[Bonelli] Dylan Dog

Editore che ha dato i natali ad alcuni dei personaggi più iconici della tradizione fumettistica italiana, toccando tanti generi diversi ma con uno stile unico e inconfondibile.
  • Ti dirò, Morgana, come inside joke della parte "onirica" del DYD classico, l'ho apprezzata (in soldoni è il "5° senso e 1/2" che salva Dylan da un incidente d'auto), ho trovato assai più forzata (e ingiustificata) la citazione di Bosch e del suo quadro.

    Per il resto una buona storia, solida e che recupera molto del Dylan Dog degli esordi, quando non era necessario spiegare proprio tutto-tutto, ma si lasciava uno spiraglio sul soprannaturale e l'inconscio.
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Salto il gigante, lo recupererò più avanti. Non salto la serie regolare, invece, e porto a cinque (che arriveranno sicuramente a sei) i mesi di acquisto consecutivo dell'inedito mensile, mio record dal 2007. D'altronde l'only Stano non si poteva non prendere.
    Dylan Dog #315: La legione degli scheletri (Stano)
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    Anche perchè l'Angelo non se la cava male con i diavoli. Poveri diavoli, costretti a ingurgitare rancore e odio. Stano dimostra di aver capito la serie che ha graficamente aperto ventisei anni fa e sceneggia con uno stile a metà tra Sclavi e Chiaverotti, anche se, nonostante Morgana, risulta essere curiosamente più chiaverottiano. Il che è stata per me una piccola sorpresa, ma d'altronde il fatto che abbia disegnato alcune delle storie sclaviane più fondamentali non significa necessariamente che vi si sia riconosciuto al 100%. Magari, come il Cavazzano intervistato da Bramo la scorsa Lucca, a lui piace disegnare e interpretare le sceneggiature altrui limitandosi a fare al meglio il proprio lavoro. Quindi bisogna vedere se questo esperimento rimarrà tale o se sarà riconsiderato l'inizio di una nuova fase della sua carriera. Il che rende questo gradevole (ai testi) e superlativo (per regia e disegni) albo un possibile mix fra la celebrazione finale di un percorso e l'inizio di un altro. Interessante, nonostante
    FaGian ha scritto: ho trovato assai più forzata (e ingiustificata) la citazione di Bosch e del suo quadro.
    sia abbastanza d'accordo con quanto dice Fa.Gian. qui.
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    Ottimo lavoro.
  • E anche il buon Dylan si merita la sua Collezione Storica a Colori: http://www.ddcomics.it/2013/01/08/dylan ... -a-colori/
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • E mentre Sclavi esce per l'ennesima volta in edicola, in libreria e fumetteria approda Recchioni: La Bao ristampa Mater Morbi (fu DD #280).
    Mah, bella storia, senza dubbio, ma ci vorrebbe prima una bella integrale di Sclavi.
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    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:E mentre Sclavi esce per l'ennesima volta in edicola, in libreria e fumetteria approda Recchioni: La Bao ristampa Mater Morbi (fu DD #280).
    Mah, bella storia, senza dubbio, ma ci vorrebbe prima una bella integrale di Sclavi.
    Sicuramente l'integrale di Sclavi sarebbe un'operazione interessante, ma decisamente molto più impegnativa da realizzare che un volume one-shot dedicato a una storia in particolare. Inoltre, come dici tu Sclavi è uscito mille volte in edicola, fra poco c'è questa nuova opportunità a colori e mi risulta che la Grande Ristampa di Dylan Dog sia recuperabile, almeno in teoria.
    Io so che tu intendi avere tutto il Dylan di Sclavi in libreria, che è il grande salto che fa la storia di Recchioni/Carnevale (che al tempo venerai), ma ora come ora si sovrapporrebbe all'edizione della Repubblica/Espresso e non avrebbe senso. Inoltre, un'edizione da libreria costerebbe non poco (sono in attesa di vedere a quanto lo mettono Mater Morbi, per dire) e moltiplicando il prezzo per le tot uscite della Library, si replicherebbe il caso dei volumi di Spirit di Will Eisner che per farli tutti o per seguirli devi accendere un mutuo.
    Il giorno in cui si coniugherà il concetto di "fumetto in libreria" con quello di "libro economico" sarà forse il vero, grande risultato della diffusione del medium fumetto in Italia.
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  • Bramo ha scritto:Il giorno in cui si coniugherà il concetto di "fumetto in libreria" con quello di "libro economico" sarà forse il vero, grande risultato della diffusione del medium fumetto in Italia.
    Applausi.
    Bramo ha scritto: Sicuramente l'integrale di Sclavi sarebbe un'operazione interessante, ma decisamente molto più impegnativa da realizzare che un volume one-shot dedicato a una storia in particolare. Inoltre, come dici tu Sclavi è uscito mille volte in edicola, fra poco c'è questa nuova opportunità a colori e mi risulta che la Grande Ristampa di Dylan Dog sia recuperabile, almeno in teoria.
    Io so che tu intendi avere tutto il Dylan di Sclavi in libreria, che è il grande salto che fa la storia di Recchioni/Carnevale (che al tempo venerai), ma ora come ora si sovrapporrebbe all'edizione della Repubblica/Espresso e non avrebbe senso. Inoltre, un'edizione da libreria costerebbe non poco (sono in attesa di vedere a quanto lo mettono Mater Morbi, per dire) e moltiplicando il prezzo per le tot uscite della Library, si replicherebbe il caso dei volumi di Spirit di Will Eisner che per farli tutti o per seguirli devi accendere un mutuo.
    La mia sensazione è che la Bonelli consideri come edizioni più o meno definitive queste ristampe "Storiche a Colori". Il loro lato positivo è che, coniugando prezzo non impossibile e confezione decente, esse non arrivano agli eccessi assurdi come quelli della cronologica di Spirit che citi (che ha un prezzo da denuncia). Il lato negativo è che queste ristampe non sono definitive manco per cacchio e sono pure concettualmente antiquate. Io comunque, oltre al Dylan di Sclavi in libreria, penso che sarebbe giusto ristampare tutto Sclavi: le storie per Giornalino e Corriere dei Ragazzi, le rubriche di Pilot, Roy Mann, le storie per Zagor e Mister No, Kerry il Trapper, eccetera eccetera. Sono tutte storie sclaviane, i suoi Dylan sono diretti discendenti ed evoluzione dei suoi lavori precedenti. E andrebbero ristampate in ordine, per mostrare l'evoluzione del suo pensiero, del suo stile... come si fa per tutti gli autori (registi, cantanti, scrittori, etc.), insomma.
    Comunque l'iniziativa Bao è buona soprattutto se farà da apripista ad un eventuale "The best of Bonelli". Ci sono diverse singole storie, di ogni personaggio, su ognuna delle quali si potrebbe scrivere un saggio. Non so quale saggio si potrebbe scrivere su Mater Morbi, ma vabè, non è che non meriti un'edizione di prestigio.
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    Ottimo lavoro.
  • Anticipazioni ufficiali per il 2013: Bilotta, posseduto da Lucas, trasforma Il pianeta dei morti (ColorFest #2) in una trilogia.
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    Ottimo lavoro.
  • Non sono un talebano del b/n: secondo me i Bonelli colorati sono belli lo stesso. Magari in modo diverso dal bianco e nero originale, ma di solito non perdono di valore.
    Avendo dato un'occhiata al primo volume della Collezione Storica a Colori, devo per la prima volta recriminare un pochino. All'inizio dell'Alba dei morti viventi si perdono alcuni tratteggi di Stano. Inoltre il colore penalizza Montanari e Grassani e il loro stile semplice e ingenuotto, che nel b/n nasconde qualche magagna con il buio degli inchiostri (La notte dell'uomo lupo, come da titolo è ambientata quasi tutta di notte).
    Fine dello spot.
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    Ottimo lavoro.
  • Dylan Dog Color Fest #10: Addio, Groucho!(Bilotta/Martinello); La banda maculata(Serra/Bignamini); I giorni oscuri(Caccivio/CestaroBros.); Doppia identità(Gualdoni/Raimondo)
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    Wow, che cosa ha fatto Bilotta. Un prequel sensato e realizzato con intensità (con l'aiuto di un Martinello da applausi) di una storia che non aveva bisogno di prequel. Non era facile, complimentoni davvero.
    Che cosa ha fatto Serra? Una storia gradevole, con un finale che secondo me si poteva tranquillamente evitare.
    Che cosa ha fatto Chiara Caccivio. Un extra che inizialmente è interessante, poi sembra scontato e alla fine è epico. Bello bello.
    E, infine, lol, che cosa ha fatto Gualdoni: l'ennesimo sfottò del lettore da forum :P . Stavolta, però, [spoiler]ibridato ad una trovata seria in fondo già vista (ad es. in Lo specchio di Ruju), a sua volta ribaltata da un finale alla Chiaverotti. Troppa roba, secondo me, bastava il gradevole Dylan nerd[/spoiler].
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    Ottimo lavoro.
  • Quindi, un numero del Color Fest che finalmente torna a valer la pena comprare?
    Comunque il logo Altroquando della copertina è orrido. Fa pendent con Color Fest.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • DeborohWalker ha scritto:Quindi, un numero del Color Fest che finalmente torna a valer la pena comprare?
    Se ti era piaciuto Il pianeta dei morti, sicuramente sì.
    Altrimenti dipende, per me i Color Fest sono generalmente tutti ok.
    DeborohWalker ha scritto:Comunque il logo Altroquando della copertina è orrido. Fa pendent con Color Fest.
    Beh, sarà un abbinamento voluto :P
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    Ottimo lavoro.
  • Mi è venuta in mente un'ipotesi abbastanza bizzarra:

    E possibile che il personaggio di Mabelle, la ragazza aspirante detective nella storia di Gualdoni, sia ispirato alla piccola protagonista di questo romanzo?

    http://www.wuz.it/recensione-libro/2271 ... erine.html

    Enjoy!!!
  • Ufficiale: il nuovo curatore della serie è Roberto Recchioni.
    Lo dice lui stesso. (il "barbone" è Marcheselli? :umh: )

    Scelta ovvia, buona da un lato per zittire gli pseudolettori che criticano a prescindere e dall'altro per sbloccare il percorso di rinnovamento della tradizione che Gualdoni ha impostato ma poi avvitato su sterili sequel e ripescaggi.

    In questo articolo alcune ipotesi nerdcore spacciate per sicure previsioni.
    Per carità, che Sclavi odi Wells e la Trelkovski è cosa nota da vent'anni, come non è impossibile che lui, poco amante delle reiterazioni, possa voler eliminare Bloch e la catch phrase (sulla seconda onestamente sono dubbioso). Però vedo che nell'articolo compare ancora la menzogna della saga boicottata da Gualdoni (boicottaggio smentito due volte da Recchioni stesso, la seconda su mia iniziativa), per cui è un articolo da prendere con tante, tante molle.


    Ah, e poi la notizia veramente incredibile: Sclavi pubblica un nuovo libro!
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    Ottimo lavoro.
  • Dunque, il mondo è on attention whore.

    Come tutti avevano deciso che Gualdoni era Mr.Cacca, ora tutti dicono che Recchioni è il Santo, a parte un paio che dicono che è Mr.Pupù.

    Questo è un articolo "contro". E' interessante, però è palesemente "contro". Comunque Recchioni è una "rockstar" solo di nome, di fatto è una persona competente e professionale, per cui il discorso cade subito.

    Che sia competente e professionale lo dimostrano i quattro (per ora :P ) interventi con i quali ha spiegato e chiarito la situazione (non a chi non vuol capire, ovviamente):
    http://prontoallaresa.blogspot.it/2013/ ... n-dog.html
    http://prontoallaresa.blogspot.it/2013/ ... -gate.html
    http://daily.wired.it/news/cultura/2013 ... refresh_ce
    http://www.ddcomics.it/2013/05/22/futur ... -curatore/

    La parte sul linguaggio è la più interessante (d'altronde l'ho sempre pensata allo stesso modo), soprattutto quando dice:
    Roberto Recchioni ha scritto:"Un ottimo esempio di ciò che voglio fare è il lavoro svolto con la serie tv Sherlock. Il nuovo Sherlock Holmes, è figo, è moderno, ed è collocato nel nostro tempo, ma rimane comunque Sherlock Holmes per come è scritto e per come si svolgono le storie".
    :clap:

    Sono d'accordo anche sul ridimensionare l'importanza dei paletti e dei comprimari, ma senza farne una questione nazionale: quando servono bene, sennò amen.

    Riguardo a questo aspetto
    Roberto Recchioni ha scritto:"Un’altra cosa in cui vogliamo coinvolgere il pubblico è la creazione di una Wikipedia di Dylan, un qualcosa in cui indicizzare le battute di Groucho, i personaggi, le storie, i riferimenti, tutto ciò che ruota intono al personaggio".
    sono invece più cauto. La Wiki ok (quella di Martin noi l'abbiamo iniziata anni fa :elio: ), però
    Roberto Recchioni ha scritto:"La Rete può essere tosta, ma è uno degli ambiti dove ho più competenza. So ciò che mi aspetta, so come gestirla, so conoscere le parti buone della Rete. Sappiamo dove vogliamo andare e non dobbiamo farci dominare dalle indicazioni del pubblico, però è giusto ascoltare il pubblico, e noi lo faremo, il rinnovamento passa da tutto ciò, qualcosa di simile l’ho già fatto anche su John Doe, ma questa volta sarà molto, molto più decisivo.
    la competenza a poco serve, quando l'idiozia regna sovrana. E nel "pubblico" ce ne è parecchia.

    Ma la notizia che mi fa più piacere, e che a nessuno interessa, è che Sclavi mette becco e pubblica libri, il ché dovrebbe voler dire che sta bene :) .
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    Ottimo lavoro.
  • Intervistona in tre parti al nuovo curatore.

    Andando al sodo:
    Quando inizieremo a vedere i primi segni di rinnovamento nella serie?

    Il rilancio di Dylan Dog passa attraverso due fasi. La fase uno è un lavoro “leggero”. Da settembre, con una storia scritta e disegnata da Carlo Ambrosini, cominceremo a vedere tutta una serie di modifiche all’interno di Dylan Dog, cambierà lo stile con cui Stano disegna le copertine, tornerà un Horror Club che verrà inaugurato da Tiziano Sclavi e portato avanti da me e Franco Busatta, l’altro curatore della testata. Cominceranno ad apparire le storie riviste da me, da Sclavi, da Paola Barbato e da Mauro Marcheselli. Rivedere le storie significa apportare correzioni per venire incontro alla necessità di un linguaggio più fresco. Abbandoneremo il “voi” e si passerà al “lei”. Daremo un taglio a un sacco di spiegoni, pensieri inutili e cose di questo tipo. Cercheremo di dare alle storie un linguaggio più dinamico.

    La seconda fase è l’inizio del nuovo ciclo di Dylan Dog. Un arco di quattro o sei storie (lo stiamo stabilendo in questi giorni) cambierà un po’ lo status quo di Dylan. Alcune cose date per assodate non saranno più assodate, alcuni elementi che c’erano prima non ci saranno più e verranno integrati elementi nuovi. Da quel momento inizierà il nuovo corso e tutti gli sceneggiatori lavoreranno in tal senso. Il gruppo di sceneggiatori cambierà. Avremo un ritorno forte di Paola Barbato, l’integrazione di Gigi Simeoni, chiamato subito per la terza storia del nuovo ciclo, il ritorno di Michele Medda più Alessandro Bilotta, più altri sceneggiatori nuovi o che hanno fatto solo storielle brevi su Dylan ma si sono distinti.
    Si parte già a settembre, quindi.
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    Ottimo lavoro.
  • Ulteriore aggiornamento dalla pagina ufficiale su FB (curata da Recchioni):
    DYLAN DOG: UMMAREL!

    Dunque, molto sono le domande che circolano sul futuro dell'Investigatore dell'Incubo.
    E' ovvio.
    A tutti piace vedere i lavori in corso. Quindi, oggi, è nostra intenzione fare un poco di chiarezza.
    Come sapete, è in corso un lavoro di revisione e rinnovamento che investirà tutte le testate legate al mondo di Dylan Dog.

    Molte cose non possono essere ancora rivelate ma, alcune, sì.

    Prima di tutto, possiamo dire che questo rilancio di Dylan passa attraverso due fasi.
    La Fase Uno, quella che inizierà questo settembre e dovrebbe, se tutto fila liscio, concludersi nel settembre 2014, si articolerà attraverso tutta una serie di piccole novità, aggiustamenti e revisioni.
    A partire dal numero di settembre 2013, infatti, vedrete un nuovo Horror Club, un nuovo approccio alle copertine di Angelo Stano e la prima delle storie riviste nell'ottica del nuovo corso.

    Nei mesi successivi, continueremo a cercare di offrirvi il meglio delle storie a nostra disposizione, riviste (all'occorrenza e a seconda della necessità) da Tiziano Sclavi, Roberto Recchioni, Paola Barbato e Mauro Marcheselli.

    Nel frattempo, procedono i lavori per quella che chiamiamo la Fase Due, che rappresenterà il nuovo inizio di Dylan e che porterà con sé alcune sostanziali novità, sia nella struttura delle storie sia nell'aspetto delle stesse. La fase due investirà tutte le testate dylaniante, cambiando la natura di alcune di esse.
    E dovrebbe prendere avvio a ottobre 2014, magari con un bell'evento alla manifestazione di Lucca Comics & Games.

    Ma, come dicevo, è troppo presto per parlarne.
    Per il momento, a noi non resta altro da fare che lavorare sodo.
    E a voi, se vi va, di seguirci con la passione di sempre.


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    Ottimo lavoro.
  • Meanwhile Bao (che ha trovato la gallina dalle uova d'oro) pubblicherà in edizione pregiuata anche Il sorriso dell'oscura signora (DD 161) di Sclavi e Mari. Però Mari in una versione inedita e osé scartata all'epoca.
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    Ottimo lavoro.
  • MA COSA E' QUESTA STORIA DEL RINNOVAMENTO DI DYLAN DOG :bat: :bat: E SOPRATUTTO PERCHè??
    A me dylan dog piace così come è! E'vero ultimamente è peggiorato un po' xò un paio di numeri all'anno belli escono sempre.
    [quoteUn arco di quattro o sei storie (lo stiamo stabilendo in questi giorni) cambierà un po’ lo status quo di Dylan. ][/quote]Cioè che schifezza di idea è??? Io ho sempre amato questo fumetto perchè erano storie autoconclusive, odio le cose a puntate mi annoiano!
    ”. Daremo un taglio a un sacco di spiegoni, pensieri inutili e cose di questo tipo. Cercheremo di dare alle storie un linguaggio più dinamico.
    spero non lo vogliano trasformare in quelle schifezze di fumetti americane dei supereroi dove i disegni sono belli ma le trame sono UNA PALLAAAAAAAAAAA.Cmq bha io questo cambiamento lo vedo male.....speriamo che non osino fare un reboot se no mi hanno perso!
  • Alita ha scritto:spero non lo vogliano trasformare in quelle schifezze di fumetti americane dei supereroi dove i disegni sono belli ma le trame sono UNA PALLAAAAAAAAAAA.Cmq bha io questo cambiamento lo vedo male.....speriamo che non osino fare un reboot se no mi hanno perso!
    Il problema è che le trame sono GIÀ una palla, motivo per cui i lettori non lo comprano più.

    DYD è diventato uno spettatore passivo delle meschinerie della realtà, e non basta mettere un tizio trasparente, o uno con la faccia brutta, per dire che sono storie soprannaturali.

    Gli spiegoni a fine storia sono un'altra palla mostruosa, che frena la trama, per chiudere gli albi in poche tavole, ma i lettori non hanno voglia di leggere pagine e pagine di testo, in un fumetto ci vuole più equilibrio con azione e immagini.

    Non dico di arrivare ai livelli di "Il respiro e il sogno" di Ken Parker (dove non c'erano dialoghi, e i personaggi "recitavano" come attori consumati), ma di certo le ultime 10 tavole di una storia, con Dylan che scrive nel suo diario, ammazzano le "pelotas" di molti lettori, e io sono tra quelli che spera le tolgano prima possibile.
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
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