[James McTeigue] V per Vendetta
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L'anno scorso, con l'uscita di Sin City, il cinema "fumettistico" ha iniziato a ricevere visibilità e apprezzamenti che vanno al di là dei film di supereroi, ma cominciando ad adattare titoli considerati vere e proprie pietre miliari della narrativa disegnata.
E Alan Moore, considerato il più grande autore vivente, sarebbe la fonte ideale per ricavare dei capolavori, data la qualità delle sue opere; in passato però Moore e i fan sono rimasti delusi dagli adattamenti sottotono di From Hell e di League of extraordinay Gentlemen.
Nel 1994 la Warner annuncia che i fratelli Wachowski scriveranno la sceneggiatura del film di V for Vendetta, opera alla quale si erano interessati e di cui avevano proposto una prima versione già qualche anno prima dell'uscita di Matrix. Dopo il successo ottenuto dalla trilogia che vede per protagonista il rappresentante di giacche di cuoio nero, i due registi hanno guadagnato un maggior rispetto dalle case di produzione, e così gli è stato concesso di adattare il capolavoro di Alan Moore. Andy e Larry Wachowski decideranno però di occuparsi esclusivamente della sceneggiatura, lasciando la regia a James McTeigue, aiuto regista nella trilogia di Matrix e in Star Wars: Episodio 2 e 3. I fan iniziano subito a chiedersi a chi toccherà interpretare il ruolo dei due protagonisti e il primo nome non tarda ad arrivare: Evey Hammond sarà la bellissima Natalie Portman, che aveva già dimostrato le sue capacità interpretative e fatto innamorare alla follia molti ragaz... ehm, sì, torno serio.
L'attore che avrebbe dovuto vestire i panni di V, inizialmente avrebbe dovuto James Purefoy, ma dopo qualche ripresa si rende conto che lavorare sempre con una maschera lo mette in grande difficoltà. I Wachowski decidono di contattare una loro vecchia conoscenza: Hugo Weaving che aveva già interpretato l'Agente Smith nella loro precedente trilogia.
Dopo aver visto letto la scenggiatura Moore si è dissociato, per via dei numerosi cambiamenti che sono stati effettuati, cominciando un battibecco sulla stampa con critici che ritenevano il film uno dei migliori adattamenti di un fumetto.
Vabbè, il film è uscito e ora tutti possono guardarlo. Fin dalla prima proiezione V for Vendetta ha acceso discussioni politiche sul suo significato ideologico, e ipotizzando eventuali parallelismi con la cronaca attuale. Il regista ha però smentito, dichiarando che tutto il film è stato terminato prima degli attacchi terroristici a Londra (e comunque, aggiungo io, il fumetto è di 20 anni fa...)
Sono in difficoltà come non mai nel fare la recensione di questo film.
Come giudicare l'adattamento di un capolavoro del fumetto come questo?
Mah.
Uscito dal cinema la prima sensazione è stata: "Mamma che gran bel film!"
Poi, un'ora dopo, riflettendo a freddo, mi sono chiesto: "Ma che cavolo di adattamento è?"
Ci sono molti elementi differenti, ma lo spirito è sempre quello. Ed è realizzato bene. Ma indubbiamente ci sono un sacco di stravolgimenti dal fumetto, alcuni più accettabili, altri meno...
Ma in sintesi possiamo ritenerci soddisfatti dal film?
Il migliore è sicuramente Hugo Weaving, che mette a frutto la sua esperienza teatrale riuscendo a dare un grande spessore ad un personaggio la cui unica espressione è il sorriso beffardo di Guy Fawkes. E la sua recitazione viene impreziosita da una serie di scene che mettono in risalto la sua abilità, una su tutte il meraviglioso monologo che V enuncia durante la sua comparsa, scritto appositamente per il film. Peccato per l'assenza della dichiarazione d'amore-bisticcio di V alla giustizia, uno dei dialoghi più belli della graphic novel che avrei desiderato sentire interpretato dal bravo Hugo.
La seconda protagonista, la bella Natalie Portman, pur se meno esperta regala un'interpretazione di incredibile intensità.
E poi diciamocelo, come si può non approvare totalmente la sua interpretazione dopo averla vista vestita da Lolita nella camera del prete? Comunque riesce a reggere benissimo il ruolo difficile che deve affrontare, migliorando in molte scene il personaggio di Evey, che nel fumetto poteva forse risultare "piatto".
I cambiamenti, anche se in alcuni casi non sono modifiche indispensabili all'adattamento del film, sono tutti funzionali all'obiettivo finale del film. In particolare ho apprezzato particolarmnte la sequenza, completamente inventata, nel quale viene trattato il tema della satira politica. Certo, al posto di quella magari avrei preferito vedere più scene dal film, ma devo ammettere che anche così mi soddisfa. Peccato invece per l'esclusione di molti elementi che avrebbero reso il film ancor più trasgressivo: l'Evey che si prostituisce a inizio film è stato solo lasciato intendere agli spettatori che già avevano letto il fumetto, e anche il governo è stato modificato, per renderlo più simile ad una dittatura, e meno simile ai governi attuali. In particolare mi sono rammaricato dell'assenza della compagnia di trasporto "FedEx", sapiente gioco di parole che siglava gli EX-FEDerali.
E poi ci sono un paio di scene che nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere: chi avrebbe mai ipotizzato di poter vedere un giorno vedere V con un grembiulino da cucina mentre fa l'ovetto, oppure vedere V che corre in cerchio sullo sfondo della musica del Benny Hill Show?
Non ho potuto fare a meno di scoppiare a ridere immaginandomi la faccia di Alan Moore quando ha visto queste due scene...
Comunque gli elementi aggiunti trovano spazio ottimamente nel film, e li ho apprezzati: oltre alla già citata sequenza sulla satira, e alcuni monologhi di V assenti nella graphic novel, mi è piaciuto il continuo mostrare le reazioni della cittadinanza, anche se temo sia stato inserito unicamente in funzione di quella che è la scena finale.
L'effetto delle scie dei coltelli mi ha esaltato più del bullet time. Tra l'altro viene usato elegantemente e con discezione, non se ne abusa. Però, non posso fare a meno di sbavare pensando a film con combattimenti tra spadoni e katane nel quale verrà implementato questo effetto speciale!
Peccato per il finale, nel quale molte cose vengono banalizzate: il rapporto tra V e Evey, che nel fumetto sembra quello tra padre-figlia (Evey glielo chiede anche esplicitamente), nel film è molto più vicino a quello tra due innamorati, ipotesi che viene avvalorata per come vengono rappresentate in un altro punto della storia, e dandogli più importanza di quella che a mio parere si meriterebbero, la scena del bacio di Evey e la scena del ballo.
COmunque un buon film che dovrebbe soddisfare sia chi scoprirà per la prima volta V (anche se forse alcuni punti della storia che vengono sottointesi nel film potrebbero rimanere oscuri) e soprattutto non fa infuriare chi ha amato la novella di Moore.
In generale ha ragione, ma in questo caso la sua reazione è stata fuori luogo, IMHO.Dopo aver visto letto la scenggiatura Moore si è dissociato, per via dei numerosi cambiamenti che sono stati effettuati, cominciando un battibecco sulla stampa con critici che ritenevano il film uno dei migliori adattamenti di un fumetto.
Lui lamenta di aver parlato solo del governo Tatcher... ma non si rende conto che è un punto di forza quando un'opera parla di temi universali e il suo nucleo è facilmente "aggiornabile"? Secondo me è stata un'ottima idea quella di spostare l'ambientazione, non ha intaccato il messaggio, sebbene certa critica dica che V è diverso nei due media (e io non sono molto d'accordo).
Lo stesso per me... però è un adattamento quasi-libero fatto con coscienza e perizia! (Penso a "Spider-man", anche se il caso è moolto diverso).Uscito dal cinema la prima sensazione è stata: "Mamma che gran bel film!"
Poi, un'ora dopo, riflettendo a freddo, mi sono chiesto: "Ma che cavolo di adattamento è?"
Questa scelta non l'ho condivisa, anche se immagino i problemi con la censura e la necessità (?) di fare di Evey una dipendente della rete televisiva.Peccato invece per l'esclusione di molti elementi che avrebbero reso il film ancor più trasgressivo: l'Evey che si prostituisce
Non ne sarei così sicuro... per me siamo lì! Addirittura nel film manca il Fato, che è una presenza decisamente tirannica nel fumetto... Strano che l'abbiano eliminato del tutto, non tanto per la "storia d'amore" (ah ah!) ma perché sarebbe stato interessante parlare del rischio hacker e simili.anche il governo è stato modificato, per renderlo più simile ad una dittatura, e meno simile ai governi attuali.
Indimenticabili!chi avrebbe mai ipotizzato di poter vedere un giorno vedere V con un grembiulino da cucina mentre fa l'ovetto, oppure vedere V che corre in cerchio sullo sfondo della musica del Benny Hill Show?
A proposito dell'ovetto... c'è da dire che i Wachowski hanno giocato molto (forse un po' troppo) tra i parallelismi nella storia! In particolare tra l'amante di Evey e V o i genitori di Evey.
Ecco, in questo è molto meglio del fumetto. Compreso il finale... mette davvero i brividi.mi è piaciuto il continuo mostrare le reazioni della cittadinanza
(Come la scena del domino, che ha un impatto *completamente* diverso su carta e su pellicola!!)
Ma alla fine del fumetto mi sembra che, superati i dubbi sulla paternità, ci sia una forte sfumatura del genere (sebbene smorzata dal paterno passaggio di consegne).il rapporto tra V e Evey, che nel fumetto sembra quello tra padre-figlia (Evey glielo chiede anche esplicitamente), nel film è molto più vicino a quello tra due innamorati
Insomma, se non si è capito, io amo sia il film sia il fumetto
A presto,
Michele
Michele
Peccato veramente................Il film è fatto veramente bene, notevole la recitazione di Hugo Weaving, brava anche Natalie Portman, ben ricreata l'atmosfera e un'attenzione all'immagine quasi maniacale, ma dov'è l'adattamento? La storia cambia in continuazione per poi riallacciarsi e tornare fedele al fumetto e quando meno te lo aspetti cambiare di nuovo con un effetto alla pkfrittole....bhe forse adessso esagero. Film comunque da vedere perchè realmente ben fatto.
Visto finalmente stasera.
Letta la prima volta, la graphic novel mi era piaciuta ma non l'adoravo.
Riletta pochi mesi fa, mi ha colpito molto di più.
Il film ha contribuito a fissare ancor di più la mia sensibilizzazione verso una storia così potente.
Mi è piaciuto molto, davvero. Leggendo il post di Deboroh qui sopra noto maggiormente le differenze tra fumetto e trasposizione cinematografica, mentre durante la visione praticamente non ci ho fatto caso. Semplicemente mi è sembrato molto fedele, o comunque più fedele di quanto immaginassi. Lo spirito di quanto scritto da Moore, infatti, mi pare resti pressochè il medesimo, anche se forse alcune finezze della storia del Bardo sono omesse.
Ma il personaggio di V e soprattutto le sue motivazioni mi paiono fondamentalmente uguali nei due medium: il passato del personaggio è quello, il suo credo che lo porta ad agire anche. Insomma, il rischio era di farlo passare solo per un terrorista esaltato, invece a mio parere ben si analizza il moto di ribellione verso un governo oppressivo e nascostamente dittatoriale. Molto bravo l'attore, dunque, e molto brava anche la Portman nel ruolo non facile di Evey. Soprattutto per via della scena della [spoiler]finta reclusione[/spoiler] - che non pensavo avrebbero inserito nella pellicola.
Ok, alcune cose sono smorzate, altre sono semplificate... ma in generale il film mi è molto piaciuto, mi ha restituito gran parte delle sensazioni che mi ha dato l'opera di Moore... a parte alcune cose come
Letta la prima volta, la graphic novel mi era piaciuta ma non l'adoravo.
Riletta pochi mesi fa, mi ha colpito molto di più.
Il film ha contribuito a fissare ancor di più la mia sensibilizzazione verso una storia così potente.
Mi è piaciuto molto, davvero. Leggendo il post di Deboroh qui sopra noto maggiormente le differenze tra fumetto e trasposizione cinematografica, mentre durante la visione praticamente non ci ho fatto caso. Semplicemente mi è sembrato molto fedele, o comunque più fedele di quanto immaginassi. Lo spirito di quanto scritto da Moore, infatti, mi pare resti pressochè il medesimo, anche se forse alcune finezze della storia del Bardo sono omesse.
Ma il personaggio di V e soprattutto le sue motivazioni mi paiono fondamentalmente uguali nei due medium: il passato del personaggio è quello, il suo credo che lo porta ad agire anche. Insomma, il rischio era di farlo passare solo per un terrorista esaltato, invece a mio parere ben si analizza il moto di ribellione verso un governo oppressivo e nascostamente dittatoriale. Molto bravo l'attore, dunque, e molto brava anche la Portman nel ruolo non facile di Evey. Soprattutto per via della scena della [spoiler]finta reclusione[/spoiler] - che non pensavo avrebbero inserito nella pellicola.
Ok, alcune cose sono smorzate, altre sono semplificate... ma in generale il film mi è molto piaciuto, mi ha restituito gran parte delle sensazioni che mi ha dato l'opera di Moore... a parte alcune cose come
che hanno fatto storcere il naso anche a me, altro che il buon vecchio Alan, in generale considero l'opera decisamente riuscita e un film degno di essere visto.DeborohWalker ha scritto: E poi ci sono un paio di scene che nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere: chi avrebbe mai ipotizzato di poter vedere un giorno vedere V con un grembiulino da cucina mentre fa l'ovetto, oppure vedere V che corre in cerchio sullo sfondo della musica del Benny Hill Show?
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Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...
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Ma veramente pure nel fumetto mi sembrava ben chiara la loro storia d'amore platonica, altro che padre e figliaQuackmore ha scritto:Ma alla fine del fumetto mi sembra che, superati i dubbi sulla paternità, ci sia una forte sfumatura del genere (sebbene smorzata dal paterno passaggio di consegne).il rapporto tra V e Evey, che nel fumetto sembra quello tra padre-figlia (Evey glielo chiede anche esplicitamente), nel film è molto più vicino a quello tra due innamorati
E citiamolo sto Hugo Weaving, che è dannatamente bravo e così dannatamente sottovalutato! Meriterebbe di essere conosciuto di più!Bramo ha scritto:Molto bravo l'attore, dunque,