Il Ciclo della
FONDAZIONE
di Isaac Asimov
Libro 3 Fondazione / Cronache della Galassia / Prima FondazioneFONDAZIONE
di Isaac Asimov
E dopo quasi più di un anno e mezzo ho ripreso in mano il volumozzo contenente la parte principale del ciclo della Fondazione di Asimov, e ho iniziato la rilettura (la prima volta in vita mia che rileggo un libro [che non sia di fumetti]).
Il libro è in realtà la raccolta di quattro racconti pubblicati da Asimov fra nel 1942 e nel 1944 sulla rivista americana "Astounding Science-Fiction", più un prologo scritto appositamente per la raccolta pubblicata nel 1951. Sono i primi racconti scritti da Asimov sul ciclo della Fondazione, prima ancora che pubblicasse il suo primo romanzo (che era del Ciclo dell'Impero [cronologicamente collocato millenni prima della Fondazion]), e a cui poi fece precedere due prequel... Asimov, fai pace col cervello ).
I racconti erano:
- Foundation, maggio 1942 (nella raccolta è la "Seconda parte: Gli enciclopedisti")
- Bridle and Saddle, giugno 1942 ("Terza parte: I sindaci")
- The Big and the Little, agosto 1944 ("Quinta parte: I principi mercanti")
- The Wedge, ottobre 1944 ("Quarta parte: I mercanti")
- The Psychohistorians, 1951 ("Prima parte: Gli psicostorici")
I titoli originali dei racconti vennero cambiati quando furono raccolti insieme come parti della raccolta. I titoli italiani sono la traduzione letterale dei titoli modificati per la raccolta. Il titolo originale della raccolta è Foundation, quello italiano fu prima Cronache della Galassia per l'edizione Urania, poi Prima Fondazione come parte della trilogia principale (Prima Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda Fondazione). Il titolo semplice Fondazione non so da dove sia preso, ma su Wikipedia lo usano come titolo principale... fidiamoci.
Dopo questa necessaria premessa per capire le contorsioni cronologiche e glottologiche del corpus asimoviano, passiamo alla storia.
Volendo seguire l'ordine cronologico della storia, eravamo rimasti al geniale matematico Hari Seldon e alla sua allegra famigliola, formatasi e aggregatasi durante i due prequel Preludio alla Fondazione e Fondazione anno zero. Hari Seldon crea la "psicostoria", una scienza che, su basi matematiche e statistiche, può prevedere gli sviluppi della storia a lungo termine analizzando la psicologia delle masse. Quando Hari Seldon scopre che la sua nipotina Wanda ha poteri mentali Seldon crea un piano per salvare l'umanità da trentamila anni di prevista barbarie riducendoli a un solo millennio. Il ruolo che avrà Wanda e il suo potere mentale nel cosiddetto "Piano Seldon" verrà ripreso molto più in là nella saga. Per ora, nei primi capitoli di questo libro, vediamo come inizia questo millennio-compromesso, caratterizzato da periodiche crisi politiche già previste da Seldon.
Prima parte: GLI PSICOSTORICI
In questo prologo Hari Seldon forza l'Imperatore a relegare la comunità di scienziati di cui Seldon è a capo (impegnati nella scrittura di una utopica Enciclopedia Galattica contenente tutto lo scibile umano) su un pianeta all'estrema periferia della Galassia, Terminus. L'Imperatore vuole toglierseli dai piedi perché la psicostoria prevede la caduta dell'Impero e anni di sciagure, ma è in realtà lo stesso Seldon che ha voluto farsi esiliare per attuare il suo piano a lunghissimo termine.
Seconda parte: GLI ENCICLOPEDISTI
50 anni dopo la morte di Hari Seldon (avvenuta un paio d'anni dopo l'esilio) Terminus è governata dagli Enciclopedisti, e si trova nel bel mezzo di una insurrezione del vicino pianeta Anacreon, il quale si è dichiarato indipendente dall'Impero e vuole espandere il suo territorio annettendo anche Terminus. Gli Enciclopedisti confidano che Terminus sarà ben protetta perché proprietà personale dell'Imperatore e perché custode della missione di Hari Seldon di scrivere l'Enciclopedia Galattica e mantenere il sapere universale durante il millennio di barbarie. Il sindaco di Terminus (se la intendiamo come una grossa città-pianeta), Salvor Hardin, è scettico riguardo alla difesa dell'Imperatore (e avrà ragione) così ingegna un astuto piano diplomatico per tenere a bada Anacreon e gli altri pianeti vicini. Quale sarà questo piano lo si scoprirà nella parte successiva.
Questa è la prima crisi che l'umanità affronta, e Seldon l'aveva prevista, al punto che ha ingegnato un sistema per apparire durante queste crisi anche secoli dopo la sua morte: si è registrato mentre era in vita facendo profezie sul futuro, e ha poi protetto queste sue profezie in una capsula (la Volta del Tempo) programmata per aprirsi solo nel momento in cui queste crisi avvenivano (e con un sistema di autodistruzione nel caso qualcuno avesse voluto forzare l'apertura. Nella sua prima apparizione Seldon conferma l'intuizione avuta da Salvor Hardin e orgogliosamente negata dagli Enciclopedisti: l'Enciclopedia era solo un scusa, il piano era ben più sottile e complesso e consisteva nel far perdere gradualmente la conoscienza delle tecnologie mentre la Prima Fondazione su Terminus e la Seconda Fondazione su Fine di Stella (pianeta collocato agli antipodi della Galassia rispetto a Terminus) avrebbe conservato la conoscienza e subdolamente dominato la Galassia fino alla fine della barbarie e alla rinascita di un nuovo Impero. Non so se l'ho spiegato bene, ma a grandi linee è questo il Piano Seldon.
Terza parte: I SINDACI
Terminus è un pianeta popolato esclusivamente da scienziati e povero di metalli (quindi assolutamente inadatto a fare guerre, impossibilitato a difendersi e vulnerabilmente dipendente dall'importazione dei materiali). Hardin ha trasformato questa debolezza in un punto di forza, inducendo gli abitanti dei riottosi pianeti vicini a credere che la scienza fosse come una religione i cui misteri sono a loro inaccessibili ma il cui potere è ben manifesto. Quindi "esportando scienza" Terminus si è garantita la neutralità nelle guerre. Ma la situazione degenera quando per questioni di successioni dinastiche l'orgoglio dei regnanti di Anacreon li spinge a temere il potere spirituale dei "preti" di Terminus e quindi ad attaccarlo per tenerlo a bada. Salvor Hardin però aveva fatto in modo che il timore della scienza inculcato da anni nelle menti degli Anacreoniani li portasse a ribellarsi al loro re obbligandolo a ritirare l'attacco. Il re (o meglio, il principe reggente suo zio) non ne vuole sapere, ma poco importa. L'equipaggio si ammutina, e il principe reggente disperato si suicida. Il re neomaggiorenne Lepold I, terrorizzato, firma accordi di pace con Terminus.
Questa era la seconda Crisi Seldon, e il vecchio nostradamus appare di nuovo nella Volta del Tempo per spiegare che aveva già previsto anche questo.
Quarta parte: I MERCANTI
In questa parte non accade alcuna Crisi Seldon, ma pare che non accada proprio niente, in realtà. Un mercante, Ponyets, va a salvare un altro mercante, Gorov, che ha osato provare a vendere macchinari atomici a un pianeta, Askone, che della tecnologia non vuole proprio avere a che fare. Per riscattare il suo collega Ponyets cerca di ingannare il Gran Maestro di Askone e i suoi consiglieri vendendogli oro prodotto dai suddetti macchinari atomici, cercando di tentarli ad adottare tali macchinari (in particolare il consigliere Pherl è quello più propenso, ma deve vincere la diffidenza degli altri consiglieri e del Gran Maestro). Alla fine, non mi ricordo come, Ponyets riesce ad appioppargli una partita intera di 'ste macchine e a salvare Gorov.
Questo piccolo interludio sarà uno dei motivi alla base della prossima Crisi Seldon, incentrato sul rapporto fra l'energia atomica e il potere della Fondazione (che è un potere religioso).
Quinta parte: I PRINCIPI MERCANTI
Il mercante Hober Mallow viene inviato dal sindaco di Terminus Jorane Sutt a controllare la situazione su Korell, una "repubblica monarchica", uno dei pianeti vicini che si stanno quasi per ribellare al potere religioso della Fondazione. Una volta lì Mallow si imbatte in un prete della Fondazione che è riuscito a fuggire dai Korelliani, ma Mallow capisce che è solo un'esca e lo riconsegna ai Korelliani. Questo è un sacrilegio, ma rispetta la legge e permette di negoziare con il Commodoro di Korell. Su questo pianeta Mallow scopre in uno dei soldati un'arma nucleare con il marchio dell'Impero Galattico (che si credeva caduto). Allora Mallow va su un pianeta vicino, Siwenna, per cercare informazioni sui tecnici che gestiscono l'energia nucleare. Scopre che in realtà questa conoscenza tecnica viene tramandata di padre in figlio ma che in realtà serve solo alla gestione degli impianti ma non alla manutenzione (perché sono sicuri che non si sfasceranno mai).
Fatta questa ricognizione Mallow torna su Terminus a riferire al sindaco Sutt, che invece lo denuncia per aver tradito il prete-esca. Ma Mallow con abile arte oratoria riesce a giustificarsi e a farsi acclamare dal popolo. Di lì a pochi mesi Mallow vince le elezioni e diventa Sindaco. Finalmente può cambiare la politica di Terminus abbandonando il potere religioso e istituendo il potere del commercio, diventando il primo Principe Mercante.
Rileggendo questo libro l'ho trovato insopportabile, prima di tutto per l'inevitabile stacco fra i diversi racconti che lo compongono. I più interessanti sono i primi, forse perché più vicini nel tempo al fondatore Hari Seldon e alla nascita della Fondazione e della psicostoria. Gli altri sono solo eventi, che cercano solo di raccontare i primi decenni di "barbarie" previsti da Seldon, e sono racconti che lasciano il tempo che trova.
Spero che il mio ricordo felice di questa saga sia dovuto al prossimo libro, perché altrimenti sono costretto a ripensare tutto il mio giudizio sulle Fondazioni.