Re: [Bonelli] Martin Mystère
Inviato: mercoledì 20 maggio 2015, 17:49
Martin Mystère #335: L'ombra di Za-Te-Nay (Perniola-Castelli/Devescovi-Romanini)
Nel 2001 Zagor compie 40 anni. Nel 2002 MM ne compie 20. Castelli, che aveva debuttato in Bonelli proprio scrivendo per lo Spirito con la Scure, omaggia entrambi con un team-up spalmato su due albi. Ma nel 2002 Sergio Bonelli si è già stancato dei team-up (lui che ne aveva pubblicati 5 riuscitissimi), e costringe Castelli a cambiare le carte in tavola. Castelli, però, si è guadagnato la nomea di "genio", e non senza motivo: così crea Za-Te-Nay, il prototipo "storico" dello Spirito con la Scure (il quale, come Buffalo Bill, diventa poi protagonista di storie inventate una più improbabile dell'altra) e lo inserisce in una fantasiosa ma affascinante avventura che trae linfa da alcune delle più suggestive storie mysteriane, e che a sua volta, per dieci anni buoni, alimenta suggestioni e mystero in molti fans del BVZM. Finché, nel 2011-12, lo scenario non si ripropone: Zagor compie 50 anni e MM 30. Quale migliore occasione per dare un finale a quella 'impossibile' avventura? Ma dieci anni dopo Castelli non ha più la 'vulcanicità' di dieci anni prima e non ha la più pallida idea di come proseguire la storia, anche perché la prima era stata più un omaggio a Zagor che un'avventura di Mystère. In suo aiuto accorre lo sceneggiatore zagoriano (e neveriano) Mirko Perniola, fan del BVZM, che propone - così pare - un soggetto chiaro e capace di spiegare alcune "stramberie" della storia originale. Quel soggetto, però, non vedrà la luce. Castelli, infatti, lo stravolge a tal punto che lo stesso Perniola non lo riconosce più. Il risultato di questo stravolgimento è L'ombra di Za-Te-Nay, probabilmente la storia più brutta e malriuscita della cinquantennale carriera del Buon Vecchio Zio Alfredo. Si tratta di una storia talmente goffa e mal curata da far pensare che quel soggetto sia stato violentato più volte. L'ombra era stata infatti annunciata nelle preview ufficiali del 2012, ma viene pubblicata soltanto a Ottobre 2014, quando né Zagor né MM celebrano nulla. Ed è una storia che inizia in un modo, prosegue in un altro, ospita sottotrame autoconclusive poco attinenti a quella principale, e si conclude stancamente con un finale nonsense scritto e disegnato male. Un disastro ove la logica è uccisa dalla coordinazione editoriale e dalla curatela peggiori di SEMPRE (si veda soprattutto il goffo cambio del disegnatore, con errore annesso) e che si prende anche il lusso di scherzare con la propria natura di storia senza senso quando Martin disserta di "tigre di Martini" e di "dime novels" (l'equivalente dei vecchi albi di Zagor) raffazzonati e improvvisati. Tale lusso è, in realtà, una cifra stilistica di Castelli, e in molte occasioni un punto di forza delle sue storie. Stavolta, però, è decisamente inopportuno, e non evita al Maestro del fumetto italiano una sonora tirata d'orecchie, per aver mandato in edicola un albo di fatto non revisionato e per essersi macchiato la carriera proprio a pochi mesi dal traguardo dei 50 anni.
PER FORTUNA (o, a questo punto, è il contrario?) il BVZA riesce in qualche modo a tenere aperta la trama, permettendo, così, future pezze e correzioni.
Almanacco del Mistero 2015: Saturno contro la Terra (Castelli/Alessandrini)
Terzo episodio della serie parallela "Martin Mystère Anni 30", il cui referente principale non è tanto quello evidenziato dal titolo (il Rebo originale di Zavattini e Pedrocchi) quando la consueta Guerra dei Mondi di Wells. Nell'albo Castelli bandisce una piccola "caccia alle citazioni": chi ne troverà di più, sarà a sua volta citato nel #337. "Vince" - unico partecipante - chi vi scrive, con il post che trovate qui.
A fine autunno esce il volume Segreti & Mysteri in 30 anni di avventure di Cesare De Sarro (Editoriale Mercury), che cataloga tutto il gadgetume mysteriano dal 1982 al 2012.
Inoltre, MM in "persona" (come negli anni '90) firma la prefazione di Giallo, noir e perturbante (Editoriale Sometti), a cura di E. Rinaldi e R. Roda
Il fan-comic Get a Life!, infine, entra nel suo quarto anno di vita, ma rallenta di molto la produzione.
Martin Mystère #336: Tantra Oscuro (Morales/Orlandi)
Chi sembra non aver rallentato la propria produzione, nemmeno dopo la morte, è Paolo Morales, le cui storie continuano puntualmente ad uscire, a quasi due anni dalla scomparsa. E proprio in questo numero alcuni vedono una riflessione sulla morte, e forse un presagio di quanto attendeva l'autore, consapevolmente malato. Io, invece, non mi azzardo a fare insinuazioni, e mi limito a leggere l'albo come una storia di Martin Mystère: e così facendo, purtroppo, ci vedo la consueta storia action dell'autore, che utilizza in modo superficiale e svogliato tematiche importanti ed elementi delicati della continuity del personaggio che imho andrebbero utilizzati meglio o dimenticati, ma non ripescati tanto per ripescarli.
Ma ecco che il 2015 mysteriano si apre col botto: nelle preview ufficiali Castelli annuncia due novità per il suo personaggio. Una sarà svelata a Lucca, l'altra probabilmente in pieno inverno. Si mormora di ristampe e serie parallele.
Ma, come già accaduto per Za-Te-Nay (vedi sopra), anche queste preview vengono in parte smentite: è notizia di questi giorni l'anticipazione ad Agosto del ritorno di Vincenzo Beretta, uno dei due eredi designati di Castelli (l'altro era Recagno) che revitalizzò la serie a cavallo di millennio e che da qualche tempo ha in lavorazione varie storie.
A parte questo, il 2015 sembra voler proseguire il tran tran (anzi, BAU, come lo chiama Castelli) degli ultimi anni.
Martin Mystère #337: Il giocatore di scacchi (Lotti-Castelli/Torti)
Questo numero è una perfetta esemplificazione del BAU mysteriano e castelliano: una minaccia (vagamente atlantidea, ma anche no, tanto non importa a nessuno) dapprima ambigua e impenetrabile, poi goffamente cattivissima (e autolesionista); flashback storici gustosi, anche se meno precisi e più vaghi e semplicioni di un tempo; azione nel presente abbastanza verosimile, con una forte presenza dello scettico Travis, che solo nel finale deraglia verso l'implausibilità dai toni cartooneschi; autoconclusività spinta, con tocchi di continuity fanservice; disegni nella media di un autore storico (e ormai invecchiato) della serie.
Martin Mystère #338: Le astronavi di Carlo Magno (Lotti-Castelli/Camagni)
Il copione di cui sopra si ripropone anche in questo numero, nel quale però Camagni (decisamente il più mysterioso dello staff artistico del momento) aggiunge un quid fatto di fascinazione esoterica. Cioè, le tavole di questa storia "fanno mystero", anche se alla fine il plot che raccontano è quello solito (cambiano location e comprimari occasionali), la storia è autoconclusiva e i rimandi alle storie passate sono proprio buttati lì senza nesso logico. Comunque i dialoghi sono buoni, l'azione è "spontanea" e l'albo si legge con piacere. E dopo La grande truffa del 2001 e l'Altrove del 2012, siamo a tre storie con i [spoiler]sarcofagi rigeneranti[/spoiler]. Ma probabilmente a nessuno interesserà tessere i dovuti collegamenti.
Attenzione, invece, ad Asteroide Argo #8 (Cramos), ove viene risolto un enigma mysteriano rimasto insoluto dal 1985, quello dei Kundingas. Come va presa questa rivelazione? Non lo so, onestamente.
Nel 2001 Zagor compie 40 anni. Nel 2002 MM ne compie 20. Castelli, che aveva debuttato in Bonelli proprio scrivendo per lo Spirito con la Scure, omaggia entrambi con un team-up spalmato su due albi. Ma nel 2002 Sergio Bonelli si è già stancato dei team-up (lui che ne aveva pubblicati 5 riuscitissimi), e costringe Castelli a cambiare le carte in tavola. Castelli, però, si è guadagnato la nomea di "genio", e non senza motivo: così crea Za-Te-Nay, il prototipo "storico" dello Spirito con la Scure (il quale, come Buffalo Bill, diventa poi protagonista di storie inventate una più improbabile dell'altra) e lo inserisce in una fantasiosa ma affascinante avventura che trae linfa da alcune delle più suggestive storie mysteriane, e che a sua volta, per dieci anni buoni, alimenta suggestioni e mystero in molti fans del BVZM. Finché, nel 2011-12, lo scenario non si ripropone: Zagor compie 50 anni e MM 30. Quale migliore occasione per dare un finale a quella 'impossibile' avventura? Ma dieci anni dopo Castelli non ha più la 'vulcanicità' di dieci anni prima e non ha la più pallida idea di come proseguire la storia, anche perché la prima era stata più un omaggio a Zagor che un'avventura di Mystère. In suo aiuto accorre lo sceneggiatore zagoriano (e neveriano) Mirko Perniola, fan del BVZM, che propone - così pare - un soggetto chiaro e capace di spiegare alcune "stramberie" della storia originale. Quel soggetto, però, non vedrà la luce. Castelli, infatti, lo stravolge a tal punto che lo stesso Perniola non lo riconosce più. Il risultato di questo stravolgimento è L'ombra di Za-Te-Nay, probabilmente la storia più brutta e malriuscita della cinquantennale carriera del Buon Vecchio Zio Alfredo. Si tratta di una storia talmente goffa e mal curata da far pensare che quel soggetto sia stato violentato più volte. L'ombra era stata infatti annunciata nelle preview ufficiali del 2012, ma viene pubblicata soltanto a Ottobre 2014, quando né Zagor né MM celebrano nulla. Ed è una storia che inizia in un modo, prosegue in un altro, ospita sottotrame autoconclusive poco attinenti a quella principale, e si conclude stancamente con un finale nonsense scritto e disegnato male. Un disastro ove la logica è uccisa dalla coordinazione editoriale e dalla curatela peggiori di SEMPRE (si veda soprattutto il goffo cambio del disegnatore, con errore annesso) e che si prende anche il lusso di scherzare con la propria natura di storia senza senso quando Martin disserta di "tigre di Martini" e di "dime novels" (l'equivalente dei vecchi albi di Zagor) raffazzonati e improvvisati. Tale lusso è, in realtà, una cifra stilistica di Castelli, e in molte occasioni un punto di forza delle sue storie. Stavolta, però, è decisamente inopportuno, e non evita al Maestro del fumetto italiano una sonora tirata d'orecchie, per aver mandato in edicola un albo di fatto non revisionato e per essersi macchiato la carriera proprio a pochi mesi dal traguardo dei 50 anni.
PER FORTUNA (o, a questo punto, è il contrario?) il BVZA riesce in qualche modo a tenere aperta la trama, permettendo, così, future pezze e correzioni.
Almanacco del Mistero 2015: Saturno contro la Terra (Castelli/Alessandrini)
Terzo episodio della serie parallela "Martin Mystère Anni 30", il cui referente principale non è tanto quello evidenziato dal titolo (il Rebo originale di Zavattini e Pedrocchi) quando la consueta Guerra dei Mondi di Wells. Nell'albo Castelli bandisce una piccola "caccia alle citazioni": chi ne troverà di più, sarà a sua volta citato nel #337. "Vince" - unico partecipante - chi vi scrive, con il post che trovate qui.
A fine autunno esce il volume Segreti & Mysteri in 30 anni di avventure di Cesare De Sarro (Editoriale Mercury), che cataloga tutto il gadgetume mysteriano dal 1982 al 2012.
Inoltre, MM in "persona" (come negli anni '90) firma la prefazione di Giallo, noir e perturbante (Editoriale Sometti), a cura di E. Rinaldi e R. Roda
Il fan-comic Get a Life!, infine, entra nel suo quarto anno di vita, ma rallenta di molto la produzione.
Martin Mystère #336: Tantra Oscuro (Morales/Orlandi)
Chi sembra non aver rallentato la propria produzione, nemmeno dopo la morte, è Paolo Morales, le cui storie continuano puntualmente ad uscire, a quasi due anni dalla scomparsa. E proprio in questo numero alcuni vedono una riflessione sulla morte, e forse un presagio di quanto attendeva l'autore, consapevolmente malato. Io, invece, non mi azzardo a fare insinuazioni, e mi limito a leggere l'albo come una storia di Martin Mystère: e così facendo, purtroppo, ci vedo la consueta storia action dell'autore, che utilizza in modo superficiale e svogliato tematiche importanti ed elementi delicati della continuity del personaggio che imho andrebbero utilizzati meglio o dimenticati, ma non ripescati tanto per ripescarli.
Ma ecco che il 2015 mysteriano si apre col botto: nelle preview ufficiali Castelli annuncia due novità per il suo personaggio. Una sarà svelata a Lucca, l'altra probabilmente in pieno inverno. Si mormora di ristampe e serie parallele.
Ma, come già accaduto per Za-Te-Nay (vedi sopra), anche queste preview vengono in parte smentite: è notizia di questi giorni l'anticipazione ad Agosto del ritorno di Vincenzo Beretta, uno dei due eredi designati di Castelli (l'altro era Recagno) che revitalizzò la serie a cavallo di millennio e che da qualche tempo ha in lavorazione varie storie.
A parte questo, il 2015 sembra voler proseguire il tran tran (anzi, BAU, come lo chiama Castelli) degli ultimi anni.
Martin Mystère #337: Il giocatore di scacchi (Lotti-Castelli/Torti)
Questo numero è una perfetta esemplificazione del BAU mysteriano e castelliano: una minaccia (vagamente atlantidea, ma anche no, tanto non importa a nessuno) dapprima ambigua e impenetrabile, poi goffamente cattivissima (e autolesionista); flashback storici gustosi, anche se meno precisi e più vaghi e semplicioni di un tempo; azione nel presente abbastanza verosimile, con una forte presenza dello scettico Travis, che solo nel finale deraglia verso l'implausibilità dai toni cartooneschi; autoconclusività spinta, con tocchi di continuity fanservice; disegni nella media di un autore storico (e ormai invecchiato) della serie.
Martin Mystère #338: Le astronavi di Carlo Magno (Lotti-Castelli/Camagni)
Il copione di cui sopra si ripropone anche in questo numero, nel quale però Camagni (decisamente il più mysterioso dello staff artistico del momento) aggiunge un quid fatto di fascinazione esoterica. Cioè, le tavole di questa storia "fanno mystero", anche se alla fine il plot che raccontano è quello solito (cambiano location e comprimari occasionali), la storia è autoconclusiva e i rimandi alle storie passate sono proprio buttati lì senza nesso logico. Comunque i dialoghi sono buoni, l'azione è "spontanea" e l'albo si legge con piacere. E dopo La grande truffa del 2001 e l'Altrove del 2012, siamo a tre storie con i [spoiler]sarcofagi rigeneranti[/spoiler]. Ma probabilmente a nessuno interesserà tessere i dovuti collegamenti.
Attenzione, invece, ad Asteroide Argo #8 (Cramos), ove viene risolto un enigma mysteriano rimasto insoluto dal 1985, quello dei Kundingas. Come va presa questa rivelazione? Non lo so, onestamente.