Bonelli: Mister No
Inviato: sabato 02 giugno 2007, 17:30
Apro questo topic per parlare un po' di un fumetto trascurato e che tuttavia ha campeggiato nelle edicole italiane per trent'anni. E soprattutto per infastidire Grrodon, avverso ai bonellidi.
La storia
Le avventure di Mister No vanno dal 1951 al 1969.
Jarry Drake è un reduce di guerra che, stanco della violenza e delle ipocrisie della società statunitense, si rifugia nell'ancora innocente Amazzonia, e più precisamente a Manaus. Il suo carattere bastiancontrario, restio a scendere a compromessi, gli è valso il soprannome di Mister No.
Tuttavia neanche nel paradiso/inferno verde il pilota turistico (questa la sua nuova occupazione) riesce a stare lontano dai guai: numerose le peripezie vissute per il mondo, in compagnia di numerose spalle, la maggiore delle quali è Otto Kruger, detto Esse-Esse, ex-soldato tedesco che la censura trasformerà in paladino antinazista. Tra le numerose donne frequentate da Mister No, memorabile Patricia Rowland, mentre merita un'accenno Paulo Adolfo, propietario del bar dove spesso si rifugiano a bere Mister No e i suoi amici.
Mister No, da bravo antieroe disincantato e romantico, decide di cambiare aria del 1969, quando anche Manaus, da lui scelta come rifugio dalla "civiltà" newyorkese, si trasforma in una città industrializzata, estranea a quell'atollo di semplicità che era dieci anni prima. Si trasferisce così in un'altra località sudamericana, dove ritrova l'amico Esse-Esse, che già da tempo si era allontanato dalla trasformata Manaus.
La Magica Amazzonia
Nel 1965 l'Amazzonia era ancora fortemente inesplorata e sicuramente costituiva un ambiente affascinante con le sue intriganti atmosfere esotiche e le varietà etniche che la popolavano. Guido Nolitta alias Sergio Bonelli, vi aveva fatto un viaggio proprio in quell'anno e ne era rimasto fortemente colpito e si era chiesto come doveva essere quella stessa regione una decina di anni prima, dunque ancora maggiormente inesplorata.
Inoltre, qualche anno prima, a Palenque, Messico, aveva notato un pilota bardato con un cinturone e una pistola, che si faceva chiamare Capitan Vega. Questi aveva accompagnato lo stesso Bonelli in visita a un tempio nella giungla dello Yucatan: in questa occasione era emersa la confidenza del pilolta con gli indios Lacandones.
In quell'occasione Nolitta aveva fantasticato sulle molteplici esperienze di cui poteva fregiarsi lo stambo pilota, ma è stato solo con l'arrivo in Amazzonia che l'idea di una serie a fumetti lì ambientata iniziò a prendere forma.
La Miniserie
Una decina di anni dopo, nel 1975, Mister No esordì nelle edicole con il primo albo, Mister No. Idealmente doveva essere una miniseria per l'estate: ma l'inaspettato successo spinse Bonelli a trasformarla in una serie regolare.
Le tavole di prova erano rimaste nel cassetto per un po' di anni: i tempi infatti non erano ancora maturi per pesentare un personaggio ricco di dubbi e sfaccettature, in contrapposizione al celebre e collaudato Tex senza macchia e senza paura.
L'epopea di Mister No
Dopo un primo periodo di insicurezza (ad ambientazioni realistiche si ambientavano situazioni fantastiche alla Zagor), Mister No acquisì una propria identità e divenne il primo fumetto non-western della Bonelli: in questo senso l'apporto di Mister No al mondo dell'editoria fu grandissimo, in quanto contribuì a un'apertura mentale che avrebbe poi favorito il nascere di altre celebri serie, come Martin Mystere, Dylan Dog, Nathan Never, Legs e altri.
Mister No, nel frattempo, pur vendendo meno dei celebri colleghi Tex e Zagor, guadagnava bene: la sua epopea procedeva snodandosi non solo nella misteriosa Amazzonia, ma anche in Africa, in Giappone, a New York e un po' in tutto il mondo.
Ma quando Bonelli cedette il testiome ad altri autori per dedicarsi al suo compito di editore, iniziarono a crearsi alcune discrepanze: Mister No alternò a numeri buoni (se non addirittura ad alcuni capolavori: non ne ho idea, perchè pur disponendo della serie completa non l'ho letta tutta) molti numeri mediocri, facendo scadere così questo ottimo personaggio in una svilente routine, alimentata da colpi di scena banali o tirati per i capelli: i lettori di Mister No hanno assistito a centinaia di morti apparenti del loro eroe, che in realtà era solo stato sfiorato alla tempia da una pallottola.
D'altra parte, intervenne anche la censura del politicamente corretto ad arginare l'uso di alcool e a riscrivere il passato del coprotagonista Esse-Esse, che da ex-soldato tedesco nella seconda guerra mondiale diventò uno dei pochi tedeschi a non aver militato tra le file di Hitler.
Nonostante qualche buona saga, Mister No divenne il fumetto che ho conosciuto: banale, scontato, noioso. E iniziò il suo declino.
L'epilogo
Nel settembre 2005 Nolitta è tornato ai testi di Mister No con Qualcosa è cambiato, per scrivere una lunga saga, culminata nel dicembre 2006 in Una Nuova Vita (Mister No # 379) con il quale la serie si è conclusa. A detta dello stesso Bonelli, Mister No ha chiuso non per scarse vendite (che seppur diminuite erano ancora consistenti) ma per una scarsità di idee che alla lunga avrebbe portato allo snaturamento del personaggio.
E questo è sicuramente un bene, in quanto il sottoscritto è convinto che ogni saga debba avere un inizio e una fine: peccato che dopo 300 e passa numeri di qualità altalenante, il senso del percorso è andato a perdersi.
In ogni caso, la saga, che si è protratta oltre i sei numeri previsti, ha costituito un degno epilogo per le avventure del pilota, che non muore (anche perchè ci era stato ritratto anziano in un'avventura con Martine Mystere, Fuga da Skynet), ma che si trasferisce in un'altra nazione, avendo ormai l'Amazzonia perso quelle qualità che lo avevano spinto ad insediarsici.
Non finisce qui
E nonostante la chiusura, Mister No è ancora vivo. Questo mese è stato infatti pubblicato il sedicesimo speciale della serie, Il Tesoro Maledetto, che assume periodicità semestrale e la ristampa mensile a opera delle edizioni If, che ogni mese ristamperà due albi della vecchia testata. Inoltre, a giugno uscirà per le edizioni Comma 22 un volume che ristamperà l'ormai raro speciale # 3 - Il Re del Sertao.