[Disney/MCU #2] L'Incredibile Hulk
Inviato: giovedì 26 giugno 2008, 14:31
Un nuovo film di Hulk.
Fin dai primi annunci, scoprimmo che nulla avrebbe avuto a che fare col primo, nè Ang Lee, nè cast in comune; non un in sequel quindi, ma neanche un nuovo film sulle origini. Una via di mezzo pareva essere, ma una volta visto il risultato si può benissimo dire che ci troviamo al cospetto di Hulk 2, nè più nè meno. Ok, con attori tutti differenti, ma i personaggi e la trama possono benissimo essere un naturale sviluppo di quanto visto nella versione con Eric Bana.
E dato che non è un sequel, le "origini" devono essere narrate, ma questo infausto compito viene svolto con un ottimo montaggio di due minuti nel corso dei titoli di testa, che permette di comprendere cosa sia successo in passato così da partire subito in quarta con la storia: uno stratagemma intelligente e riuscito, che potrebbe essere preso in considerazione da molti film, anche di genere differente, per evitare parti introduttive noiose e lente.
Dopo il film di Ang Lee, a detta di alcuni fin troppo cervellotico, la Marvel ha deciso di accontentare i fan dandogli un film decisamente più fracassone, ma fortunatamente non privo di altre qualità: il Gigante Verde viene qui esplorato attraverso una sua caratteristica costante, praticamente assente nel film di Ang Lee, ovvero il nomadismo. Bruce Banner è un fuggitivo, perennemente inseguito dal Governo, costretto a vagabondare e nascondersi, esattamente come avviene nel telefilm; la serie televisiva è proprio la principale fonte di cui si cerca di ricostruire l'atmosfera, anche se tutto viene analizzato in modo più profondo.
Il personaggio che guadagna di più rispetto alla versione di Ang Lee è sicuramente il Generale Ross, qui un uomo impegnato con tutti i suoi mezzi a rimediare ai suoi errori, pur non ammettendo di averli commessi. Ma il vero villain è Abominio, incarnato da un Tim Roth decisamente in forma; sotto forma umana è un militare ossessionato da Hulk, che infonde una tenacia invidiabile nella sua missione, ricordandomi personaggi come il Van Helsing alle prese con Dracula (quello vero, non Hugh Jackman), o Zenigata con Lupin III.
L'equilibrio del film è ben calibrato, dal trailer temevo che sarebbe stato solo un baillamme di pugni e distruzione, ma fortunatamente è tutt'altro: come in Iron Man, altro film dei Marvel Studios, la storia si concentra più su Bruce Banner, con un approfondimento psicologico adeguato, e la quantità d'azione che il target a cui il film è rivolto si aspetta. E' presente anche una discreta dose di umorismo che non mi aspettavo, con ironia sparsa qua e là, e una scena (quella del taxi) che mi ha fatto anche ridere di buon gusto. A sorpresa però, ciò che meno soddisfa sono gli effetti speciali, realizzati addirittura meglio nel film di 5 anni fa: Hulk è un bestione che sembra far parte di un filmato di un videogioco, e in alcuni punti si percepisce il suo essere "distaccato" dall'ambiente in cui si muove. Le scene d'azione poi non sono poi così eclatanti con uno scontro finale che è solo una rissa tra due bestioni, che è riuscita ad esaltarmi solo quando Hulk usa la macchina della polizia come guantoni da boxe; a compensare questa pecca c'è però la riuscitissima scena di inseguimento nelle favelas, con Edward Norton che zompetta da un tetto all'altro e tra i vicoli, lasicandoci a bocca aperta. E poi il Golia Verde qui non è poi così incredibile: nel film di Ang Lee lo vedevamo scoperchiare carri armati come fossero di carta stagnola, fare balzi di decine di chilometri, afferrare elicoteri al volo... insomma, rimane il bestione più potente di tutto l'universo Marvel, mentre qui si limita solo a incassare e distribuire colpi. A peggiorare la situazioni ci sono le voci di Hulk e Abominio, piuttosto fastidiose, che potevano benissimo essere omesse, per la profondità di quel che dicono, anche se ciò sarebbe significato privare i fan dell'"Hulk spacca!"
In questo film, più che in ogni altro, la citazioni per i fan MARVEL sono ben riuscite: i cameo di Stan Lee e Lou Ferrigno sono azzeccatissimi, e qualche nome citato qua e là o chicche come i pantaloni viola riescono a strappare più di un sorriso. La vera goduria è però nel piano generale di cui i film sembrano ora far parte. Anche qui, come nella scena dei titoli di coda, è presente un finale che prepara al progetto Vendicatori, e la sequenza è ancor più esaltante di quella con Nick Fury, con un'entrata in scena tra le più pompose che si possano immaginare. Questa scena però sarebbe stata perfetta dopo i credits, ma evidentemente non volevano privare le grandi masse della visione di cotal meraviglia e così è stata messa subito dopo quella che era chiaramente un'inquadratura finale, uno stacco ad effetto su un'inquadratura che avrebbe dovuto portare ai titoli di coda, sminuendone così la potenza. Ma a parte questa chicca finale, la continuity e i cross-over qui sono permeati all'interno della vicenda principale, dato che la nascita di Hulk e di Abominio è ricollegata (come avviene nell'universo Ultimate) a fatti che riguardano un altro personaggio, qui non citato, ma che i Marvel-Fan riconosceranno sicuramente con conseguente brivido di piacere.
Il film ha avuto una post-produzione piuttosto complessa, al punto che ben 70 minuti di scene (si vocifera le migliori) siano state tagliate: dovevano essere scene che per lo più esploravano ulteriormente la psiche di Banner, come ad esempio un'introduzione di Bruce al polo che cercava di suicidarsi sparandosi un colpo di pistola, ma non ci riesce venendo sopraffatto da Hulk... Norton (fan di Hulk e così interessato al film al punto da collaborare alla stesura della sceneggiatura) pare non essere stato soddisfatto dal taglio più popcornmovie-oriented che ha preso la pellicola, al punto che alcuni fan stanno richiedendo a gran voce una "Actor's Cut"; staremo a vedere cosa ci sarà mostrato quando uscirà il DVD.