[Fox] Deadpool

Dove c'è così tanta meraviglia che la sola carta non bastava più!
  • Sembra essere in linea con il fumetto. Speriamo.
  • Deadpool: problemi per l'uscita nelle sale cinesi?

    http://www.lospaziobianco.it/172387-dea ... ale-cinesi
  • In base a tutto il marketing fatto o risulta essere una cagata colossale o un piacevole action.comedy movie. Vediamo.
  • Deadpool verso week-end da record al Box Office

    http://www.lospaziobianco.it/174113-dea ... ox-office/
  • Deadpool verso i 150 milioni di dollari al B.O. USA

    http://www.lospaziobianco.it/174140-dea ... llari-usa/
  • Deadpool domina il Box Office USA e internazionale

    http://www.lospaziobianco.it/174626-dea ... nazionale/
  • Visto sabato sera.
    Nel complesso ho gradito. Deadpool è un film che prometteva di essere politicamente scorretto, sia in senso generale che in particolare per quanto riguarda il genere supereroico. In effetti il personaggio in questione permetteva assolutamente un approccio del genere, e gli autori decidono di abbandonarcisi completamente, costruendo un film che si colloca più dalle parti dell'action-comedy americano senza freni che da quelle dei cinecomics degli ultimi 15 anni, che rimangono comunque un riferimento sempre ben presente... per scardinarne ogni caratteristica e buttarla in caciara.
    Si potrebbe obbiettare che un film di supereroi violento e volgare non è propriamente una novità, pensando anche solo ai due Kick-Ass. Ma mentre in quel caso il manto del supereroe era più percepibile, più omaggiato in uno specchio distorto che sbeffeggiato, qui viene messa in gioco una consapevolezza maggiore del mezzo e dell'obiettivo, costruendo una pellicola che non si prende sul serio nemmeno per un minuto e che trova il proprio epicentro della recitazione e nell'atteggiamento di Ryan Reynolds, che porta sullo schermo un Deadpool perfetto per istrionicità ed esuberanza, riuscendo ad essere credibile anche nei momenti senza costume e più seri.
    La rottura della quarta parete, la "lucida follia gigionesca" del protagonista, i riferimenti metanarrativi, le citazioni, il dare di gomito allo spettatore... tutti elementi che potrebbero essere usati da qualche critico come spunti per demolire il film, ritenendolo furbo o troppo complice, ma che io ritengo punti di forza di Deadpool, perché dimostrano che autori e regista hanno saputo intercettare il linguaggio post-moderno, disilluso, caustico, cinico e stratificato a suon di citazioni del pubblico, piegandolo e inserendolo all'interno di un'opera a metà tra storia da fruire e rottura della sospensione di incredulità, nel momento in cui quel personaggio di fantasia guarda in camera e parla direttamente a noi, ritornando l'attore Reynolds consapevole di essere tale.
    Il gioco viene giostrato in maniera così frequente, entrando e uscendo dalla storia, che rende il film un saliscendi continuo, apprezzabile e innovativo.
    In tal senso, i titoli di testa sfacciati che invece di inserire i nomi degli attori indicano caratteristiche ("un attore inglese", "un personaggio creato al computer", "una gnocca", "un'adolescente complessata") rappresentano una delle punte più alte del prodotto, anche grazie alla musica di sottofondo scelta e al rallenty esasperato della scena che fa da sfondo.
    Per quanto riguarda gli altri attori, spicca una Morena Baccarin (ammirata recentemente con la Distinta Concorrenza in Gotham), e risulta simpatico l'amico Weasel interpretato da T.J. Miller. Il cattivo invece non mi ha poi detto granché come recitazione.

    Non mancano aspetti negativi in un'opera tanto spregiudicata. L'umorismo greve ha il problema - almeno su di me - di stancarmi oltre una certa misura, e Deadpool quella misura la supera in alcune occasioni in cui la parolaccia o la gag "sporca" risulta di troppo, con un effetto quasi forzato che la rende imbarazzante (non so quanto possa influire il doppiaggio non all'altezza, in alcuni casi).
    Colosso e Testata Mutante Negasonica, i due X-Men che cercano di frenare l'esuberanza del protagonista, avrebbero forse potuto avere più spazio e in generale essere gestiti meglio: in alcune situazioni appaiono infatti inseriti in modo poco armonico all'interno del disegno generale, quasi solo per fornire una spalla alle battute di Deadpool o per aiutare a far progredire la trama. Peccato perché quando invece risultano più ficcanti sono dei bei personaggi, e avrebbero potuto dare di più al film.

    Insomma, c'è "troppo" di qualcosa e "poco/male" di qualcos'altro, ma ci sta, vista la natura ibrida del progetto e il fatto che è praticamente l'esordio da regista completo per Tim Miller.
    Ma in generale è un film che si regge sulle sue gambe storpie, che ride dei franchise più aitanti di lui e porta avanti un discorso assolutamente diverso dalle pellicole che giocano nel suo stesso campionato. Ryan Reynolds ci consegna finalmente un personaggio che non gli procura ignominia (ricordiamo tutti Lanterna Verde, che cita un paio di volte in Deadpool sempre nel discorso di autoironia e rottura della quarta parete, dove paradossalmente lui rappresentava una delle poche cosa da salvare), in cui pare identificarsi al 100% trasmettendo quindi questa passione alla sua interpretazione, che risulta così potente da contribuire ad un buon 70% della riuscita finale.
    Un film controverso, Deadpool, ma trovo che abbia fatto centro, pur con tutti i limiti del caso. Ma in questo preciso momento storico per il cinema e il genere dei cinecomics, oserei dire che ci voleva.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Il successo di Deadpool aumenta i profitti di Ryan Reynolds

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  • Altro film che devo assolutamente andare a vedere...,
  • Visto ieri sera finalmente.

    Concordo con quasi tutto quello che avete detto, il film mi ha fatto ridere, e molto. C'è un più di sesso e violenza rispetto ad un normale cinecomics, ma in generale è nelle corde del personaggio.

    Sul lato personaggi, regge tutta la scena Deadpool. Gli altri volutamente o no, mi sono sembrati tutti stereotipati e abbastanza piatti. Anche la gestione dei flashback e la rottura della quarta parete regge.

    Poi, sì, è un film fatto soprattutto per chi Deadpool lo conosce già, quindi io non avevo problemi, ma il pubblico casual magari sì, però si può divertire lo stesso.

    Sul lato doppiaggio, Colosso è stato doppiato da un vero russo, mentre Ajax da un italoamericano, quindi ci sta che le loro voci siano particolari.
  • Visto l'altro giorno.

    Assurdo che in Italia questo film non abbia avuto alcun divieto ai minori. Non tanto per le scene di nudo o il sangue digitale, ma per quello scherzare con la morte, uccidere ridendo, che nell'ottica di un personaggio come Deadpool è divertente per un adulto (e infatti quest'ennesimo cinecomic a me a piaciuto proprio per il suo essere oltre gli schemi dei blockbuster formato famiglia) ma anche parecchio fuorviante e pericoloso per un bambino. Il problema è che da noi abbiamo un VM18, VM16 e VM14, ma dovrebbero essere aggiunti anche i VM11 e VM7 per meglio selezionare il pubblico.
    Se fossi un produttore di horror userei Deadpool come precedente per far superare il visto censura qualsiasi mio film.
  • Pangur Ban ha scritto: Assurdo che in Italia questo film non abbia avuto alcun divieto ai minori.
    Non sapevo che questo film non ha avuto il bollino rosso, già da quel poco che ho visto mi aspettavo che lo avrebbe ricevuto... :oO: E la cosa più assurda è pensare che invece quel bollino se lo stava per beccare "La bottega dei suicidi"... :asd:
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