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[20th Century Fox] X-Men: L'Inizio

Inviato: domenica 10 luglio 2011, 15:20
da DeborohWalker
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Appena X-Men: Conflitto Finale ha rovinato la trilogia iniziata da Bryan Singer, i vertici della 20th Century Fox per sfruttare la X-gallina dalle uova d'oro mettono in cantiere diversi spin-off/prequel: Wolverine, Magneto e First Class.
Wolverine, complice l'eccezionale appeal del personaggio e di Hugh Jackman sul pubblico, entra in produzione immediatamente mentre gli altri due progetti devono attendere e hanno una vita travagliata. Il film su Magneto dovrebbe godere della regia di Bryan Singer, felice di poter raccontare una storia di un certo spessore senza essere troppo fracassone; gli anni però passano, il film non vede ancora la luce e Ian McKellen dichiara che non avrebbe più fatto il film per sopraggiunti limiti d'età, facendo accantonare definitivamente il progetto.
Singer si trasferisce quindi su questo X-Men - L'Inizio (X-Men: First Class in lingua originale), all'interno del quale inserisce alcuni frammenti di quello che sarebbe potuto essere lo spin-off su Magneto, assieme ad un ipotetico spin-off su Xavier; il rapporto tra i due grandi nemiciamici è infatti alla base della trama, che comincia proprio con flashback sull'infanzia dei due mutanti (quello su Magneto nel campo di concentramento inizia con una sequenza che ricalca, fotogramma per fotogramma, il prologo del primo "X-Men".
Poi, a 4 mesi dall'inizio delle riprese, Singer lascia. Chissà perchè, intanto si dedica a un fantasy in uscita il prossimo anno. Speriamo bene.
Il suo bambino X-Men L'Inizio viene affidato a Matthew Vaughn, regista già preso in considerazione per X-Men 3 e noto ai nerd per due film come Stardust e Kick-Ass, nei quali però la regia era accettabile ma non aveva nulla di eccezionale. Fortunatamente anche qui Vaughn riesce a fare onestamente il suo lavoro: avrebbe potuto fare molto di più, ma almeno non ha rovinato l'ottimo materiale di partenza che gli era stato consegnato tra le mani.

La storia è ambientata negli Anni '60, in piena Guerra Fredda. Xavier, cresciuto assieme a Mystica, scopre che ci sono altri mutanti al mondo e inizia a cercarli per radunarli in una squadra; tra di loro c'è Magneto, la testa calda del gruppo che vuole far fronte comune per reagire con aggressività al disprezzo degli umani, memore delle angherie subite nei campi di concentramento per via delle sue origini ebree. Xavier è più moderato, ma anche il Governo americano vede i mutanti come preziosa risorsa bellica, soprattutto perchè la Russia può contare tra le sue fila il Club Infernale capeggiato da Sebastian Shaw ed Emma Frost.
Il film più che un film d'azione, in questo contesto storico, si trasforma in un film di spionaggio con gli X-Men che operano come novelli 007; è più facile vederli addestrarsi o agire in missioni solitarie, lasciando solamente un paio di sequenze di combattimento di massa. Complice anche il budget bassino, non sembra il classico film d'azione ma siamo più vicini al mondo realistico e all'atmosfera che si respirava in Batman Begins; il tutto si trasforma in una sorta di visione retconizzata della Storia, nella quale i mutanti hanno influenzato segretamente gli eventi che sono poi arrivati sui libri di storia.
Non mancano le strizzatine d'occhio ai fan, con inside jokes davvero divertenti e ammiccamenti a quello che i personaggi diventeranno in futuro, come li conoscono gli spettatori che hanno già visto la prima trilogia mutante. L'atmosfera vintage mescolata con il meccanismo da prequel (ti racconto cosa ha causato tante piccole cose che hai visto nell'altra trilogia e davi per scontate) è una formula vincente, che può essere portata avanti proseguendo anche sulla linea temporale.

Dal punto di vista del nerd che conosce gli X-Men, è un po' strano assistere a una First Class che mostra mutanti provenienti dalle diverse generazioni fumettistiche. La prima squadra creata da Stan Lee era composta da Ciclope, Jean Grey, Angelo, l'Uomo Ghiaccio e Bestia; dato che la maggior parte di questi erano stati sfruttati ampiamente nell'altra saga (solo Bestia, presentato in X-Men Conflitto Finale con un'età avanzata, consentiva di vederne le origini) sono rimasti solo mutanti creati successivamente nei fumetti, ribaltando così l'ordine cronologico di esistenza dei personaggi mutanti. Nonostante questo non ci sono troppi danni di continuity, ma anzi alcuni elementi come il Club Infernale sono integrati molto bene nella vicenda vintage. Ed evviva [spoiler]le tutine gialle nella missione finale[/spoiler]!
Ci sono un po' troppi personaggi minori (siamo comunque lontani dall'orgia mutante che c'era in X-Men Conflitto Finale, state tranquilli), soprattutto nella squadra di ragazzini mutanti che un po' alla volta vengono decimati, ma era necessario presentare un po' di personaggi che facessero numero tra le due fazioni. Anche Pyro e Colosso nel primo film di Singer erano poco più che cameo, ma sono stati materiale a disposizione per i sequel, quindi ben vengano.
Il cast è bravo, gli attori regalano interpretazioni davvero straordinarie, in primis Xavier e Magneto. Però, per quanto riguarda me, non rimangono impressi.
Il paragone con il primo "X-Men" è inevitabile, dove venivano presentati da zero tanti nuovi mutanti; lì c'erano tanti personaggi che sono entrati da subito nell'immaginario, una traslazione perfetta del personaggio cartaceo. Non so se è dovuto al fatto che non ho più 15 anni, se questo cast ha volti meno incisivi, ma se ripenso ai Magneto, Jean Grey, Xavier dell'altra saga, sono personaggi più memorabili, a prescindere dalla qualità dell'interpretazione.
Lo dimostra il fatto che [spoiler]il cameo di Hugh Jackman si mangia tutto il resto del film, e basta un sopracciglio inarcato dell'attore canadese a far sfigurare McAvoy e Fassbender[/spoiler].

La relazione tra Xavier e Magneto anche se tratteggiata in modo efficace, in certi passaggi risulta un po' frettolosa (in particolare la conversione malvagia di Magneto); considerando che è alla base della trilogia X-Men ambientata nel presente, tutta la nuova trilogia che andrà a comporsi poteva raccontare tre fasi diversi del nuovo rapporto, un po' come avviene nella trilogia di prequel di Star Wars con il finale del terzo film che vede la nascita di Darth Vader. Ecco, avrei visto molto bene il finale di questo film, con Magneto che diventa il dispotico mutante che ben conosciamo, come epico finale della trilogia che aveva gradualmente preparato questa sua trasformazione, esattamente com'era avvenuto con Anakin. Anche gli autori avrebbero avuto più carne al fuoco da sfruttare per i prossimi due episodi, ma evidentemente hanno voluto evitare il rischio di una saga tronca nel caso gli incassi non fossero stati soddisfacenti...

Re: [20th Century Fox] X-Men: L'Inizio

Inviato: domenica 20 marzo 2016, 12:05
da Bramo
First Class è un film molto buono.
Il difetto che gli posso trovare così, su due piedi, è proprio quello a cui accennava Deboroh a suo tempo: l'iconicità degli attori. Tutti bravi (alcuni molto, altri nella norma), ma solo Michael Fassbender riesce in qualche modo a spiccare come volto e come caratterizzazione. Il Charles Xavier di James McAvoy, pur decisamente in parte e ricordando molto - almeno a me - Everett Ducklair nell'aspetto, non possiede neanche lontanamente l'aura carismatica di cui era in possesso Patrick Stewart. Fassbender, invece, dimostra ancora una volta di essere un attore molto dotato e versatile, lasciando un'impronta non da poco nella saga e nel personaggio.
Ciò detto, ho trovato la storia di origini degli X-Men molto ben raccontata. Bella l'idea che Mystica sia cresciuta come una sorella insieme a Xavier, bella la fase di reclutamento di giovani mutanti da parte di Xavier e di Erik, carini i siparietti con questi giovani sbarbatelli che si divertono ad usare i loro poteri. Ma soprattutto apprezzo com'è stata narrata l'amicizia tra Charles e Erik, e come si siano inserite più volte alcune crepe dovute ai propositi di vendetta del secondo, unite al sempre crescente odio per l'umanità che ripudia, teme e vuole annichilire i mutanti, visti come aberrazioni. Mi pare che i semi di quello che è il rapporto visto nei primi due film della trilogia originale siano stati gettati in modo corretto, e che si sia posto il giusto peso verso la reazione di alcuni potenti verso i mutanti, senza arrivare alla corposità vista in X-Men e X-Men 2 (giustamente, visto che qua c'era da raccontare anche altro) ma dando al tema il giusto spazio.
Qualche incongruenza: in X-Men - Conflitto Finale vediamo lo Xavier pelato di Stewart ancora con le gambe funzionanti nel flashback in cui andava da Jean bambina, ma qui vediamo che perde l'uso delle gambe quando ha ancora l'aspetto giovanile. A margine, trovo che l'idea di *come* fargli perdere l'uso delle gambe sia stato perfetto.
Trovo che anche il rapporto fraterno tra Xavier e Mystica non trovi molta concordanza con quanto visto nella trilogia originale: vero che confronti diretti tra i due non ce ne sono stati, ma nemmeno c'erano indizi che potessero far intendere un precedente rapporto amicale tra i due, come invece era chiaro per Magneto.
Le incongruenze si sprecano con il primo Wolverine, invece, visto che lì vediamo una giovane Emma Frost che non si armonizza per nulla con quella che vediamo in un ruolo di ben altro peso in questo film. Non solo, vediamo Xavier pelato arrivare a salvare alcuni giovani mutanti dell'isola in cui si svolgevano le fasi finale della pellicola, e questo cozza con la cronologia delineata da questo First Class. Però, come scrivevo nel topic relativo, pare che proprio per questi e altri problemi quel film sia stato tolto dalla canone ufficiale degli X-Men, quindi pace.

Matthew Vaughn fa un buon lavoro, con pochi guizzi ma attenendosi a quello che gli era richiesto e alla strada tracciata da Bryan Singer.
Come tocchi di stile ho apprezzato l'origine a sorpresa di Bestia, il cammeo carismatico di Wolverine e soprattutto l'inizio del film uguale sputato a quello del primo X-Men, idea ottima soprattutto per averci poi messo un "seguito".
Molto molto bello il setting della Guerra Fredda con la tensione tra America e Russia alle stelle.