Stante il gradimento, si continua!
4. Quarta "stagione". 2004-2007 (2107-2110)
NN162/163/164,maxi1,sp14,G9,NN165/166/167,AA13,NN168,169,170/171,al05,NN172,173/174,175,sp15, NN176,177,AA14(GF1),NN178/179,G10,NN180,maxi2,NN181,Argo3,NN182,al06,NN183/184,185,186,sp16, NN187/188,AA15,NN189,G11,NN190,191,maxi3,NN192/193,AA16,al07,sp17,NN194/195/196-197-198/199,UA1,NN200
NN = Nathan Never (mensile)
sp = Nathan Never Special (annuale)
al0* = Almanacco Fantascienza 200* (annuale)
G = Nathan Never Gigante
maxi = Maxi Nathan Never (annuale)
AA = Agenzia Alfa
GF = Generazione Futuro (GF1=AA14)
UA = Universo Alfa (UA1=Sezione Eurasia 1)
Argo = Asteroide Argo
"C'è una crepa in ogni cosa, ed è così che entra la luce." (Leonard Cohen)
Tre anni dopo.
Tre anni sono passati dalla caduta del troncone di Urania che ha devastato mezza Città Est. I primi tre livelli cittadini sono sprofondati l'uno sull'altro. Con il primo, finito nel sottosuolo, che è stato inondato dalle acque, l'intera zona si è pian piano trasformata in un rifugio per ogni disadattato della metropoli, fino al punto da divenire una città nella Città: Sub City, per la precisione.
Nei livelli superiori (cui va ad aggiungersi un nuovo, ottavo livello) la situazione di emergenza ha previsto la creazione di un nuovo ordine paramilitare con il compito di amministrare la giustizia, ed, eventualmente, applicare all'istante la sentenza (solitamente una condanna a morte): i Proconsoli.
Fra una maceria e l'altra, fra la polvere delle persone comuni e i palazzi scintillanti di ricconi e politici, si aggira un intorpidito Nathan Never, stanco della vita, dell'universo e di tutto quanto.
(C'è una crepa in ogni cosa... anche nel nuovo inizio della serie: NN162/163/164)
Spetta a Medda, il più adatto a raccontare la stanchezza del mondo, aprire la "stagione" con una tripla (NN162/163/164). Tre anni dopo la caduta di Urania, ritroviamo una Città Est a pezzi, con i suoi abitanti che provano a tirare avanti e a guardare al futuro. Fra questi non c'é Nathan Never, che al futuro non crede più. Almeno finché non ritrova sulla sua strada Sara McBain, data per morta in seguito ad un incidente sospetto. Per l'ennesima volta, Sara torna sulla scena per mezzo di un inganno; inganno di cui stavolta è vittima più che carnefice, essendo stata rapita da Neil Bates, giovane e viziato imprenditore operante nel settore farmaceutico. La B.Yonder di Bates ha a che fare con progetti di clonazione, progetti ancora vietati, ma che una proposta di legge sta cercando di legalizzare. Durante l'indagine di Nathan abbiamo modo di scoprire progressivamente il nuovo status quo venutosi a creare: tramite flashback, assistiamo agli ultimi saluti di Legs Weaver e di Al Goodman al loro amico Nathan, e, soprattutto, all'addio di quest'ultimo al suo storico appartamento. In occasione del primo 'starting point' ufficiale, Nathan ha infatti cambiato look: abbandonato il glorioso impermeabile azzurro, indossa un rude giubbetto di pelle; a simboleggiare ulteriormente l'indurimento dell'animo del nostro eroe, il buon Nathan ha anche cambiato auto, ora una fighetta Mercedes (o pseudotale), che tuttavia lui utilizza come un'utilitaria. Nel presente, scopriamo che Branko è ancora in Agenzia, così come May Frayn, sua compagna di vita. L'interrazziale coppia abita su uno yacht ormeggiato al porto assieme alla giovane Kay, divenuta nel frattempo una ragazzina tutto pepe. Tornando a Nathan, questi riesce a salvare Sara (Bates muore): i due, soli e sfiduciati, capiscono che insieme possono farsi compagnia e affrontare con più serenità il domani. La relazione fra i due, che qui inizia, sarà tuttavia molto tormentata. Sara, infatti, ha una figlia ormai diciottenne, Elise, risiedente su Marte (il padre è nientemeno che il corrotto senatore Roger Sawyer, ex capo di Sara ai tempi della procura, il quale, gravemente malato, si suicida). Nathan e Sara non potranno vedersi con continuità, ma porteranno avanti lo stesso il loro insipido fidanzamento.
Fidanzamento che ricalca a grandi linee quello fra Medda e il fumetto da lui co-creato. Per questa "stagione" scriverà solo un'altra storia importante e due filler (NN173/174 e NN180). In verità, in questa quarta "stagione", che sotto molti aspetti assomiglia alla prima, solo rarissimamente si può parlare di filler. Il tentativo di rilancio della testata prevede, infatti, che ogni singolo numero aggiorni ed elabori la descrizione della realtà neveriana e dei rapporti fra protagonista, spalle, comparse e antagonisti, come ai tempi della "banda dei sardi" (ai filler è demandata la nuova collana Maxi). Il compito che fu dei sardi spetta ora a Stefano Vietti, ormai sceneggiatore principale e vero e proprio alter ego di Mister Alfa (contando gli assortiti fuoriserie, scrive da solo più di mezza "stagione").
(L'Uomo Quantico, simbolo della fantasia che non cede al grigiore quotidiano: sp14. Viaggio nel multiverso, alla ricerca di Ann. L'ultima, grande Avventura: G9)
E' dunque Vietti a portare avanti le fila delle varie sottotrame. Sottotrame che sono principalmente due, che si spartiscono equamente le due metà della "stagione". Nella prima metà emerge un nuovo villain, Aran Darko, impegnato in misteriosi esperimenti di clonazione (rimasti vietati dopo che il progetto di legge di cui sopra non è passato).
La seconda metà, che condurrà all'epico season finale, riguarderà il destino di Urania e si intersecherà brevemente con la minisaghina serriana dell'Uomo Quantico e con quella ostiniana dei tecnopati.
Cronologicamente, la prima delle quattro sottotrame citate a debuttare è quella interdimensionale. Serra torna clamorosamente alla scrittura mescolando due collane fuoriserie molto diverse come lo speciale e l'albo gigante, rispettando comunque i paletti di entrambe. Nello speciale (sp14) assistiamo dunque ad una storia 'regolare ma allungata', nella quale torna l'imprenditore William Campbell, già apparso brevemente nelle "stagioni" seconda e terza. Campbell è ora ammalato di una forma inguaribile di cancro. Destinato a morire, l'imprenditore non si arrende e fa progettare un macchinario capace di setacciare il multiverso e trovare, così, un William Campbell alternativo, ma soprattutto sano, con cui fondersi. Il macchinario funziona a metà e William Campbell si fonde, sì, ma con tutti i William Campbell di tutti gli universi paralleli. Cambpell diventa pertanto l'Uomo Quantico, una sorta di mostro continuamente (ma inpercettibilmente) mutaforma, costretto a vivere contemporaneamente in tutti gli universi possibili. Tale vicenda è raccontata parallelamente alle indagini dell'Agenzia Alfa (che vede nelle sue fila l'ingresso di Thorwald Hoeg, già visto nelle "stagioni" prima e seconda e ora distaccato dal nord alla sede centrale) in merito al suicidio di una fumettista, simbolo della morte della fantasia in un mondo cupo e disilluso. L'impresa e la non arrendevolezza di Campbell/Uomo Quantico (ad ogni modo classificato come villain) dinanzi all'inevitabile possiedono dunque la splendida valenza metanarrativa tipica del Serra sognatore. L'Uomo Quantico torna immediatamente nel nono albo gigante (G9), ove addirittura porta gli agenti Alfa (Nathan,Branko,May,Sigmund,Link e Thorwald) a viaggiare per più di un anno fra gli universi paralleli, sulle tracce dell'eco di Ann. Assistiamo, infatti, alla presa diretta dello sbarco di Ann, Gabriel e Mary Mather su Arret e alla scissione di Ann fra gli universi (tali eventi, mostrati in flashback durante l'ultimo atto dell'ormai chiusa 'saga di Ann e del futuro alternativo', permettono a Serra di portare avanti, in qualche modo, un percorso iniziato dieci anni prima con la 'saga del doppio futuro', pur utilizzando personaggi, ambientazioni e collocazioni temporali differenti). Un'eco di Ann, dunque, quella che contiene il suo risentimento nei confronti del padre, è giunta fino all'Uomo Quantico, il cui scopo diviene allora aprire un varco verso Arret, unico luogo in cui gli è possibile morire in pace. In realtà questo è solo lo scopo dichiarato, perché potrebbe averne altri. Purtroppo il personaggio non piacerà molto alle masse e verrà un po' messo da parte, così che delle sue vere intenzioni non se ne saprà più nulla. Ad ogni modo, delle varie avventure vissute da Nathan e soci fra gli universi, Serra - facendo uso di uno stile più letterario del solito, con il fumetto diviso in capitoli intervallati da citazioni in prosa di Barrie, Eco e Chrichton - ne racconta tre, al termine delle quali il gruppo giunge su Arret. Ann (e con lei Gabriel e i Fratelli Ombra) non c'é, è ormai partita, ma Nathan aveva comunque fatto in tempo a chiarirsi con la sua eco nell'universo precedente. Su Arret ora dimora solo Mary Mather, ormai fusasi con il luogo e divenuta sua inflessibile guardiana. Uno scontro con gli agenti Alfa alternativi e malvagi (inviati anch'essi dall'Uomo Quantico) costringe anche Thorwald a rimanere bloccato sul misterioso pianeta: ha ucciso il sé stesso alternativo in un luogo fuori da tutto e pertanto viene cancellato da ogni piano di esistenza. Nathan, Branko, May, Sigmund e Link, tornati a casa, non lo ricorderanno più. L'enigmatico Uomo Quantico, fallito l'accesso ad Arret, si fa da parte per un po'.
(La vita va avanti. Per Nathan nuovi colleghi, nuovi amici e pianeti rinati: NN165/166/167. Per Legs nuovi colleghi, nuovi amici e... stesso pianeta di prima: Legs Weaver #104. Il mondo è sempre il solito e i lettori se ne accorgono. Lo spin-off chiude dopo un anno e mezzo: Legs Weaver #119. L'orgogliosa Legs torna a bussare a casa, ma solo di tanto in tanto: sp16)
Terminato il revival serriano, Vietti si appropria della testata. Una missione su un pianeta Marte ormai per buona parte terraformato è l'occasione per inserire una nuova agente Alfa, la giovane e spericolata Nicole Bayeux (NN165/166/167). Ma l'occasione è buona anche per consolidare l'unità della famiglia Branko-May-Kay. Il generale ribelle che i nostri devono catturare è infatti nientemeno che un mutato, a dimostrazione che non tutti sono periti nel genocidio di Skotos, e che qualcuno, qua e là per il pianeta (e relative colonie), s'é salvato. Nel corso della vicenda si apprende che la terraformazione di Marte, spesso difettosa, ha causato mutazioni (soprattutto nelle scimmie) e mostruosi ibridi vari. Col senno di poi, è una storia piuttosto importante, questa: è qui che vengono introdotti la senatrice Elania Elmore, candidata alla presidenza del Consiglio di Sicurezza, e Aran Darko, un calvo sulle prime innominato (che dà virtualmente il cambio al nero finanziere delle ricerche sui mutati visto nella seconda "stagione") che, in seguito, darà enorme filo da torcere all'Agenzia Alfa.
Quasi contemporaneamente, ma in realtà già da qualche mese, Vietti prende le redini anche dello spin-off dedicato a Legs Weaver. La guerra contro le stazioni orbitanti e l'abbandono dell'Agenzia Alfa da parte di Legs porta la sua testata a cambiare definitivamente registro (da demenzial-comica era divenuta umoristica col #51 e così rimasta fino al #103, ultimo numero preguerra, in cui Legs e May terminano la convivenza) con il #104. Con l'apertura di un'agenzia di sicurezza in proprio, The Agency, il cast, formato da Legs Weaver, dal rude ex-pirata di Rockhal, Orson Madoc, e dalla di lui nipote Katy, si trova invischiata in un complotto del S.I.M. (i servizi segreti terrestri) e della sorellanza telepate. Nel corso della vicenda, Legs e soci liberano dalle grinfie del S.I.M. l'amicamante di Legs, Janet Blaise, cui sono stati conferiti poteri telepatici a costo di terribili esperimenti. Il nuovo corso dello spin-off avrà vita breve, tanto che la testata cesserà le pubblicazioni verso la fine del 2005 (con il #119). E' importante comunque segnalare la vicenda di cui sopra, dato che è la vicenda nel corso della quale muore Shandra, braccio destro di Resya, quest'ultima nel frattempo impegnata a ricostituire la sorellanza con nuovi arrivi (fra cui due giovanissime Malwa e Mysore, entrambe misteriosamente ancora vive nella 'saga del futuro alternativo'). Va inoltre ricordato che The Agency e il suo cast confluiranno, in qualche modo, nella testata madre durante la quinta "stagione". Il primo (e rapido) incontro fra Legs e Nathan avviene, comunque, già in questa quarta (sp16).
(Il vecchio e il nuovo. Ritorni buoni. Ann: G10; Asija: NN168. Ritorni meno buoni. Hohenzollern: NN169. Ritorni in contesti nuovi. I tecnopati imperversano per la Città: NN170/171. Nyda Proconsole a Sub-City: NN176. Diane Weston, Kursk e la Città Bianca: NN177)
E' una quarta stagione caratterizzata dai ritorni. D'altronde, il futuro non esiste senza il passato. Lo sanno bene i politici come Hohenzollern, di nuovo sulla cresta dell'onda mediatica con l'aiuto dei Proconsoli (NN169). Nella corsa per la poltrona di sindaco della Città, il candidato J.D.Sabiou (scelto dai cittadini in una sua breve comparsata nella terza "stagione") si accorge che una corruzione tira l'altra (fra gli altri, anche il sempre più cinico Darver ci guadagna) e si ritira dalla competizione. Hohenzollern ha la strada spianata. Pur mai con l'ufficialità che l'evento avrebbe abbisognato, Hohenzollern ridiventerà sindaco della Città Est. Sono sempre gli stessi, è tutto un magna magna... proprio vero: la congrega di politici che appare in NN173/174 è la stessa che era apparsa in una storia di Medda della seconda "stagione". Certo, forse il motivo è che questa doppia è sempre di Medda ed è un vecchio soggetto riadattato, ma la realtà ha insegnato che le cose non vanno in maniera molto dissimile.
Ritorni a volontà anche fra le fila dei buoni. Una delle tante Ann sparse per il multiverso torna sulla Terra e aiuta un invecchiato Nathan ad abbattere la dittatura Pretoriana su Marte (G10). Per entrambi è l'occasione per conoscere Nathaniel, figlio avuto da Nathan durante la notte d'amore avuta con Jana in gioventù (l'evento è raccontato nella prima "stagione", in al94). Vinti i Pretoriani, i tre, spiati da Mister Alfa, s'involano per la galassia, ove il vecchio Nathan racconterà il suo passato (vedi seconda "stagione"). E' la fine definitiva del filone dei futuri alternativi pubblicato negli albi giganti: i numeri successivi ospiteranno storie del Nathan originale.
Nel presente della serie regolare, Ostini ripesca la sua maori Asija Heke, la cui rentréé (NN168) è un preludio al ruolo ben più ampio e consistente che le verrà affidato qualche tempo dopo.
Sempre Ostini eredita da Vietti la sottotrama dei tecnopati (e recupera per l'occasione Igor McNally, simpatico hacker e truffatore già visto nella seconda "stagione"). Come 'eredita'? Chi sono i tecnopati? Trattasi nientemeno che di Jennifer, Hug, Carl e Alex, gli ex-assistenti di Sigmund ai tempi della guerra contro le stazioni orbitanti, ora trasformati in boss di bande cittadine. Durante il teletrasporto di Urania, i quattro hanno subìto uno sbalzo elettromagnetico che ha portato alla produzione, nel loro organismo, di microsomi, particelle naturali, ma cibernetiche, grazie alle quali i ragazzi possono interfacciarsi con qualunque dispositivo elettronico o informatico. Jennifer è divenuta dunque la tecnopate Sister J, boss dei Taggers, gruppo hippy caratterizzato dall'avere almeno un lembo di pelle per ogni pigmento umano. Alex è divenuto il leader dei Clockers, gruppo che si ispira ad
Arancia Meccanica (NN170/171). Nel corso della storia Alex muore e prende il controllo di un altro corpo, ma né lui né i Clockers appariranno più. Oltre a Sister J, gli autori si concentreranno soprattutto su Carl, divenuto Erimantis, leader degli spartani Opliti, e sui Neotemplari, inquisitori iperbigotti guidati dall'esaltato Outremer. A parte il rapporto triangolare fra questi tre gruppi, la sottotrama dei tecnopati sbiadirà lentamente sullo sfondo. Addirittura Hug, leader del gruppo emo dei Darkers, non comparirà mai dal vivo, mentre i giovani Timmy (ricoverato al Synclair Asylum) e Mal (NN180), due semitecnopati, verranno dimenticati.
D'altronde è inevitabile dimenticarsi qualcosa, quando la società e la continuity esigono costantemente velocità e competitività. Nathan reicontra Nyda Maverick, ora Proconsole, ma, pur collaborando durante un'indagine, i due non riescono nemmeno a fare due chiacchiere (NN176). Per avere un momento di pausa, Nathan deve andare fino alla Città Bianca, in Eurasia (l'ex Russia). Qui, un freddo caso a base di mafiosi padri (debutta Kursk), figlie ammalate, vecchie mutate e dottoresse telepati (riecco Diane Weston), gli ricorda Ann. Turbato, il Nostro si rifugia a guardare le stelle (NN177). Arrivato a circa metà "stagione", Nathan comincia a sciogliere un poco la scorza di giustiziere d'acciaio che fino a questo punto lo ha caratterizzato. Una buona parte della ritrovata sensibilità del protagonista è giovata dalla presenza ormai costante, nella sua vita, di Nicole Bayeux, la cui irruenza giovanile (che maschera una cospicua dose di fragilità) sprona e regala a Nathan un parternalistico ruolo di pseudo fratello maggiore (NN175,180,181). Certo, Nicole vorrebbe ben altro da Nathan, ma intanto s'accontenta.
Se parte del lento recupero dell'uomo Nathan si deve a frequentazioni positive, molto influiscono i sentimenti negativi - il disgusto, il rifiuto - che l'eroe prova quando si trova in Agenzia, in particolare quando si trova ad avere a che fare con Darver e Sigmund. Ormai, direbbero in Toscana, 'un li regge più.
(Aran Darko minaccia abortita. O forse no?: NN175,178/179. Ma il vero nemico di Nathan è interno. A lui e all'Agenzia)
Eletta Elania Elmore Presidente del Consiglio di Sicurezza (NN176), i provvedimenti di emergenza che hanno portato alla creazione dei Proconsoli non hanno più motivo d'esistere. I Proconsoli, pur continuando ad essere operativi, non saranno più un particolare problema e rimarrano sullo sfondo. Questo provoca la perdita di un altro interessante elemento sul quale gli autori avrebbero potuto giocare di più, ma semplifica di molto il processo di globalizzazione dell'Agenzia. Darver e Elania hanno infatti iniziato a tessere un rapporto di amicizia che dovrebbe andare aldilà della relazione istituzionale, ma che, di fatto, anche per via dell'influenza di un Darver sempre più bastardo su una Elania troppo emotiva per l'incarico che ricopre, porterà l'Agenzia Alfa ad essere sempre prelazionata e favorita in caso di missioni particolari. Prima missione di questo tipo è l'arresto di Aran Darko. Mesi prima, Darko aveva provveduto a mettere fuori gioco i suoi soci d'affari e ad accentrare il suo impero finanziario. L'Agenzia Alfa aveva comunque provato i suoi intrallazzi durante un caso di cloni - fra questi, il padre di Nicole - inseriti illegamente nella società (NN175). Ora l'Agenzia Alfa può finalmente arrestare Darko (NN178/179). Inviati alla sede della Seti Prime, l'azienda di Darko, gli agenti Alfa primari (Nathan, Branko, May, Nicole e Link), con l'aiuto dei Proconsoli guidati da Marcus Morrigan e inviati dal giudice supremo Frey (anche i Proconsoli fanno parte del braccio armato del Consiglio di Sicurezza), affrontano diversi dispositivi di sicurezza e arrestano Darko, che viene rinchiuso in una cella d'isolamento del carcere di Marutha Bay. Durante gli scontri a fuoco, Nathan ha modo di assistere alle modifiche apportate da Sigmund a Link, da questo momento dotato di raggio laser, invisibilità e altri armi innovative. Le modifiche e le ciniche giustificazioni di Sigmund rendono Nathan sempre più schifato dalla disumanizzazione che ha cambiato il suo ormai ex amico.
Nel frattempo, il deforme Jason Hyde, progettista pentito della Seti Prime, rivela al Consiglio e all'Agenzia il piano di Darko: creare una società perfetta fatta di individui perfetti. Il progetto, rigettato da Hyde, è stato portato avanti da Darko stesso, che ha creato dei misteriosi cloni mutatoformi, chiamati Creatori, come bracci destri, e dalla sua vice, Vania Oliphant. Tramite flashback apprendiamo che sia Vania che Darko sono originari dei tempi preGrande Catastrofe e che si sono man mano clonati fino al presente della serie. Presente in cui, tuttavia, arrestato Darko, Vania tradisce il suo socio/amico/amante e consegna all'Agenzia la cittadella volante di Heliopolis, nel frattempo già individuata (grazie ad un misterioso amico di Hyde chiamato l'"Ingegnere") e attaccata da Nathan e colleghi. I Creatori, però, non vengono scovati, e Vania fugge tramite una porta di teletrasporto simile a quella dei Venerabili: è facile vedersi, dietro a tutto il progetto di Darko, lo zampino di Mister Alfa.
Nel mezzo di, e dopo tutto questo, Vietti prova pure a caratterizzare meglio Branko, prima facendogli ottenere, da Hyde, un medaglione su cui è raffigurato un enigmatico 'simbolo di libertà' (che dovrebbe spronarlo ma non lo sprona), quindi facendogli vivere una traumatica esperienza nel corso della quale il mutato diventa momentaneamente uno zombie (NN183/184). In quest'ultima vicenda, mentre l'amicizia fra Darver ed Elania inizia a farsi più intima, Kay mostra di captare flash di particolari situazioni di pericolo. Il suo pseudopotere tornerà buono per l'Agenzia in diverse occasioni ma, soprattutto, decreta l'inizio del percorso di evoluzione del personaggio, che acquisterà gradualmente un ruolo sempre più importante.
(Il futuro è già qui, e riserva sfavillanti sorprese. Generazione Futuro: GF1(AA14). Dov'è finita Urania?: NN185)
Un primo indizio di tale evoluzione i lettori lo hanno con la lettura del primo volume di
Generazione Futuro, spin-off nello spin-off (è ospitato su
Agenzia Alfa e si distingue, all'esterno, solo da una fascetta rossa posta sulla costa dell'albo) che nel 2006 arriva un po' a sorpresa, portando con sé personaggi nuovi e quella ventata di sense of wonder che mancava da un po'. GF1 (=AA14) è ambientato in un futuro remotissimo (2606 secondo nuova datazione), il più remoto fra quelli visti finora. Futuro che, perdipiù, non pare essere 'alternativo', ma quello specifico del continuum in cui è ambientata la serie regolare. La collocazione si intuisce dalla presenza di una Kay mutata e telepate che, pur priva di memorie passate, parrebbe essere proprio la giovane figlia di Branko. Come possa essere ancora viva (e abbastanza giovane) in un futuro così remoto è domanda ancora priva di risposta. Comunque Vietti ha tutto sotto controllo e la risposta arriverà, così come molte altre domande e altri misteri, al momento in cui scrivo, sono già stati chiariti (sia nella quinta che nella parte finale della quarta "stagione"). Molte sono comunque le anomalie e gli spoiler che colpiscono il lettore che legge per la prima volta l'albo, a partire dal misterioso ed enorme oggetto disteso sopra la Città Est (abbandonata e in rovina), fino all'enigmatico Brain Comdeck, archivio quantico situato nelle parti basse (delle rovine) del palazzo dell'Agenzia Alfa. Il Brain Comdeck rivela di essere stato creato da Sigmund Baginov e tenuto aggiornato da un altro individuo, e contiene, fra l'altro, un elenco degli agenti dispersi in missione (che include Nicole Bayeux), oltre ad un sunto delle guerre che hanno squassato il pianeta negli ultimi quattrocento anni: la prima è la guerra fra la Terra e le stazioni orbitanti; segue poi uno spoiler sulla quinta "stagione" quando si menziona una guerra fra Marte e la Confederazione delle stazioni orbitanti (prima) e fra l'Impero di Marte di Kos Aradan I° e la Terra (dopo); tocca dunque alla guerra contro i Tecnodroidi (che quindi in qualche modo avverrà anche nel futuro ufficiale della serie regolare) e, infine, alla guerra fra il Concilio dell'Equilibrio e i mute, guerra che è alle ultime fasi nel 2606. L'albo, esempio di ottima fantascienza e godibile di per sé, racconta infatti di una Terra dominata dalla dittatura silenziosa del Concilio dell'Equilibrio, in cui l'umanità, "informata" solo dai proclami di Erebron, il capo del Concilio, vive in un mondo con molta luce e poca ombra, in quanto manipolato a 360°. L'unica minaccia per il Concilio e l'alleata Sorellanza Telepate arriva dai mute, ibridi mutaforma elettronici e biologici dalle origini sconosciute (verranno rivelate nella quinta "stagione"). I mute sono usati come braccio armato dai robot C-014, i robot dotati di sentimenti, creati anni prima e in seguito sterminati senza pietà dal Concilio (con l'appoggio della Sorellanza Telepate). A proteggere la Terra dai mute è chiamata l'Agenzia Alfa del tempo, i cui tre migliori agenti, Liam, Joanna e Scout, si ribellano al Concilio e, con l'aiuto della robot C-014 Ysa (la quale scopre di essere stata, in un remoto passato, addetta alla manutenzione del Brain Comdeck) e delle telepati Kay e Lamia (quest'ultima già "telepate oscura", ossia rinnegante la Sorellanza), scovano la base dei mute, sita nella Nube di Oort, e il loro mandante: Link. Per l'esattezza un doppio Link: il Link originale ha espulso la sua parte provvista del chip neurovega (che già sperimentò nella terza "stagione") creando il tormentato e rancoroso (è dotato di sentimenti) Link Oscuro.
L'intera, ammaliante vicenda termina con la distruzione della base dei mute e la nascita di un movimento di resistenza al Concilio.
Va, tuttavia, ancora segnalato che, Liam, Joanna e Scout sperimentano brevi, enigmatiche visioni aventi protagonisti gli agenti Alfa della serie regolare (Liam vede Nathan, Joanna vede Branko e May, ecc.) nel momento in cui utilizzano il teletrasporto (d'uso più o meno comune nel loro remoto futuro).
E' che nulla, in NN, accade per caso: da questo momento in poi, robot e anomalie spaziotemporali (quest'ultime su impulso di Serra) saranno le tematiche predilette da un Vietti che sempre più assomiglierà al suo alter ego di carta, quel Mister Alfa che durante quarta e quinta "stagione" compare pochissimo di persona, ma che è sempre indirettamente dietro a tutto.
Ecco dunque il ritorno di un pezzo di Città Est, smaterializzatosi assieme al troncone di Urania a fine terza "stagione" e ora comparso nello spazio siderale. Galleggiando, come fa, per l'orbita terrestre, è facile che qualcuno vi finisca contro. Accade ad un gruppo di raminghi (avventurieri che ricordano vagamente i protagonisti di
Hammer, vecchio fumetto di Vietti), fra i quali la giovanissima Ysa. La ragazzina viene recuperata da Nathan, inviato su Urania per conto dell'Agenzia assieme a Monique Zamara delle Walkyrie (la piccola impresa di aerotrasporto, guidata da Brenda Stones detta 'Mamy', fa qui il suo debutto). Ysa è innamorata di Yuri, giovane hacker divenuto famoso nell'affare del chip neurovega (AA7) e in seguito esiliato su un'isola deserta. Se chi legge si sta chiedendo come mai Ysa ha lo stesso nome del droide visto in GF1, sappia che al sottoscritto piace pensare che non sia un caso di semplice omonimia. Nella quinta "stagione" Yuri avrà in qualche modo a che fare con il filone robottiano di Link.
(Ultimi ritocchi. Sara e Asija firmano come regular: NN187/188 e G11. La geopolitica neveriana comincia a prendersi sul serio: maxi3)
A questo punto agli autori non rimane che sistemare gli ultimi dettagli, tirare le fila di alcune sottotrame e disporre le varie pedine rimaste sulla scacchiera.
Neil Bates viene clonato, ma il clone è buono e non crea problemi. Sara McBain vince le sue ultime ritrosie dopo che sua figlia è guarita dalla depressione, e il fidanzamento con Nathan diventa ufficiale (NN187/188). Ora Medda può sbolognare la patata bollente agli altri e salutare tutti. Da questo momento un altro dei tre sardi abbandona e diventa una guest.
Ostini richiama all'azione Asija Heke: ma cosa ci fa una maori tosta come lei nella Città Bianca? Cerca di riscaldarsi il cuore, sia il suo che quello della città. Appestata da una corruzione e un degrado tali che Nathan, inviato sul posto per risolvere un caso a base di mostri eterni, è costretto ad allearsi momentaneamente col mafioso Kursk, Darver (allettato dalle prospettive di guadagno) decide che è ora di aprire una filiale eurasiatica dell'Agenzia Alfa. Arruolata sul campo come agente, Asija viene subito promossa a responsabile della nuova filiale (G11).
Vigna, nel frattempo, prova a fare chiarezza sulla geografia politica del continente che ospita la Città Est, ma genera solo un gran caos (maxi3, nella prima delle due storie contenute nel volume). Il primo tentativo di ribaltare il credo neveriano dell'universo narrativo equivalente al fumetto, e pertanto tenuto in piedi dalla fantasia (credo, come si ricorderà, alla base del secondo incontro fra Nathan e Martin Mystère), cade un po' nel vuoto. Qualcosa comunque si muove. Viene introdotto il Presidente Donald Kassavidis, amico di Darver. Presidente di cosa? Non è mai stato chiarito. Probabilmente l'intento era quello di introdurre il successore dello storico Presidente delle Nazioni Unite, il telepate John Reuel Abraham (comparso brevemente nella prima "stagione" come politico spregiudicato, nella terza come buon Presidente e divenuto durante la guerra simbolico collante dei vari popoli della Terra). Eppure Abraham manterrà ancora la sua carica nella quinta "stagione". Vedremo lì come si chiarirà la cosa. Di fatto, secondo mia modesta deduzione, in questo periodo della serie Kassavidis è più propriamente un Governatore, ossia il Presidente dello Stato in cui è sita la Città Est (l'esistenza di Stati diversi all'interno del continente nordamericano era stata accennata soltanto in maxi2).
(Le pedine si dispongono sulla scacchiera. I tecnopati e l'Uomo Quantico fanno inquietanti profezie: NN189,190; quindi si scontrano a distanza: NN192/193; e si fanno da parte. Mica scemi: Urania è una spada di Damocle)
Le pedine principali sono però altre, e si chiamano tecnopati e Uomo Quantico. La corsa al season finale comincia con una delle misteriose anomalie spaziotemporali che, da qualche tempo, si aprono qua e là in Città, e con il momentaneo trasferimento, attraverso di essa, dei litigiosi Opliti e Neotemplari, e di Nathan che cerca di fare loro da paciere, sul troncone di Urania mai riapparso: si trova in un limbo interdimensionale chiamato sub-spazio (NN189). Attraverso un plot che ricalca quello di
300, Nathan corre in lungo e in largo per spegnere i tre distorsori di Mister Alfa, ancora attivi. Le beghe interne di Opliti e Neotemplari, che si massacrano a vicenda, glielo impediscono (ne spegne due su tre). Con l'aiuto di una misteriosa creatura di luce, dalla quale l'invasato Outremer riceve la profezia di una grande sventura che sta per abbattersi sulla Città, tornano tutti a casa. Nathan viene quindi convocato dall'Uomo Quantico e si ritrova a vivere due esperienze di guerra in due universi alternativi, in uno dei quali ci sono pure gli Shra (NN190). Il tutto è una sorta di addestramento che a Nathan tornerà utile, a detta dell'Uomo Quantico, in vista dei luttuosi avvenimenti che incombono sulla Città.
Scoperto dall'Uomo Quantico un esserino multidimensionale e immortale come lui, il suo filone si fonde con quello tecnopate. Uno dei soci finanziari dell'Uomo Quantico, Thikathali Yera, fa catturare Erimantis e Outremer, li fa combattere e si prende i microsomi del primo (NN192/193). Erimantis muore, ma si rigenera. Nathan e Sister J, che indagano su una serie di epidemie programmate (da Yera) che funestano la Città, trovano Erimantis. Il leader degli Opliti e Sister J si fidanzano. Yera, grazie ai microsomi, può ora schermare i suoi pensieri all'Uomo Quantico. O, almeno, così si illude. L'Uomo Quantico sogghigna. Quali sono i suoi piani? Perché avrebbe dovuto finanziare la diffusione di epidemie in Città? Non si sa.
Col senno di poi, i tre prologhi alla "saga spaziotemporale" non sembrano avere particolari legami con i successivi eventi (Urania a parte). I tecnopati spariranno per un bel pezzo, dell'Uomo Quantico non si saprà più nulla. L'unica certezza è che tutto e tutti fanno comunque inconsapevolmente capo a Mister Alfa, che nei numeri succitati si appropria della pagina della posta. La speranza è che la sesta "stagione" porti, prima o poi, qualche chiarimento (magari con il recupero dell'Uomo Quantico; nella quinta "stagione" potrebbero esserci, come potrebbero non esserci, indizi in tal senso).
(Squarci sul passato: NN194/195/196. Quando tutto sembra finito, arriva zitta zitta l'ecatombe: NN197-198/199. E' la "saga spaziotemporale")
Le anomalie spaziotemporali che si manifestano in Città si manifestano anche sotto la Città. Se ne apre una a Sub-City e un pazzoide ha così l'occasione per fare la spola fra il suo tempo e la New York degli anni '50 del ventesimo secolo, ove diventa il serial killer chiamato l'Orco.
Inizia così la fantascientifica "saga spaziotemporale" (NN194/195/196-197-198/199), divisa in due tronconi, col #197 a fare da spartiacque fra il primo e il secondo.
Chiamati da Brenda e The King, i sovrani di Sub-City, Darver e l'Agenzia Alfa isolano la zona dell'anomalia e spediscono Nathan e Nicole nel passato. Passato che Sigmund specifica essere un possibile passato e non il passato ufficiale, per via del solito multiverso. L'equivalenza Città Est=New York del futuro è comunque degna di menzione, non essendo mai stata ufficializzata prima di questo momento, e rappresenta un ulteriore passo avanti verso un mondo neveriano sempre più realistico e preciso.
Il passaggio negli anni '50 porta Nathan e Nicole a collaborare con il tenente John Winter, tormentato personaggio i cui poteri psicometristi permettono al trio di rintracciare l'Orco, spedirlo nel futuro e ammazzarlo. La risoluzione del caso consente a Darver di stringere rapporti con l'Area 51 a cui fa capo Winter e di avviare una collaborazione a distanza: Nicole Bayeux viene stanziata negli anni '50. Nicole, che nel suo tempo si è sempre sentita un pesce fuor d'acqua, accetta con piacere, stante pure una certa affinità con Winter. Il piacere, tuttavia, svanisce presto. Nel presente della serie regolare, si materializza dal nulla il troncone maggiore di Urania, che precipita sulla Città Est. Le interferenze elettromagnetiche chiudono per sempre l'anomalia e Nicole rimane bloccata nel passato. Sarà classificata 'dispersa in azione', come aveva spoilerato lo spin-off
Generazione Futuro. (NN194/195/196)
Il primo troncone della saga termina e il secondo inizia con una Città devastata. Il cerchio della quarta "stagione" si chiude in maniera beffarda, dunque: costretta a rimettersi in piedi dopo una catastrofe, la Città ne subisce una peggiore e si ritrova più a terra di prima.
Sulle prime, ciascuno pensa a mettere in salvo se stesso e i suoi cari. Nathan, Branko e Darver si preoccupano delle rispettive belle (Sara, May e Kay, Elania). Senza sovrapprezzo, Nathan salva anche la piccola Alice, una sfortunata bambina colpita alle gambe. (NN197)
Gli ultimi atti della "stagione" prendono il via con una panoramica di Urania, distesa sulla Città Est (ecco cos'era l'oggetto misterioso visto in
Generazione Futuro!, esclama il lettore, esaltato da come i pezzi dei mosaici viettiani trovino sempre il loro posto). Una moltitudine di persone di ogni età, sesso, razza, religione e ceto sociale, tutte accomunate dall'aver subìto lutti e disgrazie nell'impatto, si reca in processione silenziosa all'interno del relitto della stazione ormai-non-più-orbitante. Corre voce che vi dimori una creatura di luce che fa miracoli. Fra i tanti, spuntano la zoppa Alice, con madre annessa, e, soprattutto, un individuo intabarrato in uno svolazzante costume nero fatto di bende, bende fra cui è possibile scorgere un volto segnato da una profonda malattia. Nathan, recatosi su Urania per risolvere il mistero della creatura di luce, si trova a dover salvare Alice da un cane Shra, giunto tramite una piccola anomalia generata dall'unico dei tre distorsori rimasto attivo. Spentolo e salvata Alice, Nathan viene informato della presenza dell'uomo bendato, che altri non è che Andy Havilland, l'ex-agente Alfa traditore, ma, soprattuto, l'uomo che ha ucciso Hadija. Incazzato come una belva, Nathan lo scova e vi ingaggia un lungo, epico scontro fisico, al termine del quale... gli spara in testa.
Poco importa che la creatura di luce intervenga e resusciti Andy all'istante, perdipiù guarendolo definitivamente dalla malattia che lo tormentava. Nathan ha superato il punto di non ritorno. La creatura di luce, ovvero una sorta di spirito di Luke Sanders (Luke=luce), è delusa, ma spera che il suo metafisico gesto possa reindirizzare Nathan sulla retta via. Luke può ora riposare in pace, Andy e Nathan no. Il primo si reca da Mister Alfa (alla sua unica comparsata diretta) e minaccia di ammazzarlo. Non lo fa, ma, non essendo più ricattabile, lo abbandona assieme a Logan. Nathan si reca invece da Marcus Morrigan, che, scettico, non credeva alle dicerie sulla creatura di luce. Nathan, nonostante l'abbia vista coi suoi occhi, non riesce a crederci nemmeno lui. La sua luce interiore, quella della voglia di vivere e di credere alle meraviglie dello spazio e del tempo, si è definitivamente spenta. (NN198/199)
(Nuove prospettive. Asija agente Alfa in Eurasia: UA1. The show must go on. In fondo, vita e morte sono due facce dello stesso anello: NN200)
Il finale di "stagione" ufficiale non può far altro che lasciare il protagonista alle sue riflessioni e concentrarsi su chi ha ancora qualcosa da dire. Come Asija Heke, che inaugura la sua
Sezione Eurasia incontrando Varley, il custode della sede dell'Agenzia Alfa eurasiatica (situata nei sotterranei di una lussuosa villa), e andando a reclutare di persona quelli che saranno i membri della sua squadra: Roka Fischer, Nicholas Sullivan e Yuri Tikhonenko (il terzo, però, tradisce).
O come la setta Hyakumono, che di cose da dire ne ha solo una, ma molto importante. Grazie all'ultimo anello Shanachies (gli altri sono andati distrutti durante lo scontro fra Nathan e il mafiosetto collezionista che li aveva rubati), ora conservato nel palazzo dell'Agenzia Alfa, una sconosciuta civiltà di un imprecisato, remotissimo e immaginario futuro riesce prevedere ed evitare una catastrofe stellare.
La quarta "stagione" si chiude dunque con una romantica metafora del ciclo della vita.
Metafora beffarda (come la "stagione", del resto), se si considera che Nathan ha appena dannato la sua. Dopo un inizio pieno d'odio, lo vedremo cadere nella più cupa depressione. Svuotato e privo d'ogni stimolo, Nathan si trascinerà stancamente per buona parte della quinta "stagione", facendo perdere la pazienza a molti lettori.
Ma, povero Nathan, non è mica colpa sua. Lui è solo una pedina in balia degli eventi.
Eventi che partono addirittura da Atlantide e dai suoi piloni. E' lì che è comparsa la prima anomalia (come mostrato in un breve flashback durante la "saga spaziotemporale"), e, in fondo, lo squarcio con il quale gli atlantidei tornarono sulla Terra altro non era che una rudimentale falla nello spaziotempo.
Con quella saga faceva il suo esordio Stefano Vietti. Con quella saga il tessitore cominciava a lavorare alla sua tela.
Ora a quella tela manca solo qualche filo e poi potrà dirsi finalmente completa.