[Warner Bros/HP #5] Harry Potter e l'Ordine della Fenice

Perché, come disse un saggio, "tutte le belle storie hanno bisogno di un'infiorettatura". E ce ne sono di cosi belle che una sola non bastava!
  • Pure io ho apprezzato un bel po' questo film. Gli ammiccamenti a Ginny, Luna Lovegood, la rivalsa che sta iniziando ad avere Neville... bene, bene!
    Dapiz ha scritto: Non è incomprensibile la metodica con cui Goldenberg ha selezionato le scene da scartare: tutto ciò che non ha Harry Potter come protagonista totale è stato tagliato, e tutto il resto stipato in 138 minuti,
    Uhm. Non la vedo così.
    Mi sembra che il regista abbia fatto una scelta valida, ovvero si è chiesto: "Cosa raccontare in questo film?".
    E si è dato tre macro-sequenze.
    1- L'arrivo della Umbridge e il suo personaggio
    2- La composizione dell'esercito di Silente
    3- Lo scontro finale

    Dopo aver scelto queste tre parti dal libro, si è concentrato per raccontarle nel modo migliore, concentrandosi su di esse, quasi a comparti stagni. Ed è qui che il film ne guadagna in omogeneità, dove forse gli altri difettavano. Nei libri forse è più possibile permettersi di raccontare le azioni della Umbridge sparse nel corso dell'anno, ma nella versione cinematografica creare una sorta di "capitolo umbridge" mi è parsa un'ottima scelta.

    Peccato per il terzetto, che sta scemando sempre più.
    Radcliffe è un non-attore condannato per tutta la vita nel ruolo di Harry Potter, checchè voglia diventare lui (e già deve ringraziare perchè gli è andata grassa) ma non sembra voler minimamente migliorare di film in film. Proporzionalmente all'età, era più apprezzabile la sua performance nel primo film.
    Grint è ormai condannato a vivere facendo smorfie che spaziano dal "che schifo!" a "perchè cavolo sono qua?".
    La Watson sarebbe la più gradevole dei tre, ma sembra che tutti i registi l'abbiano sottoposta ad un sortilegio per il quale il suo ruolo nel film consiste in:
    a- saltare addosso ad Harry nella prima scena abbracciandolo. Quello è un punto fisso.
    b- ripetere almeno una volta ogni tre minuti "Povero Harry!"

    Vabbè, in fin dei conti sono soddisfatto da questo film, non so se nella mia classifica batte Azkaban, ma sono felice del regista.
    Ha imbroccato la via giusta, anche nel dare quella spinta più "paurosa" alla saga (direzione che inevitabilemnte prenderà sempre più) e se oltre al sesto film dovesse girare anche il settimo, ne sarei ben contento.
  • Mi trovo ad avere tutt'altra idea.

    Insomma, non mi è piaciuto. Così come gli altri, del resto. Certo, non è il peggiore, ma la cosa consola ben poco.

    Sarà forse un po' più legato insieme rispetto ai precedenti, ma è comunque decisamente poco comprensibile a chi non abbia letto il libro: si salta da una scena all'altra senza troppo senso. E alcune scene tagliate sarebbe stato meglio se ci fossero state. Per fare un esempio (ma non è l'unica cosa) è stata trattata malissimo la faccenda della fedeltà all'ES. Non esistono le monete magiche (che tra l'altro dovranno introdurre per forza), e la questione del tradimento, con relative conseguenze, ha poco senso. Anche l'Ordine della Fenice (che dà nome al film) è praticamente inesistente.

    Non condivido del tutto neanche diverse (lievissime, per carità) modifiche di alcune scene che, se fatte seguendo alla lettera il testo del libro, sarebbero state cinematograficamente molto più belle, senza aggiungere un secondo al film. Mi riferisco in particolare alla "fuga" di Silente (che nel libro non è del tutto una fuga), al ritiro dei gemelli Weasley e alla morte di Sirius.

    Gli effetti speciali, che spesso aiutano a migliorare i fantasy mediocri, qui non danno minimamente una mano. Escludendo Grop (che se ci avessero messo un disegno mio [non so disegnare] il risultato sarebbe stato migliore), anche tutto il resto è decisamente bruttino.

    Se a questo si aggiunge un cast generalmente incapace (a partire dal trio di protagonisti, ma anche gran parte del resto lascia a desiderare) e la scelta di tagliare al minimo i personaggi che hanno interpreti bravini (fondamentalmente Piton, che nel su ruolo di personaggio "odioso" sta benone), il risultato è deludentissimo.

    A risollevare un minimo il film, c'è quasi solo (in maniera, almeno da me, del tutto inaspettata), l'esordiente Evanna Lynch, perfetta nel suo ruolo di Luna. Adatta fisicamente (per quanto io sia tra quelli che la consideravano leggermente più alta), perfetta nel modo di muoversi e di esprimersi, ottima nella voce [in inglese, ma ancheil doppiaggio non è pessimo]. Peccato che la sua parte poteva essere scritta molto meglio.
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  • Non ho gradito particolarmente questo film. Sarà la presenza quasi inesistente di Tonks (tra l'altro me la immaginavo in tutti i modi tranne che in quel modo) o Kreacker che sembra messo lì per fare presenza. Certo che per chi guarda solo i film di Potty senza leggere i libri è un vero dramma. Fortuna che l'interpretazione della Umbrige è fatta molto bene, anche il fuochi dei gemelli Weasley e la loro fuga non era male, Luna era lunatica al punto giusto. Questo film ha avuto un pò di alti e bassi, l'inizio era quasi noioso poi hanno riempito gli ultimi 15 minuti di tante cose tutte insieme.
    Bah, tra l'altro potevano mettere in risalto Ginny piuttosto che le occhiatine "picci picci bau bau" tra Ron e Hermione.
    E questo film è fatto, vediamo il prossimo...
    Una rarità etnica in technicolor

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  • Hybiscus ha scritto:Bah, tra l'altro potevano mettere in risalto Ginny piuttosto che le occhiatine "picci picci bau bau" tra Ron e Hermione.
    E questo film è fatto, vediamo il prossimo...
    Pienamente d'accordo. E sono svariati gli elementi tralasciati nonostante siano utili, se non fondamentali, nei prossimi capitoli...
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  • Hybiscus ha scritto:Sarà la presenza quasi inesistente di Tonks (tra l'altro me la immaginavo in tutti i modi tranne che in quel modo) o Kreacker che sembra messo lì per fare presenza.
    Kreacher E' messo lì solo per fare presenza: lo volevano tagliare dal film, ma poi è intervenuta la Rowling in persona (che di solito non si cura dei film) per suggerirgli sommessamente e simpaticamente di non farlo o per il settimo film si sarebbero ritrovati con le mani legate. E in effetti, senza dir nulla di compromettente, posso dirti che è così.
    Comunque, adoro la sua voce :D
    LBreda ha scritto:E sono svariati gli elementi tralasciati nonostante siano utili, se non fondamentali, nei prossimi capitoli...
    mmm, se ti riferisci al medaglione, o allo specchio di Sirius, io Deathly Hallows l'ho letto e ritengo che la scelta di non inserirli non influirà più di tanto sul film.
  • Dapiz ha scritto:E' messo lì solo per fare presenza:
    Il problema è che anche L'Ordine della Fenice è messo lì per fare presenza. O quasi. Se avessero chiamato il film Harry Potter e L'Esercito di Silente, sarebbe forse stato quasi altrettanto appropriato.
    LBreda ha scritto:mmm, se ti riferisci al medaglione, o allo specchio di Sirius, io Deathly Hallows l'ho letto e ritengo che la scelta di non inserirli non influirà più di tanto sul film.
    Per lo specchio forse hai ragione. Ma, ad esempio, per le monete truccate da Hermione per mettere insieme l'Esercito di Silente, la vedo un po' più complicata. Oltre ad essere, in un certo senso, un buco narrativo.

    Ah, DH lo ho letto anch'io ^_^
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    Funziona! Visto con la gens sollatia al mare e devo dire di non essere rimasto affatto deluso. Il film, appunto, funziona, è abbastanza efficace e intrattiene quanto basta trasponendo i punti essenziali del quinto libro, uno dei più dispersivi. Ovviamente siamo ben distanti dal capolavoro, o anche solo dall'autorialità vaga o spiccata che si poteva rintracciare nei primi tre capitoli. Il progetto Harry Potter, che sulla carta si fregia di essere una delle storie più perfette, calcolate al milimetro con una previdenza leggendaria, nei film sappiamo tutti come è andato a finire. Si poteva aspettare la fine della storia, osservandone l'evoluzione e decidendo cosa tagliare e cosa tenere delle tantissime sottotrame disseminate per i sette volumi, ma a quanto pare si è preferito andare allo sbaraglio con premesse e toni narrativi mutevoli da capitolo a capitolo, trasponendo a spizzichi e bocconi un po' tutto, e finendo per avere una sfilza di filmetti autoconclusivi, senza una direzione precisa. E ovviamente questo è uno dei capitoli che più risente di questo difetto strutturale: l'ordine della fenice che già nel libro era formato da personaggi minori saliti alla ribalta, qui diventa composto da una serie di facce quasi del tutto sconosciute. Di Lupin ci si ricorda a malapena, ma già con Sirius iniziano i primi problemi. Il ruolo fondamentale che ha nel quinto libro presuppone una frequentazione del personaggio abbastanza assidua, mentre a causa di sceneggiatori lavativi nel quarto film il personaggio era quasi totalmente assente. La fatica di doverlo nuovamente presentare ad un pubblico che se lo ricorda a malapena si sente, e le numerose scene che gli dedicano per restituirgli spessore e popolarità hanno del forzato. Per non parlare poi del nomignolo Felpato, residuato della sottotrama dei malandrini brutalmente tagliata dal terzo film, che qui riappare magicamente con tanti saluti a chi della saga libresca non ha potuto fruire. E meglio tacere anche della sparizione di Percy, che era stato introdotto nei primi due film per avere quell'ascesa nel quarto e quinto che poi non c'è stata, o la mancanza di Dobby a cui ci si sarebbe simpaticamente potuti collegare per mezzo di Kreacher (e il modello 3d già l'avrebbero avuto), o la mutazione dei dissennatori che adesso girano senza cappuccio. Cellule Impazzite che faticano a seguire un percorso ben preciso. Ma senza dubbio ciò che più di ogni altra cosa accentua questa autoconclusività è la mancanza di una benchè minima introduzione nel film precedente che potesse anticipare i diverbi tra il ministero e Hogwarts. In questo film ci si trova questo fantomatico ministero brutto e cattivo guidato dal fascistissimo Cornelius Caramel che manco ci si ricorda chi è, e pensare che sarebbe bastato mantenere il litigio tra Caramel e Silente al termine del quarto per dare un senso di omogeneità al tutto. E si potrebbe continuare ancora a lungo a lamentarsi in maniera più o meno nerd delle diversità della trasposizione, anche se forse proprio per questo film non sarebbe il caso visto che dopo i due di Columbus è sicuramente il più fedele. Ciò che invece si elogiano sono alcune cose deliziose, come l'interpretazione della Umbridge, veramente magistrale, e le lunghe sequenze musicali che servono a dare l'idea del passaggio del tempo, supplendo molto bene al senso di lunghezza e dispersività del quinto libro. Altra cosa molto buona è la caratterizzazione di Luna Lovegood, mentre per Bellatrix il giudizio rimane sospeso dal momento che la dark lady completamente folle potrebbe apparire esagerata, ma non c'è da stupirsi visto che a interpretarla è la mogliettina di Tim Burton, e in fin dei conti meglio così, almeno i semplici spettatori dei film potranno mettere nella memoria a lungo termine qualche personaggio potteriano che non sia il solito trio, Silente o Hagrid. Insomma, nel complesso il film è accettabile e sospende abbastanza bene un'incredulità che era stata messa duramente alla prova da alcune evidenti stonature del quarto. Non sono presenti quei gestacci, modernismi e tocchi di humor imbarazzanti che mi avevano fatto odiare il Calice e, paradossalmente, questa è la cosa che più di ogni altra temevo poco prima di accingermi alla visione. Promosso con un sospiro di sollievo.
  • LBreda ha scritto: Per lo specchio forse hai ragione. Ma, ad esempio, per le monete truccate da Hermione per mettere insieme l'Esercito di Silente, la vedo un po' più complicata. Oltre ad essere, in un certo senso, un buco narrativo.
    Dettagliuzzi come le monete sono il genere di cose che nei film è completamente ignorato, perciò non vedo il problema :) :) :)

    ( :stronk: )
  • Bè, dettagliuzzo non del tutto... [spoiler]Nell'ultimo film che fanno? Si incontrano in corridoio tutti insieme e si dicono: "ma dai, riformiamo l'ES!"?[/spoiler]
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  • LBreda ha scritto:Bè, dettagliuzzo non del tutto... [spoiler]Nell'ultimo film che fanno? Si incontrano in corridoio tutti insieme e si dicono: "ma dai, riformiamo l'ES!"?[/spoiler]
    Pardonami, ma
    [spoiler]l'Ordine perchè si è precipitato al Ministero alla fine del film? Ti pare sia stata fornita qualche spiegazione? ;)

    (ho messo in spoiler perchè non si potessero intuire dettagli di Deathly Hallows)

    Nel settimo film sì, si ritroveranno tutti nella Stanza delle Necessità e, se proprio proprio, spiegheranno che sono stati contattati da $personaggi... delle monete non c'è nessun bisogno. [/spoiler]
  • Effettivamente non hai tutti i torti.
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    Arriva alla regia David Yates, colui che darà l'impronta definitiva alla vita cinematografica di Harry Potter: oltre a girarne il finale sarà lui che, a partire da L'Ordine della Fenice, ne dirigerà quattro film su otto, ovvero l'esatta metà della saga.
    Questo film è però particolare anche perchè è (e sarà) l'unico di tutta la saga a non essere sceneggiato da Steve Kloves, bensì da Micheal Goldenberg, scrittore che si è ritrovato a dover adattare in un copione il romanzo più lungo (I Doni della Morte sarà smezzato, neanche ci provano a farne un solo film).
    Consci dell'impresa (e della scrausità de Il Calice di Fuoco) sia i produttori che la Rowling hanno detto a Goldenberg di tagliare quello che riteneva giusto (con i dovuti aggiustamenti, infatti la scrittrice inglese ha suggerito di reintegrare Kreacher) a patto che potesse risultarne un gran bel film.
    Considerando la difficoltà della sfida, considero la missione riuscita: Goldenberg ha pensato di rimanere fedele più allo spirito del libro che al testo vero e proprio, andando contro a molti fan ma confezionando una buona pellicola.
    Ad esempio, Goldenberg si è visto costretto ad eliminare a malincuore il Quidditch per problemi di spazio, ma ha cercato comunque di sviluppare in altre scene Ron che affronta sfide personali ottenendo buoni risultati così come Harry; allo stesso modo sono stati ritenuti trascurabili l'ospedale San Mungo, Fiorenzo insegnante di Divinazione, Rita Skeeter e la visione dei giovani Sirius, Piton, Lily e James Potter (se quest'ultima da fan mi dispiace, potrebbe essere una mossa valida per accrescere l'effetto del mega-flashback ne I Doni della Morte).
    Non tutto il merito però è da imputare alla valida sceneggiatura: David Yates riesce a tradurla in immagini efficaci come solo Cuaròn era riuscito a fare. I suoi punti di forza sono sicuramente l'ottimo utilizzo dello spazio nell'inquadratura della cinepresa e l'azzeccato senso del ritmo nelle scene, compresi i tempi comici... ebbene sì, il film presenta anche una buona ironia ed è addirittura divertente, si ride in più di un'occasione! Poi a differenza dei capitoli precedenti qui vengono date molte informazioni in poco tempo, come avviene nel montaggio con le notizie sulla Gazzetta del Profeta o per gli allenamenti dell'Esercito di Silente che proseguono mostrando i miglioramenti dei propri membri.
    Il casting è riuscito a scovare attori validi che con interessanti caratterizzazioni sono riusciti a dare vita in modo memorabile ai nuovi ingressi di questo capitolo: Luna Lovegood e Bellatrix rimangono impressi nella mente, ma la professoressa Umbridge riesce addirittura a rubare la scena ai protagonisti della storia, con i suoi completini rosa pastello e i piattini coi micetti che la rendono un personaggio perfino migliore di quanto non fosse tra le righe scritte dalla Rowling.
    I membri dell'Ordine della Fenice qui introdotti mi sono sembrati molto sacrificati: Kingsley fa poco e niente (vabbè, come nel libro) mentre Tonks si limita a fare qualche smorfia cambiando naso a tavola, perdendo l'ingenuità e la sbadataggine che me l'avevano resa simpatica nel libro, apparendo quasi solo come una streghetta punk e ribbbbbelle. E' un peccato non averla potuta vedere adeguatamente in versione spensierata, dato che nel sesto e settimo film sarà improvvisamente maturata e con la testa impegnata in pensieri più cupi.
    Dudley in versione rapper perde gran parte del fascino grottesco del personaggio; lo stesso si può dire anche per Sirius Black in versione "pulita", che sopravvive (ehm...) solo per il ricordo del folle evaso da Azkaban visto nel terzo film, anche per l'interpretazione di Gary Oldman che evidentemente si trovava più a suo agio interpretando la versione psicotica di Sirius.
    Ron e Hermione continuano a dare soddisfazioni nelle proprie interpretazioni, mentre Daniel Radcliffe si conferma una scommessa persa, dato che crescendo continua a dimostrarsi sempre più non all'altezza dei suoi compagni, per via della sua recitazione scrausa e la fisicità di un ranocchio artritico.
    Piacevole anche la ripresa di alcuni elementi visti in passato, come le scale di Hogwarts che si spostano (nei film non si vedevano più dal secondo film, mi pare, e nei libri sono ugualmente state messe nel dimenticatoio) o della comparsata di Percy al servizio di Caramell; l'inserimento di Percy è davvero minimo e incomprensibile per chi guarda solo i film, ma è una citazione che i lettori dei romanzi possono apprezzare.
    Insomma, un gran bel film che riesce a prendere il meglio di HP, sviluppando a dovere la trama e i personaggi senza trascurare l'aspetto d'azione (dove forse peccavano i primi 2 film); a riguardo è spettacolare il climax che si raggiunge con l'attacco dell'Esercito di Silente al Ministero.
    Dapiz ha scritto:la regia più scialba. Yates pesca a piene mani dai colleghi, proponendo un pout pourri di già visto che passa da Jackson a Spielberg, peraltro ripetendo le stesse soluzioni, gli stessi stacchi e cambi di scena più volte, non sforzandosi in una sola occasione d'infondere un po' d'originalità nella "sua" opera.
    Mah, pur non essendo autoriale come Cuaròn, io ho trovato la performance di Yates più che positiva; fin dalla sequenza iniziale coni Dissennatori che attaccano Dudley e Harry il regista utilizza la cinepresa in un modo mai banale, ricercando sempre inquadrature e stacchi che arricchiscano l'atmosfera e il pathos di una scena.
    LBreda ha scritto:la questione del tradimento, con relative conseguenze, ha poco senso. Anche l'Ordine della Fenice (che dà nome al film) è praticamente inesistente.
    Beh, non mi pare. O meglio, viene inserita in modalità differenti (come viene fatto in più casi in questo film e nel successivo): tutti credono che sia Cho Chang ad aver tradito l'ES, ma poi c'è un ulteriore sorpresa quando si scopre che Cho ha parlato solo sotto l'effetto della pozione della verità. Gli effetti sono gli stessi, cambia il modo in cui si arriva ad essi.
    LBreda ha scritto:Gli effetti speciali, che spesso aiutano a migliorare i fantasy mediocri, qui non danno minimamente una mano. Escludendo Grop (che se ci avessero messo un disegno mio [non so disegnare] il risultato sarebbe stato migliore), anche tutto il resto è decisamente bruttino.
    Brrrr, sì Grop è inquietante (nel peggiore dei sensi) ma il resto mi è sembrato fatto benino, in particolare Kreacher e gli scontri magici.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • DeborohWalker ha scritto:Piacevole anche la ripresa di alcuni elementi visti in passato, come le scale di Hogwarts che si spostano (nei film non si vedevano più dal secondo film, mi pare, e nei libri sono ugualmente state messe nel dimenticatoio)
    Faccio solo due precisazioni: le scale semoventi non si vedevano più dal Prigioniero di Azkaban e nei libri non si è mai parlato della grande scalinata che compare nei film. Si accennava soltanto a qualche scala che cambiava direzione in determinati giorni della settimana o con gradini che sparivano di tanto in tanto. ;)
  • Dopo la mezza delusione del quarto film di Harry Potter, ecco una pellicola che risolleva la qualità dell'opera. Dopo i primi due è probabilmente il mio film preferito, prima ancora del terzo, per svariati motivi. L'attrice che interpreta la Umbridge, per esempio, è uno validissimo. E' perfetta, non è fisicamente come me la ero immaginata leggendo il romanzo, ma poco male dato che va benissimo così. Arcigna sotto l'apparenza tutta zuccherosa, è caratterizzata benissimo.
    Poi per come è adattato. In un film di Harry Potter (e in qualunque film tratto da qualcosa) non potremo mai aspettarci la fedeltà assoluta all'opera di riferimento, come è tralaltro giusto che sia, ma il segreto è appunto saper adattare il linguaggio del libro a quello del cinema. Qui ci si riesce bene, escludendo certo tante cose essendo il tomo più lungo dei 7 della Rowling, ma tenendo quelle importanti.
    Alcune cose risultano solo abbozzate (il rapporto con Cho, per esempio), ma la storia viene ben raccontata, la trama è abbastanza chiara allo spettatore. Silente è bravissimo nella sua seraficità mentre il Ministero gli dà addosso, Bellatrix e Lucius Malfoy maiuscoli nelle loro interpretazioni. I sogni angosciosi di Harry sono ben resi.
    Quello che ai tempi della visione del film non mi piacque è la fine di Sirius. Ripensandoci ora (pur ricordandolo poco) non era fatta troppo velocemente o male (come può essere la rivelazione di Piton sull'identità del Principe Mezzosangue nell'ultimo film), ma all'epoca a pelle mi era sembrata sbagliata e troppo repentina, forse perchè all'epoca mi aspettavo ancora che nell'ultimo romanzo la Rowling facesse tornare Sirius perchè dietro il Velo non si è davvero morti. Boh.

    A parte questo, il film offre varie scene lol, come Gazza che attacca inumerevoli editti della Umbridge sui muri di Hogwarts, e le scene all'Ufficio Misteri sono realizzate bene e in modo credibile.
    Insomma, una buona prova, meglio sicuramente del sesto film.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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