[Sam Raìmi] La Saga della Casa

Perché, come disse un saggio, "tutte le belle storie hanno bisogno di un'infiorettatura". E ce ne sono di cosi belle che una sola non bastava!
  • Mi sono stupito di trovare un topic su questa trilogia in questo forum.
    Proprio stamattina ho riguardato La Casa 2 per l'ennesima volta (da più di 10 anni custodisco gelosamente il dvd del film che ora è fuori commercio), e come sempre mi permette di affrontare le giornate con lo spirito giusto.
    Che dire? Sam Raimi ha realizzato uno dei peggiori superhero movies esistenti, Spider-Man 3 (una vera delusione, da parte di un super-appassionato ragazzone come lui, che l'ingresso nel grande circuito ha notevolmente cambiato), ma non dimentichiamo che ha anche realizzato uno dei più grandi film di tutti i tempi, appunto La Casa 2 (e si badi che non ho scritto "probabilmente"), definito - giustamente - un live-action cartoon.
    Il cartoon da Looney Tunes si mescola continuamente, a fasi alterne durante l'1h 2o' di spettacolo, con il gore: ma un gore non chirurgico e da macelleria come nel primo film, ma elegante, spesso esagerato ma elegantemente esagerato (vedi foto 9). Raimi attua qui l'esemplare scelta di glissare sul gore visivo e proseguire immediatamente con la narrazione, facendo assumere al film - come ha giustamente osservato il suo protagoniosta Bruce Campbell - un ritmo indiavolato da cartoon della Warner Bros. Il cartoon e il fumetto non sono mai stati, infatti, intercambiabili come in questo film: nessuno c'è mai riuscito come Sam Raimi. Le incredibili situazioni presentate nel film sono terrificanti ma la loro valenza anche comica non viene mai meno, assurgendo il tutto quasi a metafora di cosa è la vita e come ci si dovrebbe comportare al suo riguardo.
    La Casa 2 cos'è? La si può vedere come una tragedia, ma anche come favola nera, di certo la più riuscita del trittico: la giovane archeologa che vede morire entrambi i genitori e il fidanzato, è angosciata dall'anziana madre ormai irrimediabilmente preda delle Forze del Male (Forze che, bisogna riconoscere, hanno un fine senso dell'umorismo) e si affida al protagonista Ash, con cui niente la lega, ma lei vede che è il più assennato e maturo del gruppo, e non è difficile pensare che, se la disavventura fosse finita diversamente, lei ed Ash avrebbero potuto avere una storia.
    Gli effetti speciali del film sono poi da urlo: paga (poco, in realtà) De Laurentiis ma ancora niente CGI (siamo nel 1987), però il Demone di Kandar che si manifesta carnalmente alla fine l'avevo sempre scambiato per uno dei primi prodotti in CGI (vedi foto 12) , tanto è perfetto e "vivo" nei movimenti. Durante tutto il film non esitano a far capolino , però, diversi errori di cui Raimi poco si cura (si possono definire spesso "errori artistici", "licenze poetiche") ed effetti che, a uno sguardo attento, si dimostrano palesemente finti, ammiccando quindi allo spettatore in un sottile linguaggio metacinematografico.
    Il reparto sonoro, poi, sarebbe da Oscar®: indimenticabili tutti i vari rumori e versi: a chiunque mi dà 2 secondi di file audio di questo film, riesco a riconoscere in quale scena va collocato.
    Non manca, per Raimi, l'occasione di omaggiare gli effetti speciali in stop-motion del fondamentale Ray Harryhausen.
    Da segnalare inoltre il pezzo "Behemoth" della colonna sonora (che parte quando gli alberi attaccano in "branco" la magione prima della riscossa finale), realizzato da Joseph Lo Duca e la cui epicità è degna del Signore degli Anelli. Il vortice che si apre nel finale del film, Raimi ha sempre detto che era un omaggio a Il Mago di Oz: difficile non credergli vedendo l'ultimo film che ha sfornato.
    Questo film è in una posizione critica: alle spalle ha un film horror di planetario successo (La Casa, 1982) ma che non è per tutti i gusti e allontanerebbe quindi gli appassionati dell'avventura, mentre il terzo film (L'Armata delle Tenebre, 1992), pur potendo considerarlo una specie di Signore degli Anelli prima del tempo, è troppo comico (e meccanico nella sua comicità, a differenza del capitolo precedente) per accontentare tutti i fan. Senza contare che ne L'Armata delle Tenebre (troppo diverso: Raimi voleva raggiungere un pubblico più vasto) non torna l'Ash de La Casa 2, e basterebbe il solo fatto che il luogo spazio-temporale dove finisce Ash cambia dal 2° film al 3°. Il meraviglioso Ash de La Casa 2 - che matura progressivamente - è forse intrappolato per sempre nel Medioevo, e non potrà tornare mai più (in tutti i sensi). Negli abbondanti fumetti e videogiochi nonché nel - ebbene, sì! - musical teatrale tratti dal film, la sua figura ne esce spesso inveitabilmente banalizzata. Nessuno può resuscitare il vero, il grande Ash, il ragazzo della porta accanto che Raimi si divertiva a tormentare in tutti i modi, escogitando a suo danno situazioni sempre più comicamente insopportabili, come un personaggio da fumetto capace di pigliarle sode ma anche di rialzarsi sempre: nel film, oltre alla famigerata sequenza della sua mano che prende vita (come quella del Dottor Stranamore) e decide di fare di... testa sua (scena molto dinamica: Bruce Campbell era uno dei pochi attori capaci di recitare all'incontrario), c'è persino una scena in cui Dan Hicks - attore teatrale alle prime armi nel cinema - per sbaglio gli dà due pugni ben assestati, e Raimi non poteva che essere contento nel filmarli (un po' meno Bruce/Ash).
    Si trova al 49º posto tra i 500 film più belli di tutti i tempi secondo la rivista Empire, ed è sicuramente il film più originale di Sam Raimi, che lo cita continuamente nei suoi film e non manca di ritagliare cameo per il grande Bruce Campbell.
    Un film che ha fatto epoca ed è ormai una leggenda. Risultato: si possono anche, al limite, ignorare gli altri capitoli e visionare (amandolo) soltanto questo.
    Dovrebbero guardarlo non solo gli appassionati dell'horror, ma anche quelli dell'avventura e dell'animazione.

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    "We Have All The Time In The World" George Lazenby (e Louis Armstrong) in Agente 007 - Al Servizio Segreto di Sua Maestà (1969)
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