[Disney] The Lone Ranger

Dallo spazio profondo fin sul fondo dei mari passando per paesi meravigliosi, l'immaginazione non conosce confini.
  • Toh, il fratellino dei Pirati. Per quanto mi riguarda è L'ATTESA di questa estate. Pirati, indiani e cowboy, cosa chiedere di più? Grazie Gore, Grazie Johnny. :adore:
  • Io ho un rapporto complicato con il genere western (buonismo per dire che solitamente non mi piace :P ).
    Ma devo dire che questa pellicola mi attira un pochetto... se avrò occasione di vederlo all'uscita bene, altrimenti lo recupererò comunque entro la fine dell'anno, penso :)
    Iry Pixar ha scritto:The Lone Ranger (Il Ranger Solitario) racconta le avventure di un mascherato ranger texano del vecchio West, che galoppa contro le ingiustizie accompagnato da Tonto (un abile e laconico indiano d'America che gli fa da braccio destro) e dal suo cavallo Silver
    Comunque manca giusto Kit Carson ed è Tex di Bonelli :P
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Non capisco come mai il western faccia sbocco a TUTTI. Eppure l'ho sempre considerato uno degli approcci più genuini e classici alle avventure, di quelle che inventi da bambino. Le miniere d'oro, i saloon, i banditi, i canyon e la dinamite sono elementi tanto classici quanto stimolanti, alla pari di vascelli, pirati, isole, teschi e dobloni. Mi sembrano proprio due facce della stessa medaglia e mi fa oltremodo piacere che Verbinski abbia deciso di omaggiare in live action "l'altro" genere avventuroso per eccellenza, dopo il riuscitomanontanto Rango.
  • Gli elementi sono belli e appassionanti, è il genere codificato e reiterato che fa sbocco (almeno a me). Far West w!!, Western ʍ!!.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Ma infatti questo sarà più atipico e si vede.
  • Vediamo se sarà veramente buono. Anche se vedere Jhonny Depp vestito da indiano mi fa strano XD
  • Vito ha scritto:Non capisco come mai il western faccia sbocco a TUTTI. Eppure l'ho sempre considerato uno degli approcci più genuini e classici alle avventure, di quelle che inventi da bambino. Le miniere d'oro, i saloon, i banditi, i canyon e la dinamite sono elementi tanto classici quanto stimolanti, alla pari di vascelli, pirati, isole, teschi e dobloni. Mi sembrano proprio due facce della stessa medaglia e mi fa oltremodo piacere che Verbinski abbia deciso di omaggiare in live action "l'altro" genere avventuroso per eccellenza, dopo il riuscitomanontanto Rango.
    Oh, anch'io da piccolo avevo tutti i set della Lego dedicati al far west tra sceriffi, indiani, fortini, fuorilegge ecc. E ci giocavo veramente tanto.
    Poi boh, forse è proprio quello che dice max, una questione di codificazione del genere: dopo anni in cui i vari cliché di questo tipo di film venivano tramandati, ripetuti, esasperati e replicati da Rete 4, ho iniziato a percepire questo tipo di ambientazione come qualcosa di polveroso quanto il terreno su cui camminano i cowboy.
    O forse, più semplicemente, il fatto è che mio papà si spara da anni qualunque western danno in tv e io ho tipo un'automatia di rigetto, boh.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • E' come dice Bramo, il motivo per cui è inviso, è che è stato abusato. Capirete che essendo LA mitologia americana per eccellenza, è stato proposto fino alla nausea. e come tutte le cose che hanno fatto il loro tempo, ad un certo punto è meglio metterle da parte. Almeno per un po'.

    Ora, il po' è passato. E' passato per i Pirati ed è passato per il West, per cui riprenderlo in mano è perfettamente accettabile.
  • Vito ha scritto:Ma infatti questo sarà più atipico e si vede.
    MODE PIGNOLO ON
    Però se è atipico non è "western" :P
    E' "western atipico" :P (che di solito mi piace)
    MODE PIGNOLO OFF
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Io inizialmente ero scettica, poi mi ha incuriosito il trailer del treno, che sarebbe il primo che ho linkato! Sembra che l'invenzione del treno avrà un ruolo fondamentale nella trama...

    Comunque oh, con Man Of Steel nei paraggi, non lo definirei proprio L'attesa dell'estate :P Vabbe' che questo esce dopo...
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Ecco direi che Superman, e tutto il traballante universo supereroistico in continuo reboottaggio, per me ora ha la priorità che può avere una replica di Casa Vianello... :P
  • Ma serio? Daai, il teaser e il trailer sono uno più bello e più epico dell'altro! Per quanto Lone Ranger abbia un trailer interessante, per me non c'è paragone :P

    Poi vabbe', io parto anche abbastanza prevenuta quando vedo il solito Johnny Depp nel solito strambo ruolo, quindi magari sono di parte.
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Pensa che io adoro Johnny proprio perché è uno dei pochi attori hollywoodiani ad aver sempre cercato di interpretare ruoli inusuali, particolari, spesso vestendo i panni dei più svariati personaggi e mantenendosi alla larga, quando possibile, dal facile ruolo di divo rubacuori. È un figo che si sente a suo agio interpretando emarginati, svitati, pirati, vampiri e indiani e per questo lo ammiro moltissimo. Depp sarà sempre il mio attore preferito e poco importa se queste sue scelte interpretative gli costeranno sempre la vittoria di un Oscar. Forse un giorno deciderà di interpretare un personaggio strappalacrime in qualche epico dramma e vincerà una statuetta, ma per il momento mi godo il folle Johnny "wino forever".

    Ah, bello che sia nato il 9 giugno come il sottoscritto. Tra lui e Donald Duck ho di che andarne fiero. :P
  • Io lo trovo taaanto sopravvalutato. Ma tanto. I veri attori versatili sono altri...lui in sostanza fa sempre, appunto, l'emarginato o lo svitato. Per carità, sono pure personaggi interessanti e con un certo spessore (Edward Mani di Forbice), però sembra di vederlo sempre nello stesso ruolo. Anche qui, l'indiano Tonto non mi sembra tanto diverso dal suo personaggio standard. Boh, vabbe', contento lui...io mi consolo con Armie Hammer, no problem u.u"
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Uhm, non direi che Sweeney Todd, Edward, Ichabod Crane, Sparrow, Roux lo zingaro, Wonka o JAMES MATTHEW BARRY (tanto per dirne alcuni) rappresenterebbero lo stesso ruolo. Magari si possono trovare similitudini tra Wonka e il Cappellaio, in sostanza svitati-spaesati che paiono persi nel loro mondo, ma perfino nel famigerato Sparrow c'è una sfumatura caratteriale che va oltre al ruolo da mattatore. E poi è uno che non si limita a prestare il volto, spesso si cala nei più improbabili costumi (l'ultimo è stato quello del vampiro Barnabas, e poi vabbè adesso lo vedremo nei panni di Tonto) e non è una cosa che fanno tutti...
  • Ci metto io una pezza sulla questione!

    Non è sopravvalutato.

    Ma è inflazionato.

    Lui le cose le sa fare. Ne sa fare parecchie, le sa fare bene e in maniera non banale. Però ad un certo punto non hanno fatto che chiedergli sempre quelle, farlo lavorare sempre sulle stesse cose, con gli stessi autori e le stesse persone. E poi un giorno l'incanto finisce, vedi il suo cappellaio di Alice e noti che "è come burro spalmato su troppo pane". Un personaggio vuoto, sovraesposto, non riuscito, che getta un'ombra inquietante sul futuro dell'attore. Un'ombra retroattiva.
    Ma non è colpa sua, lui i suoi meriti ce li ha. Il suo Sparrow, pietra angolare da cui tutta la valanga è partita (i precedenti suoi freak erano buffi, ma con sottofondo malinconico), se l'è creato lui, ed è il personaggio che ha praticamente rifondato il cinema Disneyano live action. Gli ha dato corpo, senso, ha fatto capire la direzione da prendere, affrancandosi dalle commediole che dagli anni 60 ammorbavano la Disney. Ha fatto capire che con l'avventurona epica ma umoristica, si sarebbero potuti creare blockbusteroni Disneyani, azzeccati nello spirito, adatti a tutta la famiglia e moderni. Tutto grazie a un effemminato ubriacoide. Gli dobbiamo molto.

    Questo film, guardando i nomi coinvolti non vuole essere altro che un gemello della saga dei Pirati, vuole continuare quel discorso lì, per cui è abbastanza normale trovare Depp impegnato a fare uno sparride.
  • Concordo su Depp: è intrappolato nello stereotipo di sé stesso, a parte poche eccezioni.
    È come il suo amichetto Tim Burton, che della sua "impronta stilistica" ha fatto quasi un tormentone da cui esce raramente (Big Fish); fa una cosa bene, ma di certo non metterei la versatilità in cima ai suoi pregi.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Le eccezioni non sono poche, si ricordano ovviamente di più i ruoli da mattatore perché sono quelli che le persone amano maggiormente ma se scorrete la filmografia di ruoli insoliti ne trovate tanti. Trovo comunque che sia un tassello mancante e particolare nel panorama hollywoodiano.
  • Johnny Depp è sicuramente un grande attore ma concordo con Deboroh nel sostenere che è diventato lo stereotipo di se stesso: ormai la sua recitazione è un brand fatto da una serie codificata di mossettine e gigionerie.
    Sia chiaro, la versatilità non è mai stata il suo forte. Anche riguardando la filmografia nel dettaglio, si nota che ha fatto quasi sempre lo stesso ruolo.
    Però fino a qualche tempo fa, Johnny Depp recitava in un modo molto più autentico e molto più selvaggio, era veramente l'emblema del divo bello e un po' dannato. Poi ha cominciato a stantardizzarsi, a patinarsi, a diventare lo stereotipo di sé stesso, per l'appunto.
    E' successo, secondo me, a partire da Pirati dei Caraibi. Attenzione: non sto né incriminando la saga né sostenendo che ha venduto l'anima al demonio del commercio o cose simili. Era un grande divo di Hollywood anche prima. E' solo che la sua performance si è gradualmente annacquata. Non lo so. Forse è dovuto anche al fatto che due dei suoi ultimi lavori grossi (Alice in Wonderland e Dark Shadows) appartengono alla fase più calante ma soprattutto più autoreferenziale di Tim Burton. Nulla di più facile che diventare lo stereotipo di sé stesso in un film già fortemente minato in tal senso.
    Di sicuro basta confrontare quel cavallo pazzo che è il Paul Kemp di Paura e delirio a Las vegas con lo sbiadito Paul Kemp di The Rum diary per rendersene conto.
    Comunque, se non lo avete già visto, vi consiglio il film La vera storia di Jack lo Squartatore, tratto da From Hell di Moore: una delle ultime interpretazioni veramente grandi e convincenti di Johnny Depp (per inciso, è l'ultimo suo film prima de La maledizione della prima luna)
    In ogni caso, fingere di non essere off topic, scrivo che attendo con curiosità The Lone Ranger che va ad inserirsi in quella che già chiamano la rinascita del western. Anche se poi è vero che il western è già da un po' di tempo che ciclicamente muore e rinasce.
  • Torna a “Walt Disney Pictures”