[Disney/MCU #4] Thor
Inviato: lunedì 02 maggio 2011, 23:04
Iron Man è stato il colpaccio della Marvel Movies: uno dei supereroi "importanti" del Marvel Universe meno interessanti, almeno nella versione cartacea.
Robert Downey Jr. e Jon Favreau hanno messo il personaggio sotto una luce nuova, rendendolo uno degli eroi più carismatici (se non -il-) del Marvel Universe cinematografico.
Poi arriva Thor, altra bella gatta da pelare in quanto ad appeal: certo, è una divinità, ha un bel vestito da vichingo e può scatenare i fulmini, ma a mio parere c'è solamente UNA saga a fumetti del personaggio che sia davvero valida. Si tratta della resurrezione del personaggio scritta da Straczynski, ciclo di storie che non a caso ha leggermente influenzato l'adattamento per il grande schermo.
Il confronto con Iron Man è quindi inevitabile, e il personaggio interpretato da Chris Hemsworth ne esce sconfitto. Anche il film è più debole, ma a mio parere si portava sulle spalle un peso maggiore che comunque Kenneth Branagh è riuscito a portare a destinazione in modo più che dignitoso.
Punto Primo: Rappresentare Asgard Senza Essere Noiosi o Ridicoli.
Ci sono delle divinità su una nuvoletta. Era dura far sembrare tutto ciò epico senza chiedere troppo alla sospensione d'incredulità.
Il risultato poteva essere una grottesca congrega di vichinghi impegnati a are le veci di pollon & co.
Invece no. L'equilibrio perfetto è stabilito da un'intrigante fusione tra magia e tecnologia, con un design di Asgard che evade dallo stereotipo fantasy più banale per trovare uno stile più originale a metà tra la Krypton donneriana e l'estetica di Saint Seiya. Se in tutto ciò ci sembra credibile addirittura un combattimento a spadate sul ciglio di un arcobaleno, vuol dire che sono riusciti a gabbarci per bene.
Punto Secondo: Raccontare Thor prima dell'esilio.
La parte più interessante delle avventure di Thor è ovviamente la caduta di un dio nordico nel mondo degli umani, e infatti la maggior parte della produzione fumettistica moderna sul personaggio si occupa proprio di questo.
Per evidenziare però l'importanza del protagonista e il suo straniamento una volta giunto sulla Terra è necessaria un'introduzione doverosa: in un normale film sarebbe forse bastato un normale prologo di qualche minuto ma, dato che qui si sta (tacitamente, ma non è di sicuro un segreto) presentando un personaggio che probabilmente avrà altri film a lui dedicati e parteciperà al Grande Evento Vendicatori, è necessaria una parte sostanziosa della pellicola.
Il che rende alquanto bizzarro l'equilibrio del film, mettendo in scena subito la battaglia più ricca della vicenda e raccontando di un mondo che poi sarà poi semi-abbandonato.
Però c'era bisogno di vedere le avventure di Thor in compagnia dei suoi amichetti asgardiani, e direi che è pure la parte più avvincente della visione.
Punto Terzo: Battibecchi con Loki e Odino.
Ovvero il drammone shakesperiano, per cui è stato chiamato in campo Kenneth Branagh; direi che il regista ha svolto la mansione che gli spettava, ovvero rappresentare la turbolenta famigliola Asgardiana senza fare sembrare tutto un polpettone alla Beautiful, infondendo la giusta dose di pathos.
Loki è un villain introdotto a dovere, le sue origini sono interessanti e non sembra solo il cattivoneconquistamondo, grazie al suo background; fa molto per quanto riguarda l'inganno ai danni di Thor, un po' meno per la parte action. Però è interessante un villain che tiri le fila senza scendere direttamente in campo; dato che Destino e Goblin non sono utilizzabili per questioni di diritti tra case cinematografiche, potrebbe essere lui il burattinaio del Marvel Universe cinematografico, come infatti sembra sarà nei Vendicatori.
Odino in realtà qui fa solo la figura del Re severo ma giusto; c'era bisogno di un Anthony Hopkins che fa il figo e poi alla fine del film muore, che non si sa se nei sequel ci sarà il budget per richiamarlo e soprattutto chissà per quanto tempo sarà ancora in grado di intendere e di volere.
Ma alla fine l'importante è che ci sia stato un Odino memorabile la cui presenza rimarrà coem un'ombra per tutte quante le avventure di Thor, facendo un po' lo Zio Ben o l'Obi-Wan Kenobi della situazione.
Punto Quarto: Sulla Terra.
Ecco qua, le cose iniziano a traballare, è la parte meno riuscita della pellicola, anche se comuque a me non è dispiaciuta.
C'è l'umorismo che punta sullo "sminuire" la figura mitica che lo spettatore poco prima aveva visto in tutto il suo splendore, ci sono i momenti di baraonda action... però manca il cuore. O meglio, il Thor spaesato che cerca la rivalsa un po' riesce a conquistare, ma attorno a lui c'è il vuoto assoluto.
Natalie Portman fa il compitino richiesto e nulla di più: per una come lei fare la ragazzina semi-goffa invaghita del biondone muscoloso è un ruolo che riesce a interpretare senza troppi sforzi, ma forse con qualche sforzo in più poteva diventare una ragazza interessante. Così boh, serve?
Lo stesso dicasi per il compagno scienziato, sta lì ma se ci mettevano una sagoma di cartone era uguale. C'è anche la stagista ignorante che fa la spalla comica: sembra che tutti sul web la odino (non Odino, ahah) perchè è troppo ggiòvane-yeah fatta solo per citare Ipod e Facebook, ma in realtà ha solo due battute così, per il resto mi è sembrato l'elemento più riuscito del terzetto scientifico.
Le citazioni per nerd sono goduriose: la comparsata di Donald Blake (assente ahimè perchè l'esistenza di Dr.House lo avrebbe reso ridicolo) e soprattutto l'entrata in scena di Occhio Falco, un po' coito interrotto dato che non lo vediamo mai veramente in azione. Peccato, succederà nei Vendicatori dove sarà solo uno tra i tanti, qui poteva avere il suo momento di gloria.
Un po' sottotono il momento post-titoli di coda, che traghetta a Capitan America e rimette in gioco Loki per il futuro; sarà l'hype calante per il moltiplicarsi di questi film e sapere ormai che c'è ben poco che potrà competere con l'evento definitivo I Vendicatori...
Ah, il peggior 3D mai visto: utile solamente nelle tre grandi scene d'azione, per il resto si possono quasi togliere gli occhialini che non si sono sforzati a mettere i personaggi su più livelli. E forse è meglio così, dato che quando l'hanno fatto i personaggi sembrano coi bordi tagliati con Paint.