Be', in realtà dipende. Joker è uno di quei personaggi così iconici e sfruttati che, paradossalmente, non c'è una visione più o meno corretta. Mantenute le linee guida - la faccia pitturata da clown, la follia, l'incontrollabilità e l'imprevedibilità, la teatralità e una certa tendenza alla farsa e alla burla - il Joker può essere inquadrato sia come l'emblema dell'anarchia che come un semplice assassino dai modi originali, come un'acuta mente criminale ma anche come un bambino capriccioso e psicopatico troppo cresciuto.Daria ha scritto:Io sono molto incuriosita da questo ennesimo Joker, spero che gli diano una caratterizzazione più "giocosa" e meno cupa, alla fine è un burlone folle e un po' psicopatico, tutta la consapevolezza che gli aveva dato Nolan era un po' distante dalle linee guida del personaggio, no?
Certo, alcune caratterizzazioni potranno essere più o meno calzanti e più o meno appetibili soggettivamente parlando, ma in realtà il Joker di Nolan/Ledger è pienamente nel personaggio allo stesso modo in cui lo è quello di Burton/Nicholson e quello della serie animata, così come nei fumetti lo è quello di Moore, quello di Morrison, quello di Azzarello e quello di Snyder.