[Terry Pratchett] Tartarughe Divine

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Letto.
    Che dire? Il risvolto di copertina sbandiera questo libro come "il capolavoro di Terry Pratchett", ed effettivamente tra i romanzi che ho letto dell'autore, questo si attesta come il migliore.
    Per la prima volta non trovo come setting la città di Ankh-Morpork, nè i vari membri della Guardia Cittadina, il Prefetto, il Bibliotecario, Scuotivento... siamo nella città di Omnia, invece, sempre nel Mondo Disco, una città che sembra ricalcata sul modello dei comuni feudali del Tardo Medioevo. E non solo per la descrizione e l'atmosfera, ma anche per un certo modo di intendere il culto religioso.
    Ebbene sì, quello che promette la copertina italiana è vero: in questo romanzo la tagliente ironia di Terry Pratchett si scaglia contro quel modo di intendere la religione come punizione, come vessazione, come "guerra santa"... Purtroppo nella Storia e anche nell'attualità non mancano gli esempi di tale modo di professare un Credo verso il divino, un modo distorto che nulla ha da spartire con la religione propriamente detta e che piuttosto è intriso della vanagloria, dell'avidità e dell'arroganza dell'uomo.

    Pratchett riprende i temi e le caratteristiche classiche dell'Inquisizione, guardando quindi a un momento storico in particolare, e traduce tutte queste terribili dinamiche all'interno del Mondo Disco, e per la precisione in questa città monoteista dedita al dio Om.
    Om che in questo momento, per una certa sequenza di motivazioni, si trova a Omnia in forma di piccola tartaruga, e che decide di prendere contatto non con gli alti prelati ma con un giovane analfabeta di nome Brutha che, proprio grazie alle sue avventure con Om e alla sua incrollabile e vera fede (vera al contrario di quella di tutti gli altri personaggi della vicenda), conoscerà una graduale quanto formidabile maturazione che lo erge a uno dei personaggi più a tutto tondo che io ricordi di aver letto negli ultimi tempi.

    In un mondo in cui è un'eresia dire che la Terra è un disco piatto sulle spalle di elefanti che a loro volta stanno sopra il dorso di una immensa tartaruga che vaga nello spazio (quando invece è vero! :P ) un piccolo e insignificante ragazzo si trova a dover contrastare un meccanismo vecchio come il tempo, ma sempre funzionante finchè esistono certi tipi d uomini, e intanto vede crollare ogni certezza maturata nel corso della sua vita.
    Fino alla grande esperienza del deserto, che l'autore riesce a restituirci in modo immediato e avvincente più di molte altre visioni di questo evocativo paesaggio che la natura ci offre, e che qui assurge a metafora filosofica per la vita e per quello in cui si crede.
    E in tutto questo, un cattivo tratteggiato con rara maestria, quel Vorbis capace di terrorizzare anche il lettore.

    Religione, filosofia, inquisizione, personaggi ottimi, una visione della vita davvero interessante... questo è quello che è in grado di restituirci Pratchett in questo avventura del Mondo Disco.
    Mica male, direi.
    Correte tutti a leggerlo e fatevi del bene.

    PS: ho visto il booktrailer... mazza se fa schifo :P Non restituisce un decimo di quello che è il romanzo.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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