[George R.R. Martin] Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Ma perché, chiudere la saga implicherebbe un emendamento a tutte le Costituzioni, alla Sharia e a regolamenti vari che impedisca la pubblicazione di materiale legato alle Cronache?

    I milioni li farà sempre e comunque ormai.
    Lorenzo Breda
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  • LOAL che semplicionata, "fa i soldi quindi non finisceee!!!1". A parte che l'universo espanso di ASOIAF non è poi così espanso (specialmente quello prodotto per mano di Martin, che si è limitato a qualche novella e poco altro) la vera degenerazione è iniziata tra il terzo e il quarto libro, ben prima della serie tv peraltro, e ha comportato quello che di fatto è uno stallo nella trama che va avanti da più di un decennio. Il contenuto del quarto e del quinto libro poi rende palese che il problema non sono le vendite (che, al contrario, imporrebbero di produrre molto più materiale) ma la sua disorganizzazione. E sì, è vero che scrivere è un mestiere creativo e non è una puttana e bla bla bla, ma se ho difficoltà a portare avanti un lavoro la cosa sensata da fare è tirare le fila e cercare di concludere, non scrivere un libro intero di Brienne che si perde nei boschi.
  • Valerio ha scritto:Perché la trama è altro, e tu la confondi con le storyline che ne sono una piccola parte
    Scusami, ma storyline e trama sono la stessa cosa:
    https://en.wikipedia.org/wiki/Plot_(narrative)
    https://en.wikipedia.org/wiki/Storyline
  • Infatti ho parlato di storyline al plurale. Non è un mistero che la saga sia strutturata attraverso tanti punti di vista differenti, che come tasselli compartecipano di un grande tutto. E questo tutto è formato dalla somma delle singole storie dei personaggi, ma non solo, c'è anche un senso generale, un vettore che l'intero macrocosmo martiniano segue, puntando verso qualcosa di più grosso di ognuno di loro. Cioé la mitologia. La Storia che sta sopra a tutte le storie.

    Alla luce di questo, che il percorso di Brienne venga scorciato, tagliato via, o sostituito da un qualcosa di totalmente inventato, cambia poco. E questo vale per un po' tutti i personaggi.

    GoT rimane ad oggi un ottimo adattamento di aSoIaF.

    Ad oggi.

    Perché presto fonte e adattamento potrebbero invertirsi.
  • http://www.badtv.it/2015/02/game-throne ... l-lettore/

    Ecco, direi che la questione è chiusa.
  • Dapiz ha scritto:LOAL che semplicionata, "fa i soldi quindi non finisceee!!!1".
    Sarà una semplicionata, ma è la verità. Da tre libri che dovevano essere sono diventati cinque, da cinque diventano sette, poi otto, poi dieci, poi chissà quanti ne farà, e intanto la gente compracompracompracompra; chi glielo fa fare di affrettare la conclusione se nel frattempo può non lavorare e diventare ricco lo stesso?
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Iry, non so se è chiaro, ma il problema è che i libri NON LI STA FACENDO.

    Se ne facesse di piú, capirei il discorso, ma non è cosí. Qui si chiede che li faccia. E farli non implica che poi non possa piú fare soldi coi prodotti derivativi. Tolkien è morto, ma fa ancora i soldi coi prodotti derivativi, per dire.

    E il problema non è neanche che non sta lavorando, ma che sta facendo roba che non sono i libri regolari.
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  • Ma è quello che sto dicendo io: la saga non finisce perché lui non la vuole finire. Non ha un blocco creativo e non ha difficoltà a portare avanti il lavoro. È che non gli conviene affrettare la conclusione, perché con la popolarità che ha grazie alla serie tv può prendersi tutto il tempo che vuole senza perdere neanche un lettore. Anzi, come minimo aumenteranno anche.

    Per quanto mi riguarda, chi vuole Game of Thrones farebbe meglio a seguire la serie tv.
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  • Non vedo come a lui convenga essere rimpiazzato dalla serie tv. nello svolgimento del suo ruolo di narratore. Con che spirito dovrebbe mettersi a scrivere quella roba ora che è *inutile* che lo faccia? Perché, sì, non prendiamoci in giro. Se la storia è già stata narrata, il suo ruolo cessa.
  • Ma in che senso gli conviene? Se va avanti così, finita la serie TV, dubito assai che i libri della serie regolare stravendano. E parecchia gente non è contenta di questa situazione, al punto che dubito assai che i lettori aumentino.
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  • Valerio ha scritto:Infatti ho parlato di storyline al plurale. Non è un mistero che la saga sia strutturata attraverso tanti punti di vista differenti, che come tasselli compartecipano di un grande tutto. E questo tutto è formato dalla somma delle singole storie dei personaggi, ma non solo, c'è anche un senso generale, un vettore che l'intero macrocosmo martiniano segue, puntando verso qualcosa di più grosso di ognuno di loro. Cioé la mitologia. La Storia che sta sopra a tutte le storie.

    Alla luce di questo, che il percorso di Brienne venga scorciato, tagliato via, o sostituito da un qualcosa di totalmente inventato, cambia poco. E questo vale per un po' tutti i personaggi.

    GoT rimane ad oggi un ottimo adattamento di aSoIaF.

    Ad oggi.

    Perché presto fonte e adattamento potrebbero invertirsi.
    Le singole storie dei personaggi fanno la storia principale, nei libri di Martin. Il "Grande tutto" è l'insieme di tutte queste storie. Il fatto che facciano sparire personaggi vuol dire che la storia cambia per forza. Non è che eliminando alcuni fattori, il risultato resti sempre uguale. Senza contare che dalla seconda stagione in poi i libri sono una cosa e la serie televisiva un'altra. L'impatto dei personaggi tagliati o le cui storie sono modificate cambia moltissimo. Chi farà la parte di Euron Greyjoy, che sta marciando verso Alto Giardino ? Chi farà la parte di Victarion mandato a recuperare Dany ? Tutta la trama di Dorne è stata violentata (e praticamente è una parte fondamentale di AFFC) dato che non ci saranno Quentyn e Arianne.

    Se poi, davvero, qualcuno crede che a questo punto si possa parlare di stessa storia sia nei libri sia nel telefilm, è una cosa palesemente falsa (anche perchè lo stesso Martin ha detto che sono prodotti diversi.)
  • Prodotti diversi non significa storia diversa. Prendiamo Brienne: se nella serie tv riuscrà ad affermare la sua identità e a farsi prendere sul serio mentre nei libri otterrà solo macheoooooh e finirà con lo sposare un vecchio lord sono storie diverse; se sia nei libri che nella serie tv l'esito è lo stesso ma dalla serie tv tagli un libro di perenigrazioni a vuoto la storia è la stessa, declinata in un prodotto diverso. Ora come ora le Cronache e Game of Thrones sono la stessa cosa e molto del pubblico che Martin ha guadagnato con la serie tv se ne andrà non appena sarà conclusa, senza neanche mettere mano sui libri.
  • Iry Pixar ha scritto:Ma è quello che sto dicendo io: la saga non finisce perché lui non la vuole finire. Non ha un blocco creativo e non ha difficoltà a portare avanti il lavoro.
    Questa comunque è una sciocchezza grossa come Balerion, per una ragione meramente cronologica: la serie tv è del 2011, mentre il blocco di Martin inizia in seguito al terzo libro... UNDICI ANNI prima. Ora siamo nel 2015 e la trama è sostanzialmente in stallo da quasi tre lustri. Puoi non chiamarlo "blocco", ma che ci siano state difficoltà nella produzione lo ha ammesso lui stesso e, come ho già detto, è assolutamente palese dal contenuto del quarto e del quinto libro. Paradossalmente la serie tv pare avergli dato la spinta che gli serviva per darsi una mossa e uscire dall'impasse, il che è comunque un concetto molto relativo, visto che uno scrittore può metterci anni a scrivere un romanzo pur essendo nel pieno dell'ispirazione.
  • Prodotti diversi non significa storia diversa. Prendiamo Brienne: se nella serie tv riuscrà ad affermare la sua identità e a farsi prendere sul serio mentre nei libri otterrà solo macheoooooh e finirà con lo sposare un vecchio lord sono storie diverse; se sia nei libri che nella serie tv l'esito è lo stesso ma dalla serie tv tagli un libro di perenigrazioni a vuoto la storia è la stessa, declinata in un prodotto diverso. Ora come ora le Cronache e Game of Thrones sono la stessa cosa e molto del pubblico che Martin ha guadagnato con la serie tv se ne andrà non appena sarà conclusa, senza neanche mettere mano sui libri.
    Ma perché, invece, non prendiamo Victarion, Euron, Arianne, Quentyn e Aegon?

    Che poi è opinabile che siano la stessa storia dato che nel libro i percorsi di Jaime e Brienne si incrociano più volte mentre nella serie Jaime e Bronn (!) andranno a Dorne e di Brienne non si sa molto.
  • Don Homer ha scritto: Ma perché, invece, non prendiamo Victarion, Euron, Arianne, Quentyn e Aegon?

    Che poi è opinabile che siano la stessa storia dato che nel libro i percorsi di Jaime e Brienne si incrociano più volte mentre nella serie Jaime e Bronn (!) andranno a Dorne e di Brienne non si sa molto.
    Ho preso Brienne perchè è l'esempio più eclatante di brodo annacquato che abbiamo ma avrei potuto pigliare pure Tyrion che si fa il dark ride di Essos in barca, non cambia niente. Il punto è che c'è il COSA mi racconti e il COME me lo racconti: la medesima storia su due media diversi può prendere forme molto differenti pur rimanendo in sostanza la stessa storia... il che non implica che i due media siano intercambiabili, sia chiaro: Harry Potter è la stessa storia sia su carta che al cinema, ma i film sono immondizia. Finchè non sapremo CHE COSA di preciso Martin intende raccontare si potrà giustamente far presente che i libri sono molto più approfonditi e che il mondo è descritto con un maggior grado di dettaglio sia nel suo background sia per quanto riguarda le vicende dei personaggi, ma se non sappiamo in che direzione vanno questi personaggi (e questo mondo) non possiamo dire con certezza che sono la stessa storia o due storie diverse. PER ORA sono la stessa storia perchè grossomodo la direzione è quella e quello che deve succedere in un modo o nell'altro succede, poi se scopriremo che cose tagliate dalla serie tv hanno un'importanza vitale nei libri le cose potrebbero cambiare.
  • Ma lo sappiamo già. Con chi dovrebbe esserci la seconda Danza dei Draghi, senza Aegon? Con Jon Snow ? Chi suonerà il Corno dei Draghi ? Daario? Chi prenderà il posto di tutti i personaggi di Dorne ?

    Ormai le due storie (pur puntando nella stessa direzione) sono completamente diverse
  • Trascuri ovviamente una questione importante: in un libro lo scrittore può introdurre un personaggio in qualunque momento, lasciarlo in standby e ripescarlo dieci tomi dopo, ma in una serie tv non è (generalmente) possibile per ragioni logistiche di disponibilità del cast, perlomeno se si intende mantere lo stesso interprete per tutta la serie. Aegon sarà introdotto nel momento in cui il suo ruolo diventerà realmente importante, SE lo diventerà (se invece si rivelerà un red herring lo si potrà tagliare senza remore), proprio come fu con i fratelli mangiarane. Lo stesso vale per il resto delle cose che citi: si può valutare l'importanza di un fatto o di un personaggio solo una volta che si è a conoscenza dell'esito e, in base a questo, si può ragionare su cosa abbiano comportato rimozioni e rimaneggiamenti ai fini della storia.
  • Seguendo questo ragionamento, allora, non si può nemmeno dire che il telefilm rovini i libri perché li sorpassa.
  • ... è esattamente per questa ragione che lo si può dire :asd: Considerato che per il momento non c'è nulla che faccia pensare che la serie tv divergerà in maniera significativa dai libri qualunque (grosso) sviluppo sullo schermo rappresenta uno spoiler per la carta. Da un adattamento mi aspetto che adatti la storia, non che la stravolga, ed è da questo presupposto che è logico ragionare.
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