[DC/Christopher Nolan] Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno

Perché, come disse un saggio, "tutte le belle storie hanno bisogno di un'infiorettatura". E ce ne sono di cosi belle che una sola non bastava!
  • Riguardo al film, devo dire che paradossalmente è propio il personaggio di Batman ad' essere stato travisato. A mio parere Nolan non ha colto l'essenza stessa del personaggio; tralasciando il fatto che Batman nel film risulta privo del suo caratteristico intuito e dalla sua grinta nel combattere il crimine (vabbè, è perche Nolan ha voluto dare la sua interpretazione realistica e via dicendo): Batman non è un orfano che và in giro in una tutina da swat a menare i criminali, ma è molto più complesso, è un eroe mascherato che alla fine si scopre non tanto diverso dai nemici che affronta.
  • Scusate se parteggio, ho un'emicrania che non ve la raccomando e poca voglia di dilungarmi: complimenti a Blonde per la lucidità delle sue analisi e soprattutto per aver sottolineato una cosa: questa è una trilogia politica. Non partitica, attenzione (e difatti l'unica cosa su cui non concordo del tutto con Blonde è la definizione di Batman come di un "repubblicano"), ma politica. Nella sua definizione primigena, quella di arte di governare in modo da stare tutti bene, se non meglio. Definizione che Nolan prende e mixa con tutto l'archetipo del supereroe umano ecc. per creare un'unica grande storia che parte come un film di supereroi (Batman begins), si evolve in un'analisi sociologica e antropocentrica del Bene e del Male (Il cavaliere oscuro) e coagula l'autoanalisi nel mondo materiale andando a parlare di popolo, rivoluzione e conseguente regime (ICO Il ritorno). Il tutto senza dimenticare l'origine supereroistica della storia, tant'è che nel terzo film il ritorno del plot del primo (anzi, della sua discendenza) sa molto di chiusura a cerchio. Si parte da Batman e "famiglia" (quella d'origine), ci si avventura verso l'universalità delle cose, verso il mondo che va per cavoli suoi, e si ritorna a Batman e "famiglia" (quella nuova, perduta e alla fine ritrovata). E il risultato è un'opera d'arte in tre atti che spiega come vanno le cose e come dovrebbero andare per poter stare tutti bene, se non meglio. Cioè politica, nel senso più puro del termine. Poi è chiaro che la purezza non esiste e, di fatto, si ottiene solo sporcandosi le mani, e a questo proposito il film, commercializzandosi qua e là, dimostra di aver inglobato alla perfezione il paradosso e di essere tutt'uno con i concetti che racconta. Sostanza (Batman, la maschera dell'uomo comune, del Gordon che dà la giacchetta al bimbo, del vero eroe della storia) e forma (la regia, il cast figo) si compenetrano spesso ottimamente e qua e là a fatica, ma è nell'ordine naturale delle cose.
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    Ottimo lavoro.
  • A chi interessasse, Nolan ha dichiarato che il nuovo film di Superman si incastra nel suo universo cinematografico, quindi tutto il discorso sul realismo se ne va a buone donne.
  • Fonte?
    A me risulta che con Superman Nolan voglia aprire la strada al film sulla Justice League, nel quale verrà introdotto un nuovo Batman completamente slegato dalla sua trilogia.
  • "The Playlist ha chiesto al regista se L’Uomo d’Acciaio s’incastra nell’universo supereroistico forgiato nella trilogia del Cavaliere Oscuro, ed ecco la sua risposta: «In qualche modo sì."
    Comunque si puo interpretare come "caratteristiche", ovvero il fatto che entrambi i mondi sembreranno molto reali e verosimili, ma non che il Bruce Wayne della trilogia di Nolan vive a qualche centinaio di chilometri da Clark Kent.

    Per me, è meglio che facciano la JLA senza Batman, e poi al massimo tra qualche anno reintroducono il personaggio in un franchise più fumettoso. Per me la trilogia di Nolan deve rimanere una cosa a sè stante, non potrebbe mai essere incorporata in un universo dove ci sono metaumani, alieni, dei e quant'altro... e se la Warner dovesse fare una cosa del genere, sarebbe una mossa forzatissima, un pugno in un occhio, perchè il Batman nolaniano (chiunque sia l'attore che lo interpreta) non c'entrerebbe niente con quegli altri personaggi.
  • E alla fine lo vidi, e devo dire che alcune cose mi sono ben piaciute, altre mio hanno convinto davvero poco. Tanto per cominciare sarebbe il caso di fare una premessa, malgrado i Batman di Christopher Nolan siano oggettivamente ottimi film, sul piano personale, non ne sono uno sfegatato fan, a differenza della maggior parte del pubblico, forse uno dei motivi è che Christian Bale nei panni dell’uomo pipistrello non ha mai convinto appieno, la sua bravura recitativa non è assolutamente da mettere in discussione, in nessuno di questi tre film, ma come gli attori prima di lui, non si avvicina per niente al mio ideale di Bruce Wayne. Inoltre apprezzo molto lo stampo realistico adottato da queste pellicole, tuttavia trovo che quest’ultimo ecceda spesso, facendo sì che il film si prenda tanto sul serio da risultare un po’ ridicolo in alcuni punti, facendo assomigliare di più Batman ad uno Swat con le orecchie a punta, piuttosto che all’oscuro giustiziere cui fa riferimento il titolo e al quale siamo tutti abituati. Insomma, a conti fatti, continuo a preferire i due Batman di Tim Burton, a partire dal modo in cui viene raffigurata Gotham City: dark, gotica… a differenza di quella di Noaln, più simile ad una futuristica metropoli, tuttavia come ho già detto, si tratta di pareri puramente personali, dato che si tratta di due saghe completamente diverse, sia nella forma, che nello stile, che nelle intenzioni.

    Passando quindi a questo ultimo capitolo, diciamo che ciò che c’è di buono colpisce nel segno, e ti tiene incollato allo schermo, tuttavia, i numerosi buchi narrativi e certe facilonerie (peraltro un po’ tipiche di Nolan), mi han fatto storcere il naso più volte, quasi a far sospettare che la pellicola in post produzione abbia subito numerosi tagli da risultare un po’ monca. Oltretutto alcuni passaggi li ho trovati un tantino lenti e pesanti, altri troppo veloci… ma qui sfociamo nella soggettività e non mi dilungo oltre…

    Per quanto riguarda il cast oltre al già citato Bale, le vecchie leve fanno come il sempre il loro buon lavoro, a partire da Alfred (certamente il mio preferito fra i personaggi della trilogia, che ci ha offerto un Micheal Cain magistrale), nel corso del film viene messo bene in evidenza l’affetto profondo che lo lega a Bruce Wayne, un po’ sacrificati Gordon (Gary Oldman) e Lucius Fox (Morgan Freeman), ma riescono comunque a ritagliarsi i loro giusti spazi. Anne Hathaway è stata un ottima Catwoman, e forse la versione più fedele al fumetto, tuttavia, mi duole dirlo, non raggiunge il livello di fascino e sensualità di Michelle Pfeiffer nel secondo film di Burton, che ti permette comunque di rimanere ammaliato e stregato dal personaggio, malgrado si dimostri una gran stronza, ma in ogni caso promossa, anche se, mi sento di dirlo, il suo personaggio è piuttosto inutile ai fini del film, ma si sa, che Catwoman era d’obbligo in una saga sull’uomo pipistrello. Le mie riserve sono sul villain, ora… massimo rispetto per Tom Hardy che, per via della maschera, ha dovuto recitare solo con gli occhi, tuttavia, la stupenda caratterizzazione data a Bane per quasi tutta la durata del film, viene totalmente distrutta nel finale, con una serie di trovate che sembrano impegnarsi nel rovinare tutto, il personaggio perde di senso e si rivela essere, dopo Due Facce, l’antagonista peggio trattato della saga (Tuttavia le mancanze di Due Facce erano sublimate dall’ottimo personaggio di Harvey Dent, il quale non perde una goccia del proprio carisma, in ogni caso). Insomma un grosso boccone amaro e la pessima voce italiana di Filippo Timi non fa che demolire definitivamente quello che a parer mio, poteva essere l’antagonista definitivo. Mi ha piacevolmente stupito Gordon-Levitt, un ottimo personaggio di supporto.

    Le scene d’azione, nel complesso le ho più che apprezzate, forse alcune un po’ esagerate, ma comunque davvero notevoli, in primis gli scontri fra i due antagonisti (niente effetti speciali da urlo, o slow motion, solo due animali invasati che se le danno come se non ci fosse un domani).

    Insomma, che altro si può dire? Il film è decisamente un buona conclusione per la trilogia di Nolan, un buon film, insomma, tuttavia i vari difetti mi impediscono di unirmi alla schiera di fan che urlano al capolavoro, trovo sia decisamente inferiore ai primi due, ma in ogni caso, promosso, sebbene sui suoi errori io non possa proprio soprassedere.
  • Blonde ha scritto:
    DeborohWalker ha scritto: Sì, ma si dia a Cesare quello che è di Cesare.
    Johnatan Nolan è lo sceneggiatore, ed è quello che ha fatto un lavoro certosino.
    Ormai è una certezza. Per quanto riguarda, i film di Christopher Nolan senza sceneggiatura del fratello sono quelli che mi piacciono meno.
    Hai fatto bene a ricordare Jonathan Nolan. Non ce lo si ricorda mai. Questo ovviamente non inficia la mia linea di ragionamento, ovverosia che il fratellino Christopher abbia fatto della costruzione narrativa dei film uno dei suoi cavalli di battaglia.
    DeborohWalker ha scritto: Mi irrita tanto questa piega politica chee sta prendendo ovunque il commento al film.
    Come ho scritto io e poi anche tu, la politicizzazione della storia rientra nel progetto di realismo di Nolan.
    Il riferimento ad una Borsa è però eclatante e va molto al di là del fatto che in questo modo Bane fa più danni di un Joker impazzito (Qualunque cosa faccia, il razionale Bane è sempre più efficace di Joker).
    Ed è opportuno proprio non vedere le cose in bianco e nero.
    The Dark Knight Rises è una commistione di divertimento e fantapolitica che molti, in parte a ragione e in parte a torto, hanno interpretato alla luce dell'attualità (elezioni USA e crisi economica).
    Ovviamente tutta acqua per il mulino dei fratelli Nolan poiché è il discorso politico a legittimare anche questo film come progetto autoriale.
    Nolan ha dichiarato di essersi ispirato al romanzo Racconto di due città di Charles Dickens per la trama politica...
    Ancora mi chiedo come si possa paragonare il movimento di protesta non-violenta degli occupy a un gruppo di terroristi che prendono esplicitamente in ostaggio cittadini innocenti. Siamo sicuri che la malizia non sia in chi guarda?
  • Eddy ha scritto:E' facile dunque che io arrivi a considerare questo il più riuscito della saga.
    Non credevo che sarei arrivato a pensarlo, ma la revisione di Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno (specie dopo aver rivisto anche i precedenti due film del Batman di Nolan) mi ha fatto iniziare a pensarla come Eddy. Certo, Eddy dice anche che ci sono
    Eddy ha scritto:dialoghi talvolta vuoti o esageratamente presenti come ne Il Cavaliere Oscuro
    e qui non sono per niente d'accordo, amo i dialoghi che ci sono in quel film, amo le frasi del Joker come quelle di Harvey Dent e di Bruce stesso.
    Ma inizio a pensare che la frammentarietà di The Dark Knight, pur funzionale al modus operandi del Joker e pur al servizio di un gran bel film, renda la pellicola con una marcia in meno rispetto al clima imponente e "definitivo" del terzo film.
    I buchi in Rises ci sono eccome, bachi logici, ellissi narrative un po' troppo ardite... tutte cose già notate l'anno scorso e che ritornano anche stavolta. Però la storia è più unitaria, la fusione e la differenza tra Bruce e Batman e in primo piano ancora più che in Begins, la figura di Bane era adattissima a questo finale, le implicazioni socio-politiche sono un fiore all'occhiello e gestite in maniera intelligente, i collegamenti con le due pellicole precedenti sono funzionali, il finale è perfetto.
    Ero uscito dalle due visioni al cinema innamoratissimo di questo finale: un anno dopo, nell'ambito della trilogia, mi trovo ad apprezzarlo ancora di più, e a mettere sullo stesso piano (pur per motivi e meriti differenti) The Dark Knight e The Dark Knight Rises in quanto a gradimento personale, con una leggerissima punta di predilezione in più per quest'ultimo capitolo. Ma probabilmente sono tutti e 3 film così belli, importanti e riusciti che ad ogni revisione della trilogia ci sarà quello che supererà gli altri, e non sarà sempre lo stesso ad avere tale sorte. E' una trilogia riuscitissima nel suo insieme, e piuttosto equilibrata.
    Eddy ha scritto:Giù di corda le musiche, ma in fondo le sonate di Zimmer non mi hanno mai entusiasmato in quest'intera trilogia, non me ne vogliano i suoi fan (che poi amando un bel po' delle sue colonne sonore, posso definirmi un fan pure io anche se non dei fedelissimi :P).
    Non concordo, comunque, mi pare che Zimmer si sia impegnato più in questa trilogia che in altri suoi lavori recenti, maggiormente ripetitivi. I soli temi del Joker e di Bane sono magistrali.


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    Lo scorso dicembre è uscita in Italia l'edizione in dvd e blu-ray del film.
    Come ormai accade sempre più per tutte le case cinematografiche, il BD contiene un fottio di contenuti speciali e il dvd ha solamente il film, puro e semplice. Ero decisamente nero al riguardo, visto che per Begins e The Dark Knight avevo la versione doppio-disco e volevo mantenere la tradizione! Per fortuna, in un ristretto cerchio di vendita (che se non erro, era solo Mediaworld) veniva venduta anche una specialissima edizione dvd contenente anche il disco con contenuti speciali, peraltro con custodia steelbox e con cover alternativa (e molto più figa di quella standard!), la cui immaginate potete ammirare poco più sopra.
    La soddisfazione non si limita all'omogeneità con il resto della saga in home video, dal momento che i filmati di approfondimento sono decisamente appaganti e completi, riuscendo a fornire un quadro di informazione pari, se non superiore, a quella fornito dal primo film sul Pipistrello, e staccando di molto il deludente comparto contenutistico dell'edizione realizzata per la seconda pellicola, che si divorava in un'oretta scarsa e non era niente di che.
    Qui abbiamo innanzitutto un documentario di un'ora sulla storia della Batmobile, in cui si ragiona sull'importanza della macchina nella saga di Batman spaziando dalla serie televisiva anni '60 alla animated series, da Burton a Schumacker, analizzando l'evoluzione e la funzionalità di ogni incarnazione e intervistando direttamente registi, attori e costruttori coinvolti. Davvero qualcosa di interessante!
    Un secondo documentario, più breve, si concentra sulla filosofia e le scelte dietro alla realizzazione di un film che doveva essere valido di per sé e allo stesso tempo costituire una degna chiusura ad una storia più grande, quella dell'evoluzione di Batman. Ending the Knight dura un quarto d'ora circa ma tramite le parole di Nolan e Bale direi che bastano per far capire quanto ci tenevano e quanto si sono impegnati nel progetto.
    Poi ci sono un gran numero di mini-documentari, della durata che varia da 6 a 15 minuti, divisi in 3 grandi tronconi: Production, Characters e Reflections. Il primo spazio è dedicato alla parte tecnica del film, e quindi sono state descritte le soluzioni adottate per lo spettacolare prologo (ormai i prologhi ad effetto sono una caratteristica dei film di Nolan :P ), per la distruzione del campo da football e per la battaglia finale in Wall Street con tutte le comparse; inoltre si è spiegato le scelte per i vari luoghi delle riprese, sempre grande accento posto sull'Imax e sull'usare il digitale il meno possibile e sempre partendo da una base di riprese reali.
    La parte sui personaggi è quella che, per mia indole, mi intrigava maggiormente: 3 brevi documentari per Batman, Selina e Bane spiegano attraverso la voce del regista, del fratello, di Goyer e degli attori che li hanno interpretati il lavoro che è stato fatto sui personaggi DC per trasporli in questo film. Amo sentire queste dichiarazioni d'intenti :)
    Per ultimo ci sono due brevi commenti sull'Imax e ancora sulla conclusione della trilogia, questa volta più dal lato umano e professionale che dal punto di vista della narrazione.
    Poi trailer e immagini, as usual.

    Avendo avuto una diffusione così ristretta ed elitaria, dubito che si possa trovare ancora in giro questa edizione, che probabilmente già un mese dopo l'uscita sarà scomparsa, e per potersi godere questi making of (ripeto, davvero accurati e utili) rimane solo l'opzione blu-ray.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Bramo ha scritto:
    Eddy ha scritto:E' facile dunque che io arrivi a considerare questo il più riuscito della saga.
    Non credevo che sarei arrivato a pensarlo, ma la revisione di Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno (specie dopo aver rivisto anche i precedenti due film del Batman di Nolan) mi ha fatto iniziare a pensarla come Eddy.
    Bada compagno che sono arrivato a rimangiarmela in una quiche quest'affermazione. Oramai la penso tutto fuorché così, e anzi, ora considero Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno il più incasinato della trilogia, sebbene per certi versi sia più pulito e preciso tecnicamente di Batman Begins e più diretto e meno dispersivo de Il Cavaliere Oscuro...
  • Eddy ha scritto: Bada compagno che sono arrivato a rimangiarmela in una quiche quest'affermazione. Oramai la penso tutto fuorché così, e anzi, ora considero Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno il più incasinato della trilogia, sebbene per certi versi sia più pulito e preciso tecnicamente di Batman Begins e più diretto e meno dispersivo de Il Cavaliere Oscuro...
    Eh, ma non vale! :P
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  • DeborohWalker ha scritto: Bè, Bane è un po' uno scimmione che picchia duro e poco più. Nei fumetti è un wrestler con una maschera che lo tiene in vita per impedirgli di morire avvelenato. Quindi, sin dall'annuncio del villain di questo film, era chiaro che dopo l'ideologia del primo film e i tranelli esplosivi del secondo film, stavolta l'Uomo Pipistrello avrebbe dovuto finalmente affrontare un po' di sano corpo a corpo, che nei due capitoli precedenti erano mancati.
    Nelle primissime storie Bane non è solo un picchiatore, è un abile stratega e un guerriero molto audace (inoltre fai confusione col film, perchè nei fumetti la maschera è solo un vezzo estetico, in realtà lui è sanissimo ma si inietta il Venom per aumentare forza fisica e massa muscolare). E' che poi pian piano lo hanno ridimensionato sempre di più, di tanto in tanto ci sono delle storie dove riemerge la sua caratterizzazione migliore e più intelligente.
    Tra l'altro in questo film la sua figura è "fusa" con quella del Leader dei Mutanti di milleriana memoria. Infatti avete visto giusto quando nella pagina precedente avete detto che in realtà questa pellicola pesca a piene mani da Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller, e non solo qualche accenno. D'altronde, a quale migliore graphic novel potevano rifarsi i Nolan per chiudere in bellezza se non quella? Era l'unica importante che mancava all'appello, tra le ispirazioni scelte per la trilogia.
    Don Homer ha scritto:Batman non è un orfano che và in giro in una tutina da swat a menare i criminali, ma è molto più complesso, è un eroe mascherato che alla fine si scopre non tanto diverso dai nemici che affronta.
    Veramente nella trilogia questo concetto è uno dei cardini, è riduttivo dire che il personaggio venga mostrato solo come uno che va in giro a menare criminali.. inoltre ci sono diversi momenti in cui l'intelligenza, soprattutto tattica, di Batman è in primo piano, e qui non fa eccezione soprattutto verso la fine.
    Diciamo che in questo terzo capitolo c'era già troppa carne al fuoco, e inoltre Bruce era abbastanza arrugginito, nella mente e nello spirito, dopo gli 8 anni di reclusione.. la sua proverbiale grinta manca in tutta la prima parte, ma emerge prepotentemente da quando evade dal Pozzo. Ma Batman non è stato snaturato.
    Mister Mxyzptlk ha scritto: Passando quindi a questo ultimo capitolo, diciamo che ciò che c’è di buono colpisce nel segno, e ti tiene incollato allo schermo, tuttavia, i numerosi buchi narrativi e certe facilonerie (peraltro un po’ tipiche di Nolan), mi han fatto storcere il naso più volte, quasi a far sospettare che la pellicola in post produzione abbia subito numerosi tagli da risultare un po’ monca.
    Invero la durata originale del film doveva aggirarsi sulle tre ore piene. Purtroppo per fare in modo che il film fosse proiettato anche nelle sale IMAX la pellicola non doveva superare i 165 minuti di durata (è un limite tecnico del formato), pertanto una buona quindicina di minuti sono rimasti in sala montaggio, e ciò ha influito negativamente sulla fluidità e sulla scorrevolezza del film. Anche se i buchi narrativi sono meno di quanto si dica in rete......
    Più che altro secondo me con questo intoppo tecnico "forzato" si è andato a perdere uno dei punti di forza dei film precedenti, che appunto era il montaggio: clinico, ad orologeria, sempre calibrato.. nel secondo capitolo era addirittura il fiore all'occhiello, riuscendo a rendere una pellicola su Batman di 150 minuti non solo mai noiosa ma dotata di una tensione crescente unica.
    Qui ciò che mi fa storcere il naso è che ci sono scene che sembrano legate frettolosamente (l'esempio più lampante secondo me è quando Bruce va a trovare Gordon in ospedale, praticamente manca una qualsiasi sequenza di raccordo tra quando si cala dalla finestra a quando lo troviamo seduto già a parlare col commissario...
    DeborohWalker ha scritto:Sì, ma si dia a Cesare quello che è di Cesare.
    Johnatan Nolan è lo sceneggiatore, ed è quello che ha fatto un lavoro certosino.
    Eddy ha scritto:Oh bene, dunque abbiamo finalmente la conferma di chi dei due fratelli Nolan sia quello davvero dotato di talento
    Aridanghete... Nessun film di Nolan è scritto "interamente" dal fratello. Con l'eccezione di Insomnia, C.Nolan ha firmato (da solo o in tandem) tutti i copioni delle sue pellicole: addirittura Memento, che molti scambiano per un'opera del fratello (lo è solo il racconto breve originale, da cui il film si distacca per molte cose) è scritto unicamente dal regista.
  • Veramente nella trilogia questo concetto è uno dei cardini, è riduttivo dire che il personaggio venga mostrato solo come uno che va in giro a menare criminali.. inoltre ci sono diversi momenti in cui l'intelligenza, soprattutto tattica, di Batman è in primo piano, e qui non fa eccezione soprattutto verso la fine.
    Diciamo che in questo terzo capitolo c'era già troppa carne al fuoco, e inoltre Bruce era abbastanza arrugginito, nella mente e nello spirito, dopo gli 8 anni di reclusione.. la sua proverbiale grinta manca in tutta la prima parte, ma emerge prepotentemente da quando evade dal Pozzo. Ma Batman non è stato snaturato.
    Direi di si, Batman è principalmente un detective, ma da quello che ricordo io nei film di Nolan non ha mai fatto un indagine, senza dimenticare che lui i gadget se li fa da solo è non è Lucius Fox dipendente.
    Ultima modifica di Don Homer il sabato 26 luglio 2014, 17:54, modificato 1 volta in totale.
  • Dire che Batman è "principalmente un detective" è oltremodo riduttivo. E in ogni caso ci sono le parti di Batman Begins in cui indaga sui suoi potenziali "alleati" o sui suoi avversari; ci sono le parti di The Dark Knight in cui investiga sulle scene del crimine di Joker.
    I gadget Fox comincia a costruirglieli dal secondo film (Nolan è un appassionato di James Bond, e ha utilizzato il personaggio di Freeman come novello Q), nel primo Bruce prende prototipi delle Wayne Enterprises e li assembla lui stesso. Ma anche negli altri due film, nonostante sia Fox l'artefice principale, Bruce mette sempre mano per apportare modifiche, come col sonar in The Dark Knight.
    DeborohWalker ha scritto:mi sento di dirlo, il suo personaggio è piuttosto inutile ai fini del film, ma si sa, che Catwoman era d’obbligo in una saga sull’uomo pipistrello.
    Infatti è un personaggio inserito in extremis. Nel soggetto originale Nolan e Goyer non l'avevano inclusa, ma Jonathan Nolan poi ha convinto il fratello a trovarle spazio dicendogli che non si poteva lasciare fuori un personaggio così importante della mitologia batmaniana con 3 film a disposizione.
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