[Guy Ritchie] La Bilogia di Sherlock Holmes
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Ormai non si contano più i brand che il cinema hollywoodiano tenta di reinventare alcuni dei personaggi più celebri dell'immaginario collettivo, proponendoli al grande pubblico in versioni più moderne e più cool: è successo a Batman, è successo a James Bond, è successo al Capitano Kirk ed ora è giunto il turno di Sherlock Holmes.
Il più famoso tra gli investigatori sbarco sul grande schermo ormai 70 anni fa, in una serie di 14 film della Universal interpretati da Basil Rathbone, attore che influenzò la visione del personaggio nell'immaginario collettivo al punto che lo stesso topo disnyano fu battezzato col suo nome; da allora sono state realizzate numerose altre versioni, con grandi attori e grandi registi, passando attraverso divagazioni umoristiche e altre più fantascientifiche, un film destinato a un pubblico più giovane ("Piramide di Paura") e una serie animata nelle quali ha messo le mani Hayao Miyazaki.
In tutte queste incarnazioni ci sono però stati dei punti fermi come l'aspetto di Holmes alto e magro, col nasone, mentre il fido Watson è sempre stato un ometto più basso abbastanza in carne: fin dal primo annuncio dei due attori protagonisti, Robert Downey Jr. e Jude Law, era chiaro che la direzione presa da questo film sarebbe stata differente.
Ed effettivamente il regista Guy Ritchie decidi di ribaltare quasi tutti i tratti caratteristici del personaggio, a partire dall'aspetto fisico e dal costume con la mantellina. Via anche l'aspetto serioso del personaggio in favore di una caratterizzazione più sopra le righe, con tutte gli sguardi strampalati e le mossettine proprie di Downey Jr. che avvicinano Sherlock Holmes a una sorta di Jack Sparrow londinese; l'effetto è di certo divertente e in un certo senso potrebbe essere la conseguenza dell'oppio che il detective assumeva per stimolare il suo intuito, elemento che (come previsto) non viene mai accennato nella pellicola. Se finora l'investigatore londinese era una sorta di lord dall'aria distinta, qui è molto più improntato all'azione e non disdegna di gettarsi in una scazzottata o di lanciarsi dal secondo piano di una finestra per fuggire da un nemico; un approccio che sicuramente spiazza ma che è in un certo senso fedele ai romanzi, dove ogni tanto si accennava alle abilità fisiche del protagonista pur soprassedendo sempre su questo tipo di scene, lasciandole come un "non detto". Interessante il fatto che Sherlock Holmes sfrutti il suo intuito e le sue conoscenze per prevedere le mosse dell'avversario in un combattimento, attitudine che viene mostrata attraverso un interessante espediente registico; personalmente l'ho trovato un po' eccessivo, anche a causa della slow motion un po' abusata nel corso di tutta la pellicola (raggiungendo vertici assurdi nell'esplosione).
Buono Watson come spalla "sfruttata" da Holmes, interessante l'affiancamento di Irene Adler (apparsa in un solo romanzo di Doyle) come fiamma di Holmes e una sorta di Fujiko della situazione; gli agenti della polizia hanno uno spazio relativo all'interno della storia, ma avrebbero potuto essere caratterizzati un po' di più [spoiler](confesso però che quando viene fatto credere che Lestrade arrivi addirittura a schierarsi contro Sherlock Holmes ci sono cascato e stavo già scagliandomi contro gli autori per aver snaturato il personaggio)[/spoiler].
Efficace l'ambientazione da Londra di fine '800, perfettamente immersa nel passato valorizzando anche gli elementi steampunk, con catene, meccanismi di metallo e altri elementi non così frequenti in film del genere. Molto molto bella la colonna sonora di Hans Zimmer (assieme a Downey Jr. è forse l'elemento migliore del film), in grado di infondere un'atmosfera tutta particolare alla pellicola; in particolare ho trovato una scelta ispirata quella di sottolineare i combattimenti con una musica folk quasi-polka, abbinamento originale ma azzeccato.
Da quanto ho detto finora, potrebbe sembrare un gran bel film, ma non è così.
Il fatto è che l'universo creato per l'occasione lo promuovo, ma non riesco a farlo anche con la storia; tutta la struttura di base è valida e apprezzabile, ma non riesco a dire lo stesso di una vicenda lenta, poco chiara e che avrebbe potuto benissimo essere sostituita con una trama più affascinante. Non si segue il dipanarsi del caso con la curiosità di scoprire chi sia il colpevole, stuzzicati nell'ingegno per assemblare gli indizi cercando di ricostruire mentalmente l'indagine, ma ci si limita unicamente ad apprezzare le singole scene, per lo humor o per il lato fracassone: lo scontro con l'omone nerboruto e la scena coi due martelli di differente grandezza (presente anche in un trailer) sono un perfetto esempio di come questo aspetto sia ben riuscito, sicuramente più di quando il film decide di offrire scene action prendendosi sul serio.
Inoltre, ho trovato piuttosto fuori luogo il fatto che Sherlock Holmes debba affrontare un caso con risvolti paranormali, quando tutti i suoi romanzi sono basati sul concetto "Quando hai eliminato l'impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità."; mi è sembrato quasi uno snaturamento del personaggio e non da poco. [spoiler]Poi, sul finale tutto ciò viene smentito e si scopre che non c'è nulla di paranormale (anche se la tecnologia avanzata per quel periodo appare un po' come "fantascienza"), ma il fatto che per tutto il film io abbia creduto che la vicenda vertesse su quello non mi ha fatto godere pienamente il film; certo, anche "Il mastino di Baskerville" si basava su un apparente caso paranormale, ma qui ci sono toni differenti, più vicini a un film fantastico.[/spoiler]
In definitiva credo che questo nuovo Sherlock Holmes sia una versione ben riuscita.
Questo primo film è appena sufficiente, ma se in futuro vedremo dei sequel (tanto ormai i contratti cinematografici si fanno a blocchi di film [spoiler]e la minaccia di Moriarty sul finale dimostra che la volontà c'è[/spoiler]) è già stato installato un ottimo setting, che però andrà integrato con una trama coi fiocchi. Se gli autori lavoreranno di più sulla stesura di una storia accattivante, ci sono tutte le premesse per avere ottimi film.
Visto lunedì, grazie ad un mio amico che mi trascina a vedere ogni film d'azione che arriva al cinema.
Visto il trailer, ero piuttosto disperato. E invece è carino non poco.
Non mi ha particolarmente infastidito la cosa del paranormale, probabilmente perché non ci ho mai creduto. E Sherlock Holmes, nerd come viene rappresentato, è molto vicino al personaggio di carta e inchiostro. L'ambientazione steampunk lo è un po' meno, ma è affascinante.
Promosso, sperando in una storia migliore nel prossimo.
Visto il trailer, ero piuttosto disperato. E invece è carino non poco.
Non mi ha particolarmente infastidito la cosa del paranormale, probabilmente perché non ci ho mai creduto. E Sherlock Holmes, nerd come viene rappresentato, è molto vicino al personaggio di carta e inchiostro. L'ambientazione steampunk lo è un po' meno, ma è affascinante.
Promosso, sperando in una storia migliore nel prossimo.
Lorenzo Breda
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Ci sono due anime nel film: una molto buona (oserei dire ottima), l'altra molto cattiva (oserei dire pessima).
Di molto buono c'è innanzitutto Robert Downey Jr. che riesce esuberante e istrione, capace di reggere sulle spalle intere parti di film, senza gigioneggiare nè risultare eccessivamente sopra le righe. Con Sherlock,si riconferma uno dei migliori talenti in circolazione...
D'altro canto, pure Jude Law non sfigura, anzi,...è il miglior Watson che ci si potesse aspettare, capace di esilaranti quadretti quando punzecchia Holmes. Assolutamente da apprezzare, poi, sono le musiche di Hans Zimmer, che danno l'acqua della vita al film nelle sue parti più noiose, la ricostruzione d'epoca e la relativa atmosfera steampunk, che per quanto assente negli scritti di Conan Doyle, ho adorato.
Molto meno tamarra del previsto la componente action e pure la slow motion che anticipa le mosse del detective l'ho trovata un espediente assolutamente non male. E allora cosa c'è di male? Tocca rimarcare quanto già detto da Deboroh: se la struttura funziona, il plot è di una miseria sconcertante.
Lord Blackwood non risulta per nulla convincente e lui sì che è assolutamente tamarro, prevedibile e, cosa peggiore per un cattivo, ben poco spaventoso. Un villain talmente inconsistente da dover ricorrere a quella sorta di scimmione che rimane in vita (in modo anche un po' ridicolo perché schiva almeno una manciata di proiettili) col solo scopo di far scazzottare ogni tanto Holmes. La setta di pseudoillumanti è troppo inflazionata di questi tempi per risultare apprezzabile e il ministro dell'interno e l'ambasciatore americano fanno una magra figura.
Nel finale al Parlamento, poi, mancava solo Guy Fawkes..
Il professor Moriarty compare qua e là, prenotandosi nel finale per essere il prossimo sconfitto del celebre detective e rassicurandoci che non riapparirà più un'accozzaglia di simili villains. Speriamo.
Di molto buono c'è innanzitutto Robert Downey Jr. che riesce esuberante e istrione, capace di reggere sulle spalle intere parti di film, senza gigioneggiare nè risultare eccessivamente sopra le righe. Con Sherlock,si riconferma uno dei migliori talenti in circolazione...
D'altro canto, pure Jude Law non sfigura, anzi,...è il miglior Watson che ci si potesse aspettare, capace di esilaranti quadretti quando punzecchia Holmes. Assolutamente da apprezzare, poi, sono le musiche di Hans Zimmer, che danno l'acqua della vita al film nelle sue parti più noiose, la ricostruzione d'epoca e la relativa atmosfera steampunk, che per quanto assente negli scritti di Conan Doyle, ho adorato.
Molto meno tamarra del previsto la componente action e pure la slow motion che anticipa le mosse del detective l'ho trovata un espediente assolutamente non male. E allora cosa c'è di male? Tocca rimarcare quanto già detto da Deboroh: se la struttura funziona, il plot è di una miseria sconcertante.
Lord Blackwood non risulta per nulla convincente e lui sì che è assolutamente tamarro, prevedibile e, cosa peggiore per un cattivo, ben poco spaventoso. Un villain talmente inconsistente da dover ricorrere a quella sorta di scimmione che rimane in vita (in modo anche un po' ridicolo perché schiva almeno una manciata di proiettili) col solo scopo di far scazzottare ogni tanto Holmes. La setta di pseudoillumanti è troppo inflazionata di questi tempi per risultare apprezzabile e il ministro dell'interno e l'ambasciatore americano fanno una magra figura.
Nel finale al Parlamento, poi, mancava solo Guy Fawkes..
Il professor Moriarty compare qua e là, prenotandosi nel finale per essere il prossimo sconfitto del celebre detective e rassicurandoci che non riapparirà più un'accozzaglia di simili villains. Speriamo.
Visto ikl film, e aprezzato tantissimo. Innanzitutto c'è Downey Jr. che è praticamente una spanna sopra gli altri, con la sua caratterizzazione di Sherlock Holmes così piena di "tic e nevrosi"(il fatto che suoni il violino a mò di chitarra, l'isolamento nel suo studio, e tanto altro), così svampito, come ci si puo immaginare questo personaggio sempre immerso nei suoi pensieri leggendo i suoi libri, abbandonando finalmente l'immagine di un Sherlock "iperrazionale" sempre presente nelle precedenti trasposizioni. Infatti, ad un'immagine globale del personaggio, oltre ai ragionamenti nei casi, questi sì rigidi e razionali, Holmes è un "pazzo scatenato": pugile, chimico, drogato, paranoico... Insomma il personaggio di questo film, profondamente razionale [spoiler]come quando risale a dove si trova ricordando gli odori e le caratteristiche di Londra, da rimanere a bocca aperta[/spoiler] ma al contempo nevrotico e irrazionale.
Poi c'è Watson. Grande anche lui, lasciando finamente l'immagine di spalla quasi inutile di Holmes, rivelandosi anzi importante per le indagini (e scazzottate) del detective, effetto sottolineato con il prossimo trasferimento di Watson e i tentativi di Holmes di impedirlo, stuzzicandolo o infastidendolo...
Oltre all'universo e all'atmosfera creata, già lodata da tutti, vorrei difendere la trama; certo, può spiazzare tutti il fatto che sembri un'indagine sul paranormale, cosi lontana dai canoni di Holmes [spoiler]personalmente sono rimasto perplesso quando Sherlock inizia quella sottospecie di seduta spiritica[/spoiler], ma quotando Deboroh, anche il mastino dei Baskerville era ambientato nel modno del paranormale, e col fatto che nel finale tutto si risistema [spoiler]con la spiegazione che invece nulla è paranormale o miracoloso[/spoiler], anche questa cosa in fondo si può accettare pienamente, ricordando che ci troviamo nell'Inghilterra vittoriana,[spoiler]dove anche una scarica elettrica era considerata magia[/spoiler].
Certo, col villain Blackwood si poteva ottenere qualcosa di meglio, ma un difetto si può perdonare, no????
Aspettando il sequel [spoiler]e magari Moriarty[/spoiler], possiamo promuovere queto film a (quasi) pieni voti!!
Poi c'è Watson. Grande anche lui, lasciando finamente l'immagine di spalla quasi inutile di Holmes, rivelandosi anzi importante per le indagini (e scazzottate) del detective, effetto sottolineato con il prossimo trasferimento di Watson e i tentativi di Holmes di impedirlo, stuzzicandolo o infastidendolo...
Oltre all'universo e all'atmosfera creata, già lodata da tutti, vorrei difendere la trama; certo, può spiazzare tutti il fatto che sembri un'indagine sul paranormale, cosi lontana dai canoni di Holmes [spoiler]personalmente sono rimasto perplesso quando Sherlock inizia quella sottospecie di seduta spiritica[/spoiler], ma quotando Deboroh, anche il mastino dei Baskerville era ambientato nel modno del paranormale, e col fatto che nel finale tutto si risistema [spoiler]con la spiegazione che invece nulla è paranormale o miracoloso[/spoiler], anche questa cosa in fondo si può accettare pienamente, ricordando che ci troviamo nell'Inghilterra vittoriana,[spoiler]dove anche una scarica elettrica era considerata magia[/spoiler].
Certo, col villain Blackwood si poteva ottenere qualcosa di meglio, ma un difetto si può perdonare, no????
Aspettando il sequel [spoiler]e magari Moriarty[/spoiler], possiamo promuovere queto film a (quasi) pieni voti!!
"2 cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana... Ma della prima non sono sicuro..." A.Einstein
Concordo con quanto detto, in questo film si punta tutto sulla caratterizzazione dei due protagonisti maschili accantonando un po' il resto, trama in primis.
Robert Downey Jr è assolutamente fantastico, nessun dubbio su questo, è un Holmes perfetto che insieme a Jude Law, bravo pure lui nel ruolo di Watson, salva il film completamente. Non ero sicura che una versione all'americana (figo che sa di esserlo e non si sforza di non metterlo in mostra, scazzottatore, simpaticone con la battuta pronta) di un tipico personaggio inglese mi avrebbe convinta molto, ma invece il personaggio in sé, per come è stato caratterizzato nel film, mi è piaciuto.
Ho sempre avuto una buona opinione anche del londinese Mark Strong, l'interprete di Lord Blackwood, ma qui non vedo sfruttato il suo potenziale al massimo, e secondo me se Guy Ritchie lo avesse fatto, cambiando anche un po' il suo personaggio, avrebbe reso la trama anche un tantinello più interessante. Alla fine sembra imbranato e pure stupidino, e non un classico cattivone che "meriterebbe" gli sforzi fisici ed intellettivi di uno come Holmes, sebbene semini terrore tra le strade di Londra [spoiler]con qualche trucchetto da prestigiatore[/spoiler]. Mi ha turbata più questo che l'uso del paranormale per la storia.
Le varie gag di Holmes, tipo quella con la fidanzata di Watson, sono abbastanza carine e divertenti, e Watson stesso è una spalla validissima e azzeccata, che pure fa ridere quando si fa "abbindolare" da Holmes nonostante i suoi propositi di non seguirlo più nelle sue investigazioni strampalate.
Ma...
Troppi, troppi rallenty.
Le deduzioni varie che fa Holmes nel corso del film all'inizio strappano pure una risatina, ma dopo due o tre volte diventano quasi fastidiose.
Holmes è sì fantastico, ma a volte ricorda Jack Sparrow, a volte ricorda Tony Stark per la figoseria. Lo so che è il personaggio così e che Downey Jr. lo interpreta divinamente, ma forse io me lo aspettavo meno somigliante ai due sopracitati.
Gli effetti speciali in certe scene sono un po' scarsini tecnicamente.
Comunque, è certamente un buon film, decisamente piacevole. Speriamo in un sequel [spoiler]con Moriarty[/spoiler] all'altezza del lavoro fatto per i protagonisti; il risultato sarebbe di sicuro esplosivo e giustificherebbe la trama debole di questo primo film, che considererei una specie di introduzione dei personaggi principali.
Robert Downey Jr è assolutamente fantastico, nessun dubbio su questo, è un Holmes perfetto che insieme a Jude Law, bravo pure lui nel ruolo di Watson, salva il film completamente. Non ero sicura che una versione all'americana (figo che sa di esserlo e non si sforza di non metterlo in mostra, scazzottatore, simpaticone con la battuta pronta) di un tipico personaggio inglese mi avrebbe convinta molto, ma invece il personaggio in sé, per come è stato caratterizzato nel film, mi è piaciuto.
Ho sempre avuto una buona opinione anche del londinese Mark Strong, l'interprete di Lord Blackwood, ma qui non vedo sfruttato il suo potenziale al massimo, e secondo me se Guy Ritchie lo avesse fatto, cambiando anche un po' il suo personaggio, avrebbe reso la trama anche un tantinello più interessante. Alla fine sembra imbranato e pure stupidino, e non un classico cattivone che "meriterebbe" gli sforzi fisici ed intellettivi di uno come Holmes, sebbene semini terrore tra le strade di Londra [spoiler]con qualche trucchetto da prestigiatore[/spoiler]. Mi ha turbata più questo che l'uso del paranormale per la storia.
Le varie gag di Holmes, tipo quella con la fidanzata di Watson, sono abbastanza carine e divertenti, e Watson stesso è una spalla validissima e azzeccata, che pure fa ridere quando si fa "abbindolare" da Holmes nonostante i suoi propositi di non seguirlo più nelle sue investigazioni strampalate.
Ma...
Troppi, troppi rallenty.
Le deduzioni varie che fa Holmes nel corso del film all'inizio strappano pure una risatina, ma dopo due o tre volte diventano quasi fastidiose.
Holmes è sì fantastico, ma a volte ricorda Jack Sparrow, a volte ricorda Tony Stark per la figoseria. Lo so che è il personaggio così e che Downey Jr. lo interpreta divinamente, ma forse io me lo aspettavo meno somigliante ai due sopracitati.
Gli effetti speciali in certe scene sono un po' scarsini tecnicamente.
Comunque, è certamente un buon film, decisamente piacevole. Speriamo in un sequel [spoiler]con Moriarty[/spoiler] all'altezza del lavoro fatto per i protagonisti; il risultato sarebbe di sicuro esplosivo e giustificherebbe la trama debole di questo primo film, che considererei una specie di introduzione dei personaggi principali.
Serata del 6 gennaio passata, invece che a seguire la Lotteria, al cinema con la mia Minnie-Marta.
E a vedere proprio questo film.
Con questo Sherlock Holmes ho avuto un rapporto strano: mesi fa, ai tempi dei primissimi trailer e delle prime informazioni che circolavano sulla pellicola, era più che scettico su questo film, già pronto a non vederlo e sputarci veleno sopra per lo stravolgimento e la forzata modernizzazione di una figura letteraria importante come l'investigatore per eccellenza.
Pian piano, però, avvicinandosi a dicembre, le scene dei trailer attiravano in qualche modo la mia attenzione, mi intrigavano in qualche remota parte del cervello. Così iniziai a covare il desiderio di vederlo, dicendo però a me stesso "potrà anche essere un buon action-movie, se si accetta che quell'investigatore preotagonista non è Sherlock Holmes!".
Adesso che l'ho visto, posso dire con tutta tranquillità (e un po' di piacevole sorpresa) che mi sbagliavo in entrambe le occasioni. Infatti Sherlock Holmes è davvero un gran bel film, i momenti action, o caciaroni che dir si voglia, sono esaltanti al massimo, e visivamente ben fatti a mio parere. La parte divertente, con un istrione come Robert Downey Jr. che ormai inizio seriamente ad apprezzare come uno degli attori più incisivi dell'attuale panorama, non poteva che essere garantita, ed è davvero ironica nel giusto modo in cui deve esserlo. Nelle schermaglie/battute con Watson (un altrettanto bravo Jude Law) - specie per evitare il matrimonio tra il dottore e la sua fidanzata - , nelle scene action, nella figura stessa del detective di Baker Street.
Qui c'è una piccola riflessione a parte da fare. Downey Jr. a mio parere è bravissimo a rendere a personalità di Sherlock Holmes, che non è solo "quello di questa versione", ma proprio la personalità di quello "standard", da cui questo si discosta molto meno di quanto credessi, come già evidenziato da altri qui sopra.
Un uomo solo, schivo, capaca di rinchiudersi nella sua stanza senza uscire e senza contatti umani per settimane perchè fuori nulla attrae la sua intelligenza. Dotato di grande intelligenza e di acutissimo spirito d'osservazione, non si preoccupa di nulla che non siano sfide alla sua intelligenza, e questo si concentra anche su esperiment chimici e amore per la musica (del violino, nello specifico). Quasi un sociopatico, che però riesce a essere disinvolto sotto una patina di ironia, superiorità intellettuale e leggera arroganza, che usa per mettere una separazione tra lui e gli altri. E' capace di innamorarsi, ma ne ha paura perchè una persona capace di attrarlo così quanto può fargli del male? Ed è affezionato fino alla gelosia più morbosa e patologica all'unica persona con cui si trova davvero sulla stessa linea d'onda, il dottor Watson.
L'attore di Iron Man ha per me reso perfettamente questi complicati lati caratteriali del più grande detective d'Inghileterra, restituendoci uno Sherlock molto fedele alla figura dei romanzi e vincente in questa trasposizione.
Per il resto... a me la trama è piaciuta: in questo quoto Breda del tutto sul fatto che non mi ha disturbato. Pollice molto in su anche per catene, congegni e tutta l'ambientazione steampunk. E a me ha convinto anche Mark Strong nei panni del Lord cattivo, proprio per la sua cattiveria forse non del tutto ostentata ma che IMHO pervadeva tutto il film come un'ombra. Resta il fatto che anch'io ritengo già fin d'ora [spoiler]Moriarty[/spoiler] un cattivo superiore, anche perchè nei romanzi e racconti che ho letto è sicuramente il cattivo che più ho amato. Anche per questo motivo mi auguro che ci sia un sequel, sicuramente meritato.
E a vedere proprio questo film.
Con questo Sherlock Holmes ho avuto un rapporto strano: mesi fa, ai tempi dei primissimi trailer e delle prime informazioni che circolavano sulla pellicola, era più che scettico su questo film, già pronto a non vederlo e sputarci veleno sopra per lo stravolgimento e la forzata modernizzazione di una figura letteraria importante come l'investigatore per eccellenza.
Pian piano, però, avvicinandosi a dicembre, le scene dei trailer attiravano in qualche modo la mia attenzione, mi intrigavano in qualche remota parte del cervello. Così iniziai a covare il desiderio di vederlo, dicendo però a me stesso "potrà anche essere un buon action-movie, se si accetta che quell'investigatore preotagonista non è Sherlock Holmes!".
Adesso che l'ho visto, posso dire con tutta tranquillità (e un po' di piacevole sorpresa) che mi sbagliavo in entrambe le occasioni. Infatti Sherlock Holmes è davvero un gran bel film, i momenti action, o caciaroni che dir si voglia, sono esaltanti al massimo, e visivamente ben fatti a mio parere. La parte divertente, con un istrione come Robert Downey Jr. che ormai inizio seriamente ad apprezzare come uno degli attori più incisivi dell'attuale panorama, non poteva che essere garantita, ed è davvero ironica nel giusto modo in cui deve esserlo. Nelle schermaglie/battute con Watson (un altrettanto bravo Jude Law) - specie per evitare il matrimonio tra il dottore e la sua fidanzata - , nelle scene action, nella figura stessa del detective di Baker Street.
Qui c'è una piccola riflessione a parte da fare. Downey Jr. a mio parere è bravissimo a rendere a personalità di Sherlock Holmes, che non è solo "quello di questa versione", ma proprio la personalità di quello "standard", da cui questo si discosta molto meno di quanto credessi, come già evidenziato da altri qui sopra.
Un uomo solo, schivo, capaca di rinchiudersi nella sua stanza senza uscire e senza contatti umani per settimane perchè fuori nulla attrae la sua intelligenza. Dotato di grande intelligenza e di acutissimo spirito d'osservazione, non si preoccupa di nulla che non siano sfide alla sua intelligenza, e questo si concentra anche su esperiment chimici e amore per la musica (del violino, nello specifico). Quasi un sociopatico, che però riesce a essere disinvolto sotto una patina di ironia, superiorità intellettuale e leggera arroganza, che usa per mettere una separazione tra lui e gli altri. E' capace di innamorarsi, ma ne ha paura perchè una persona capace di attrarlo così quanto può fargli del male? Ed è affezionato fino alla gelosia più morbosa e patologica all'unica persona con cui si trova davvero sulla stessa linea d'onda, il dottor Watson.
L'attore di Iron Man ha per me reso perfettamente questi complicati lati caratteriali del più grande detective d'Inghileterra, restituendoci uno Sherlock molto fedele alla figura dei romanzi e vincente in questa trasposizione.
Per il resto... a me la trama è piaciuta: in questo quoto Breda del tutto sul fatto che non mi ha disturbato. Pollice molto in su anche per catene, congegni e tutta l'ambientazione steampunk. E a me ha convinto anche Mark Strong nei panni del Lord cattivo, proprio per la sua cattiveria forse non del tutto ostentata ma che IMHO pervadeva tutto il film come un'ombra. Resta il fatto che anch'io ritengo già fin d'ora [spoiler]Moriarty[/spoiler] un cattivo superiore, anche perchè nei romanzi e racconti che ho letto è sicuramente il cattivo che più ho amato. Anche per questo motivo mi auguro che ci sia un sequel, sicuramente meritato.
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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Cavoli, non me n'ero mai accorto ma Sherlock Holmes è l'incarnazione dell'uber-nerd.Bramo ha scritto:Un uomo solo, schivo, capaca di rinchiudersi nella sua stanza senza uscire e senza contatti umani per settimane perchè fuori nulla attrae la sua intelligenza. Dotato di grande intelligenza e di acutissimo spirito d'osservazione, non si preoccupa di nulla che non siano sfide alla sua intelligenza, e questo si concentra anche su esperiment chimici e amore per la musica. Quasi un sociopatico, che però riesce a essere disinvolto sotto una patina di ironia, superiorità intellettuale e leggera arroganza, che usa per mettere una separazione tra lui e gli altri. E' capace di innamorarsi, ma ne ha paura perchè una persona capace di attrarlo così quanto può fargli del male? Ed è affezionato fino alla gelosia più morbosa e patologica all'unica persona con cui si trova davvero sulla stessa linea d'onda.
Anch'io ero scetticissimo, ma alla fine tutto sommato mi è piaciuto.
Ottima atmosfera, musiche spettacolari (beh, Zimmer è Zimmer) e buona recitazione. L'intesa tra Downey Jr. e Law era straordinaria, anche se io sono sempre stato legato allo Watson classicamente tarchiato, stile l'ispettore Megure di Detective Conan, e peraltro non amo Jude Law, quindi la sua versione del personaggio un pò mi ha infastidito.
La trama però era molto interessante, quindi alla fine si è rivelato essere un film più che gradevole.
Ottima atmosfera, musiche spettacolari (beh, Zimmer è Zimmer) e buona recitazione. L'intesa tra Downey Jr. e Law era straordinaria, anche se io sono sempre stato legato allo Watson classicamente tarchiato, stile l'ispettore Megure di Detective Conan, e peraltro non amo Jude Law, quindi la sua versione del personaggio un pò mi ha infastidito.
La trama però era molto interessante, quindi alla fine si è rivelato essere un film più che gradevole.
Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".