[Disney] Pete's Dragon Remake

Dallo spazio profondo fin sul fondo dei mari passando per paesi meravigliosi, l'immaginazione non conosce confini.
  • Ma povero cristo. Neanche il titolo.
    Valerio ha scritto: Dunque.
    Valerio ha scritto:Il progetto rientra nel solito vecchio discorso, su cui ho manifestato dissensi vari.
    Non ripetiamoci.
    Valerio ha scritto:Però da un lato c'è la cosa positiva che molto probabilmente il film sarà migliore dell'originale.
    Sì.
    Valerio ha scritto:Dall'altro però mancheranno le canzoni, e sarà CGI/live action ibrido, quindi niente animazione 2D e niente animazione WDAS.
    Sì.

    E' la solita roba.
    Carina.
    Il drago non evita del tutto l'"effetto Dragonheart", però è fatto bene, ben animato, con un pelo pixariano. E' al contempo cartoonesco e attendibile.
    La storia è diversa, meno tragica e più semplice, ma anche più sensata secondo me: Elliott è una sorta di elementale della natura, una specie di Celebi nascosto nel Bosco di Lecci. Questo però non è mai specificato esplicitamente e sia chiaro che il film non è "ecologista a oltranza" (anche se per me non c'è niente di male nell'esserlo) come è stato etichettato in qualche recensione ed è pieno di alberi che cadono (finti, mi auguro).

    La fiabetta è carina, le musichette vecchio stile la aiutano a mantenere il ritmo fino alla fine, gli attori non fanno niente di che ma sono abbastanza in palla, soprattutto Karl Urban (chi?) nella parte del Predatore Mascherato ma senza Dark Ball. Pete è praticamente Annuccia Martini è questo mi ha fatto molto sorridere. La Dallas Howard Club lacrima anche per gli altri (ma io le ho dato filo da torcere). Redford, come si dice, "basta che ci sia".

    Un film con tanto tanto verde, che non fa male all'occhio e che ben si lega (anche concettualmente) al drago che si mimetizza nel suo colore naturale.

    Purtroppo il budget speso tutto per Elliot fa sì che i lupi e i cervi al computer siano bruttini, ma tanto si vedono giusto un attimo, e che praticamente non si esca dal perimetro della circoscrizione elettorale.

    Insomma, si poteva fare di più, si poteva anche non fare, si poteva fare peggio, ma quel che è fatto è fatto, e non mi sembra fatto male.
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    Ottimo lavoro.
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    Non è un film che verrà ricordato per l'originalità ma forse il suo pregio è offrire esattamente la storia che ci si aspetta: c'è il bambino, c'è la bambina, c'è nonno Robert Redford che li aiuta, ci sono gli adulti ottusi e il mostro buono incompreso. Non manca niente. :D
    Fatta questa premessa posso dire che l'unica cosa che non mi è piaciuta è l'ennesia caratterizzazione da animale domestico della creatura di turno. D'accordo che c'è il parallelo con il cagnolino protagonista del libro che legge Pete, ma Elliot da il meglio in tutte le scene in cui si comporta da drago e non da cane.
    Un altro aspetto positivo è che pur essendo un prodotto destinato ai bambini, pieno di buoni sentimenti e dove nessuno si fa male (a differenza del Libro della Jungla dove la tigre non sta lì per scherzare), la Disney non ha ecceduto con lo zucchero. Solo all'inizio ne ha usato una dose massiccia un po' come in Cenerentola: famiglia felice e idilliaca che al confronto quella del Mulino BIanco è la famiglia Addams, e poi bam! La tragedia. C'è da toccare ferro quando i personaggi cominciano sorridendo troppo. :P

    Non spoilero niente se dico che il finale è lieto e che riserva una sorpresa efficace anche per chi coglie subito nei primi minuti il suggerimento su quale sarà il destino del drago.

    La foresta nordamericana non è la giungla indiana, il bimbominkia non sente freddo? Sono quelle domande che è meglio non porsi :D

    Colonna sonora: doveva occuparsene Howard Shore (il compositore delle musiche del Signore degli Anelli) ma poi è stata affidata a Daniel Hart che non se l'è cavata affatto male. Bisognerebbe dire a Wikipedia Italia di coreggere la scheda perché riporta ancora il nome di Shore.

    Belle le canzoni folk interpretate da Will Oldham, Bosque Brown, gli Okkervil River e i Lumineers.

    Go north, go north with wings on your feet.
    Go north with the wind where the three rivers meet,
    There's a clearing of sorts in the circle of trees,
    Where the wild constellations shine one, two, and three.
    Look all around you and see:
    Deep in the forest, there dragons will be.


    Viene anche usata "So Long, Marianne" di Leonard Cohen:



    Il miglior brano (di certo quello fatto per restare in testa) è "Something Wild" cantanto da Andrew McMahon che suona il piano accompagnato dalla bravissima violinista Lindsey Stirling:

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