Un mesetto fa mi ero visto
The Nice Guys, di
Shane Black, e mi era piaciuto molto più di quanto mi aspettassi.
Niente di più ovvio che andare a recuperarsi qualcosa di quanto realizzato in precedenza dal regista, e mi è sembrato logico partire da
Kiss Kiss Bang Bang del 2005 per tre motivi:
1) è la prima pellicola sia scritta che diretta da Black
2) c'è
Robert Downey Jr. come protagonista
3) la storia-base è simile a quella di
The Nice Guys:
buddy movie classico con coppia male assortita di detective improvvisati su un caso dal sapore
chandleriano.
Il film m'è piaciuto. Oltre all'accoppiata (un Downey Jr. sbarbato pre
Iron-Man insieme a
Val Kilmer formano un duo straordinario) abbiamo un'ottima
Michelle Monaghan più topa che mai, che fornisce anche una buonissima prova attoriale, una trama intricata a base di rapimenti e omicidi che flirta direttamente con l'hard boiled e un'ironia genuina, mai invasiva, che non butta mai la storia in burletta ma risulta sempre adeguata al tono del racconto, quindi spesso sopra le righe, a volte grottesca e dissacrante, basata molto sul rapporto tra i due investigatori (reale Kilmer, improvvisato Downey Jr.), sull'assoluta inadeguatezza del secondo - molto più insicuro e "fallito" del Tony Stark che lo rilancerà a livello di carriera pochi anni più tardi - e sull'inflessibilità del primo.
Simpatica anche la componente metanarrativa, con Downey Jr. voce narrante che rompe spesso la quarta parete parlando allo spettatore [spoiler](fino all'apice di questa tecnica nel finale)[/spoiler], che per quanto in alcuni casi possa sembrare invasiva non va mai oltre il buon gusto, né si sovrappone al caso.
Lo spettatore è avvinto dalla trama, che ha forse un difetto: è forse troppo complicata. Non è assolutamente un male, in un panorama cinematografico come quello americano che tende sempre più a semplificare e a spiegare tutto al pubblico in modo fin troppo chiaro, ma se la sceneggiatura dell'ultimo
The Nice Guys risultava complessa ma godibile e comprensibile prestando attenzione allo svolgimento e riflettendoci un po' sopra durante i titoli di coda, qua è tutto eccessivamente ermetico, tra scambi di persona, insabbiamenti e quant'altro che forse necessitavano di uno sviluppo più lineare verso la fine, quando era il turno di svelare la soluzione del caso.
Poco male: a fine proiezione si arriva un po' confusi, ma soddisfatti nell'aver visto un prodotto genuino e divertente, che intrattiene in modo più raffinato della maggioranza delle commedie e dei thriller USA che ci si beve regolarmente... e riflettendoci un po' sopra, anche la soluzione del giallo appare finalmente chiara.
In caso contrario,
Kiss Kiss Bang Bang è una pellicola che non vi spiacerà di dover rivedere una seconda volta per chiarirvi le idee