[Bonelli] Magico Vento

Editore che ha dato i natali ad alcuni dei personaggi più iconici della tradizione fumettistica italiana, toccando tanti generi diversi ma con uno stile unico e inconfondibile.
  • Letti i numeri 122 e 123

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    SPOILER

    Il duello decisivo tra Magico Vento e Hogan si svolge piuttosto in fretta dopo il lungo inseguimento. Manca quindi di intensità secondo me, ma non di crudeltà dato che Manfredi condanna ad una punizione atroce il cattivo numero uno della serie: divorato dagli alligatori. Ci sta come scelta, ma non mi sarebbero dispiaciuti una battaglia più aspra tra i due avversari e uno scambio di battute finalI con baffone in punto di morte. Resterà comunque uno dei migliori antagonisti bonelliani di sempre.

    Conclusa la saga degli Antichi, comincia l'ultima trasferta del protagonista in un'ambientazione tipicamente texiana. Passare in maniera così netta da un western fantasy a un western puro mi ha po' disorientato durante le prime pagine, ma l'albo "Sentieri di sangue" si è poi rivelato un ottimo inizio della fine mostrando un texas violento e pauroso. L'epilogo con la nana che esce dal pozzo è da manuale.
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    Con il numero 130 ho concluso ieri la lettura della serie regolare di Magico Vento dopo 2.273 giorni da quando l'avevo cominciata. Ricordo quando uscì il primo volume 'Fort Ghost' nel '97: lo comprai, lo lessi e dissi: "Non fa per me" *_*. E' stata una coincidenza aver recuperato in blocco tutti volumi proprio quando la chiusura era prossima. Non ho seguito consigli o altro ma ho solo assecondato un'idea del momento (e un buon prezzo su eBay) per scoprire così uno dei migliori fumetti italiani di sempre.

    Come è andata a finire? [spoiler]Con la morte dell'apache Victorio, che non è mai stato degno di un dito di Cavallo Pazzo, e un ultimo confronto tra Magico Vento e gli Antichi. In un certo modo Manfredi ha dato quello che chiedevo al numero 123:
    ...non mi sarebbero dispiaciuti una battaglia più aspra tra i due avversari e uno scambio di battute finali con baffone in punto di morte.
    Una buona scelta tenersi Hogan per la fine, anche se come ombra ultraterrena. Estrella compagna di vita per Ned ha un senso per dare al personaggio un futuro di pace, o almeno una speranza di normalità. Non è la migliore donna della serie, se fosse un film direi che tra i due attori non c'è alchimia, ma meglio che farlo partire solitario verso un sole che tramonta. Certo che ne ha passate tante: infallibile pistolero, potente stregone, sciupafemmine senza neanche il bisogno di sforzarsi, ma non è uscito vincitore da nessuna guerra. La Storia con la "s" maiuscola non glielo poteva consentire.

    Nel dialogo con l'ombra due frasi bastano per spiegare il personaggio:

    "Sei l'eroe delle cause perse Ned."
    "Vinte o perse erano cause giuste."[
    /spoiler]

    Mi resta ancora da leggere lo speciale.
  • Magico Vento Speciale

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    Tre storie raccontate da un anziano ma sempre in gamba Poe ritiratosi a vita privata nei dintorni della Chicago del 1912. Un efficace stratagemma, quello degli intemezzi disegnati da Matteoni, per introdurre avventure mai apparse sul mensile.

    [spoiler]In particolare la prima - "Ragno e Coyote" - avrebbe dovuto far parte della serie regolare collocandosi tra i primi numeri. Tuttavia non fu pubblicata perché non si adattava agli sviluppi successivi delle vicende legate a Hogan. Ne deduco che Manfredi cambiò idea quando ormai era già stata completata (nel 1997, anno dell'arrivo di Magico Vento in edicola, stando alla firma di Marcello sull'ultima tavola) ma per fortuna ala fine hanno trovato il modo di proporla ai lettori. Peccato solo che sia l'unico lavoro del compianto Marcello per Magico Vento.

    La seconda mini-storia riguarda un'indagine che Poe conduce da solo. Un episodio che dimostra una volta di più come la spalla di Magico Vento in realtà sia un personaggio del tutto autonomo che non avrebbe problemi a sostenere una propria serie.

    La terza è un epilogo che segue direttamente il numero 130 del mensile e devo dire che non mi aspettavo di leggerlo. Manfredi ci mette un po' di tutto: western, fantasy, lotta di classe e l'amicizia tra i due protagonisti, prima di chiudere lasciando in sospeso la domanda che dà il titolo: Magico Vento nel 1912 è vivo o morto? In fondo ha poco importanza saperlo: è un finale, e le future nuove avventure non credo che ripartiranno da esso. Forse ci verranno narrati ulteriori sviluppi della vita di Ned in Messico, ma io spero che si ritorni al periodo iniziale tra i Lakota.[/spoiler]


    Terminati gli albi Bonelli, ho ancora da leggere il libro della Editoriale Mercury: Magico Vento - L'ultimo WEstern Bonelli tra novità e tradizione.

    A cura di Gisello Puddu
    Pubblicato da Editoriale Mercury
    Stampato in Italia nel 2008
    Lingua: italiano
    Specifiche: 21 x 28,5 cm, cartonato con sovraccoperta, 194 pagine
    Prezzo. € 40,00

    Prefazione di Luciano Tamagnini - pag.5
    Cap. 1 - pag.7 - Magico Vento L'ultimo western Bonelli tra novità e tradizione
    Cap. 2 - pag.29 - Magico Vento e l'eroe bonelliano
    Cap. 3 - pag.39 - Magico Vento tra Storia e fiction
    Cap. 4 - pag.59 - Gianfranco Manfredi profilo artistico
    Cap. 5 - pag.91 - Il segno grafico della serie
    Cap. 6 - pag.157 - Cronologie e fumettografia illustrata

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