[Stephen King] La Torre Nera ("La Torre Nera" 7)

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Signori, un attimo di attenzione.
    Ebbene, stavolta sembra proprio che ci siamo. Dopo tira e molla che vanno avanti da almeno 5 anni, e dopo il rifiuto da aprte di J. J. Abramsn e Damon Lindelof che non si sono sentiti in grado di adattare in nessuna maniera soddisfacente la mole di materiale, ci siamo. Il ciclo della Torre Nera sarà adattato. Sia per il cinema che per la televisione.
    Qui l'annuncio in pompa magna. A quanto pare si alterneranno film cinematografici (che in tutto saranno tre) e serie TV (in tutto due, che faranno da ponte tra i film)... il tutto sotto la supervisione di King che scriverà anche di suo pugno delle graphic novel che accompagneranno ogni storyline.
    Ah, il regista dei film... Ron Howard! Non so se ridere o piangere... solo il tempo ce lo dirà...
    Il progetto è complesso, stimolante e potenzialmente molto promettente... lo renderanno una schifezza?
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Se devo scegliere un thread in cui esprimere quello che penso e provo sulla saga di King che ho appena finito di recuperare, scelgo l'ultimo, così posso fare un rapido excursus.

    Dunque, ho letto i sette libri (no, niente libro spinoff ancora, né i fumetti, né altri libri del multiverso di King), e l'impresa mi è durata molto, moltissimo, più di un anno. Li ho intervallati con i romanzi di Star Wars che nel frattempo uscivano, e così a forza di diluire la lettura mi è cresciuto un certo hype.

    Premettiamo subito che l'opera mi è piaciuta, ma non in ogni suo aspetto.

    Cosa ho adorato: il "pastiche", essenzialmente. Il desiderio di King di esagerare, infilarci dentro tutto, qualsiasi cosa gli passasse per la testa, incluso sé stesso, inclusi i suoi altri libri, inclusi quelli altrui, cambiando stile, approccio, intenti, travalicando il limite del buon senso, del buon gusto, del buon dio. E' per questo genere di cose che io mi accendo. Poi ottimo il personaggio di Roland, ottimi quelli del suo ka-tet, visionarie molte sue idee, tante belle cose. E da amante di Lost ho trovato tanto ma tanto materiale ispiratore, che va dal palese (MIB, Eddie/Charlie, Callahan/Christian, Red Sox etc etc) al meno ovvio (Dogan/Stazioni, Positronic/Dharma, epilogo/sideway).

    Cosa non ho adorato: non sono un amante del mondo in cui è ambientata l'avventura, ebbene sì. Non ho trovato particolare bellezza estetica nella fusione tra western e scifi distopica, e in generale trovo che il mondo di Roland non sia stato creato proprio benebene, rimanendo soggetto a drastici cambi di idea e impostazione (narrativamente giustificati dal fatto che tempo e spazio sono impazziti, lo riconosco). Forse con una mappa, qualche riferimento visivo in più, un paio di regolette ben enunciate e ben piazzate l'effetto "avvolgimento" sarebbe stato superiore, ma alla fine l'effetto che mi ha fatto è stato di una certa indecisione. L'altra cosa che decisamente non ho adorato è... il rovescio della medaglia dell'esagerazione kinghiana: lo scrittore ha messo troppa roba che a conti fatti non serviva. O meglio, poteva arricchire il piatto, ma non certo a scapito di informazioni ben più importanti. Al termine della lettura mi rendo conto di aver impiegato ore a conoscere Trudi, Irene Tassenbaum, il Capataz di Cielo Blu, i burocrati e funzionari di Mejis, i mandriani del Calla... e di non aver ancora capito per bene il funzionamento del multiverso kinghiano.

    Poi c'è il controverso finale. E' vero, può deludere. E nemmeno poco. Più che vedere cosa ci fosse in cima alla Torre il mio interesse era focalizzato sulle risposte più cosmogoniche. Credevo che - un po' come il finale di The Lego Movie - al termine del percorso ci fosse un reveal che potesse davvero fornire un elemento in grado di spiegare i perché e i percome del multiverso di King. Magari dicendoci con chiarezza cosa realmente rappresentassero certe figure mitologiche come Gan, Merlyn e il Re Rosso, in rapporto al vissuto di King. Magari ponendo in relazione il mondo di Roland con gli altri mondi e svelando quindi la vera sostanza delle cose. E invece abbiamo il loop. Che non è nemmeno una cosa brutta, specie se consideriamo l'elemento del corno che ci suggerisce che presto il circolo vizioso sarà rotto, e Roland avrà pace. Ma allora a questo punto mi chiedo il senso stesso della sua condanna, e perché debba essere il corno a redimerlo. In che modo Roland dovrebbe essere prossimo alla sua risoluzione?

    A questo punto sento il bisogno di mettere in ordine un po' di dubbi e elencarli come nel più classico diario misteri, in modo che chi tra voi si sia cimentato nell'impresa e ne sia uscito più sapiente possa illuminare me.
    Come si chiama e qual'è la natura del mondo di Roland? Come mai si utilizza dappertutto il termine Medio-Mondo se è in realtà solo una parte del tutto, ignorando Entro e Fine-Mondo?

    Gan è il dio dell'intero multiverso kinghiano o solo la forma che assume Dio nel mondo di Roland? Insomma, quanto della mitologia del mondo di Roland si applica anche al nostro mondo?

    Che pastrocchio ha combinato King con le mille identità dell'uomo in nero? Walter O'Dim, Richard Fanning, Randall Flag, John Farson e Marten Broadclock sono TUTTI suoi alias?

    Come mai la Torre ha la sua forma "reale" solo nel mondo di Roland, mentre in altri assume altri aspetti? Cosa rende questo mondo più importante degli altri? E se è davvero è questo il "principale" come mai non è questo il mondo "vero" ma lo è il Mondo Cardine?

    Stephen King a volte è raffigurato come un creatore, altre volte come un semplice trascrittore di cose già accadute. E infatti ogni volta che lo incontrano è indietro di parecchi libri rispetto all'azione presente. Ma allora a che serve convincerlo a scrivere? La storia procede indipendentemente da lui o no?

    Se non ho capito male tutti i mondi tranne il Cardine sono mondi fittizi, narrativi etc. Ma allora come mai se si guasta la Torre che è in quello di Roland si guasta anche il Mondo Cardine?

    Come mai prima si dice che la rosa del Mondo Cardine è La Torre Nera, poi però si dice che lo è il palazzo della Tet Corporation, e poi si dice nuovamente che è la rosa?

    Come mai la Positronics nasce negli anni 70/80 della nostra epoca ma la ritroviamo già attiva nella "preistoria" del mondo di Roland? Perché lo scopo della Tet è osteggiarla se al momento della nascita la società non era sotto il controllo del Re Rosso?

    Perché avere con sé il corno dovrebbe redimere Roland portandolo verso l'ultimo giro di ruota? Che ha di significativo l'essersi fermato a raccoglierlo? E come mai non è stata data a Roland l'opportunità di raccoglierlo in prima persona, correggendo il suo errore, ma la Torre lo fa piombare all'inizio del loop con già il corno tra le mani? E' un glitch?

    Qualcuno ha una lista di romanzi di King che hanno una parte all'interno della Torre Nera?
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