[Chris Weitz] La Bussola d'Oro (abortito)
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Dopo il successo planetario della trilogia tratta dal capolavoro di Tolkien, la New Line ci riprova con la trilogia fantasy Queste Oscure Materie, forse la migliore che sia mai stata scritta dopo le scorribande di Frodo and company. I libri di Pullman contengono sicuramente una profondità dei personaggi maggiore che nel Signore degli Anelli, e molte situazioni hanno risvolti filosofici decisamente elaborati, più complicati da portare sullo schermo; se a tutto questo aggiungiamo controversie derivanti dal fatto che i cattivi sono "la Chiesa" una trasposizione simile per un blockbuster hollywoodiano era decisamente ardua.
Per scriverne la sceneggiatura e dirigere il film è stato chiamato Chris Weitz, regista di American Pie e About a Boy, filmografia per la quale i fan dei tre libri di Pullman storsero il naso; Weitz in effetti non è stato impeccabile tecnicamente (nella scrittura come nella regia), ma essendo un enorme appassionato della saga, ha saputo trasportare su schermo l'atmosfera e i personaggi dei libri, di questo bisogna rendergli conto.
Lyra, la protagonista, era tra le scelte più rischiose, dato che il suo personaggio è una ragazzina molto più matura della sua età con intuizioni geniali e profonde riflessioni, e appioppare il ruolo a una marmocchia senza espressioni (vedi Narnia) avrebbe distrutto il film; fortunatamente così non è stato, e la piccola Dakota Blue Richards si rivela dotata di un'espressività ammirevole, che in più di un'occasione strappa un sorriso. Le star tanto celebrate in promozione (a parte Nicole Kidman per la quale nutro un odio viscerale, quindi non mi esprimo) hanno un ruolo secondario, che diverrebbe più ampio nel caso si girassero i sequel: Daniel Craig, Sam Elliott ed Eva Green aggiungono comunque fascino al film, impreziosito anche da un cameo di Christopher Lee che proprio non mi aspettavo. Forse a penalizzare un po' la versione italiana è il doppiaggio italiano, in alcuni punti un po' scadente, mentre in lingua originale poteva contare addirittura su Ian McKellen nel ruolo di Iorek Byrnison.
Sul resto del cast c'è poco da dire, gli attori fanno più che dignitosamente il loro lavoro, forse un po' penalizzati dal doppiaggio italiano; I daimon, gli animali che accompagnano ogni essere umano, erano un elemento arduo da trasporre, dato che il rapporto tra un daimon e il suo umano nel romanzo è descritto dal narratore, o comunque da lunghe descrizioni; Weitz è però riuscito, con piccoli accorgimenti e scene che contengono indizi in merito, a portare sullo schermo l'elemento in modo soddisfacente, non sviscerandolo ovviamente a fondo com'è fatto sulla carta stampata, ma in modo molto migliore rispetto ai miei timori. Peccato per personaggi come John Faa e Farder Coram, il cui ruolo è stato assottigliato drasticamente.
Il difetto principale del film però non riguarda l'adattamento, ma è di natura prettamente narrativa; il susseguirsi degli eventi è abbastanza stridente, tanto da dare l'impressione di trovarsi in un videogioco, più che nell'adattamento di un romanzo. I protagonisti viaggiano da un luogo all'altro subito dopo aver ottenuto un'informazione o un oggetto, in modo poco fluente e simile a quanto può avvenire in un'avventura grafica; inoltre diversi sviluppi della storia vengono anticipati in modo "telefonato", come nella promessa tra Lyra e Roger, o la prima conversazione tra Lyra e la signora Coulter.
Alcuni cambiamenti risultano insensati (ci voleva tanto a far tingere i capelli alla Kidman per avere una signora Coulter mora, come nel libro), mentre altri sono stati dettati da esigenze produttive: evidentemente Weitz non poteva sperare che un qualsiasi produttore accettasse la Chiesa come villain, e così ecco l'organizzazione trasformata in Magisterum (nome il cui vero significato non è poi così lontano...). Tutto sommato nulla di traumatico, se non per i fan più fondamentalisti; la differenza che può percepire chi ha letto il libro è un'atmosfera più "leggera" per certi versi. Alcune di queste cose sono state alleggerite dal regista stesso, il cui obiettivo primario era fare un film che gli permettesse di girare anche gli altri due; ad esempio la scena in cui Lyra ritrova Billy Costa, nel libro è decisamente più angosciante, forse tra le più shockanti che abbia mai letto, così come il combattimento tra Iorek e Iofur (rinominato Ragnar per evitare che i nomi si potessero confondere) sulla carta stampata è decisamente molto più cruento e sanguinolento di quanto non sia sul grande schermo. Bizzarra anche l'inversione di due blocchi narrativi, anticipandone uno e posticipando l'altro; l'unico motivo che riesco a vederci è il dare al film una successione dei climax che vede prima un duello 1 VS 1 e poi una grande battaglia, quando avrebbe funzionato benissimo anche nell'ordine corretto, ma evidentemente si è cercato di omologare il tutto alle pellicole fantasy già esistenti.
Il punto più controverso rimane il finale: il libro si conclude con un cliffhanger sbalorditivo, ma per il film si è deciso di fermarsi qualche capitolo prima, per rendere il tutto più simile a quanto si è gia visto al cinema, e non lasciando gli spettatori a bocca asciutta nel caso i sequel non venissero girati. In effetti gli incassi non stanno andando molto bene, e alla situazione attuale ci sono tutte le ragioni per essere pessimisti, ma rimane il fatto che le scene "eliminate" (che Weitz vorrebbe inserire all'inizio del secondo film, sempre che si faccia) avrebbero dato un nuovo senso a tutto quanto visto nella storia, rendendo tutto ancor più affascinante ed intrigante; così com'è la trama è bella, ma senza un colpo di scena che ribalta le carte in tavola... Mah, nel caso i sequel non si facciano, sicuramente saranno inserite nel DVD, dato che sono già state girate.
Possiamo affermare di trovarci davanti a un buon film fantasy, forse non ottimo dal punto di vista dell'adattamento, ma che comunque introduce a un universo meraviglioso che potrebbe portare molti spettatori ad avvicinarsi ai romanzi, dimostrando che possono esserci fantasy per ragazzi molto più profondi della saga di Harry Potter. Ora come ora la possibilità di avere i sequel al cinema pare decisamente ridotta, tutto dipende dagli esiti definitivi al botteghino; sarebbe un vero peccato non poter vedere il secondo e il terzo film, che eleverebbero di sicuro il giudizio generale della saga, non lasciando questo film solamente una discreta storia, ma l'introduzione di qualcosa più grande.
é vero...l'adattamento non è stato fatto malissimo, però è molto clichè....si è cercato di ripassare su strade già spianate e con sistemi che avrebberò dovuto convincere lo spettatore. Beh, forse se avessero avuto il coraggio di osare, il film avrebbe avuto il successo che la storia si meritava. Ed è vero, probabilmente hanno cercato di adattarlo troppo per poter permettere anche ai bambini più piccoli di vederlo. Grave errore. Le atmosfere misteriose, violente, paurose contenute in ogni pagina del libro avrebbero potuto essere amplificate sul grande schermo creando (forse) un piccolo capolavoro. Beh...ormai non so quanto sia probabile che si realizzino i sequel...se non altro, per gli appasionati del genere, si rimarrà ai libri, cosa che forse non è poi tcosì tanto un peccato...
Visto ieri!
Ne sono rimasto molto colpito.Non ero particolarmente attratto dalla storia, e nemmeno dagli attori celebri che vi recitano. Ma ho voluto comunque dargli una possibilità, il genere fantasy mi ha sempre affascinato, quindi perchè no? Anche perchè poi sono stato inclazato più volte da Minnie, quindi dovevo proprio vederlo questo prodotto. Tra l'altro ho pure fatto un strappo alla regola, dato che di solito prima degli adattamenti voglio vedere l'opera originale.
Be', non mi sono pentito di aver dato una chance a questo film, affatto. O meglio, di averla data a questo nuovo mondo fantastico e alla storia in sè. La pellicola non mi è dispiaciuta, ma in alcune parti in effetti mi è sembrato che la vicenda scorresse poco, o che ci fosse davvero un'esagerata schematicità di causa-effetto negli eventi. Per il resto l'ambientazione e i personaggi sono stati a mio parere ben tratteggiati, abbastanza perlomeno da avere caratteri interessanti a cui appassionarmi. Soprattutto la protagonista. E poi mi piace molto la storia dei Daimon e quella della misteriosa "polvere"... Bello il combattimento tra i due orsi del ghiaccio. Tra l'altro, l'uso massiccio di CGI all'interno del film non mi ha pesato nella visione, se non in alcuni punti di affollamento (proprio nel combattimento, per esempio).
Mi è piaciuto anche in cliffhanger, anche se per avere un senso necessita davvero di un sequel. A tal proposito, un anno e mezzo dopo il film si sa se davvero i sequel sono stati aboliti (anche se mi sembra di ricordare di sì). Tra l'altro, mi ricordo anche la quantità di critiche arrivate dalla Chiesa (poco meno che per Il Codice da Vinci) per le tematiche "anti-religiose" della pellicola...
Comunque sia il film l'ho gradito, ora nella mia wish-list ci sono i 3 libri della saga di Pullman, che date le premesse penso ch gradirò.
Ne sono rimasto molto colpito.Non ero particolarmente attratto dalla storia, e nemmeno dagli attori celebri che vi recitano. Ma ho voluto comunque dargli una possibilità, il genere fantasy mi ha sempre affascinato, quindi perchè no? Anche perchè poi sono stato inclazato più volte da Minnie, quindi dovevo proprio vederlo questo prodotto. Tra l'altro ho pure fatto un strappo alla regola, dato che di solito prima degli adattamenti voglio vedere l'opera originale.
Be', non mi sono pentito di aver dato una chance a questo film, affatto. O meglio, di averla data a questo nuovo mondo fantastico e alla storia in sè. La pellicola non mi è dispiaciuta, ma in alcune parti in effetti mi è sembrato che la vicenda scorresse poco, o che ci fosse davvero un'esagerata schematicità di causa-effetto negli eventi. Per il resto l'ambientazione e i personaggi sono stati a mio parere ben tratteggiati, abbastanza perlomeno da avere caratteri interessanti a cui appassionarmi. Soprattutto la protagonista. E poi mi piace molto la storia dei Daimon e quella della misteriosa "polvere"... Bello il combattimento tra i due orsi del ghiaccio. Tra l'altro, l'uso massiccio di CGI all'interno del film non mi ha pesato nella visione, se non in alcuni punti di affollamento (proprio nel combattimento, per esempio).
Mi è piaciuto anche in cliffhanger, anche se per avere un senso necessita davvero di un sequel. A tal proposito, un anno e mezzo dopo il film si sa se davvero i sequel sono stati aboliti (anche se mi sembra di ricordare di sì). Tra l'altro, mi ricordo anche la quantità di critiche arrivate dalla Chiesa (poco meno che per Il Codice da Vinci) per le tematiche "anti-religiose" della pellicola...
Comunque sia il film l'ho gradito, ora nella mia wish-list ci sono i 3 libri della saga di Pullman, che date le premesse penso ch gradirò.
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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Bè, le critiche della Chiesa non fregano niente ai produttori di hollywood (lo testimonia l'uscita dei blockbuster tratti dai libri di Dan Brown), ma il film è stato un floppone e quindi non c'è motivo di girare i nuovi film; quindi recupera tranquillamente la trilogia di romanzi, che sono scritti divinamente.Bramo ha scritto:Mi è piaciuto anche in cliffhanger, anche se per avere un senso necessita davvero di un sequel. A tal proposito, un anno e mezzo dopo il film si sa se davvero i sequel sono stati aboliti (anche se mi sembra di ricordare di sì). Tra l'altro, mi ricordo anche la quantità di critiche arrivate dalla Chiesa (poco meno che per Il Codice da Vinci) per le tematiche "anti-religiose" della pellicola...
E comunque, il film non ha un cliffhanger, ma la storia si è cercata di smussare per dare una parvenza di compiutezza, anche se questa cosa non sembra possibile a nessuno degli spettatori del film che non conoscono l'opera originale.
Nel film infatti mancano gli ultimi 2 capitoli del libro, che stravolgono tutto quanto si era visto fino a quel momento, e che lasciano veramente lo spettatore col fiato sospeso, come l'apertura della botola di LOST alla fine della prima stagione.
E, in ogni caso, non mi sembra ci siano state critiche direttamente da parte di Chiese, quanto piuttosto da parte di organizzazioni di fedeli, protestanti e cattolici, soprattutto negli USA. Se per Chiesa si intende la Cattolica italiana, della quale ai produttori di Hollywood non frega ovviamente nulla, credo che la critica si sia limitata ad affermare che il Magisterium è una distorsione e una snaturazione fatta ad arte de ciò che la Chiesa Cattolica è. Ma lo dichiarò anche Weitz, afaik. Non confondiamo le opinioni (in questo caso banalmente condivisibili, peraltro) con delle opinioni ufficiali volte a fermare la produzione di film.DeborohWalker ha scritto:Bè, le critiche della Chiesa non fregano niente ai produttori di hollywood
Detto questo, mi incuriosiscono parecchio sia i libri che il film, per quanto il flop di quest'ultimo a livello mondiale mi lascia decisamente sperare poco.
Lorenzo Breda
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Con la mia affermazione non volevo alazare polveroni
L'unico motivo che mi ha spinto a scrivere quell'accenno è stato - come dire - per completezza d'analisi, dato che ai tempi dell'uscita nei cinema vari media (a me è rimasto impresso qualcosa su City, per dire) avevano parlato del riferimento Magisterium-Chiesa. Ma i ricordi sono vaghi, dopo così tanto tempo non ricordavo se le opinioni fossero quelle ufficiali della Chiese in generale, della Chiesa catlica italiana in particolare o di gruppi di fedeli. Il mio accenno era vago solo per quello, e nonostante la vicinanza delle frasi non volevo in alcun modo supporre o far intendere che questo particolare potesse aver influito o meno sul successo e sulla produzione di sequel. Assolutamente no, era solo un particolare che mi ricordavo, che Deboroh non aveva messo e che ho voluto inserire. Tutto qui
Detto questo, ribadisco il mio gradimento alla trama e la mia volontà (entro l'anno, credo) di recuperarmi i 3 romanzi.
L'unico motivo che mi ha spinto a scrivere quell'accenno è stato - come dire - per completezza d'analisi, dato che ai tempi dell'uscita nei cinema vari media (a me è rimasto impresso qualcosa su City, per dire) avevano parlato del riferimento Magisterium-Chiesa. Ma i ricordi sono vaghi, dopo così tanto tempo non ricordavo se le opinioni fossero quelle ufficiali della Chiese in generale, della Chiesa catlica italiana in particolare o di gruppi di fedeli. Il mio accenno era vago solo per quello, e nonostante la vicinanza delle frasi non volevo in alcun modo supporre o far intendere che questo particolare potesse aver influito o meno sul successo e sulla produzione di sequel. Assolutamente no, era solo un particolare che mi ricordavo, che Deboroh non aveva messo e che ho voluto inserire. Tutto qui
Detto questo, ribadisco il mio gradimento alla trama e la mia volontà (entro l'anno, credo) di recuperarmi i 3 romanzi.
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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