[Bad Robot/J.J. Abrams] Star Trek

Perché, come disse un saggio, "tutte le belle storie hanno bisogno di un'infiorettatura". E ce ne sono di cosi belle che una sola non bastava!
  • Recensioni ENTUSIASTE. Stavolta JJ ha fatto il botto!
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • E Lost si è prestato a pubblicizzare il film :) Ecco come si è presentato nello scorso episodio il celeberrimo logo di Lost:
    http://img504.imageshack.us/img504/9348/startrek.gif
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Lol ma quindi è dentro la serie?
  • @Grrodon: sì

    E' bello che si stia parlando del successo americano di Star Trek nel thread generico del cinema, lasciando questo a bocca asciutta. Comunque vengo a smorzare gli entusiasmi. L'oculato e illuminato popolo italiano non ha riservato lo stesso calore che il mondo intero superficiale e limitato ha riservato a Star Trek. In Italia si è preferito San Valentino di sangue in 3D. :). Che belle cose

    Non sto rosicando, eh? No, non sto distruggendo tutto il distruggibile a capocciate. No, no, non sto bestemmiando San Valentino (poverino, che c'entra lui...). Non sto lanciando tutti i miei Blu-ray Disc dalla finestra (chiusa). Ma no, non sto nemmeno p-piangendo... hic!... d-disperato... non mi sto chiedendo "perchéééééééééé!?!??!?!"... non sto pensando che questo mondo fa schifo...
    Sono molto sereno, davvero. E ora chiuderò il Sollazzo e mi farò frate. Ma serenamente, eh.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elikrotupos ha scritto: E' bello che si stia parlando del successo americano di Star Trek nel thread generico del cinema, lasciando questo a bocca asciutta.


    il bello è che stavo per rispondere a Deboroh in questo thread, poi ho continuato lì visto che principalmente si parlava della Torre Nera.
    Comunque vengo a smorzare gli entusiasmi. L'oculato e illuminato popolo italiano non ha riservato lo stesso calore che il mondo intero superficiale e limitato ha riservato a Star Trek. In Italia si è preferito San Valentino di sangue in 3D. :). Che belle cose
    San Valentino di sangue in 3d?
    [Giovanni Storti mode on]Ma che cazzo di film è?[Giovanni Storti mode off]
    No seriamente, sarò io fuori dal mondo ma ignoravo completamente l'esistenza di tale film. Che tra l'altro dal trailer non mi pare poi tutto questo filmone, pare Resident Evil (ma l'horror non rientra tra i miei generi preferiti, quindi potrei sbagliarmi).
    Comunque meglio che eviti di pronunciarmi sui discutibili gusti della media dei telespettatori italiani...

    Ma come si fa??? Ma come si fa a snobbare un film del genere??? Ma che merda!!!
    Sono molto sereno, davvero. E ora chiuderò il Sollazzo e mi farò frate. Ma serenamente, eh.
    Si, e poi ti ubriacherai con il vino prodotto nel monastero, parlerai con il priore, deciderai di lasciare la vita monastica e a quel punto incontrerai la tua Penelope.
  • e poi la lascerò per fare una regata con la barca di Libby :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Libby? Quale Libby? Non c'è mai stata nessuna Libby.
  • Perchè è un film in 3D. I film da vedere gli occhialini guadagnano (in proporzione all'hype e ai fattori che potrebbero attirare il pubblico) molto di più di un film "normale".

    Della gente che voleva vedere Star Trek diciamo un 50-60% l'avrà visto al cinema, gli altri con mezzi "diversi"...
    Questo con San Valentino di Sangue non puoi farlo.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Gli esperti analisti di BadTaste hanno detto che anche al netto dei vantaggi del 3D l'horroraccio ha stracciato Star Trek. Comunque ovviamente non è che mi aspettassi un successone per ST, solo che mi fa inc... ehm, essere terribilmente sereno il fatto che si dica in giro che la merda ha più successo di JJ. (Ovviamente è anche prevedibile, come al solito. Se non possiamo nemmeno sfotterli, questi ebeti che guardano la mediocrità, dov'è il divertimento?)
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  • STAR TREK
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    Premessa: non ho mai visto niente di niente di Star Trek, né serie televisive ne film. Conoscevo solo le figure di Kirk e Spock, l’astronave Enterprise e il teletrasporto. Ma tributando grande fiducia a quel genio che è JJ Abrams, ieri sera mi sono recato al cinema in compagnia di Minnie e mi sono gustato questo film.

    JJ è un genio. Lo confermo.

    Star Trek è uno dei migliori film di fantascienza che abbia mai visto. E' tecnicamente e narrativamente ineccepibile e sa sfruttare al meglio la risorse del genere per creare una storia che resta nei cuori e nella mente. Insomma, un film coi controfiocchi.
    Perché?
    Perché Abrams prende un universo narrativo corposo, complicato, molto longevo e con uno stuolo di fans al seguito, non si preoccupa di dire che ha visto solo la serie classica e di non essere un grandissimo appassionato ma di preferire il “rivale” Star Wars, e decide di narrare le origini della saga, un prequel, quello che è stato prima della prima stagione. Gli eventi che hanno portato i giovani Kirk e Spock a diventare quelli che i fan conoscono.
    Ma questo potrebbe essere un escamotage abbastanza banale, magari molto ben fatto ma non certo un’idea originale. Il tocco di genio sta nello sfruttare intelligentemente una componente che è sempre stata presente nella serie, e tipica della fantascienza in genere, e scheletro del telefilm Lost: i viaggi nel tempo. E se è vero quello che mi ha detto un mio amico (a cui a sua volta è stato detto da un suo compagno di università), cioè che finora i viaggi nel tempo in Star Trek creavano cambiamenti nella Storia ma alla fine questa veniva sempre riportata sul suo binario classico (al limite questo potrò confermacelo Deboroh!), qui la genialità di JJ sta nel sovvertire questo. I viaggi nel tempo, come viene osservato dai protagonisti più di una volta, sono degli imbrogli. Riusciti, in questo caso, perché il viaggio nel tempo modifica la Storia, stavolta, perlomeno quella dell’equipaggio dell’Enterprise.

    Pensadoci, trovo che sia davvero difficile parlare della trama senza spoilerare piccoli o grandi dettagli che è bello scoprire in tempo reale (si fa per dire) guardando il film. Mi limito a concentrarmi sugli attori e sulla base minima di avvenimenti.
    Kirk e Spock sono giovani, non si sopportano ma partecipano insieme alla loro prima spedizione nello spazio. Kirk è un giovane ribelle scapestrato, ma molto intelligente e abile; Spock è un ibrido nato da padre vulcaniano e madre terrestre. Questo lo rende diviso a metà tra le sue nature, l’una di essere puramente logico e l’altra di essere con delle emozioni umane. Questo film, tramite la minaccia che devono affrontare, li fa crescere entrambi e trovare il loro ruolo. In questo Chris Pine – irresistibile nei panni dello strafottente scavezzacollo - e soprattutto Zachary Quinto – praticamente perfetto sia fisicamente sia nel rappresentare il contrasto delle due nature di Spock – sono bravissimi. Ma un plauso anche all’attore che interpreta il dottore di bordo e a quello che presta il volto al signor Scott, entrambi due perfette strizzatine d’occhio ai fan di vecchia data (me ne sono accorto pure io che come ho detto di star Trek non so nulla).Da non dimenticare Eric Bana, irriconoscibile nei panni dell’intrigante cattivo Nero, e il vecchio attore che interpretava Spock nella serie televisiva, che qui fa un cammeo abbastanza importante.
    Ma è soprattutto ai fan nuovi che la pellicola punta, ben consapevoli di aver creato un nuovo inizio e che è perfettamente in grado di reggere dei sequel sensati.

    Un film che non nasconde la sua natura riflessiva e filosofica in più punti, anche se asseconda queste tematiche con grandi battaglie nello spazio, scontri corpo a corpo, rapimenti, lotte, esplosioni, distruzioni e azione sfrenata. Un film che fin dalle prime sequenze, che precedono il titolo, ti coinvolge e non ti molla più grazie anche a effetti speciali molto ben riusciti ma specie per la storia che funziona come un ingranaggio nonostante sia di non immediata “lettura” e sviluppata almeno all’inizio in modo non lineare.

    Un capolavoro, insomma, che mi conferma una volta in più il tocco magico di JJ Abrams.
    Ultima modifica di Bramo il martedì 12 maggio 2009, 21:32, modificato 6 volte in totale.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Bellissimo...non ho altre parole!!! :adore:
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    Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, Star Trek fu il capostipite della fantascienza televisiva.
    Inizialmente ne fu girata una sola stagione di dubbio successo, poi i fan tempestarono di richieste l'emittente televisiva, che si convinse a produrre altre due annate delle avventure di Kirk, Spock e compagni; insomma, fin da subito la serie, pur essendo entrata prepotentemente nell'immaginario collettivo, è stata un prodotto di nicchia, con una (relativamente) ristretta cerchia di fan che hanno però sempre dimostrato una profonda passione.
    Poi arrivò Star Wars, che sdoganò la fantascienza al grande pubblico con un cat più carismatica e una componente action che nella serie classica di Star Trek appariva fin troppo grezza. Questo successo per il genere fece immediatamente pensare a un rinnovamento dei viaggi dell'Enterprise, cosa che avvenne con sei film per il grande schermo, e la nuova serie "The Next Generation", che a sua volta generò altri film.
    Poi uscirono nuove serie collegate di dubbia qualità, film che portavano nelle sale solo i fan di vecchia data, e Star Trek divenne a tutti gli effetti un brand che commercialmente non attirava più il grande pubblico e catturava l'interesse nelle nuove generazioni, ma continuava a ristagnare tra i fedeli che già lo conoscevano e lo amavano.

    Terzo millennio, data che sembra essere uscita da un film di fantascienza, ma che in realtà è epoca di prequel, remake e reboot, il terreno ideale per provare a reinventare Star Trek e presentarlo alle nuove generazioni.
    Sul ponte di comando salgono Abrams-Orci-Kurtzman, terzetto già consolidato da Alias, Mission Impossible 3 e Fringe che decidono di recuperare un'idea nata 20 anni prima ma mai sviluppata, ovvero il racconto degli anni accademici di Kirk, Spoc e compagni, ottimo punto di partenza per raccontare come i protagonisti della serie si sono conosciuti e, in questo caso, stabilire un nuovo inizio per quello che a tutti gli effetti potrebbe diventare una versione moderna della serie classica, per certi versi migliore dell'originale.
    L'aspetto sicuramente più arduo dell'operazione è stato il design, che doveva rimanere fedele a quello originale, riuscendo però a rinnovarlo, togliendo quell'aria camp che caratterizzava Star Trek fino a farlo diventare l'elemento più celebre della serie, oggetto di numerose parodie. Fin dalle prime foto di scena i fan si sono tranquillizzati da questo punto di vista, grazie a costumi accattivanti e astronavi dal design decisamente futuristico, che si può ritrovare anche guardando il film: se la serie classica era composta per lo più attraverso statiche inquadrature di corridoi dell'Enterprise, in questo film una manciata di sequenze mostrano i personaggi correre a bordo dell'astronave ripresi da una steady-cam che tutto fa tranne stare ferma, chiaro esempio del nuovo modo Abramsiano di intendere Star Trek. Anche la plancia di comando è stata tirata a lucida, ora con un aspetto che la fa semprare un gigantesco I-Pod Apple; comunque è gradevole, anche se forse J.J. abusa (soprattutto sull'Enterprise ma comunque in tutto il film) del lensflare, che rendono la visione abbastanza ostica per tutti gli epilettici. Si nota più del previsto la passione del regista per Star Wars: oltre all'impronta più action che è stata data, Kirk all'inizio del film è un "vaccaro", novello Luke Skywalker, e per tutto il film i rapporti tra i personaggi sono un po' più ostici di quanto non fosse in Star Trek, chiara lezione imparata dall'Han Solo inizialmente antipatico a tutti (ma non agli spettatori).
    Il nuovo Kirk infatti è una fusione tra l'egocentrismo e la sfrontataggine di Shatner, e l'umorismo cinico di Harrison Ford; non è il personaggio più carismatico del gruppo, ma a me ha convinto più della caratterizzazione della vecchia guardia, una sorta di James Dean più ironico (fantastica la versione con le manone :D ). Ho trovato un po' esagerato il Kirk bambino, che va in giro a gettare auto nei dirupi rischiando la vita solo per fare il figo, senza alcun motivo.
    Kirk è identico, nulla da dire su Zachary Quinto, riesce a far addirittura sfigurare Nimoy col quale in questa pellicola si confronta direttamente; il conflitto interiore tra il suo lato umano e quello vulcaniano, anche se a mio parere si è superato un po' il confine con la love story tra lui e Uhura, che risulta fuori luogo.
    Uhura è sexy (un bel cambiamento per un personaggio che nella serie classica era... bè, non proprio attraente) anche se come già detto le sue scelte amorose sono un po' bizzarre (e mai spiegate, tra l'altro); curioso il fatto che sia interpretata dall'attrice che in The Terminal ricopriva il ruolo di un'impiegata trekkiana dell'aeroporto.
    Più che buone spalle comiche sono McCoy e Scott, anche se entrambi godono di un ruolo un po' ridotto rispetto a quanto avvenisse nella serie classica, ma non si può pretendere troppo, considerando il numero di personaggi che dovevano essere introdotti. Simpatiche invece le caratterizzazioni di Sulu e Chekov (il cui accento arricchisce un personaggio che nel telefilm non risaltava più di tanto); insomma, la presentazione graduale di tutto il cast può considerarsi riuscita, soprattutto per la modalità con la quale vengono introdotti i singoli membri, e come ne viene mostrato l'avanzamento nella gerarchia a bordo dell'astronave. Un ottima panoramica sull'equipaggio dell'Enterprise c'è anche nel finale, che riesce ad essere una sorta di climax perché mostra in sequenza i personaggi, ovvero il vero cuore dell'opera, e non scene d'azione particolarmente memorabili.
    Stranamente non soddisfano pienamente le musiche di Giacchino, in alcuni passaggi fin troppo tamarre e invasive per le scene, specialmente nella prima parte del film.
    Tutti quanti parlano del viaggio nel tempo come "la trama" del film, ma personalmente non l'ho trovato il fulcro del film, e tanto meno mi è sembrata un'idea così geniale: è un elemento come un altro che contribuisce a creare quel grande dipinto che è questo Star Trek, che riesce a inserire contestualmente Leonard Nimoy, oltre a dare una motivazione al reboot. In questo è abbastanza ridicolo "lo spiego" che il giovane Spock fa sul ponte di comando, sembra quasi un disclaimer allo spettatore per chiarire una volta per tutte di essere alle prese con un reboot e non un sequel, tranquilizzando chiunque già temesse di dover recuperare decine di stagioni di telefilm vari; tranquilli, siamo in una diversa linea temporale, non c'è nuuuuulla in comune con la serie classica.
    Abrams però non si dimentica dei fan e inserisce alcuni omaggi e citazione a chi si fosse visto tutta la serie classica e i film (e c'è chi l'ha fatto apposta per cogliere i riferimenti in questo film :omg: ): l'inserimento del capitano Pike visibile in un episodio del telefilm, la messa in scena del test della Kobayashi Maru, ma soprattutto la brutta fine che fa il tizio con la divisa rossa!
    Non mancano alcune ingenuità di troppo o piccoli buchi di sceneggiatura, ma sono comunque cose di poco conto che passano in secondo piano con un po' di sospensione dell'incredulità; il film riesce comunque a creare un moderno Star Trek più appetibile della versione passata. Ora, il desiderio di un nuovo telefilm di Star Trek con questi Kirk, Spock & co. è un sogno che farebbe gola, ma a quanto pare dalle intenzioni della produzione dovremo accontentarci di altri due film...

    Bramo ha scritto:cioè che finora i viaggi nel tempo in Star Trek creavano cambiamenti nella Storia ma alla fine questa veniva sempre riportata sul suo binario classico (al limite questo potrò confermacelo Deboroh!)
    Sì, ma non mi sentirei nemmeno di paragonare il viaggio nel tempo di questo film con la serie classica, in quella c'erano episodi che avevano lo stesso schema delle storie Disney con la macchina del tempo di Zapotec e Marlin, con i protagonisti catapultati in un'epoca dalla quale cercavano di tornare indietro senza creare troppi scompensi, ma si era ben lungi dalle problematiche nerd sui paradossi delle linee temporali parallele e via dicendo.
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  • DeborohWalker ha scritto:
    Bramo ha scritto:cioè che finora i viaggi nel tempo in Star Trek creavano cambiamenti nella Storia ma alla fine questa veniva sempre riportata sul suo binario classico (al limite questo potrò confermacelo Deboroh!)
    Sì, ma non mi sentirei nemmeno di paragonare il viaggio nel tempo di questo film con la serie classica, in quella c'erano episodi che avevano lo stesso schema delle storie Disney con la macchina del tempo di Zapotec e Marlin, con i protagonisti catapultati in un'epoca dalla quale cercavano di tornare indietro senza creare troppi scompensi, ma si era ben lungi dalle problematiche nerd sui paradossi delle linee temporali parallele e via dicendo.
    Capito, grazie ;)
    DeborohWalker ha scritto: Tutti quanti parlano del viaggio nel tempo come "la trama" del film, ma personalmente non l'ho trovato il fulcro del film, e tanto meno mi è sembrata un'idea così geniale: è un elemento come un altro che contribuisce a creare quel grande dipinto che è questo Star Trek, che riesce a inserire contestualmente Leonard Nimoy, oltre a dare una motivazione al reboot.
    Posso essere d'accordo se intendiamo che il "fulcro del film" siano i personaggi in sè, soprattutto Kirk e Spock, e la spiegazione del loro primo incontro che getta le basi per un'ipotetico nuovo corso di Star Trek.
    Ma in senso più generale, direi che i viaggi nel tempo sono un elemento molto importante in questo film. E' infatti a causa di esso che tutta la storia prende avvio, e quindi tutta l'operazione di reboot. Non sarà un'idea geniale in sè e per sè (ormai i viaggi nel tempo, dopo Ritorno al futuro, PKNA, Lost, Harry Potter non ci sembrano più la novità) ma è il modo in cui è stato utilizzato, il contesto, l'idea di far sì che per colpa di un viaggio nel tempo si scatenino una serie di eventi che porterà a una "dimensione parallela" di avventure trekkiane. In questo modo la presenza di Leonard Nimoy è giustificata, ma è stata messa per arricchire il fascino del casino temporale (e per i vecchi fan) e non è stato certo creato il casino temporale per inserire in qualche modo Nimoy!
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Premesso che reputo Abrams un buon sceneggiatore e produttore, ma un pessimo regista, il film non mi è dispiaciuto. Certo e' un buon pop corn movie, un film di intrattenimento che non richiede l'accensione del cervello. In pratica hanno tolto gli elementi piu' profondi di Star Trek e infilato dosi massiccie di spettacolarizzazione. Un (ab)uso eccessivo di effetti speciali, che potevano essere anche evitati, e una marea di buchi nella sceneggiatura però non hanno intaccato l'ottima prestazione degli attori. Scott e McCoy meravigliosi. Come Deb sono dell'idea che il viaggio nel tempo non sia il fulcro del film, ma solo la scusa per accontentare i trekkies "duri e puri" dicendo loro che essendo tornati indietro nel tempo è nata una linea temporale parallela che non va a intaccare la continuity classica. Ma lì si fermano. Il film non gira su di loro, ma intorno ai personaggi.
    E ,mia considerazione finale, se si apprezza la fantascienza viene subito, o quasi, da pensare all'altra serie rinnovata da poco, Battlestar Galactica, di cui questo film è parecchio debitore, ma che rimane di parecchie spanne sopra sotto tutti i punti di vista. Ora che si voglia fare una trilogia ( o n-logia) o una serie telfilmica con questo come episodio zero il rischio maggiore che si corre è il raccontare storie già raccontate ornate solo di effettoni e visuali differenti, mentre l'auspicio è che si percorrano strade differenti.
  • Akane.t ha scritto:Ora che si voglia fare una trilogia ( o n-logia) o una serie telfilmica con questo come episodio zero il rischio maggiore che si corre è il raccontare storie già raccontate ornate solo di effettoni e visuali differenti, mentre l'auspicio è che si percorrano strade differenti.
    Mah, più che gli effettoni speciali e le nuove visioni, per me la strada differente ci sarebbe già grazie ai personaggi, la caratterizzazione di questo nuovo equipaggio dell'Enterprise potrebbe portare a qualcosa di diverso. Per assurdo, credo che se anche facessero un remake episodio per episodio della serie classica con Kirk, Spock & co., i toni di questo reboot farebbero andare tutto in una direzione molto differente.
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  • Un film molto buono. Il viaggio nel tempo è solo un modo come un altro per non influenzare quanto già detto su Star Trek, creando un nuovo universo narrativo. Ma concordo sul fatto che, anche se molto ben gestito, il viaggio nel tempo non è il punto forte del film, quanto invece probabilmente lo sono i personaggi, ottimamente caratterizzati e ben interpretati, che lasciano in secondo piano qualunque difetto di sceneggiatura.
    Lorenzo Breda
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  • Bello, sì. E già il fatto che lo dica io, che sono profano e di formazione lucasiana è una vittoria. Più che altro per quel poco che posso dire di poter affermare, riconosco che è stata una cosa molto saggia questa del reboot in continuity. Fa felici sia neofiti che nerd, anche se forse se fossi stato un trekkiano mi avrebbe dato un po' fastidio l'idea dello Spock originale prigioniero per sempre di questa nuova dimensione. Il film scorre via che è un piacere e non fa sentire minimamente noia o stanchezza, l'unica perplessità che mi sento di condividere è quella che ho letto sul Papersera by Brigitta:
    Brigitta ha scritto: Beninteso, non tutto lo Star Trek che è stato fatto è "vero Star Trek". Il film di Abrams è pienamente all'altezza, e anche superiore, a molta della produzione quarantennale del brand. Ma se questo doveva essere il film della rinascita mi aspettavo di più. Qualcosa tipo il discorso di Kirk all'equipaggio in "The Corbomite Maneuver", quando dice che "You know the greatest danger facing us is ourselves, an irrational fear of the unknown. But there's no such thing as the unknown, only things temporarily hidden, temporarily not understood".
    Invece, alla fine, questo è un film su un gruppo di ragazzotti che vogliono fare carriera.
  • Grrodon ha scritto:Il film scorre via che è un piacere e non fa sentire minimamente noia o stanchezza, l'unica perplessità che mi sento di condividere è quella che ho letto sul Papersera by Brigitta:
    Che critica è? :oO:
    No, davvero non l'ho capita, praticamente dice che voleva un'altra cosa, è come se io criticassi Episodio 1 perchè è la storia del giovane Anakin, mentre io avrei voluto vedere una battaglia con 100 cavalieri Jedi l'uno contro l'altro...
    E sul fatto che sia "solo" (mah) la storia di un gruppo di ragazzotti che fanno carriera, è la storia delle loro origini, a meno che non venissero investiti dallo Spirito Santo, era quello che doveva essere narrato.

    Comunque Grrò, ora che hai iniziato a usare la tag "Bad Robot", per essere coerente dovresti togliere quel "Disney: Lost" di cui vai tanto orgoglioso. :omg:
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  • Quanto alla critica di Brigitta, io invece la capisco. Dice che nella serie c'era una spinta progressista diversa, mentre qui c'è una dimensione comportamentale più impulsiva/egoistica. Tollerabilissima, ma è un dato di fatto che c'è. Inoltre queste non sono le LORO origini, ma le origini di un Kirk rimasto orfano e cresciuto come uno sbandato, e di uno Spock che ha visto esplodere il suo pianeta e che ha ceduto al suo lato emotivo. Per non saper leggere né scrivere direi che queste svolte nella Storia hanno modificato leggermente i personaggi che sarebbero invece stati.
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