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[Duncan Jones] Source Code

Inviato: sabato 07 maggio 2011, 10:17
da Francesco F
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Molti (?) si sono stupiti dell'annuncio di questo film in home page per il Sollazzo, e in effetti io ce l'ho messo sulla fiducia, quando non l'avevo ancora visto. Ora l'ho visto, e dichiaro ufficialmente che la fiducia era stata ben riposta.
La ragione principale per cui aspettavo (e non solo io) questo film è il suo regista. Duncan Jones è il figlio di David Bowie ma ormai la notizia non è più questa. La notizia è che Duncan Jones è un formidabile regista, e se non fosse bastato il suo primo film, il già cult Moon (non abbiamo il thread?! Scandalo!), questo suo secondo lavoro lo conferma. Il commento che mi è venuto dopo la visione di Source Code è "Jones è come Christopher Nolan, ma senza soldi. Per ora", e in effetti anche Jones è britannico come Nolan ed è già molto corteggiato a Hollywood.
Duncan Jones ama giocare con la fantascienza a basso budget, la fantascienza dell'umanità e non delle tecnologie, la fantascienza dei problemi bioetici e non elettromagnetici. E in questo senso Source Code non è da meno.

Il capitano Colten Stevens si ritrova misteriosamente e contro la propria volontà rinchiuso in una strana capsula, in contatto video con due suoi superiori che non sembrano molto ben disposti a rivelargli granché della sua missione. E la sua missione è ancora più strana e misteriosa. La capsula infatti è il "source code", un'apparecchiatura in grado di ricostruire virtualmente una realtà sulla base degli ultimi ricordi di una persona appena morta, precisamente gli ultimi 8 minuti, e catapultarci dentro una qualunque persona per farle rivivere quegli ultimi istanti. Il capitano Stevens è stato proiettato nei ricordi di una delle vittime di un attentato terroristico su un treno passeggeri, avvenuto poche ore prima, e il suo compito è quello di ripercorrere ossessivamente quegli 8 minuti fino a trovare indizi su chi ha piazzato quella bomba (lo stesso individuo che, nella realtà vera, sta per passare alla fase successiva del suo diabolico piano). Per il capitano Stevens però la missione assumerà contorni più "esistenzialisti" quando scoprirà quello che gli è realmente successo e il motivo per cui è stato scelto per sperimentare il source code.

Un film che si affida totalmente al protagonista Jake Gyllenhaal, che fa egregiamente il suo lavoro anche se non è un ruolo da Oscar. Sicuramente da Oscar è invece la sceneggiatura di Ben Ripley al suo esordio cinematografico e con una sua idea originale. Il personaggio di Colten Stevens è destinato a rimanere nella memoria di molti, per la sua tenacia nell'attaccamento alla vita sua e delle vittime dell'incidente e contemporaneamente nella obbedienza militare, ma soprattutto per il suo ruolo quasi "divino" nel finale. Un finale forse semplice, per certi versi anche amaro, per altri esaltante, ma sicuramente perfetto. Niente colpo di scena conclusivo, ma una serie di piccoli colpi di scena spalmati per tutta la durata del film. La missione infatti viene rivelata a poco a poco a noi e al protagonista, e ognuna di queste piccole rivelazioni è sconvolgente e cambia le carte in tavola. Ogni volta che gli 8 minuti ricominciano l'attitudine del protagonista e la nostra cambiano rispetto a prima, ma cambiano anche l'una rispetto all'altra. Più in noi spettatori aumenta la consapevolezza che la missione è "finta", più la missione diventa importante per il capitano Stevens. Le nostre aspettative cambiano insieme alle sue, ma divergono. Questo effetto secondo me è geniale, ed è quello che fa di Colten Stevens un eroe, una persona attaccata a una causa che per noi spettatori è già persa. Sviluppiamo una sorta di compassione per lui, che nel frattempo, senza che ce ne accorgiamo, sta assurgendo alla gloria. Ci immedesimiamo più in Colleen Goodwin (interpretata da Vera Farmiga, che vederla è sempre un piacere), l'ufficiale che impartisce le istruzioni a Stevens, che conosce la sua missione e il suo destino, che sa qual è la realtà vera e qual è quella ricostruita, come lo sappiamo noi. Eppure, forse, abbiamo torto.

Re: Duncan Jones: Source Code

Inviato: sabato 07 maggio 2011, 14:33
da Pacuvio
Franz ha scritto:Sicuramente da Oscar è invece la sceneggiatura di Ben Ripley al suo esordio cinematografico e con una sua idea originale.
Ehm... :omg:

E poco importa che i generi siano diversi (come mi dicevi in chat). Lo spunto e la sostanza sono quelli.

Comunque bellissimo film, eh. E sono sicuro che chi non ha visto il citato film (al contrario di me) se lo possa gustare ancor di più.

P.S. ah, pure Fringe c'era arrivato prima! E la cosa incredibile è che ho visto questo episodio giusto il giorno dopo la visione di Source Code... :oO:

Re: Duncan Jones: Source Code

Inviato: sabato 07 maggio 2011, 15:19
da Francesco F
Pacuvio ha scritto:
Franz ha scritto:Sicuramente da Oscar è invece la sceneggiatura di Ben Ripley al suo esordio cinematografico e con una sua idea originale.
Ehm... :omg:
Originale = che non è tratta da una precedente opera letteraria o cinematografica.

Re: Duncan Jones: Source Code

Inviato: sabato 07 maggio 2011, 15:23
da DeborohWalker
Vabbè, non è che il soggetto c'entri molto con Ricomincio da Capo, semmai lo vedo più simile al mio adorato (sigh) Tru Calling.

Comunque:

- Non abbiamo il thread di moon? Scandalo!

- Source Code dovrei vedermelo stasera...

Re: Duncan Jones: Source Code

Inviato: sabato 07 maggio 2011, 15:39
da Pacuvio
DeborohWalker ha scritto:Vabbè, non è che il soggetto c'entri molto con Ricomincio da Capo
[...]
- Source Code dovrei vedermelo stasera...
Ehm... e allora come fai a sapere tutto quel che succede? :omg:

Re: Duncan Jones: Source Code

Inviato: sabato 07 maggio 2011, 15:41
da DeborohWalker
Ho visto il trailer.

Re: Duncan Jones: Source Code

Inviato: sabato 07 maggio 2011, 15:46
da Pacuvio
DeborohWalker ha scritto:Ho visto il trailer.
Ah, perché i trailer sono sempre significativi? Non è forse il contrario di solito? E poi allora che ci vai a fare al cinema se sai già tutto? :omg:

Re: Duncan Jones: Source Code

Inviato: sabato 07 maggio 2011, 15:54
da DeborohWalker
Spero che ci siano scene sexy con Michelle Monaghan.

Inviato: domenica 08 maggio 2011, 03:07
da DeborohWalker
Grazie alle mie sovracitate doti di preveggenza, dal trailer di Source Code mi ero aspettato l'equivalente cinematografico di Tru Calling; effettivamente, per 3/4 del film Jake Gyllenhaal riveste un po' il ruolo di Eliza Dushku, cercando di risolvere un caso che in realtà potrebbe essere un episodio di qualità medio/bassa di Tru Calling, dato che per chiunque abbia visto la serie il meccanismo non riserve troppe sorprese e le varie false piste sono sviluppate senza troppi guizzi.

L'elemento che nel trailer faceva "la differenza" rispetto a Tru Calling è che il protagonista si ritrova a vivere la sua missione nel corpo di un'altra persona, senza sapere il perchè e il percome; è questo elemento della pellicola, che viene sviluppato veramente più o meno negli ultimi 20 minuti di film una volta risolto il caso principale, ad avermi attratto durante la visione come unico motivo d'interesse.
Il capitano Stevens vuole vivere sempre di più l'esperienza degli 8 minuti a bordo del treno, un'esistenza migliore della sua intrappolato nel misterioso macchinario del Governo.
Siamo di fronte a un nuovo Avatar, laddove anche Jake Sulley preferiva muoversi dentro il gigante azzurro piuttosto che sulla sua sedia a rotelle da paralitico.
In Matrix, Neo preferiva vivere nel mondo reale piuttosto che in Matrix, ma Cypher invece si abbandona ai piaceri della vita fittizia, alla donna vestita di rosso, all'inganno scintillante. Cypher per questo era visto come una figura negativa, mentre Jake Sulley viene valorizzato nel suo vivere un'esperienza "finta" migliore della sua origine. Il capitano Stevens fa lo stesso.
Sono dei novelli Alice nel Paese delle Meraviglie, bambini Darling nell'Isola che non C'è, Bastian a Fantasia; il cinema elabora sempre di più il concetto che la finzione, il sogno, la tecnologia, possono concederci un'esistenza più affascinante dell'esistenza reale. Ed è in questa direzione che va il cinema, anche con stratagemmi tecnici come il 3D o l'IMAX.

P.S. Sigh, nessuna scena sexy con Michelle Monaghan.

Re:

Inviato: giovedì 12 maggio 2011, 13:54
da Tyrrel
Non che mi interessi l'originalità a tutti i costi (anche perché sono convinto che per fare storie originali non si debba per forza ricorrere ad idee nuove - Star Wars docet), ma visto che se n'è parlato:
DeborohWalker ha scritto:L'elemento che nel trailer faceva "la differenza" rispetto a Tru Calling è che il protagonista si ritrova a vivere la sua missione nel corpo di un'altra persona, senza sapere il perchè e il percome
Non so quale sia il perché e il percome nel film (non l'ho ancora visto), ma l'idea è stata usata molto prima nel mitico telefilm Quantum Leap (In Viaggio nel Tempo in Italia).
Anzi, leggendo l'articolo Wikipedia relativo, alla voce dedicata ad un possibile film tv sulla serie ho trovato questo: "Tuttavia nel 2011 uscì il film Source Code, diretto da Duncan Jones e scritto da Ben Ripley, che riprendeva il concept della serie. In esso, Scott Bakula è coinvolto doppiando la voce del padre del protagonista.".
Nell'articolo non viene citata alcuna fonte (e ricordiamoci sempre che [citazione necessaria]), per cui ho contrallato il cast su IMDb e, si, Scott Bakula doppia il padre del protagonista nella versione originale, ergo omaggio voluto.



P.S.: Pacuvio, ti rendi conto di aver abusato dell'utilizzo di un certo smile che fa imbestialire il nostro Dir. Edit.? :P

Re: Re:

Inviato: giovedì 19 maggio 2011, 12:56
da Francesco F
Tyrrel ha scritto:P.S.: Pacuvio, ti rendi conto di aver abusato dell'utilizzo di un certo smile che fa imbestialire il nostro Dir. Edit.? :P
Che infatti ha preso provvedimenti...