[Warner Bros/HP #4] Harry Potter e il Calice di Fuoco

Perché, come disse un saggio, "tutte le belle storie hanno bisogno di un'infiorettatura". E ce ne sono di cosi belle che una sola non bastava!
  • assolutamente...
    penoso.
    Ok, il cast è sempre buono dopo tutti, le gag sono carine, gli effetti speciali molto belli, insomma, un film molto "ooohhh" e "aaahhh!" ma sotto tutto questo, non rimane molto.
    Le scene tagliate sono innumerevoli, un lavoro degno di un sarto impazzito peggio che nel PoA, con tutte le spiegazioni eliminate bellamente, un miscuglio di effetti speciali, che sono quelli che contano alla fine, e spazio agli intrallazzi fra protagonisti (dov'è nel libro la scena in cui herm abbraccia Harry?).
    L'unica scena davvero bella è quella del ritorno di voldemort, e lo sarebbe stata anche quella del ritorno a hogwarts con la passaporta, che per un certo senso è agghiacciante: tutti ridono, fanno festa e c'è l'allegra banda, e li per terra, Harry ferito e cerdic morto, e nessuno se ne accorge. Insomma, cavolo, un certo effetto...
    Se non fosse che daniel radcliff recita in maniera racrappicciante, e il suo doppiatore forse è peggio.
    Facci oanche notare che Cho Chang e Fleur delaucour quasi non spiccicano parola, mentre colui-che-fa-krum, (che tra l'altro è stato premiato come miglior attore bulgaro o qualcosa del genere) al quale sono stati dedicati fior di poster e cartoline pubblicitarie, non spiccica una parola nel film! XD
    blah blah blah
  • Allora. Vorrei fare notare alcune cose.
    Innanzitutto è vero che alcune scene sembrano "forzate". Per esempio i commenti degli studenti quando Crouch dice che il torneo sarà riservato ai diciassettenni. Qualcuno (Hermione, forse) sussurra addirittura la parola "inaudito". Quando l'ho sentita mi sono chiesto se in effetti uno studente di 14 anni sia solito usare questo termine. Non so, voi quando avevate 14 anni e la prof annunciava "Oggi compito a sorpresa" dicevate: "Inaudito!"???
    Mi riservo però su questo aspetto di vedere la versione in inglese: il doppiaggio purtroppo è pessimo, soprattutto il doppiatore di Harry. Forse nella versione originale la cosa fila un po' di più.
    E' anche vero che ci sono problemi, e molti, anche a livello di trama. Il taglio del quiddich ha fatto storcere il naso a molti, e la mancata spiegazione di Silente è...inspiegabile.
    INsomma, da un punto di vista si ripresa dell'opera originale, siamo molto lontani dalla perfezione.
    Tuttavia.
    Criticare è molto facile quando si ha un'opera di riferimento che considera molti più aspetti, è molto complessa e si interroga su tante questioni che alla fin fine sulla pellicola è difficile far apparire, visto che nello scritto sono affrontate in modo "trasversale".
    Quindi: se già è difficile cogliere certi aspetti leggendo il libro, è ancora più difficile farli emergere nel film.
    E poi: il film deve essere divertimento. Passare due ore di sollazzo senza farsi troppe domande. E in questo il film riesce più che degnamente, se è vero che mi sono divertito molto a vederlo. La scena di Harry col Drago è sborona e troppo spettacolare? Deve essere così! I film di Harry Pottee sono un'operazione commerciale (anche molto ben riuscita, a dire il vero), non un'opera d'arte. Hanno l'obiettivo di far divertire. Quindi non darei un "peso" così forte ai (tanti) difetti di un film che riesce pur sempre nel suo obiettivo di fondo, divertire.
  • Quel che intendo dire, aldilà dell'indignazione da nerd per le numerose manchevolezze della trasposizione, è che a differenza, chessò, della trilogia di Jackson questo film non è del tutto riuscito neanche come film in sè. E questo proprio a causa di molte sbavature di sceneggiatura, tagli a metà che rendono il tutto molto confusionario e a tratti inutile e soprattutto per colpa della recitazione forzata. Il film della pietra filosofale era completamente diverso, anche a livello di scelte registiche. Aveva una sua identità (e dignità) di film, che fosse o meno tratto da un libro.
  • Premetto che il film l'ho visto ma non ho letto il libro; ho visto tutti i film di Harry, ma i libri non gli ho ancora letti, e spero di rimediare il prima possibile.
    Fermo restando che condivido la maggior parte delle considerazioni fatte, a me il film è piaciuto e mi ha fatto divertire per quelle 2 orette o quanto sono.
    Certo, pur senza aver letto il libro si capisce che mooolto è stato tagliato, ed è imperdonabile il fatto che la scena della Coppa del Mondo di Quidditch sia stata tagliata in maniera così brutale e il ruolo minore dato a silente (che da quel che deduco, così non è nel libro). Speriamo che nella versione dìvìdì queste scene vengano incluse.
  • Mah più che altro il vero guaio di queste trasposizioni potteriane (le ultime due invero) è proprio quello che non raccontano la TRAMA a parte quel poco che basta a spoilerarti tutti i colpi di scena migliori del libro. Il che è un peccato perchè è una serie che si regge in gran parte (e se non ci fosse dapiz a guardarmi storto direi TOTALMENTE) sugli spoiler.
  • Grrodon ha scritto: (e se non ci fosse dapiz a guardarmi storto direi TOTALMENTE)
    Dicendolo dimostreresti di non conoscere la serie.

    Edit: probabilmente la pensi così perchè ti sei sciroppato sei libri nel giro di pochissimo tempo, con la dose di colpi di scena che ne consegue
    ma non hai mai riletto la serie. Fallo.

    Ri-Edit: inoltre, faccio notare che i "gialli" di Harry Potter non sono poi così sconvolgentemente originali, incredibilmente intricati o inauditamente geniali. E' la Rowling che conosce i suoi polli e sa intrecciare con naturalezza le sue trame, perchè alla fine delle cose la storia è semplice e, in un certo senso, prevedibile, nella struttura e nello svolgimento.

    Tri-Edit: poi è ovvio che scoprire che la Coppa è una Passaporta che li porta da Voldemort e Cedric muore di toglie il gusto di scoprirlo leggendo, ma non è che sapendolo puoi buttare il libro nel camino e destinarlo ad usi migliori per questi tempi gelidi.
  • Dapiz ha scritto:
    Dicendolo dimostreresti di non conoscere la serie.
    E infatti non l'ho detto, e se l'ho fatto è stato nell'infervoro elikrotupeo, ma non sul forum, che è più ufficiale.
    Edit: probabilmente la pensi così perchè ti sei sciroppato sei libri nel giro di pochissimo tempo, con la dose di colpi di scena che ne consegue
    Probabilmente è così, come è pure probabile che io tiri fuori il discorso sempre e solo quando mi trovo davanti a qualcuno che conosce Harry in via del tutto filmica, e quindi per evidenziare cosa ti dà il libro che il film non ti dà (e cioè l'attesa, gli indizi etc) punto il dito sugli enigmi.
    Infine è anche una questione di gusti, io le sottotrame scolastiche le gradisco & apprezzo ma pur sempre relativamente e in attesa del rush finale, che come ben sai mi programmo a puntino.
    ma non hai mai riletto la serie. Fallo.
    Non credo proprio lo farò. Prima deve uscire il settimo e solo poi affronterò la letturona totale. Sennò si verrebbero a formare antpatiche asimettrie.
    Ri-Edit: inoltre, faccio notare che i "gialli" di Harry Potter non sono poi così sconvolgentemente originali, incredibilmente intricati o inauditamente geniali. E' la Rowling che conosce i suoi polli e sa intrecciare con naturalezza le sue trame, perchè alla fine delle cose la storia è semplice e, in un certo senso, prevedibile, nella struttura e nello svolgimento.
    Ok, fattostà però che io non li imbrocco mai. Quella donna sfugge ai miei più ovvi processi mentali.
    Tri-Edit: poi è ovvio che scoprire che la Coppa è una Passaporta che li porta da Voldemort e Cedric muore di toglie il gusto di scoprirlo leggendo, ma non è che sapendolo puoi buttare il libro nel camino e destinarlo ad usi migliori per questi tempi gelidi.
    Sì però non è più il libro che è, diventa solo un "buon libro" qualsiasi.
  • Grrodon ha scritto:
    Dapiz ha scritto:
    Dicendolo dimostreresti di non conoscere la serie.
    E infatti non l'ho detto, e se l'ho fatto è stato nell'infervoro elikrotupeo, ma non sul forum, che è più ufficiale.
    ...

    Edit: probabilmente la pensi così perchè ti sei sciroppato sei libri nel giro di pochissimo tempo, con la dose di colpi di scena che ne consegue
    e cosa ti dà il libro che il film non ti dà (e cioè l'attesa, gli indizi etc)
    Ciò che il film non ti dà non sono solo gli indizi, ma tutto il resto.


    ma non hai mai riletto la serie. Fallo.
    Non credo proprio lo farò. Prima deve uscire il settimo e solo poi affronterò la letturona totale. Sennò si verrebbero a formare antpatiche asimettrie.
    Non hai letto sul serio Harry Potter finchè non l'hai letto in Kling... cioè, almeno due volte.
    Ri-Edit: inoltre, faccio notare che i "gialli" di Harry Potter non sono poi così sconvolgentemente originali, incredibilmente intricati o inauditamente geniali. E' la Rowling che conosce i suoi polli e sa intrecciare con naturalezza le sue trame, perchè alla fine delle cose la storia è semplice e, in un certo senso, prevedibile, nella struttura e nello svolgimento.
    Ok, fattostà però che io non li imbrocco mai. Quella donna sfugge ai miei più ovvi processi mentali.
    Be', che il Principe Mezzosangue è Tonks l'avevi azzeccata... :asd:
    Tri-Edit: poi è ovvio che scoprire che la Coppa è una Passaporta che li porta da Voldemort e Cedric muore di toglie il gusto di scoprirlo leggendo, ma non è che sapendolo puoi buttare il libro nel camino e destinarlo ad usi migliori per questi tempi gelidi.
    Sì però non è più il libro che è, diventa solo un "buon libro" qualsiasi.
    Non concordo.
  • Non concordo neppure io.
    Ora non vorrei andare OT, ma la mia opinione in merito è che:
    - i libri di Harry Potter NON si reggono, nè totalmente nè parzialmente, sugli spoiler. Hanno successo perchè:
    1)sono scritti bene. La Rowling, ha, oggettivamente, le abilità dei grandi scrittori: riesce a far trasparire la quotidianità e le (e)mozioni che viviamo tutti i giorni. Nei pensieri di Harry ci troviamo noi stessi. Pensa solo alla parte in cui Harry riceve la lettera di Silente, nel sesto libro, che gli dice che lo andrà a prendere. Quasi non ci crede, e rilegge la lettera più e più volte, anche se non serve a niente e sono solo due righe. Ecco, quando ho letto quel passaggio, ho pensato che anche io al posto di Harry, nella sua situazione, avrei fatto lo stesso! Avrei riletto quella lettera più e più volte. Il modo di scrivere della Rowling ti trasporta in modo assolutamente realistico in un mondo immaginario ma credibile e particolareggiato, e l'immedesimazione è totale. Non solo ti immagini il mondo in cui Harry vive, ma ci sei dentro, sei Harry oppure Ron o Hermione, e ragioni non solo con loro, ma come loro. Anche io nel terzo libro avrei pensato che Crosta fosse stato mangiato da grattastinchi, mentre se fossi stato Hermione avrei pensato esattamente il contrario! Inoltre, ogni personaggio ha un modo di esprimersi, nei dialoghi, e di ragionare, coerente con il suo carattere e le sue caratteristiche. Già quando leggi una frase puoi capire chi è che sta parlando senza che la Rowling te ne dica il nome. Questo non fa che "trasportarti" ancora di più in quel mondo così particolareggiato.

    2)La Rowling sa scrivere i dialoghi. Non solo, cioè, sa far parlare i personaggi, ma li sa far parlare in modo interessante. Il recupero della memoria di Slughorn poteva essere una noia, se raccontato male. E invece è una delle parti più riuscite del libro.

    3)I racconti sono nient'altro che una parodia del mondo reale in chiave magica. Questo da un lato consente l'immedesimazione, perchè i problemi dei protagonisti sono gli stessi che abbiamo (o abbiamo avuto) noi: tutti hanno avuto di sicuro una prof come la Mcgranitt, o una figura come Silente, o un prof come Piton o la Umbridge che ci gode a perseguitarti; dall'altro lato, la magia consente di superare quel senso di impotenza e di fragilità tipico dell'uomo. E' lo stesso principio su cui si fonda il successo di Mary Poppins o dei personaggi marvel, se ci pensi: supereroi con superproblemi. La genialata, nel caso di HP, è che Harry è un adolescente, in primis, e in secundis non ha neanche superpoteri tali da salvare il mondo: ha poteri speciali (la magia) ma anche normali, perchè è circondato da maghi in un mondo di maghi, e l'unica discriminante è il talento. Non è un mondo distinto, come nella marvel, tra chi ha i poteri e chi (la gente comune, la maggior parte) non li ha. Ma è il mondo reale, dove nessuno (o tutti, non so se rendo l'idea) ha dei poteri ma c'è chi ha più o meno talento, ambizione o convinzione.
    In altre parole, ciò che risalta non sono i poteri speciali, ma il carattere dietro ad essi. E questa è un'altra genialata.

    4, 5, 6 etc.) Ci saranno di sicuro molte altre ragioni che non mi vengono in mente, no? :D

    - Gli spoiler, è vero, sono un punto di forza e ce ne sono tanti, ma in sè non rendono un libro "bello". Lo rendono più appassionante e aiutano a tenere suspance per l'intero racconto.
    [spoiler]Ma, se ci pensi, nel Principe avevi già tutto spoilerato dal secondo capitolo, quando Piton promette pena la vita, di uccidere Silente. Già da lì sai che Malfoy è un mangiamorte, che Piton è il cattivo e che inevitabilmente o quasi Silente sarà ucciso. In pratica, tutto quello che Harry scopre nel corso del libro. L'unica cosa che non sai è chi è il Principe, ma è marginale ai fini della trama.
    [/spoiler]
    Eppure il libro ti è piaciuto moltissimo lo stesso.

    Certo, gli spoiler danno un po' di ossatura al romanzo e lo migliorano nettamente. Ma sono fermamente convinto che non è su essi che la serie è basata.
  • [spoiler]Ottima analisi!
    Unica obiezione:
    manzpker ha scritto: nel Principe avevi già tutto spoilerato dal secondo capitolo
    Veramente io non avevo capito niente. Pensavo che Draco dovesse uccidere Silente e che Piton avrebbe solo dovuto appoggiarlo e difenderlo. :oops:[/spoiler]
    A presto,
    Michele
  • Cioè gente, rendetevi conto. Avete spoilerato tutto a tradimento a persone che probabilmente il principe non l'hanno neancora letto o finito di leggere. Voglio sperare che nessuno abbia letto nulla di quanto avete scritto prima del mio interventino ripulitore.
    Un po' più di attenzione, per favore. Se dobbiamo discutere di queste cose trovate nella sezione Libri ben sei topic in cui lo potete fare liberamente.
  • Hai ragione, mi cospargo il capo di cenere! Non succederà più.
    A presto,
    Michele
  • Lol, ma ho pensato che ormai gli interessati l'avessero letto tutti.
    [spoiler]
    Per Quackmore: Beh potevi pensare fin da subito che Malfoy non ce l'avrebbe fatta, tanto è vero che Piton ad un certo punto dice a Narcissa:
    "Penso che alla fine Voldemort voglia che sia io a farlo"
    Senza contare che quando Piton si avvicina a Silente disarmato e morente, beh, si intuiva facilmente che lo avrebbe ucciso, anche perchè se no sarebbe morto lui, vista la promessa che aveva fatto. Quando l'ho letto per la prima volta, non ci volevo credere, ma sapevo in fondo che avrebbe pronunciato le fatidiche parole a bacchetta levata. In quel caso la narrazione secondo me ci perde molto, perchè il lettore sa più di Harry, non prova le sue stesse sensazioni e l'effetto è molto inferiore. Si tratta secondo me di uno dei punti deboli del libro, anche se, pensandoci bene, non si poteva non mettere un capitolo come il secondo, quindi la scelta narrativa era obbligata.
    Insomma lo spoilerone grande, che Silente sarebbe morto, ce l'avevi fin da subito dichiarato o quasi, già solo nelle parole di Piton [spoiler]"Silente non è più il mago di una volta, sta invecchiando e il signore oscuro lo sa".
    Inoltre, senza questo avvenimento di fatto non sarebbe cambiato nulla nella trama, se ci pensi. La morte di ******* era "necessaria".[/spoiler]
  • Come sono ingenuo 8)
    Io pensavo che Draco sarebbe morto nel duello finale con Harry. Tutto qui.
    Poi ovviamente strada facendo mi sono reso conto di quanto mi sbagliassi!

    PS. Questo non è uno spoiler!
    A presto,
    Michele
  • Cmq avete decisamente rotto le balle. Questo è il topic del FILM del calice di fuoco, piantatela di spoilerare qui e correte a copincollare tutto di là prima che vi ci mandi io a calci.
    echeccazzo...

    e cmq
    Lol, ma ho pensato che ormai gli interessati l'avessero letto tutti.
    No, manzo. perchè 1) Non è un cazzo vero 2) Fosse vero un mese è troppo poco 3) E' Off Topic, qui si parla del Calice 4) Non è neanche il topic del libro del Calice, è quello del FILM, quindi doppio off topic 5) Coprire solo le frasi essenziali è un'idiozia. Dal contesto si desumono cmq molte cose, o tappi tutto o nulla.

    EDIT: Ah e poi 6) Di là i topic sono SEI. 7) Di là i topic sono pure vuoti.
  • Tengo a farti notare che la discussione in proposito l'avete iniziata qui tu e Dapiz. E che tu stesso hai detto che non avresti tolto l'OT se dall'OT nascevano sviluppi interessanti. Quindi non lamentarti troppo...
  • Sì ma tutto questo finchè non ci si accorge che questo OT sta diventando dannoso per altri e/o che esistono dei thread pronti all'uso ma inutilizzati da riempire di discussioni di questo tipo (che pure trovo molto interessanti).
    E siccome questo OT stava diventando dannoso e che in Libri ho avuto la premura di fare in modo che ogni potty avesse il suo bel threaddino, non vedo perchè continuare qui. Trasferirsi plesae.
  • Bè l'ho rivisto. Speravo di ricredermi ma il mio giudizio non è cambiato di una virgola. Se escludiamo le scene d'azione con le prove e il finale con Voldemort, il resto del film è come una musica stonata e disarmonica. E non parlo di infedeltà al testo o di maladattamento (infatti il terzo film mi piace molto), parlo proprio di recitazione e dialoghi. Non so cosa possa essere successo ma ci sono tonfi paurosi e poco credibili, e scene così ridicole che ci si chiede come possa essere possibile un simile mutamento stilistico. Forse è il doppiaggio, forse si sono rincoglioniti tutti, ma ho trovato alcune cose decisamente imbarazzanti (una su tutte Vitius che durante il ballo del ceppo viene sollevato e fatto girare, non so se dovesse essere divertente o cosa).
  • Immagine Immagine
    Il quarto capitolo cinematografico della saga di Harry Potter viene affidato al regista Mike Newell (Quattro matrimoni e un funerale, Donnie Brasco); sia lui che il produttore, a opera completata, accusano la mancanza di molti elementi della storia manifestando la difficoltà riscontrata nel tentativo di comprimere in un film un libro così massiccio.
    E se lo dicono loro, figuriamoci la critica e il pubblico.
    Effettivamente il quarto romanzo è assieme al settimo (che però sarà suddiviso in due film) il più denso della saga, ricco di nuovi elementi da presentare al lettore: la coppa Tremaghi che sostituisce con le sue prove e i suoi indizi la Coppa delle Scuole, Malocchio Moody, Barty Crouch, Rita Skeeter, la Coppa del Mondo di Quidditch, i membri di Durmstrang e Beuxbatons, l'adolescenza dei protagonisti coi primi interessi sentimentali, per non parlare del ritorno di Voldemort.
    Se questi fasi della storia vengono sviluppate in modo abbastanza affrettato, facendole apparire più o meno raffazzonate nella narrazione, altri passaggi sono del tutto stati esclusi; è il caso dei Dursley, di quasi tutte le lezioni scolastiche, di Ludo Bagman e del legame che c'è tra Harry e Voldemort. Abbastanza assurdo il sorvolare completamente dalle partite di Quidditch durante la Coppa del Mondo di Quidditch (ma la cerimonia sì, eh), così come la comparsata di Sirius in mezzo al fuoco, quasi a voler ricordare che esiste ma nulla più (la forzata riappacificazione tra lui e Piton avrebbe collegato molto più all'Ordine della Fenice); la mancanza che più si fa sentire, causando a valanga il mancato sviluppo della storyline nei capitoli successivi, è il C.R.E.P.A. e con esso anche gli elfi si vedranno notevolmente ridotta la loro partecipazione ai film.
    Già gli eventi sono tanti e spigati approssimativamente, ma Newell contribuisce alla confusione collegando le scene in modo frettoloso, spesso sconnesso; la rapidità con cui si susseguono i fatti è spesso straniante, soprattutto a inizio film (solo 10 minuti prima di arrivare a Hogwarts sono ridicoli) e nel finale.
    Nonostante la costante fretta nel raccontare la vicenda e il taglio di taaaanta roba, la pellicola si prende il lusso di perdere un bel po' di tempo con una sequenza d'azione tra Harry e il drago; chissene della trama e dell'intreccio, ma un blockbuster estivo deve avere la sua bella scena action.
    Anche la recitazione del cast inizia a traballare: se Ron e Hermione se la cavano ancora, Daniel Radcliffe diventa qui un Harry Potter in fase calante, alternando scene in cui è quasi completamente inespressivo ad altre in cui è fin troppo melodrammatico. Chissà perché poi Silente è diventato un preside furioso che urla e si inalbera ad ogni piè sospinto.
    Il nuovo ingresso Malocchio Moody fa un buon lavoro, con un personaggio caratterizzato a dovere, anche se era difficile sbagliare un personaggio simile; un fiasco completo invece Viktor Krum, col fisico di un buttafuori e la voce italiana di un capo indiano dislessico.
    Tra le cose più riuscite, ci metterei gli imbarazzi dei protagonisti alle prese con l'altro sesso e il Ballo del Ceppo: nonostante il film sottotono, vedere Harry che sbrodola (letteralmente) davanti a Cho, Ron che balla goffamente con la McGranitt, Harry e Ron seduti col broncio durante la cerimonia... bè, confesso che mi strappano sempre un sorriso. E l'approfondimento dei personaggi che si ha durante la festa vera e propria sarebbe dovuto esserci anche nel resto del film, per farlo diventare un bel film. Oltre al Ballo, l'altra parte realizzata davvero bene è la rinascita di Voldemort e il combattimento, un climax azzeccato e addirittura appassionante nonostante Radcliffe ne sia protagonista; merito di Voldemort realizzato con un magistrale trucco e interpretato in maniera abbastanza terrificante da un Ralph Fiennes spocchioso che con la stampa si bullava di non aver mai letto un romanzo di Harry Potter perchè non gli interessano.
    Però il difetto più grande rimane il fatto di aver ignorato i capitoli precedenti (le comparsate dei personaggi già visti sarebbero state piacevoli rendendo l'universo potteriano più vivo, e non una serie di storie autoconclusive à la James Bond) e i capitoli successivi (perché il regista dovrebbe sforzarsi a gettare semi per qualcosa che non svilupperà lui? Shame on him).
    Peccato, quello che era il migliore romanzo della saga molto probabilmente rimarrà il peggiore film; la ricchezza narrativa si è rivelata un'arma a doppio taglio, tanto efficace su carta quanto dannosa sul grande schermo.
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