American Gangster
Un gangster-movie al di sopra delle mie aspettative, sul serio.
Ridely Scott riesce nell'impresa di raccontare una storia vera - quella di un criminale riuscito ad arricchirsi con il commercio dell'eroina - con il giusto dosaggio di violenza, pathos, azione e thirller.
Ambientato nel periodo della guerra in Vietnam, la storia di questo Frank Lucas di Harlem (quindi afroamericano, un Denzel Washington maiuscolo nella sua intepretazione), prima pupillo din potetne boss e ora deciso a prendere in mano "l'eredità" del suo mentore, incrocia la sua strada con quella di Richie Roberts, poliziotto difficile da descrivere. Non fisicamente, gicchè i duie si incontreranno solo alla fine del film (un po' come i due protagnositi di The Departed) ma in senso di indagine.
In pratica, col pretesto di raccontare la particolare storia di Lucas, Scott vuole narrarci le dua facce della medeglia, l'opposta visione del mondo o di una certa frazione del mondo, due modi di agire diametralmente diversi che derivano da due atteggiamenti diversi. Richie (un bravo Russell Crowe) è onesto fino alla fine in tutto, fino al disprezzo dei colleghi che lo allontanano quando lui consenga al capo soldi che avrebbero dovuto corromperlo e irretirlo.
Frank è convinto che l'unica cosa che conti è il fine, che a quel punto gustifica qualunque mezzo. Il suo fine era raccolgiere il testimone del suo "padrino" diventando potente ad Harlem con la droga, cosa che lo porterà personalemtne fino in Vietnam per elaborare la strategia migliore per arrichirsi, lucrando sulla guerra.
Mostrati i due punti di vista diversi, Scotto inzia a contrapporli dapprima a distanza, poi facendoli avvicinare sempre più fino al gran finale.
Film che mi ha stupito per la bravura di Denzel e di Russell, ma anche per la trama, per il modo di narrare e per quest'altra linea di lettura che non si ferma ai fatti.
Per chi volesse saperne di più, questa è una recensione a mio parere molto ben fatta:
http://www.mymovies.it/dizionario/recen ... p?id=46960