[J.K. Rowling] Harry Potter e il Calice di Fuoco

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • é vero povero Cedric, è il classico personaggio che poveraccio non ha fatto nulla di male per meritarsi tanto astio eppure proprio perchè non c'è motivo alcuno per detestarlo si attira le peggiori antipatie.
    Cmq è anche il mio volume preferito e a breve recensirò poderosamente.
  • Grrodon ha scritto:é vero povero Cedric, è il classico personaggio che poveraccio non ha fatto nulla di male per meritarsi tanto astio eppure proprio perchè non c'è motivo alcuno per detestarlo si attira le peggiori antipatie.
    Io simpatizzo sempre per personaggi del genere! Anche se dovrei invidiare uno come Cedric perché è bello, talentuoso, amato da tutti... eppure Joanne l'aveva sempre dipinto come un ragazzo bravo ed umile!
    Cmq è anche il mio volume preferito
    Non sono solo! Gli altri gli preferiscono il primo o "Azkaban"...
    Ma tu non hai letto il quinto, o sbaglio?
    e a breve recensirò poderosamente.
    Sono curioso di leggere una *vera* recensione! :)

    PS Sto sentendo il tema del film "Death of Cedric"... brr :(
    A presto,
    Michele
  • Ho appena finito il tanto discusso quinto, e di cose da dire ne ho, lasciami riordinare le idee e i thread e poi dico la mia.
  • Bellissimo libro, il 4. Forse il punto in cui la saga prende un' impennata poderosissima (forse il livello qualitativo della storia è direttamente proporizionale con i soldi della Rowling :lol: ) . Per quanto riguarda il finale, beh, è un capolavoro della letteratura, cavolo, uno di quei colpi di scena che ti shockano! il solo pensare che [spoiler]in realtà la coppa era una passaporta per portare Harry al cimitero per farlo scontrare con Voldemort e che in realtà egli ha vinto grazie a Moody che in realtà non era lui ma era Barty Crouch Jr che era finito ad Azkaban ad opera d' una cantata di un altro mangiamorte pentito che...( Ema prende fiato)...è il preside di una scuola che partecipa al torneo[/spoiler] è una cosa assurda!!! totalmente fuori dagli schemi!!!
    !!!

    Ottimo libro, forse il migliore, ma anche il 5. nons cherza, comunque...
    ciao.
    Em@
    if I were a swan, I'd be Gone...
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  • Il mio libro potteriano preferito. Tutto bello bello bello. Non ho voglia di farne la rece, lascio l'ingrato compito a Grrodon visto che mi sono già faticosamente cimentato con il principe mezzosangue^^... Ah, nel film l'attore che interpreta Malocchio Moody è un grande, e la scena di Fred che invita Angelina al ballo del ceppo è ancora più bella (una delle poche cose) che nel libro.
  • forse perchè nel libro non veniva che accennata...
  • No, credo perchè in sè sia una scena che è più bella a vedersi (se ben recitata, come nel caso) che a leggersi.
  • Interesserà a pochi, ma è anche il mio libro preferito tra quelli finora usciti in Italia...
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    Universalmente riconosciuto come il punto più alto - per ora - dell'intera saga, Harry Potter e il Calice di Fuoco è il volume centrale, quello della svolta. In esso viene narrato l'avvento di Voldemort, giro di boa che dividerà per sempre in due fasi l'opera della Rowling.
    Il quarto volume della saga surclassa il predecessore offrendo ben 260 pagine in più del Prigioniero di Azkaban, la non indifferente lunghezza è senza dubbio una delle cause del grande successo di un libro che alla sua uscita deve aver impressionato e definitivamente convinto il suo pubblico della portata dell'opera.
    Ma il motivo principale per cui il Calice di Fuoco piace così tanto è senza dubbio la sua struttura assolutamente perfetta: l'intreccio consiste ancora una volta in una detective story, un giallo come lo era La Camera dei Segreti. Ma la novità di questo librò è che la componente gialla si inserisce in uno scheletro ben preciso che aiuta a scandire meglio le indagini pur relegandole sullo sfondo: si tratta del torneo Tremaghi, una sfida tra scuole di magia che ha luogo ad Hogwarts. Il torneo è composto da tre prove che avranno luogo nel corso dell'anno scolastico. Le indagini di Harry, Ron e Hermione si collocano a ridosso di queste tre prove, fungendo da intelligenti tappabuchi tra la varie gare che ne costituiscono l'ossatura.
    Con questo volume la saga diventa definitivamente adulta e inizia a staccarsi dalle consuetudini alle quali eravamo abituati. Inizia a casa Riddle in una specie di sogno/flashback che non coinvolge (o quantomeno non in modo diretto) il protagonista. Eravamo abituati a vivere la saga attraverso gli occhi del protagonista ed ecco che ci si ritrova spiazzati, lontani da Hogwarts o dai Dursley e inseriti in piena cospirazione. Benchè si entri ad Hogwarts solo a pagina 150, I Durlsey occupano uno spazio minimo. L'inizio del libro verte sulla finale del mondiale di Quidditch, espediente per far esplorare ad Harry il mondo oltre Hogwarts e presentare meglio alcuni personaggi che agiranno all'interno della scuola come Crouch, Bagman e molti altri esponenti del panorama politico/amministrativo.
    Ad Hogwarts vengono presentati molti altri personaggi che vanno ad arricchire il background della saga, come Malocchio Moody, Karkaroff e Madame Maxime, altri invece come Cedric Diggory e Cho Chang vengono promossi da semplici comparse a personaggi di primo piano.
    Un'altra grande novità della saga che qui emerge finalmente è il lato sentimentale che si pensava sarebbe rimasto sullo sfondo fino alla fine. Ma l'autrice è donna e questo traspare dalla sensibilità con cui queste tematiche vengono trattate. Si potrebbe pensare che le magre figure che Harry e Ron collezionano col gentil sesso sviliscano la caratura dei personaggi (e questo forse avviene nell'ordine della fenice) tuttavia penso che mai come nei due capitoli dedicati al Ballo del Ceppo i loro caratteri vengano valorizzati.
    Arriva la tematica dell'opinione pubblica quando Rita Skeeter, scribacchina contafrottole della Gazzetta del Profeta arriva ad Hogwarts a turbarne gli equilibri. Harry comincia ad andare in crisi, ma questo è nulla confronto a ciò che lo attenderà nel malinconico finale in cui si ritroverà faccia a faccia con la morte.
    La triste conclusione di Harry Potter e il Calice di Fuoco getta le basi per l'Ordine della Fenice in cui l'atmosfera di malinconia e oppressione prevarrà su quella parzialmente spensierata vista fin'ora.
    Il volume sembra avere alle spalle una travagliata storia di riscritture all'ultimo istante ma la cosa non si nota più di tanto a parte per un paio di "incongruenze" narrative: la prima è l'eccessiva faciloneria con cui Harry viene iscritto al torneo dal Calice stesso, la seconda riguarda il fatto, ripetuto più e più volte (non avete mai letto Storia di Hogwarts? :P) che all'interno di Hogwarts non ci si possa teletrasportare, cosa che a un certo punto avviene...
    Bazzecole cmq...

    La copertina dell'edizione italiana, rossa e col titolo in rilievo conferisce autorevolezza al libro e i disegnetti prima sparsi tra le pagine appaiono adesso solo ed esclusivamente ad apertura di capitolo, una scelta simpatica.
  • Continuo a rimanere ammirato dalle tue recensioni esaustive!
    Grrodon ha scritto:Il volume sembra avere alle spalle una travagliata storia di riscritture all'ultimo istante
    Questa notizia proprio mi mancava! Allora non è "ispirato" come mi era parso...
    la cosa non si nota più di tanto a parte per un paio di "incongruenze" narrative: la prima è l'eccessiva faciloneria con cui Harry viene iscritto al torneo dal Calice stesso
    Non credo sia addebitabile alla riscrittura... e poi perché eccessiva? Certo, il Calice è potente, Silente ha messo le protezioni, però... senza questo evento non ci sarebbe stato il libro :)
    la seconda riguarda il fatto, ripetuto più e più volte (non avete mai letto Storia di Hogwarts? :P) che all'interno di Hogwarts non ci si possa teletrasportare, cosa che a un certo punto avviene...
    Quando avviene? Non lo ricordo.
    Questo particolare, cmq, è di *fondamentale* importanza nel Principe Mezzosangue (ih ih) quindi la Rowling ce l'ha bene in mente... e sa come gestirlo. Non è un dogma inviolabile, ad ogni modo.
    A presto,
    Michele
  • Quackmore ha scritto:Continuo a rimanere ammirato dalle tue recensioni esaustive!
    Questa fa abbastanza schifo, l'ho scritta mezzo addormentato...
    Questa notizia proprio mi mancava! Allora non è "ispirato" come mi era parso...
    Assolutamente no, anzi ha dovuto "forzare" tutto per farlo rientrare nella nuova struttura e neanche si nota!
    perché eccessiva? Certo, il Calice è potente, Silente ha messo le protezioni, però... senza questo evento non ci sarebbe stato il libro :)
    Bè appunto, il libro si regge tutto su Silente che rispetta la decisione di 'sto Calice di ficcare a forza all'interno del torneo Tremaghi un quarto mago e per di più minorenne. Cosa del tutto irregolare.
    Quando avviene? Non lo ricordo.
    [spoiler]sul finale quando Harry e Cedric afferrano la coppa/passaporta.
    certo, si potrebbe pensare che la protezione non funzioni nel campo di Quidditch ma non so quanto senso avrebbe...
    [/spoiler]
  • gh
  • Contiene SPOILER per chi non ha letto il quarto volume delle avventure di Harry Potter.

    "Harry Potter e il calice di fuoco" dal titolo non può rendere l'idea di cosaconterrà. Se fossi stato la Rowling l'avrei chiamto "Harry Potter e il Torneo Temaghi" ma se gossi la Rowling non starei a scrivere queste recensioni sul Sollazzo, penso...
    Destabilizza l'inizio, che già fa intuire che sarà un libro diverso, perchè invece che partire dalla stanza di Harry a Privet Drive si comincia da Littel Hangleton, dimora dei Riddle, descrivendo l'assassinio che vi avvenne anni prima delle nostre vicende... poi si va da Harry, che quest'anno potrà assistere a un evento magico rilevante, la Coppa del mondo di Quidditch, che lo allontana prima dalla casa degli zii. ma la Coppa del mondo non è solo un pretesto per allungare il numero di pagine (che inizia qui i grandi balzi di pagine in più rispetto ai precedenti volumi) e posticipare dsi qualche decina di pagine l'arrivo a scuola rispetto al passato, ma propone la tenda in cui alloggiano i protagonisti che verrà ripescata nel girovagare di harry Ron e Hermione del settimo libro, si ripropone l'elemento degli elfi domestici con Winky, si introducono Viktor Crum, Bragman e Barty Crouch, che saranno poi molto importanti, e l'arrivo dei mangiamorte a evocare il marchio nero.
    Dopo tutti i trambusti della Coppa, ecco che anche l'arrivo a scuola riserva sorprese ludiche: infatti dopo secoli che era stato abolito, ecco che ritorna il Torneo Tremaghi. A causa di ciò il Quidditch è eliminato, ma Harry non avrà di che annoiarsi dato che in un modo o nell'altro il suo nome finisce nel Calice di Fuoco, oggetto magico che sceglierà unmago per ciascuna delle 3 scuole in gara, nonostante in teoria non potesse perchè minorenne. Per le leggi magiche, Harry deve gareggiare diventando per assurdo il quarto mago del Tremaghi.
    La narrazione dell'anno scolastico ruota tutta attorno alle prove, quella contro i draghi, quella sott'acqua e il finale nel labirinto dove prendere la coppa. Intanto la figura di barty Crouch è sempre più misteriosa; Malocchio Moody, il nuovo insegnte di difesa contro le arti oscure, pur essendo un ex-auror e vecchio amico di Sliente, è uno delgi insegnanti più "diretti" che si siano visti finora, e anche le prove hanno un che di sospetto.
    Ma solo alla fine si capirà che chi ha messo il nome di Harry nel calice non l'ha fatto con la speranza che morisse nele prove, ma con l'intento di farlo arrivare vincitore, aiutandolo anche se in sordina. Il tutto per farlo arrivare al cimitero dei Riddle, dove Voldemort prendendo anche del sangue di harry, grazie ad un vecchio rito magico potrà risorgere con tutto il corpo! Peccato che nel settimo - grosso SPOILER SUL SETTIMO LIBRO - si capirà che proprio il sangue di harry sarà l'arma che non farà morire Harry finchè resta in vita Voldemort!
    Comunque, dopo aver assistito al ritorno di Voldemort, alla morte di Cedric per mano di Codaliscia (Cedric avevapreso la coppa-passaporta con Harry), Harry sopravvive grazie al Prior Incantatio (o teroia dei nuclei gemelli) che lega le bacchette di harry e Voldemort perchè uguali, e tornato si scopre chi è stato ad orchestrare tutto, chi è la spia di Voldemort a Hogwarts... ed è in quei capitoli dove tutto prende una forma perfetta e gli indizi vanno al loro posto che si rivelala potenza, la perfezione e la bellezza di questo quarto libro. La vicenda narrata dal finto Moody, alias Barty Crouch Junior, spiega tutto alla perfezione, collegandosi con la visione che Harry ha avuto nel Pensatoio e con l'incontro con barty Crouch Senior avuto nella foresta.
    La gelosia di Ron verso Hermione e Krum, i sentimenti di harry per Cho, l'epicità delle prove in sè sono utilissime intercalari di una storia che è bella anche per loro, che fanno fluire la vita privata di harry. ma il punto focale è poprio il finale e la spiegazione di quello che sta dietro a un piano fatto perfettaemnte da Voldemort insieme a Barty Crouch. Nota bene, è già la seconda volta che la Rowling utilizza come cattivo uno che si esclude perchè dovrebbe essere morto (Prima Codaliscia, adesso Crouch Junior). In tutto ciò, ancora abbacinati dal piano perfetto del Signore Osxuro, e assorbirto il mistero del Prio Incantatio dalla spiegazione finale di Silente - SPOILER SUL SETTIMOspiegazione nella quale si nota il "lampo di trionfo" di Silente sapendo che il sangue di harry è andato in Voldemort FINE SPOILER- , ci rendiamo conto della notizia del ritorno di Voldemort in tutta la sua esplosività, al contrario di Caramell, che rifiuta di crederci posando le basi dell'oscurantismo del quinto libro.
    Temi come l'avventura, l'amore per il fantasy, la morte e la paura di essa, il coraggio, la compassione, il thriller, l'amore, la brama di potere che va fino al volerlo con la forza sono ben presenti in questo libro centrale, che come ben ci annucia la fascetta della copertina, è quello della svolta, dopo di questo niente sarà più come prima. E' lo spartiacque, i tre precedenti dipingono il "prima del ritorno di Voldemort", i tre successivi il "dopo ritorno". E dal quinto questo particolare si ergerà prepotentemente!
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    Anche per me Harry Potter e il calice di fuoco rimane, tuttora che la saga è conclusa, il romanzo migliore dei sette: in questo giudizio è determinante la struttura del libro, che inserisce i misteri, le relazioni tra i personaggi e le indagini di routine all'interno di uno schema più "programmato" con un ritmo e degli eventi già previsti dal regolamento del Torneo Tremaghi (l'indizio da decifrare, l'allenamento una volta scoperto in cosa consisterà la prova, la sfida vera e propria). Dopo aver installato questo evento scandito da una procedura ben precisa, la Rowling furbescamente riesce a fornirci i momenti più interessanti della storia proprio infrangendo le regole: prima Harry riesce ad essere il quarto mago al torneo Tremaghi, poi gli viene rivelato di nascosto l'oggetto della prima prova, poi bara per trovare il modo di superare la seconda prova, e infine la terza prova che si rivela essere tutto un grande inganno ordito da Voldemort per mettere le sue viscide manine sulla fronte con la saetta.
    E' una sorta di "adolescenza" della saga, in cui le cose iniziano a cambiare, uscendo dalla routine della Coppa delle Case proprio per via del Torneo Tremaghi; una volta superato questo confine per la prima volta, poi la Coppa delle Case rivestirà un'importanza molto minore nel quinto libro, per poi scomparire nel sesto e settimo capitolo. E con la Coppa delle Case scompare anche il Quidditch ad Hogwarts, relegato al grande evento iniziale, la Coppa del Mondo di Quidditch che ci permette per la prima volta di vedere tanti maghi al di fuori della scuola di magia, presentando anche tanti personaggi extra-Hogwarts che poi rivedremo durante il Torneo Tremaghi; sempre alla Coppa del Mondo di Quidditch la Rowling introduce le Passaporte che le torneranno utili nel finale del libro, ma anche gli scherzi dei fratelli Weasley che ritroveremo nei libri successivi.
    L'adolescenza arriva anche per Harry, qui alle prese coi primi bollori per Cho Chang, davanti alla quale il ragazzo è più goffo che mai; intanto anche gli altri compagni iniziano ad interessarsi all'altro sesso, con Ron che sbava dietro ad una irraggiungibile Fleur Delacour, mentre Hermione a sorpresa inizia a frequentare il capitano della squadra di football del college. Il componente femminile del terzetto qui si lisasimpsonizza ancor di più, dedicandosi alle cause sociali e fondando il CREPA, per preservare gli elfi; dopo tre libri in cui era una secchiona per certi versi irritante, Hermione diventa anche un po' più simpatica, grazie alla sequenza di rimpicciolimento dei denti e al sarcasmo utilizzato sempre più spesso nei confronti di Malfoy.
    Ron, che ormai vede sviluppata la sua amicizia con Harry principalmente attraverso i litigi, stavolta si sente a disagio per via della ricchezza dell'amico e della sua celebrità, fomentata anche dall'introduzione di Rita Skeeter, la quale incarna la stampa e l'immagine tendenziosa che i media possono dare, e nella quale Harry finirà più volte invischiato.
    Dopo il Diario di Tom Riddle nella Camera dei Segreti e la Mappa del Malandrino nel Prigioniero di Azkaban. continuano i collegamenti col mondo magico del passato: questa volta Harry viene catapultato indietro nel tempo, o meglio nella memoria di ciò che è avvenuto, assistendo coi suoi occhi al processo dei Mangiamorte, che gli fornisce il pezzo mancante del grande enigma che lo ha perseguitato per tutto l'anno.
    Oltre a tutto ciò, molti elementi vengono buttati lì per essere poi sviluppati in futuro (la scoperta di Hagrid mezzogigante, Caramell che cerca di insabbiare pubblicamente il ritorno di Voldemort...) e il finale è sempre più dolceamaro, questa volta con la prima morte importante della saga, anche se è un personaggio sviluppato per la prima volta in questo volume, quasi con l'unica funzione di shockare quando la sua vita sarà stroncata dal Signore del Male.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Sto rileggendo tutta la saga :D


    Dai, è proprio il libro migliore. Un vero capolavoro che mi ha tenuto incollato nuovamente capitolo dopo capitolo.

    Secondo me uno dei motivi del successo è l'equilibrio perfetto tra la componente "vita a Hogwarts" (preponderante negli primi tre) e "mondo magico esterno" (preponderante negli ultimi tre).


    A rovistare nella sceneggiatura si trova in effetti più di un buco, che però la Rowling riesce a nascondere alla grande. Il più evidente, come dice Grrodon, è tutto il discorso intorno all'ammissione di Harry al Torneo Tremaghi. Anche il comportamento di Silente durante tutto l'anno torna un po' poco (possibile che non si accorga del finto Moody?), ma vabbè.
    Assurancetourix
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