[Licia Troisi] Le Cronache del Mondo Emerso

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Uhm, diciamo che la saga di Nihal fa parte delle saghe fantasy gradevoli ma non grandiose (che sono poi la maggior parte) distinguendosi però in questa massa attraverso un'ottima narrazione, cosa in generale molto rara nel mondo Fantasy. A tratti ricordo di aver notato qualche buco di caratterizzazione, ma non danneggiava troppo la storia, né tantomeno la sua scorrevolezza.

    Insomma, è un fantasy medio superiore alla media. Come del resto dice AA, o lo si ama o lo si odia. Tutto sta nel vedere quali aspettative si hanno.

    La Troisi rispose in maniera cortese e dettagliata ad una mia mail di critiche degli aspetti negativi, e complimenti per il lavoro in generale. Chissà che fine ha fatto la mail...

    Nella mia libreria si è faticosamente guadagnato un posto tra i fantasy buoni, insieme a ben più grandi capolavori.
    Alex Andrew ha scritto:definita da alcuni (IMHO non a torto) la "Regina del Fantasy Italiano"
    Lo è senz'altro, ma non per suo merito :P Il fantasy italiano medio è illegibile.
    Alex Andrew ha scritto:che per antonomasia sono dei mattoni scritti più in volgare che non in italiano, con un periodare medio di quindici subordinate per frase
    Ma il problema non è tanto questo, si fanno cose magnifiche con tale periodare (il Silmarillion insegna). Il problema è che tipicamente, nel fantasy medio, di quindici subordinate solo una ha uno scopo. Addirittura, nello stesso periodo delle Cronache (il mio periodo fantasy) lessi un fantasy tedesco illegibile anche senza avere una sintassi complessa.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • LBreda ha scritto:Ma il problema non è tanto questo, si fanno cose magnifiche con tale periodare (il Silmarillion insegna).
    La mia spina nel fianco, uno dei capolavori della letteratura fantasy che devo ancora leggere.
    Ma credo che per l'esempio che hai fatto calzino benissimo anche The Lord of the Ring e The Hobbit ;)
    LBreda ha scritto:Il problema è che tipicamente, nel fantasy medio, di quindici subordinate solo una ha uno scopo. Addirittura, nello stesso periodo delle Cronache (il mio periodo fantasy) lessi un fantasy tedesco illegibile anche senza avere una sintassi complessa.
    Non appartiene allo stesso genere, per il suo essere parodia del vero fantasy, ma è da notare anche il modo di scrivere di Terry Pratchett: senza dubio eccezionale, con spunti assurdi degni di un genio, ma appena ho aperto il libro ho fatto fatica a tenere il filo logico per le prime 20-30 pagine (non so se hai avuto il piacere di leggerne qualcosa :) )

    Tornando IT, un'altra novità della Troisi da non sottovalutare credo sia la tematica amorosa, poco coltivata nel normale genere fantasy (o comunque, non portata fino a questi livelli, visto che molti dei più grandi eroi, vedasi Aragorn, coltivano un amore quasi platonico :LOL: ), e devo dire, a mio giudizio, parecchio azzeccata nella storia (e ben intrecciata agli altri avvenimenti bellici et similia), molto più gradevole dello smielazzoso Twilight...
  • Alex Andrew ha scritto:Ma credo che per l'esempio che hai fatto calzino benissimo anche The Lord of the Ring e The Hobbit ;)
    Beh, dai, Lo Hobbit è semplice.
    Alex Andrew ha scritto:Tornando IT, un'altra novità della Troisi da non sottovalutare credo sia la tematica amorosa, poco coltivata nel normale genere fantasy
    Il fantasy ha spesso la storia d'amore, è uno dei topoi classici. Considerando che molto del fantasy serio ha del background letterario molto forte (che io in parte amo non poco) che ha codificato dei canoni ben precisi a riguardo. La Troisi fa a meno del background letterario, o almeno vuole farne a meno, e tira fuori quindi una storia d'amore di tipo diverso, ma non è necessariamente un vantaggio rispetto al fantasy canonico.

    [peraltro, a riguardo, ci sono delle scene in cui i protagonisti sono decisamente poco svegli :P ]
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • A me la prima trilogia piacque molto. Ok, la storia non era nulla di che, ma la narrazione era fresca e la protagonista era caratterizzata in maniera ottima.

    Ho provato a leggere la seconda, ma non sono andato oltre la metà del primo libro perchè il tipo "ragazza maschiaccio violenta e cinica" già mi aveva rotto e ho trovato la narrazione un pò pesante! :P Ma chissà che un giorno non la riprenda o concluda.
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Mike Haggar ha scritto:A me la prima trilogia piacque molto. Ok, la storia non era nulla di che, ma la narrazione era fresca e la protagonista era caratterizzata in maniera ottima.

    Ho provato a leggere la seconda, ma non sono andato oltre la metà del primo libro perchè il tipo "ragazza maschiaccio violenta e cinica" già mi aveva rotto e ho trovato la narrazione un pò pesante! :P Ma chissà che un giorno non la riprenda o concluda.
    Il primo libro della seconda trilogia a dire il vero, a tratti, si lascia leggere un po' difficilmente (almeno per i primi 2/3), molti momenti sono un po' statici dopo che [spoiler]Dhube viene maledetta con il sigillo[/spoiler], poi si raggiunge un buon crescendo che prosegue anche con una discreta parte del secondo libro. Il terzo invece è di una rapidità inimmaginabile

    p.s. dimenticavo, non l'ho scritto sopra, il personaggio di Ido è il mio idolo :sbav: , è qualcosa di assurdo, ogni volta che leggo uno spezzone di cui fa parte mi sembra di vedere un film... non so poi, tra l'altro, se la Troisi con "gnomi" intenda effettivamente gli "gnomi" (fin troppo discriminati nei vari gdr simil-D&D), o sia un differente modo nel suo mondo fantasy per chiamare i "nani", ma fatto sta che ci rivedo troppo bene un personaggio che ho masterizzato a mio cugino in una campagna di D&D :LOL:

    Gnomo rulez :sun: :re:
  • Ecco, la parte che hai messo in spoiler l'ho trovata davvero pesantissima (mi faceva anche impressione leggerla, con lei che [spoiler]soffriva e aveva questo senso di autodistruzione incombente con "La Bestia" dentro di lei[/spoiler]. Probabilmente è per questo che ho mollato il libro al suo triste destino. Sono un lettore parecchio impressionabile, io! :D

    Ido era indubbiamente un bel personaggio. Non so cosa intendesse lei per "gnomo", ma so per certo che la mia mente perversa praticamente lo immaginava così! :D

    Immagine
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Beh, se è solo quella la parte, e se comunque il fantasy ti piace, ti consiglio di prendere un bel respiro e andare avanti... almeno per arrivare alle sconcertanti rivelazioni (ti incuriosisco, eh? :P ) del secondo libro circa Nihal, Sennar (eh già, di nuovo loro) e il periodo di tempo che si frappone tra la prima trilogia e l'inizio della seconda.

    Per quanto riguarda lo gnomo, immagino tutto tranne che quello :LOL: Sarà che (come ho detto prima) sono stato influenzato da D&D, che ha rivoluzionato alquanto questo tipo di razza fantasy, abbandonando di gran lunga lo stereotipo classico dello gnomo-checca che vedete in foto...

    Immagine

    ...e rendendola una razza fantasticamente (ndr. aggettivo per "fantasy", non intendo "fantastico=bellissimo, figo, etc...") presentabile, Ido lo immagino un pochino così:

    Immagine
  • Ma quello della prima foto è David Gnomo! :D E' simpatico!
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Novità fumettistiche in arrivo per Le Cronache del Mondo Emerso, come segnala ComicUS :

    "Emergono alcuni succosi particolari del nuovo progetto che vede coinvolti Roberto Recchioni e Panini Comics e che sarà reso noto ufficialmente durante l'evento Impact che avrà luogo il prossimo 7 febbraio in 11 librerie del fumetto di 11 città italiane.

    Come annunciato dall'albetto edito in occasione della manifestazione, trattasi di una miniserie in 4 numeri formato comic book ispirata alle "Cronache del Mondo Emerso", saga fantasy di Licia Troisi, giovane scrittrice romana, autrice de La Saga del Mondo Emerso da cui è tratto questo lavoro, La Ragazza Drago, Il Destino di Adhara (tra poco in libreria) e I Racconti di Malva, solo per citare alcuni dei libri della serie. Non si tratta di un vero e proprio adattamento a fumetti, né di una storia totalmente inedita, ma di una commistione di entrambi gli elementi.

    Pennelli e colori sono affidati al duo Gianluca Gugliotta (tra i suoi lavori figurano Avalonia, Avatar e Jek Vans) e Giuseppe Ferrario (fondatore dello studio Effigie Cartoons, suoi lavori anche presso Il Giornalino e Looney Tunes della Warner Bros.).
    "

    Questo il post del blog di Recchioni: http://prontoallaresa.blogspot.com/2009/02/impact.html
  • come fantasy è uno dei pochi italiani abbastanza buoni. Buona idea quella di mettere gli elfi sotto una luce diversa dal solito nell'ultima trilogia, che si fa leggere scorrevolmente e non riserba grossi errori.
  • Ci ho messo mesi e mesi e mesi - dopo averlo posseduto per anni senza mai iniziarlo - ma alla fine ho concluso la lettura della Trilogia delle Cronache Mondo Emerso.
    Mi colloco nella fascia di coloro che si trovano soddisfatti: Licia Troisi a mio avviso scrive una storia di ampio respiro senza perdere la bussola, seguendo un filo solido per la trama che sviluppa nell'arco di tre libri e di più di 1200 pagine complessive e arrivando da A (l'inizio) a B (la fine) in modo tutto sommato coerente.
    Ne avevo sentito parlar male o perlomeno con aria di sufficienza da molti fronti, quindi partivo con scetticismo, aspettandomi una sorta di Christoper Paolini 2 (che almeno a me deluse molto con la sua saga). La Troisi invece lavora molto meglio di quanto fece l'autore di Eragon, e sforna una storia che alla base non ha chiaramente nulla di originale, adagiandosi sul plot del fantasy classico che più classico non si può, ma inserendo comunque numerosi inserti più personali che rendono i romanzi ricchi di inflessioni, idee e personaggi a volte anche notevoli.
    Non mancano i difetti: la protagonista Nihal è ben descritta e abbastanza solida da reggere decentemente sulle spalle tre libri, ma la cura maniacale con cui l'autrice lavora su questo personaggio in parte la rovina, dandole una caratterizzazione a volte troppo sofferta, a volte troppo da "girl power" e a volte troppo oscura, anche se in modo giustificato narrativamente. Resta il fatto che la Troisi rende fin troppo sfaccettata Nihal, trasformando così un pregio in un difetto, almeno in parte.
    Non parliamo della gestione del suo rapporto con il mago Sennar: funziona bene nel primo romanzo, ma quando dopo la separazione del secondo si riuniscono diventano quasi insopportabili, e quando finalmente [spoiler]si scoprono le carte e nasce l'amore[/spoiler], la Troisi gestisce il tutto come [spoiler]il peggior romanzetto rosa di quart'ordine[/spoiler].
    Infine, il mega-cattivo. Il Tiranno è una figura inquietante che aleggia fin dal principio ma di cui non si sa nulla. Poi [spoiler]si sa tutto nel giro di pochi capitoli dell'ultimo libro. Non è un'accelerata un po' brusca? Peccato, perché poi quando finalmente alla fine lo vedremo agire direttamente si rivelerà essere gestito in maniera originale e intrigante dalla Troisi. Altro peccato, dura in scena troppo poco per quello che poteva offrire come personaggio - molto più del solito nemico che agisce nell'ombra e che è interessante solo perché la figura è avvolta nel mistero: qui è più interessante quando lo si vede! - e per il 90% lo fa con uno spiegone. Spiegone che contribuisce a rendere la mente dell'antagonista molto affascinante, ma resta un monologo lungone[/spoiler].

    Plaudo però alla "morale" finale, se così vogliamo chiamarla, che chiarisce come la pace non sia mai duratura e come la sconfitta finale del Tiranno (di turno) non risolva magicamente tutti i problemi, perché odio e guerra torneranno ciclicamente finché l'uomo non cambierà registro. La trovo una connotazione coraggiosamente realistica che trovare in un fantasy mi ha stupito.
    Oltre a quello, bella la storia di massima, ottimi alcuni personaggi come Sennar e lo gnomo guerriero Ido, bello lo sviluppo dei caratteri di alcuni di essi, così che siano più realistici, buone alcune parti dei conflitti interiori di Nihal quando non si esagera, bella la missione di Sennar nel secondo romanzo. Di contro, ho trovato più noiosa perché convenzionale la missione a tappe di Nihal [spoiler]come predestinata[/spoiler], nel terzo libro.

    Insomma, una trilogia fatta di alti e bassi, di cose buone e altre meno, ma tutto sommato nel complesso si configura come una lettura interessante e dotata anche di una scrittura scorrevole nella sua semplicità. Io poi ci ho messi tempo assurdo per finirlo, ma perché non riuscivo a leggerlo tutti i giorni e ho spesso stoppato per mandare avanti letture fumettose :P Ma di suo la scrittura di Licia Troisi non annoia e spinge ad andare avanti, quasi sempre.
    Mi spingerei addirittura a consigliarlo, a un neofita del fantasy con poche pretese o a qualcuno che volesse evadere dal grigiore quotidiano con qualcosa di semplice e genuino.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Torna a “Fantasy, Scifi & Grandi Epopee”