Bonelli: Greystorm
Inviato: sabato 21 novembre 2009, 16:59
Ecchevvipensavate che saltavamo una miniserie Bonelli? Nein! Il Sollazzo segue e SOSTIENE la deriva miniseriale di via Buonarroti, nella buona e nella cattiva sorte. Segue e sostiene pure il progetto dei Romanzi a Fumetti, se il quarto (Mohicano) si degnasse di uscire, ma quello è un altro discorso...
E quindi ecco a voi...
#1 - Grandi progetti
Sceneggiatura: Antonio Serra
Disegni: Simona Denna
Chine: Francesca Palomba
Siamo in Inghilterra alla fine dell'800. Robert Greystorm e Jason Howard sono due giovani figli di papà ricchi sfondati. Frequentano il college, ma il loro sogno è quello di investire tutte le loro palanche in progetti avveniristici che gli consentano un giorno di partire per una epocale spedizione verso il Polo Sud, ancora inesplorato. In realtà quello più convinto è Greystorm, carismatico e appassionato di quello che fa. Jason Howard lo segue, pieno di ammirazione per il suo genio, ma ne è anche il contraltare più realista (oltre a essere il principale finanziatore di tutte le loro imprese).
Perché il Polo Sud? Eh, misteeero... a quanto pare il buon Robert sente una voce interiore che gli ordina di arrivare al Polo Sud, e questa voce non sembra essere niente di buono. Un apposito flashback nell'era preistorica rivela infatti la malefica natura di tale voce, che fu già la condanna di un preistorico capotribù, e ora non aspetta altro che essere risvegliata da Greystorm, acciecato dalla portata rivoluzionaria delle sue intuizioni e dei suoi progetti.
Questo è il setting steampunk in cui si colloca questa nuova miniserie Bonelli. Nello specifico il primo numero presenta i personaggi da giovani, svelando il loro rapporto di complicità al college, ma anche i loro scontri (Robert sprona Jason a sognare, Jason convince Robert a non essere impaziente a stare con i piedi per terra). Non manca la presenza di una bella fanciulla, Elizabeth innamorata di Greystorm (che la ignora) ma desiderata da Jason (che lei ignora). Ma passano gli anni, i nostri hanno terminato il college, sono due gentlemen adesso, e la bella fanciulla appartiene ormai al passato [spoiler](in tutti i sensi...)[/spoiler]. Non sono però dimenticati i patti fatti da giovani, e la volontà di "compiere l'impresa" c'è ancora, più di prima. E finalmente è tempo di mettersi all'opera!
Parere personale: credo sia una serie a cui si può dare fiducia per qualche numero (ma visti i pochi numeri credo che io personalmente la porterò comunque a termine). Al di là del fascino che può suscitare l'atmosfera steampunk, qui c'è di mezzo un mistero. E ormai sappiamo bene che quando c'è di mezzo un mistero, o è una genialata o una cagata pazzesca. E purtroppo finora nessun autore italiano (di fumetti, di libri, di cinema) ha mai avuto grossi colpi di genio nel concepire misteri.
Altro punto importante per me sono i personaggi. E nemmeno questi mi hanno impressionato positivamente. Robert e Jason sembrano essere amici "per contratto", dandomi l'idea che in realtà per me lettore è meglio non fidarmi della fiducia che c'è fra loro... insomma, una presentazione troppo frettolosa e stereotipata per i miei gusti. Ma d'altronde è una miniserie, lo spazio è poco e si preferisce riservarlo più all'azione e al mistero che non all'approfondimento dei personaggi, che ci tocca prendere per buoni.
Niente di troppo esaltante per me, ma continuo a sostenere la formula delle miniserie Bonelli, essendo un giovane ignorante che non ha seguito le serie classiche e che quindi si trova meglio con questi prodotti ex-novo, fralaltro a durata ben definita.
Next (già uscito, sto finendo di leggerlo ): "Il gigante dei cieli".
E quindi ecco a voi...
GREYSTORM
Miniserie mensile in 12 episodi ideata da Antonio Serra e Gianmauro Cozzi
Soggetto: Antonio Serra
Sceneggiatura: Antonio Serra e altri.
Disegni: artisti vari
Copertine: Gianmauro Cozzi
Miniserie mensile in 12 episodi ideata da Antonio Serra e Gianmauro Cozzi
Soggetto: Antonio Serra
Sceneggiatura: Antonio Serra e altri.
Disegni: artisti vari
Copertine: Gianmauro Cozzi
#1 - Grandi progetti
Sceneggiatura: Antonio Serra
Disegni: Simona Denna
Chine: Francesca Palomba
Siamo in Inghilterra alla fine dell'800. Robert Greystorm e Jason Howard sono due giovani figli di papà ricchi sfondati. Frequentano il college, ma il loro sogno è quello di investire tutte le loro palanche in progetti avveniristici che gli consentano un giorno di partire per una epocale spedizione verso il Polo Sud, ancora inesplorato. In realtà quello più convinto è Greystorm, carismatico e appassionato di quello che fa. Jason Howard lo segue, pieno di ammirazione per il suo genio, ma ne è anche il contraltare più realista (oltre a essere il principale finanziatore di tutte le loro imprese).
Perché il Polo Sud? Eh, misteeero... a quanto pare il buon Robert sente una voce interiore che gli ordina di arrivare al Polo Sud, e questa voce non sembra essere niente di buono. Un apposito flashback nell'era preistorica rivela infatti la malefica natura di tale voce, che fu già la condanna di un preistorico capotribù, e ora non aspetta altro che essere risvegliata da Greystorm, acciecato dalla portata rivoluzionaria delle sue intuizioni e dei suoi progetti.
Questo è il setting steampunk in cui si colloca questa nuova miniserie Bonelli. Nello specifico il primo numero presenta i personaggi da giovani, svelando il loro rapporto di complicità al college, ma anche i loro scontri (Robert sprona Jason a sognare, Jason convince Robert a non essere impaziente a stare con i piedi per terra). Non manca la presenza di una bella fanciulla, Elizabeth innamorata di Greystorm (che la ignora) ma desiderata da Jason (che lei ignora). Ma passano gli anni, i nostri hanno terminato il college, sono due gentlemen adesso, e la bella fanciulla appartiene ormai al passato [spoiler](in tutti i sensi...)[/spoiler]. Non sono però dimenticati i patti fatti da giovani, e la volontà di "compiere l'impresa" c'è ancora, più di prima. E finalmente è tempo di mettersi all'opera!
Parere personale: credo sia una serie a cui si può dare fiducia per qualche numero (ma visti i pochi numeri credo che io personalmente la porterò comunque a termine). Al di là del fascino che può suscitare l'atmosfera steampunk, qui c'è di mezzo un mistero. E ormai sappiamo bene che quando c'è di mezzo un mistero, o è una genialata o una cagata pazzesca. E purtroppo finora nessun autore italiano (di fumetti, di libri, di cinema) ha mai avuto grossi colpi di genio nel concepire misteri.
Altro punto importante per me sono i personaggi. E nemmeno questi mi hanno impressionato positivamente. Robert e Jason sembrano essere amici "per contratto", dandomi l'idea che in realtà per me lettore è meglio non fidarmi della fiducia che c'è fra loro... insomma, una presentazione troppo frettolosa e stereotipata per i miei gusti. Ma d'altronde è una miniserie, lo spazio è poco e si preferisce riservarlo più all'azione e al mistero che non all'approfondimento dei personaggi, che ci tocca prendere per buoni.
Niente di troppo esaltante per me, ma continuo a sostenere la formula delle miniserie Bonelli, essendo un giovane ignorante che non ha seguito le serie classiche e che quindi si trova meglio con questi prodotti ex-novo, fralaltro a durata ben definita.
Next (già uscito, sto finendo di leggerlo ): "Il gigante dei cieli".