[Peter Jackson] Lo Hobbit

Perché, come disse un saggio, "tutte le belle storie hanno bisogno di un'infiorettatura". E ce ne sono di cosi belle che una sola non bastava!
  • Bè, il film è bellissimo ma ho preferito il primo. Penso siano state sacrificate delle scene d'atmosfera, poco Beorn (uno dei miei personaggi preferiti nel libro), poco Bosco Atro (la scena della barca, Bombur che cade nel fiume, il banchetto elfico). Tauriel è un bel personaggio anche se occupa troppo spazio, più di quello dovuto ad un personaggio NON esistente nel libro ( buona soprattutto perchè rende manifesta l'idea che se il mondo intero sta male non credere che tu, re degli elfi silvani, potrai star bene isolandotene e basta; cattiva perchè non si limita a fare da spalla a Legolas, il cui volto rispetto a la vecchia trilogia pare sia meno sfilato, no, si innamora, pare, di Kili e riesce addirittura a salvarlo dal maleficio utilizzando una tecnica che credevo solo i più potenti elfi potessero compiere, tipo Elrond, ma a quanto pare anche un "umile elfa silvana" può svolgere).
    Troppi orchi, ovunque, pure sui tetti di Pontelagolungo (il setting migliore del film) simili a ninja. Quello che manca a questo film sono proprio gli attimi di respiro, troppa azione inutile quando c'era più bisogno di contemplazione a volte. La scena, patetica, del tentativo di uccidere un drago con il calore (che pena, tutto quel tempo poteva essere usato meglio, tipo per presentare Beorn, o nel Bosco Atro) è ben fatta ma inutile. Smaug incute timore, almeno fino alla suddetta scena, tutto fumo e niente arrosto si direbbe, perchè quella scena Non doveva esistere, da ogni punto di vista. Le persone con cui ho visto il film hanno detto di essere rimaste molto deluse, hanno detto che c'era poca magia nell'aria, le ho rincuorate ricordando loro che il film centrale di una trilogia è sempre quello più "particolare" e che rivedendo tutta l'opera nella sua interezza l'avrebbero apprezzato. Però, non so, molte cose hanno davvero perso la magia forse.
  • Icnarf, spoiler!!!
  • Non solo io, nano...
    (non hai letto il post prima del mio? Se lì gli spoiler non sono nascosti, continua tu la frase...)

    In ogni caso, ecco la recensione di uno che ha letto Il Signore degli Anelli ben 52 volte e Lo Hobbit più di 40.
    http://www.epochtimes.it/news/recension ... 2---124870
  • Valerio ha scritto: E poi oh, tutti sti orchi? Avrebbero anche rotto, sono il jolly per inserire un po' di action gratuito.
    Io sono tornato dal cinema con l'impressione d'aver visto non Lo Hobbit bensì Lo Orco. Mi ha davvero infastidito come praticamente ogni sequenza iconica del libro sia stata trasformata in una baruffa con gli orchi, non per una questione di mera infedeltà ma perchè a parer mio si è privato il film di ciò che caratterizza davvero Lo Hobbit, quella poesia-delle-piccole-cose tanto cara a Tolkien che impregnava ogni pagina del romanzo, dal buco comodo di Bilbo alla casa di Beorn e persino alla tana di Smaug. Ho gradito moltissimo le integrazioni e il mio sense of wonder è stato opportunamente stuzzicato dai magnifici panorami della Terra di Mezzo e dalla potente presenza scenica del drago, ma la sensazione di trovarmi non immerso in un mondo ma sballottolato su una giostra non mi ha lasciato per tutta la considerevole durata della pellicola, al punto che a tratti mi è parso più un lavoro di cervello animato da logiche commerciali piuttosto che di cuore, il che considerando l'indubbia passione che ha dato vita al progetto è non poco preoccupante.
  • Concordo con Dapiz su ogni punto. Sí, ok, bellissimo film e bellissimo drago. Tutto realizzato splendidamente, tutto interessante, se non fosse esistito il libro avrei avuto ben poco da ridire.

    Ma il libro è stato distrutto. Si è voluto rendere estremamente epica una storia che era sí epica, ma era anche delicata e con un fascino fiabesco.
    Lorenzo Breda
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  • Dapiz ha scritto:
    Valerio ha scritto: E poi oh, tutti sti orchi? Avrebbero anche rotto, sono il jolly per inserire un po' di action gratuito.
    Io sono tornato dal cinema con l'impressione d'aver visto non Lo Hobbit bensì Lo Orco. Mi ha davvero infastidito come praticamente ogni sequenza iconica del libro sia stata trasformata in una baruffa con gli orchi, non per una questione di mera infedeltà ma perchè a parer mio si è privato il film di ciò che caratterizza davvero Lo Hobbit, quella poesia-delle-piccole-cose tanto cara a Tolkien che impregnava ogni pagina del romanzo, dal buco comodo di Bilbo alla casa di Beorn e persino alla tana di Smaug. Ho gradito moltissimo le integrazioni e il mio sense of wonder è stato opportunamente stuzzicato dai magnifici panorami della Terra di Mezzo e dalla potente presenza scenica del drago, ma la sensazione di trovarmi non immerso in un mondo ma sballottolato su una giostra non mi ha lasciato per tutta la considerevole durata della pellicola, al punto che a tratti mi è parso più un lavoro di cervello animato da logiche commerciali piuttosto che di cuore, il che considerando l'indubbia passione che ha dato vita al progetto è non poco preoccupante.
    Bravo, hai espresso bene quello che mi ha deluso davvero della pellicola, e non solo me, ma anche gli altri con cui ho condiviso le opinioni. Lol per Lo Orco :D
  • Visto anch'io, e purtroppo devo concordare con voi. Il film è molto bello, visivamente è strabiliante (il drago su tutto), ma manca gran parte della magia del libro. E dire che Un viaggio inaspettato mi era piaciuto moltissimo e vi avevo trovato ben dosati la leggerezza e l'umorismo del libro con l'epicità e l'azione richieste da un film di questo genere. Qui invece le seconde si mangiano letteralmente i primi, ed è un peccato perchè è proprio questo mix che mi fa amare tanto Lo Hobbit.
    Per quanto riguarda le varie sottotrame aggiuntive ho gradito molto gli intrighi di Pontelagolungo e l'ampliamento della figura di Bard, abbastanza la missione di Gandalf, un po' meno Tauriel anche se mi ha fatto piacere rivedere Legolas. Ma mi ha dato l'impressione che tutti questi dilungamenti togliessero spazio al vero protagonista: Bilbo.

    Speriamo che il terzo ritorni sui giusti binari.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • La Desolazione di Smaug è il film dell'esalogia che finora mi è piaciuto meno. A fronte di scene grandiose, non ho avvertito quell'atmosfera e quell'immersione nella Terra di Mezzo che mi era familiare nelle pellicole precedenti.
    Meravigliose, come sempre, le ambientazioni: da Bosco Atro alle grotte degli Elfi, da Pontelagolungo alle sale di Erebor. Spettacolari scene d'azione con i ragni (bleah!), nei barili (con solite mirabolanti esagerazioni alla Peter Jackson) e con il drago. Memorabile confronto di Gandalf con il Negromante. Notevoli prestazioni di alcuni attori: tra i nuovi ho letteralmente adorato Thranduil, ottimo pure Stephen Fry alias il Governatore, Legolas è quello di sempre, di Smaug sono molto curioso di sentire il doppiaggio originale; tra i ritorni, monumentali Martin Freeman e Richard Armitage, mentre Balin mi è sempre più simpatico.
    Cosa non va allora? Per la prima volta PJ toppa una paio di attori: Tauriel è inguardabile e purtroppo anche Bard non mi convince pienamente. E, sempre per la prima volta, anche la cgi sembra poco credibile, nello specifico nel rappresentare l'oro fuso (devo però ammettere di non averne mai visto dal vero). Poi ci sono alcune scelte che mi fanno storcere pesantemente il naso: Thorin che davanti alla porta si arrende e se ne va al primo tentativo, l'aura angelica di Tauriel in una certa scena, la cicatrice (?) di Thranduil, la battuta di Kili sul contenuto dei suoi pantaloni. Non metto nemmeno in conto alcune incongruenze di sceneggiatura che, amen, si sopportano seppur con un minimo di fastidio.
    Rispetto ad un Viaggio Inaspettato, il ritmo è tornato ad essere forsennato: confido che l'extended recuperi un bel po' di materiale. Con queste premesse, Andata e Ritorno potrà comunque risollevare di parecchio la media della nuova trilogia.
  • Esalogia? No, dai.
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  • Bé, vuole esserlo.
  • Anche a me è piaciuto meno del primo, troppa azione, un po' sfiancante.
    Comunque visivamente è sempre uno spettacolo e Martin Freeman è bravissimo. Da digiuna della storia (che ho deciso di leggere prima dell'uscita del terzo capitolo) ho apprezzato il personaggio di Bard devo dire, poi Smaug è fatto veramente benissimo, non vedo l'ora di vedere l'attacoo a Pontelagolungo.

    Beh ad ogni modo non mi sono annoiata, le ore sono passate velocemente e nutro molte speranze nell'ultimo capitolo.

    Aaaah, ogni volta che sento la colonna sonora della contea mi emoziono...
  • Rivisto ieri sera in supermegaqualità e... Ne sono stata più entusiasta durante la prima visione :( in pratica ho visto i bordi delle lenti a contatto degli occhi di Legolas e Thranduil, questa cosa mi ha ucciso non poco la magia, come se fossi davanti a due cosplayer :P Credo che con la qualità HD che abbiamo oggi dovrebbero far caso a eliminare certi dettagli...
    Inoltre durante la prima visione avevo notato un possibile errore, che ho definitivamente confermato ieri sera durante la seconda: quando scappano coi barili Bombur distrugge il suo rotolando... Per poi rientrare in un barile vuoto...che però non c'è mai stato :P ogni nano occupava un barile singolo (tranne Bilbo), nessun nano è entrato nel barile di un altro per liberarne uno a Bombur... Da dove diavolo è uscito fuori quindi? *confido nella versione estesa*

    Per tutto il resto concordo pienamente con e parole di Dapiz.

    È un bel film e non mi ha annoiato nemmeno per un istante ma siamo ben lontani da quella magia e belle sensazioni che ho provato con LOTR (ma anche solo con "un viaggio inaspettato", nettamente superiore a questo). Spero che nel terzo capitolo torni ad esserci il cuore per l'universo di Tolkien.
  • La cosa inquietante è che parlando in giro ho scoperto che questo è il film preferito di tutta la saga (se così la si vuol chiamare) perchè: "fa schiattare dalle risate ahahah quel chiattone nel barile ahahah poi c'è anche la storia d'amore!"... tristezz :(
  • Visto qualche giorno fa. Nel complesso mi è piaciuto (Smaug è fantastico) , ma personalmente non ho gradito molto due cose: Tauriel, per carità l'attrice è bona, ma il personaggio è inutile al massimo, e le scene con Gandalf, troppe e spostano l'attenzione a quello che dovrebbe essere il punto focale della storia, lo scontro con Smaug.
  • Finalmente visto anch'io, ieri sera.
    Apprezzato. Molto. Molto più di quanto alcuni commenti letti mi facessero temere.
    Certo, l'infedeltà rispetto al romanzo di Tolkien è alta, ma era una cosa che già mi aspettavo e avevo messo in conto, anche alla luce di Un Viaggio Inaspettato, e quindi niente di sorprendente. Ero già sceso a patti un anno fa con la scelta di Jackson e della Warner di rendere la versione cinematografica dello Hobbit la trilogia-prequel della trilogia di LOTR.
    In quest'ottica, non mi sono nemmeno arrabbiato per le tante scene di Gandalf staccato dalla compagnia: è perfettamente comprensibile un accento così marcato sulle sue ricerche riguardo al Negromante, alla luce di quanto si sta preparando come grande pericolo che sarà al centro di LOTR. Per questo ho anzi potuto apprezzare queste digressioni, che se da una parte rischiano effettivamente di distogliere l'attenzione dello spettatore dalla trama principale del film, dall'altro sono funzionali all'affresco complessivo non solo di questa trilogia hobbittiana.
    Tauriel è piuttosto inutile: sì, qualcosa di concreto fa, più di quanto temessi, ma è davvero un'aggiunta dettata dalla carenza femminile (e di storie d'amore) nel romanzo di Tolkien, situazione forse inaccettabile per Hollywood. D'altro canto, non è che Legolas abbia un'utilità molto maggiore dell'elfa di lostiana memoria.

    Ma tolte queste osservazioni, ho trovato un film avvincente, ricco di azione, con ottime interpretazioni e altre comunque buone. Scene come quella della battaglia coi ragni sono emozionanti e lasciano incollati alla poltrona, la scena dei barili è molto caciarona ma il suo cambiamento rispetto al testo non mi è parso così sacrilego, e a fronte di una resa scenica tanto convincente, sostengo Jackson in questa scelta.
    Beorn sacrificatissimo, vero: ma probabilmente si è ritenuto poco importante ai fini tanto della trama1 (ricerca del tesoro), tanto della trama2 (Sauron che sta per tornare), gli si è dato quindi lo spazio necessario perché desse quelle informazioni utili ai nani e i suoi pony. Non confido molto nell'edizione estesa, sicuramente non per la bellissima scena dell'entrata alla spicciolata dei nani, visto che la sceneggiatura del film ha cambiato radicalmente il loro arrivo nella casa del mutapelle.

    Mi sono divertito, emozionato, ho goduto dell'ottimo Freeman che ancora una volta porta sullo schermo un Bilbo Baggins perfetto - per quanto agisca meno rispetto al primo film -, mi sono rifatto gli occhi per gli ottimi scenari neozelandesi e per cose magnifiche come Dol Gundur e soprattutto Pontelagolungo, uno spettacolo!

    Un plauso anche alla colonna sonora: il tema di Pontelagolungo è davvero calzante, e la canzone dei titoli di coda ha le giuste sonorità che non fanno stonare un pezzo cantato alla fine di un film di questo tipo :)

    E poi c'è Smaug.
    Smaug è la cosa migliore del film. Imponente, spaventoso, anche nella semplice visione 2D riesce a trasmettere quella sensazione di enormità e di "tuttezza" che rappresenta. Tutto in lui è curato perfettamente per quello che deve trasmettere allo spettatore, dalla resa estetica all'animazione, dal petto che si infuoca quando sta per sputare fuoco al doppiaggio, che anche in italiano risulta assolutamente efficace. Non vedo l'ora di rivederlo in originale per godere del doppiaggio di Cumbertatch, comunque!
    Ho apprezzato senza se e senza ma tutte le scene con lui, anche l'inseguimento nella Montagna tra lui e i nani. E anche il finale cliffhangerosissimo mi va più che bene.

    In sostanza, trovo La Desolazione di Smaug meno riuscito di Un Viaggio Inaspettato, che riusciva ad avere un equilibrio maggiore tra avventura epica e situazioni fiabesche, coniugando perfettamente le esigenze di connessione al libro e di riferimenti a LOTR. Questo equilibrio viene meno stavolta, e salvo qualche battutina e situazione più leggere (la fuga nei barili, in pratica), il tono del film è generalmente più cupo e d'azione.
    Ma nonostante ciò, è una pellicola che può stare a testa alta all'interno del progettone tolkeniano cinematografico di Peter Jackson, in cui tutti gli elementi sono al loro posto e lo spettatore può dirsi senz'altro soddisfatto per quanto raccoglie a fine visione. D'altronde, il capitolo centrale è sempre quello più delicato, e confido che l'ultimo tassello potrà solo migliorare la qualità particolare e generale.
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  • Ecco un articolo riguardo "Racconto di un ritorno", smentito il rinvio o addirittura una possibile cancellazione per una causa penale in atto.
    http://www.epochtimes.it/news/ritardo-n ... e---125180
  • Da BadTaste, la traduzione di alcune cose dette alla rivista Empire da Philippa Boyens:
    La produttrice e sceneggiatrice ha rivelato alcuni dettagli a Empire:

    Posso legittimamente dire che ad oggi il terzo film non esiste ancora. Pete lo sta montando. Come entità, arriverà tutto in una volta. In realtà non è esattamente così - abbiamo per così dire un rozzo assemblaggio della forma del film e delle recitazioni. Sono entusiasta, perché una delle storie che più sta a cuore è quella su Thorin.

    [...] Richard Armitage è stato straordinario nel rendere la discesa di Thorin verso la follia.


    La Boyens ha anche commentato il finale molto "aperto" del secondo film, una scelta che alcuni fan hanno trovato discutibile:

    Era una pausa naturale nella storia, il momento più ovvio per terminare il secondo film. E' stata una scelta così naturale che sono rimasta molto sorpresa quando il pubblico ha avuto uno shock! Se si riesce a immaginare cosa succede dopo, gli eventi che stanno arrivando... è una grossa porzione della storia. Non solo, ma si entra nel tono del terzo film, che decisamente - come il libro, tra l'altro - si avvicina al mondo della Terra di Mezzo per come appare nel Signore degli Anelli. Emergono dei tratti più foschi.

    

E sulla decisione di commettere il più elementare degli errori da film: separare i nani?

    Abbiamo preso questa decisione in modo da sperimentare l'attacco su Pontelagolungo anche attraverso gli occhi di persone con cui avevamo già percorso un lungo cammino. Volevamo che alcuni nani capissero cosa sarebbe successo in quella tempesta di fuoco, in quell'olocausto che piove sulla città. Bofur (James Nesbitt) apparirà di più nel terzo film. Una spaccatura incomincia ad aprirsi tra i nani. E non posso dire molto di più senza incorrere in spoiler per il terzo film, ma soprattutto è perché avevamo bisogno di lui proprio lì durante l’attacco del Drago.
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    E intanto la terza parte ha cambiato nome...
  • Disapprovo. Da un titolo simile si può dedurre che si intenda puntare più sulla componente action piuttosto che sull'anima più intima del romanzo, che per ora resta confinata a poche scene del primo film. Se ci sarà comunque del sano intrattenimento fantasy approverò, ma di Lo Orco Reloaded ne faccio volentieri a meno.
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