[George R.R. Martin] Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Al momento ho letto tre dei cinque libri, ed è chiaro che una volta che avrò una visione chiara della serie spenderò due parole anche per una recensione contenutistica.
  • Il problema nell'affrontare la lettura della saga di Martin, pur con tutta la voglia messa addosso dalla serie televisiva, sta proprio nel guazzabuglio editoriale creato dalla Mondadori.
    Lo dice anche il Dr. Manhattan!
    D'altro canto, però, non ho le capacità necessarie per leggere romanzi del genere in inglese, quindi dovrò inevitabilmente piegarmi a queste edizioni. Ammetto che, nonostante la stortura di mantenere i 2 titoli separati, le due edizioni con copertina HBO sono comunque quelle più aderenti allo spirito originale (si rende unico quel che era stato diviso, titoli a parte) con un buon prezzo (15 euro, considerando che i 2 mezzi-romanzi staccati verranno sui 10 euro l'uno, è comunque abbastanza buono). E' molto figa l'edizione lussuosa del Trono di Spade, ma il prezzo non è dei più agevoli, il formato è diverso da quello dei romanzi successivi e non c'è garanzia alcuna che la Mondadori faccia questa operazione anche per gli altri libri della Cronache.
    Comunque pare che a marzo dovrebbe uscire la nuova edizione Oscar Bestsellers per il terzo romanzo, come scrivono nei commenti in questa pagina, vuoi che facciano la puttanata di non mettere i 3 libri insieme?
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Su questa pagina di fb dedicata a chi ha letto TUTTI i libri, è stata pubblicata una nota con il resoconto di un "incontro in Mondadori a Milano con alcuni membri della Mondadori stessa e il traduttore ufficiale de LE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO, Sergio Altieri" dove hanno parlato di errori di traduzione e delle nuove uscite editoriali dei prossimi mesi :) https://www.facebook.com/notes/a-song-o ... 5927982462
  • Axel8 ha scritto:Su questa pagina di fb dedicata a chi ha letto TUTTI i libri, è stata pubblicata una nota con il resoconto di un "incontro in Mondadori a Milano con alcuni membri della Mondadori stessa e il traduttore ufficiale de LE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO, Sergio Altieri" dove hanno parlato di errori di traduzione e delle nuove uscite editoriali dei prossimi mesi :) https://www.facebook.com/notes/a-song-o ... 5927982462
    Visto che hai precisato che quella pagina è indirizzata a chi è in pari con la lettura, e io mi sto ancora apprestando (apprestando per modo di dire, mica tanto presto, pur avendo comprato i primi due romanzi chissà quando li incomincerò) a leggere la saga, vorrei evitare possibili spoiler.
    Potresti quindi riportare qui cos'ha in programma di fare la Mondadori nei prossimi mesi, per quanto riguarda la saga stessa? Grazie :)
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  • Bramo ha scritto:
    Axel8 ha scritto:Su questa pagina di fb dedicata a chi ha letto TUTTI i libri, è stata pubblicata una nota con il resoconto di un "incontro in Mondadori a Milano con alcuni membri della Mondadori stessa e il traduttore ufficiale de LE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO, Sergio Altieri" dove hanno parlato di errori di traduzione e delle nuove uscite editoriali dei prossimi mesi :) https://www.facebook.com/notes/a-song-o ... 5927982462
    Visto che hai precisato che quella pagina è indirizzata a chi è in pari con la lettura, e io mi sto ancora apprestando (apprestando per modo di dire, mica tanto presto, pur avendo comprato i primi due romanzi chissà quando li incomincerò) a leggere la saga, vorrei evitare possibili spoiler.
    Potresti quindi riportare qui cos'ha in programma di fare la Mondadori nei prossimi mesi, per quanto riguarda la saga stessa? Grazie :)
    Guarda, la pagina è a rischio spoiler, ma non la nota! Magari leggi qua -> https://www.facebook.com/notes/game-of- ... 3245003398 , che è la stessa nota ma dalla pagina sulla serie tv (con spoiler segnalati quindi ;)
  • Per quanto mi riguarda, dopo aver combattuto con la Mondadori per i primi tre libri (sette in Italia), ho deciso di leggere il resto in inglese. Oh, è tutta un'altra cosa.
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Iry Pixar ha scritto:ho deciso di leggere il resto in inglese. Oh, è tutta un'altra cosa.
    Grazie ad un altrui finanziamento LOL XD
  • Axel8 ha scritto: Guarda, la pagina è a rischio spoiler, ma non la nota! Magari leggi qua -> https://www.facebook.com/notes/game-of- ... 3245003398 , che è la stessa nota ma dalla pagina sulla serie tv (con spoiler segnalati quindi ;)
    Ehi, grazie mille! :)
    Davvero interessante, sia le novità sulle ristampe (ottimo che A Storm of Sword lo facciano unico, riunendo i 3 romanzi insieme, proseguendo la tradizione iniziata con i primi due tomi, ma bello anche che continuino con le edizioni iper-lussuose, per quanto fuori dalla mia portata mi piace che offrano anche questa possibilità).
    Interessante il dettaglio che la traduzione fa aumentare il volume di un libro del 30-40% (non lo sapevo!), e in generale è stato piacevole vedere un confronto stimolante da entrambe le parti tra i fan e chi lavora all'edizione italiana del prodotto. Sono dinamiche che mi fa piacere esistano, in campi professionali rivolti a persone che amano così tanto il prodotto offerto da poter davvero rendere un buon servigio dando dritte e critiche.
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  • Axel8 ha scritto:
    Iry Pixar ha scritto:ho deciso di leggere il resto in inglese. Oh, è tutta un'altra cosa.
    Grazie ad un altrui finanziamento LOL XD
    Ma suvvia, me li hai regalati spIntaneamente ...u.u

    Comunque, al momento sono circa a metà di A Dance With Dragons.
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  • Disapprovo fortemente, invece. L'edizione italiana è una merda, ok, e quella inglese è ovviamente preferibile. Ma allora ci si pensa prima. O ci si pensa dopo. Avere per metà l'opera in italiano iperframmentata e per metà in inglese è un abominio collezionistico. Specie alla vigilia della "redenzione" editoriale di Mondadori.
  • Bramo ha scritto: Davvero interessante, sia le novità sulle ristampe (ottimo che A Storm of Sword lo facciano unico, riunendo i 3 romanzi insieme, proseguendo la tradizione iniziata con i primi due tomi, ma bello anche che continuino con le edizioni iper-lussuose, per quanto fuori dalla mia portata mi piace che offrano anche questa possibilità).
    Interessante il dettaglio che la traduzione fa aumentare il volume di un libro del 30-40% (non lo sapevo!), e in generale è stato piacevole vedere un confronto stimolante da entrambe le parti tra i fan e chi lavora all'edizione italiana del prodotto. Sono dinamiche che mi fa piacere esistano, in campi professionali rivolti a persone che amano così tanto il prodotto offerto da poter davvero rendere un buon servigio dando dritte e critiche.
    Si infatti! Anche io sono stato molto contento del resoconto (anche perché considerando quello che leggevo su pagine e forum, mi aspettavo risse, :muori: e qualche testa su una picca). Vedremo quali saranno i frutti di questa nuova strategia, anche se temo che la cosa più fastidiosa (ovvero il libro che esce in inglese intero, e in Italia diviso in tre parti una ogni 6 mesi) rimarrà .-.
  • Mi manca solo il quinto adesso, dal momento che sono reduce dalla lettura di A Feast for Crows.

    E sono reduce dal tanto decantato sfilacciamento della storia, che c'è. Oh, se c'è. Il dietro le quinte lo sappiamo tutti, inizialmente gli eventi dovevano riprendere dopo un gap di alcuni anni, poi però per non esagerare con i flashback ha deciso di narrarli in tempo reale. Con il risultato che gli eventi di questo libro non sono davvero eventi, salvo rari casi. I personaggi stanno tutti in una sorta di limbo, in stand by, e le cose che accadono non sono abbastanza irrilevanti da essere skippate con un salto temporale, ma neanche così interessanti da essere narrate in tempo reale.

    Poi c'è il problema della contemporaneità col quinto, data dalla divisione geografica. Portare avanti la storyline di mezzo cast, tralasciando il resto, non si rivela vincente. Il libro è sbilanciato, privo di equilibrio tra mitologia e fatterelli, e soprattutto in molti casi prolisso. E, se si esclude la storyline di Cersei, privo di un vero climax.

    Aggiungiamo anche una certa disorganizzazione strutturale, nel vedere come alcune centricità/pov saltino fuori sottoforma di nickname, come a indicare che stanno in una categoria differente dalle altre. Inizialmente la cosa mi era anche piaciuta, e sembrava che si trattasse di pov one-shot che compartecipassero di due macrostoryline (Isole di Ferro e Dorne), ma poi andando avanti si scopre che gli one-shot non sono tali, e che alcuni di questi ritornano, pur cambiando denominazione. E so già che dal quinto libro avremo addirittura personaggi regular con meno capitoli dedicati rispetto a certi nicknamati, e almeno in un caso la promozione di uno di questi a pov con nome proprio. Insomma bel casino.

    Le storyline dei nickname paradossalmente sono il punto forte del libro assieme a Cersei a Arya, ma per quanto riguarda Jaime, Samwell e Sansa si passa tutto il tempo ad attendere svolte narrative che non avvengono mai, per non parlare della storyline di Brienne che puzza di inutile dall'inizio alla fine. Ma il problema principale è proprio l'autocompiacimento e la prolissità nel tirare fuori nomi a cavolo, che mi hanno dato l'impressione di ritrovarmi davanti ad un quarto libro inspiegabilmente filler.

    Sono perplesso, ma fiducioso nella ripresa col prossimo, che leggerò fra un paio di mesetti.
  • Da qui:
    Ebbene sì, zio Martin, come lo definiscono i fan di Game of Thrones, sta per tornare in libreria con un nuovo romanzo. Purtroppo per i fan delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, però, non si tratta dell’attesissimo sesto romanzo della saga, che ha reso celebre lo scrittore, ma è un prologo a tutte le vicende che lì sono state narrate fino ad ora.

    La storia, infatti, risale a circa duecento anni prima degli avvenimenti raccontati nelle Cronache e riguarda una terribile guerra civile scoppiata a Westeros per colpa della rivalità tra la principessa Rhaenyra Targaryen e la regina Alicent, sua matrigna.

    Nelle circa cento pagine del nuovo romanzo, non può certo mancare una battaglia, che in questo caso verrà chiamata The Dance of the Dragons dove si leggerà di scontri tra draghi e uomini e anche draghi che si scontano tra loro in volo. Non mancheranno, ovviamente, anche gli altri tratti caratteristici dei romanzi di Martin, quindi aspettatevi spargimenti di sangue, tradimenti e questioni politiche.

    Il libro approderà in libreria il 3 dicembre e potrebbe essere un valido passatempo, nell’attesa di leggere il penultimo capitolo delle Cronache, sempre che Martin riesca a scriverlo!
    Insomma, sto simpaticone continua a perdere tempo. Ora raccontando pure i fatterelli della "danza dei draghi", mentre ha due libroni ancora da scrivere e una serie tv che gli è alle calcagna. Qualcuno lo fermi.
  • “George R. R. Martin is not your bitch". Almeno stavolta è qualcosa di 1. relativo alla saga e 2. (relativamente) interessante, a differenza di Dunk & Egg. Naturalmente sarebbe stato molto più saggio pubblicarlo come prequel del quinto libro, ma tant'è... Comunque, questo tergiversare saghesco non è certo prerogativa di Martin, basti pensare ai milioni di giocatori che attendono da anni un Kingdom Hearts 3 sorbendosi nel frattempo ogni genere di spin-off minore. Idealmente nel momento in cui si dà il via ad una serie bisognerebbe poter garantire una conclusione in tempi ragionevoli, ma questo rischierebbe seriamente di compromettere la qualità dell'opera, specie se si parla del lavoro di una sola persona.
  • Eh, il punto è che le attese me le aspetto da altre saghe, non da una saga che ha 1. l'autore bicentenario, 2. la serie tv che prende la rincorsa, 3. una struttura frammentata e po' frustrante di per sé, e 4. un passo falso come il quarto libro alle spalle, che non ha fatto altro che far marcire le pazienze altrui.
  • Per la cronaca, sono in pari.

    Mi sono di recente recuperato quarto e quinto libro (che sono un unico volume diviso in due, diciamolo) per vedere cosa c'è di vero in questa storia di Martin che svacca di brutto. E c'era qualcosa di vero?

    Drammaticamente, sì.

    Inizialmente Martin tutta questa parte la voleva skippare, ma poi si è reso conto che ne avrebbe comunque parlato nei flashback e quindi ha deciso di raccontarla in tempo reale. Solo che era pur sempre poca roba e allora ci ha aggiunto miliardi di storyline inutili e fillerose. E poi si è accorto che era troppa, e invece di tagliarla ha splittato il tutto in due pezzi ambientati contemporaneamente ma suddivisi in differenti aree geografiche.

    Il risultato? Due libri ricolmi di giri a vuoto, inutilità a manetta, e frustrazione massima. Il quarto è pressocché inutile, il quinto ha il pregio di raccontare pure un pezzo successivo al periodo di tempo occupato dal quarto e lì iniziano a smuoversi le acque, ma è comunque troppo poco. Se i primi tre libri, pur frammentari, riuscivano a portare il lettore a determinati step, una volta conclusi, qui non avviene, aumenta solo l'entropia e il quadro generale non ne esce bene. La suddivisione geografica rende monotono lo scenario di ciascun libro, mentre per quanto riguarda gli archi personali dei personaggi...dicono molto poco. Finisci il quinto libro con molti personaggi nelle situazioni più svariate, senza che il loro sembri anche soltanto un finale di stagione. L'arco di alcuni di loro è addirittura diviso tra il quarto libro e la parte finale del quinto, e l'effetto che dà (Arya specialmente) è che Martin ne abbia scritto le vicende come se si trattasse di tanti episodietti di una serie tv e le abbia disseminate a mo' di gadget qua e là. Insomma, una doppietta di libri che dice poco, narra poco e incasina solo la storia. E sapere che tra quarto e quinto, che erano lo stesso libro, sono inspiegabilmente passati dieci anni, mi sento male.

    A questo punto, se questi sono i metodi di lavoro di Martin, tremo proprio per l'arrivo del sesto, con la serie tv ad incombere. Anche se spero abbia imparato dagli errori del passato.
  • Ah le cronache del ghiaccio e del fuoco... ho letto tutti i libri reperibili nell'arco di un mesetto, no aspettate è più complicato. Mi fu regalato il primo volume che lessi in due tre giorni (complice una febbre mescolata a intossicazione da frutti di mare del veglione di capodanno di due anni fa, il peggior veglione che io ricordi, in cui poco dopo la mezzanotte a un certo punto le piastrelle del pavimento del palazzo in cui si stava svolgendo la festa hanno iniziato a saltare in aria una dopo l'altra tra il panico generale e la consapevolezza che eravamo entrati nel famigerato 2012). Dopo aver letto questo primo volume visualizzai in stato febbrile la prima serie e ricordo che ero entusiasta del tutto e amavo i personaggi, tra cui spiccavano il nano, Arya (che se avevo apprezzato all'inizio non ci mise molto a farsi odiare, come tutti gli altri personaggi nei libri a seguire), il lord suo padre che lasciandomi esterrefatta e stupita [spoiler]muore![/spoiler], Snow, i metalupi e capello argentato.
    In seguito sono andata in libreria e (uno al giorno più o meno, creando situazioni alla Belle e il libraio stupito) ho finito gli altri libretti fino a i guerrieri del ghiaccio perchè gli altri non erano ancora usciti.
    SPOILER:Le cose si ingarbugliano sempre di più, anche per l'autore temo, il bene e il male semplicemente pare non abbiano distinzione in quelle terre e i personaggi diventano sempre meno interessanti (a parte il mastino). Se Arya diventa [spoiler]un'assassina senza scrupoli[/spoiler] subentra un altro personaggio "femminile" che potrebbe entrare nelle mie grazie, la vergine di Tarth, ma no, troppo mascolina, quindi nessun personaggio in cui rivedersi, pace. Sansa prima di essere "salvata" da Ditocorto mi stava quasi simpatica, poi torna ad essere una femmina opportunista. Ma il personaggio che più odiavo era Lady Catherine, lei ha incoraggiato Eddard ad andare nella capitale del sud, per la sua fame di lusso e notorietà, lei ha ingarbugliato la situazione portando via con sè dalla locanda Tyrion, facendo morire un sacco di gente e sta rompendo le balòns anche da morta, si salvi chi può da questa donna fastidiosa, lei e i suoi tanto capelli ramati che venivano nominati ogni due righe. Ci sono personaggi ovviamente davvero crudeli e patetici ma ho trovato sempre lei la peggiore, le sue parti non finivano mai, a parte quella delle nozze rosse.
    Poi c'è tutta la parte della draghessa nel deserto che è una delle mie spreferite, forse perchè non preferisco questo tipo di location (l'unica parte intrigante è stata quella del palazzo stregato con le porte da scegliere).
    Poi c'è il racconto di Snow (che ho svalutato da quando ha rotto il giuramento cedendo al fascino della rossa barbara), uno dei migliori, anche perchè il motivo principale del mio interesse verso quest'opera è: chi sono gli estranei? Poi ci sono Odor, uno dei personaggi migliori, anche se dice solo una parola, Bran e Osha che fin'ora non sono peggiorati (a parte l'inserimento dei due fratelli della palude che non ho mai gradito).
    Poi ci sono le intriganti figlie della Vipera Rossa, ognuna a modo suo. Gli abitanti delle isole di ferro che ogni due secondi devono far vedere quanto solo ferrosi li trovo patetici, dal primo all'ultimo e il figliol prodigo è anche peggio, mi faceva quasi schifo leggere dal suo punto di vista tanto mi ripugna.
    Tutto sembra procedere più o meno fino a che Donnargenta decide di liberare tutte le città schiaviste invece di riprendersi le terre che le spettano, facendo morire un sacco di gente e in ogni caso non risolvendo la situazione perchè poi le fosse dei lottatori le riaprono e in più le sfugge il drago nero (ma lei pensa soprattutto a fare i balletti notturni con il guerriero di turno, come una qualsiasi ragazzina, non comportandosi da regina). Da quando si stabilisce in una delle città schiaviste quanti libri passano? Quante pagine inutili? Sembra sempre la stessa cosa, non che altrove accada di meglio, pare che l'autore abbia finito le idee. Ah incredibile che la stupidissima Cersei sia ancora al potere, con l'aiuto dello scienziato pazzo poi, cose sempre più assurde tipo la creazione di una specie di mostro di Fankestein... bah tutto ciò mi malumorò e dell'opera non me ne importa niente, meglio mi risparmio l'eccessiva violenza e volgarità.
    P.S.Tyrion da quando ha ucciso il padre è diventato un flop.
  • George Martin è il peggio di Lost e How I Met Your Mother messi assieme su carta.
    Dapprima ti prende, ti conquista, si fa amare perdutamente e ti giura e spergiura, anzi, ti dà prova di essere qualcosa che non ha eguali nella tua esperienza di lettore/spettatore.
    E poi... poi sbrodola, sfuffola, frittola.
    I suoi ultimi libri possono tranquillamente essere letti - per grandi parti - dai riassunti di wikipedia in attesa di un momento in cui finalmente succeda qualcosa.
    Comincio a credere che tanti ottimi personaggi non li abbia uccisi lui... ma si siano suicidati da soli per non finire in vacca. Come Tyrion dopo il parricidio, straquotando Icnarf.
  • Eh. :(




    Può ripigliarsi però.
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