglielmo Tell di Rossini non è dispiaciuto, anzi.

    Alcuni commenti di un gruppo di quindicenni (3-4 femmine e un maschio) seduti dietro di me al cinema:

    (Prima dell'inizio del film, durante i trailer)

    - Che film stiamo per vedere?
    - Boh, non lo so. So solo che c'è Johnny Depp...
    - Fammi guardare sul biglietto, si chiama (scandendo lentamente) The Lone Ranger...
    - Ehi, guarda il trailer di Monsters University!
    - No, ragazzi vi prego Monsters University no! Se lo vede (tizia di cui non ricordo il nome).

    (Risate grasse, appare il logo Disney col castello, il film sta per iniziare)

    - Ehi, ma che è un film della Disney?!?
    - A quanto pare...
    - No, non è possibile! Qualcuno di voi ha visto il trailer?
    - Boh? Chi si ricorda?

    (a quel punto il film inizia, il gruppo deve accettare la realtà e, fortunatamente, sta zitto)

    (...)

    (Durante l'intervallo fra primo e secondo tempo)

    - Ragazzi, io non ci sto capendo niente!
    - Neanch'io! Mi sfuggono tutti i nomi dei personaggi! Chi è chi?
    - Boh! Io ho capito solo che Tonto è Johnny Depp! Perchè si chiama Tonto, vero?
    - Boh, mi pare di sì...
    - Sì, Tonto è lui...

    (Inizia il secondo tempo, e loro stanno nuovamente zitti)

    (...)

    (A film finito, andandosene)

    - Bah! Me lo aspettavo più divertente!
    - E' vero era troppo triste!
    - E troppo complicato! Io non ci ho capito niente!
    - Va beh, che facciamo adesso?

    (Escono)

    Beata gioventù :P
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • A me è piaciuto. Nonostante la parte centrale un po' più annacquata, come avete già notato.
    Si merita il flop che ha avuto?
    No, ma visto che ha floppato John Carter, ora per giustizia divina dovrebbero floppare tutti i live-action Disney :grrr:
    Beast ha scritto:Qualche altra cosetta che non ho gradito. Primo, il frequente inserimento del Tonto anziano, piuttosto fastidioso con il suo interrompere la narrazione. Secondo, che non abbiano mostrato il protagonista scendere dall'impalcatura sul picco, subito dopo il suo risveglio. Terzo, che nell'adattamento italiano chiamino il protagonista "Lone Ranger": posso capire il titolo, ma almeno nel film traducetelo! Infine, cosa c'entra il coniglio carnivoro?!
    Ecco, questo ha infastidito anche me. In realtà la cornice con Tonto anziano mi è piaciuta e aggiunge un livello interessante alla storia, ma forse ne hanno abusato, l'ideale sarebbe stato utilizzarla come prologo, epilogo, e -va'- una interruzione, non di più.

    Comunque non capisco questa "rinascita" del western di cui si parla ad ogni film che esce; d'accordo, Wild Wild West ha scavato una buca profonda per il genere, ma direi che da lì in poi si è riuscito a risollevare... :P
    Ogni anno escono diversi western, e un paio sono blockbuster a larga distribuzione, spesso anche di ottima fattura: il film di Lucky Luke, Il Grinta, Rango, Django Unchained solo per citarne alcuni...
    Ok, non sarà uno dei generi più prolifici di questa epoca, ma il western procede al suo ritmo regolare ormai da un bel po'.

    Capitolo Johnny Depp.
    Sono partito prevenuto, un po' per i trailer, un po' per la discussione sul "Johnny Depp fa sempre se stesso che (non a torto) dilaga un po' ovunque per i forum nerd.
    E invece non ho trovato Jack Sparrow in Tonto, anzi.
    Tonto è l'opposto di Jack Sparrow.
    Jack Sparrow è un bambino curioso che infila le dita nella marmellata, butta occhiate a tutto e tutti, fa smorfie, non sta fermo un attimo; Tonto invece è un personaggio comico e raggiunge la comicità per sottrazione, è spesso una maschera senza espressione, quando ci si aspetterebbe un suo contributo attivo parla poco e con frasi laconiche, ha spesso uno sguardo spento di mal-sopportazione... insomma, il contrario di Jack Sparrow.
    Poi ovvio, in alcuni punti si "accende", per scatenare l'effetto comico, e lì c'è la comicità di Johnny Depp: occhi strabuzzati, bocca a papera e corpo che sa muoversi come un cartoon... ma, ovvio, è Johnny Depp. Non si può pretendere che sia qualcun altro, nel fare un personaggio brillante è ovvio che ci siano delle similitudini.
    Ma prendete un qualunque attore, ci sarà sempre di base una personalità dell'attore: chessò, Ben Stiller fa le facce da Ben Stiller, De Niro fa le facce da De Niro, Vin Diesel fa le facce da Vin Diesel, Danny De Vito fa le facce di Danny De Vito. Altrimenti non avrebbe senso fare il casting per un film, tutti gli attori potrebbero fare tutto.
    Se componendo il cast di un film si vuole un certo personaggio, si chiama Johnny Depp. E allora riflettendoci ho capito qual è il problema di Depp: ormai è prigioniero dello stesso pacchetto-film. Ormai la sua produzione è sempre con Tim Burton alla regia e Danny Elfmann alle musiche, oppure con Verbinsky alla regia e Zimmer alle musiche. E allora, trovandosi in mezzo a prodotti che hanno sempre lo stesso stile e le stesse atmosfere, per forza di cosa anche l'attore sembra fare sempre la stessa cosa. Perché se usi sempre gli stessi ingredienti, puoi provare a fare tanti piatti diversi ma il sapore sarà simile.
    Magari se Depp facesse un personaggio sopra le righe, ma diretto da Nolan, da Tarantino o da Tornatore, ne risulterebbe fuori qualcosa di diverso anche per la sua performance attoriale.
    Ma sembra che per ora, lui, registi e produttori siano concordi nel proseguire sulla filosofia "squadra che vince non si cambia".

    Per quanto riguarda il suo rilievo nella storia... non significa che perché il film è raccontato dal punto di vista di Tonto, lui è automaticamente il protagonista.
    Flynn è il protagonista di Rapunzel?
    Per la prima volta si dà profondità a Tonto, per la prima volta se ne raccontano le origini, per la prima volta ha un ruolo di così grande rilievo, ma narrativamente Tonto rimane la spalla: l'eroe è il Ranger, il personaggio che compie la crescita più grande è lui, da avvocatino pavido e perfettino a spericolato paladino dei deboli.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Visto e m'è piaciuto un casino! Certo il film non è privo di difetti, molti dei quali li avete già notati, ma sentite per una volta che si cerca di fare qualcosa di nuovo, se non altro per impostazione, non è assolutamente giusto che la reazione sia questa. Anche perchè in sala il pubblico ha gradito non poco; hanno persino applaudito!! Magari in america è normale non saprei.

    Cmq non concordo con chi dice che il problema fondamentale del film sia l'indecisione sul tono. verbinski sa perfettamente cosa vuole e, magari all'inizio tentenna, non riesce in pieno ma nell'ultima mezz'ora davvero regala un perfetto e difficilissimo mix di azione, umorismo quasi cartoon, dramma e surrealtà, scusate se è poco. L'utilizzo dell'overture dei G. Tell è geniale, certo era la sigla originale dello show quindi non si poteva non utilizzarla, ma il modo è fantastico. Sembra avere quasi un (volutissimo) effetto comico.

    Certo che alla base di sicuro si coglie la volontà di ricreare il successo dei Pirati ma non con la stessa identica formula. Hanno fatto bene a eliminare quasi del tutto (anzi doveva essere proprio del tutto) l'elemento soprannaturale e sostituirlo invece col surreale a là Rango. Quindi si, si può dire che sia proprio un misto dei Pirati e Rango.

    Quoto poi Deboroh sul capitolo Depp. Tonto è proprio l'anti Sparrow,ha lavorato totalmente per sottrazione. Come diavolo fa la gente a dire che rifà lo stesso personaggio? L'acting è completamente l'opposto. Lo richiama si, ma appunto in negativo. Laddove Jack è eccessivo e manierato Tonto è minimale, per movimenti e espressioni. E' sostanzialmente serio, ha un passato tragico ed è mosso sostanzialmente da vendetta. Certo non manca di essere buffo e cartoonesco ma lo fa in modo totalmente diverso.

    La cornice narrativa non mi è dispiaciuta e secondo me non interrompe la narrazione più di tanto. Verbinski e Co. sono dei furboni poi, perchè con questo espediente si sono potuti permettere tante di quelle licenze! in questo modo loro esplicitano il fatto che questo film narra la storia del ranger dal punto di vista di Tonto (cosa che non necessariamente lo rende protagonista) non solo, ma di un Tonto vecchio, forse anche un pò arteriosclerotico, quindi soggetto a ellissi e incongruenze narrative. Lo si poteva fare anche con una voce fuoricampo ma non credo che avrebbe avuto lo stesso effetto.

    Punti negativi ce ne sono, soprattutto nella parte centrale, troppo lunga. Il cattivo nella terza parte perde tutta la forza e la potenza che avevano così ben costruito all'inizio abbassandosi a semplice marionetta e macchietta. Sottoutilizzato è il (fighissimo) personaggio di Red e l'elemento soprannaturale (i conigli, la pietra maledetta) è inutile e solo accennato.
    Il tono nei primi minuti arranca nel definirsi e ci sono quasi dei wtf moments con tanto di sguardo in macchina dei personaggi! XD

    Un enorme peccato che il film abbia floppato così di brutto, bastava semplicemente che facesse incassi dignitosi così che non ci avrebbero propinato il sequel e tutti erano più o meno contenti.

    Secondo me in futuro verrà rivalutato! Certo che non si può farne una colpa se alcuni artisti decidono di fare qualcosa di diverso, anche se fallace e imperfetto. Hollywood a volte può essere davvero crudele!
  • meno male qualche critico sano di mente c'è:

    But I’ll be damned if “Ranger” didn’t have some utterly lovely things about it — not least among them Johnny Depp’s superb comic performance as Tonto, which was knee-jerk dismissed by a lot of critics as a rehash of his Jack Sparrow routine from the “Pirates of the Caribbean” movies, but which is actually a much more delicate, nuanced piece of work. In fact, it’s one of the best things he’s ever done. Where Sparrow is all brash, rum-soaked comic bravado, Tonto is deadpan and soulful — put there for comic relief, yes, but also projecting the sense of a deeply wounded man seeking cosmic justice. Given every opportunity to overplay, Depp keeps it close to the vest, comes up with marvelous inventions, and totally makes the character his own. He’s especially moving in the framing scenes set in a San Francisco tent circus at the turn of the 20th century, with the image of a half-built Golden Gate Bridge looming in the distance — exactly the sort of lyric touch Verbinski brings to his best passages. As a whole, the movie is wildly uneven, but always trying for something grand, and I’m inclined to agree with Matt Zoller Seitz when he suggests that, like a lot of other famous Hollywood flops before it, “The Lone Ranger” will look better through the prism of time.

    http://variety.com/2013/film/columns/su ... 200587566/
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