Re: Bonelli - Medda: Caravan
Inviato: mercoledì 10 febbraio 2010, 23:37
Caravan # 9 - Nove Per Un Dio Perduto (Medda, Benevento)
Fermo restando che per me finora tutta la serie si è attestata su una media alta, in virtù della sua narrazione particolare e del suo modo di intendere il viaggio, ci sono numeri migliori e altri un po' inferiori.
Quello di questo mese si attesta su livelli molto alti. Non so se è addirittura il più bello tra quelli usciti finora, ma sicuramente è tra i due/tre migliori. I due livelli temporali vedono il flashback provocato dal racconto che Carrie fa alla figla Jolene sulla storia d'amore che aveva avuto con Jimmy Raitt, cantante rock di cui seguiamo la parabola discendente fatta di alcol, vita dissoluta e infine droga, che portano al fallimento. I detrattori della serie gridano all'ennesimo stereotipo, ma io continuo a vedere nella storie che Medda ci racconta numero dopo numero verosimiglianza, e non banalità. Inoltre Medda sa sempre come raccontare le sue storie di vita, e non fa eccezione questa, ci appassioniamo alle vicende di Jimmy e alla frustrazione di Carrie. Soffriamo con lei. Questo è sinonimo di grande abilità nel narrare. Se poi volessi divertirmi come nei primi numeri a vedere parallelismi con Lost, non potrei non dire che tutto ciò ricorda molto Charlie...
Il presente si caratterizza per una ragazza che bada a sua sorella down: anche qui Medda è bravo a presentarci una situazione di certo non facile da raccontare, e lo fa riuscendo a portare in primo piano non solo il dispiacere che catalizza la ragazza down, ma le difficoltà che la sorella maggiore deve affrontare per accudirla, per aiutarla, per proteggerla, l'autore porta in luce la fatica di chi di solito non viene compatito, per cui spesso non si prova dispiacere. Medda, per bocca ed esperienza di Carrie, lo fa.
La ragazza down, comunque, seppur indirettamente avrà un ruolo determinante per la conclusione dell'albo, che presenta un grandissimo colpo di scena, che sarebbe inaspettato se il sito della Bonelli non lo avesse spoilerato qualche settimana fa... poco male, Medda è così brava da descriverlo in modo da farti rimanere così colpito, da farti commuovere che il finale rimane comunque una perla, un qualcosa di mirabile. Certo, la causa diretta di questo fatto mi è sembrata leggermente inverosimile, ma se si tiene conto del fattore [spoiler]pazzia[/spoiler]...
Stranamente, infatti, perfino sul forum di Comicus non c'è quello sparare addosso alla serie ogni nuovo numero che esce, per quanto restino gli insoddisfatti e i denigratori molti più del solito considerano buona la storia (per la cronaca, eh, non certo perchè Comicus Forum sia attendibile come termometro d qualità )
Nota di merito per i disegni, che dopo la prova non soddisfacente dello scorso numero si riscattano alla grande con il talento di Michele Benevento, davvero bravo sia nel tratteggiare le persone sia ambienti, scene di gruppo e particolari.
Faccio poi notare che il titolo "criptico" è la citazione di un verso del testo della canzone Kiss Off dei Violet Femmes (vedi qui). Bello vedere come ricorre il numero 9, che è il numero dell'albo, è nel titolo e l'orologio in copertina segna le 9.00.
Insomma, tra ambiente del rock, perdizione, eccessi (su cui ben indaga l'editoriale), analisi di persone non indipendeti e di chi deve fornire loro assistenza, e grandi colpi di scena, questo numero mi ha molto soddisfatto.
Next, Punto di Rottura.
Fermo restando che per me finora tutta la serie si è attestata su una media alta, in virtù della sua narrazione particolare e del suo modo di intendere il viaggio, ci sono numeri migliori e altri un po' inferiori.
Quello di questo mese si attesta su livelli molto alti. Non so se è addirittura il più bello tra quelli usciti finora, ma sicuramente è tra i due/tre migliori. I due livelli temporali vedono il flashback provocato dal racconto che Carrie fa alla figla Jolene sulla storia d'amore che aveva avuto con Jimmy Raitt, cantante rock di cui seguiamo la parabola discendente fatta di alcol, vita dissoluta e infine droga, che portano al fallimento. I detrattori della serie gridano all'ennesimo stereotipo, ma io continuo a vedere nella storie che Medda ci racconta numero dopo numero verosimiglianza, e non banalità. Inoltre Medda sa sempre come raccontare le sue storie di vita, e non fa eccezione questa, ci appassioniamo alle vicende di Jimmy e alla frustrazione di Carrie. Soffriamo con lei. Questo è sinonimo di grande abilità nel narrare. Se poi volessi divertirmi come nei primi numeri a vedere parallelismi con Lost, non potrei non dire che tutto ciò ricorda molto Charlie...
Il presente si caratterizza per una ragazza che bada a sua sorella down: anche qui Medda è bravo a presentarci una situazione di certo non facile da raccontare, e lo fa riuscendo a portare in primo piano non solo il dispiacere che catalizza la ragazza down, ma le difficoltà che la sorella maggiore deve affrontare per accudirla, per aiutarla, per proteggerla, l'autore porta in luce la fatica di chi di solito non viene compatito, per cui spesso non si prova dispiacere. Medda, per bocca ed esperienza di Carrie, lo fa.
La ragazza down, comunque, seppur indirettamente avrà un ruolo determinante per la conclusione dell'albo, che presenta un grandissimo colpo di scena, che sarebbe inaspettato se il sito della Bonelli non lo avesse spoilerato qualche settimana fa... poco male, Medda è così brava da descriverlo in modo da farti rimanere così colpito, da farti commuovere che il finale rimane comunque una perla, un qualcosa di mirabile. Certo, la causa diretta di questo fatto mi è sembrata leggermente inverosimile, ma se si tiene conto del fattore [spoiler]pazzia[/spoiler]...
Stranamente, infatti, perfino sul forum di Comicus non c'è quello sparare addosso alla serie ogni nuovo numero che esce, per quanto restino gli insoddisfatti e i denigratori molti più del solito considerano buona la storia (per la cronaca, eh, non certo perchè Comicus Forum sia attendibile come termometro d qualità )
Nota di merito per i disegni, che dopo la prova non soddisfacente dello scorso numero si riscattano alla grande con il talento di Michele Benevento, davvero bravo sia nel tratteggiare le persone sia ambienti, scene di gruppo e particolari.
Faccio poi notare che il titolo "criptico" è la citazione di un verso del testo della canzone Kiss Off dei Violet Femmes (vedi qui). Bello vedere come ricorre il numero 9, che è il numero dell'albo, è nel titolo e l'orologio in copertina segna le 9.00.
Insomma, tra ambiente del rock, perdizione, eccessi (su cui ben indaga l'editoriale), analisi di persone non indipendeti e di chi deve fornire loro assistenza, e grandi colpi di scena, questo numero mi ha molto soddisfatto.
Next, Punto di Rottura.