Asimov è sempre Asimov.
Però stavolta, a dispetto della fama di questo titolo, non mi sono strappato i capelli durante la lettura.
Bella e "di rottura" l'idea di partire con il sesto capitolo recuperando poi i precedenti, in un modo di sparigliare le carte che forse promette di più (una forma inusuale che possa portare ad una narrazione complessa, magari a base di casini temporali o paradossi) di quanto in realtà mantiene. Apprezzabile anche lo scenario futuro e la divisione in 3 macro-parti per raccontare la storia.
Ma il problema sta qui: quale storia effettivamente ci vuol raccontare Asimov? Non colgo molta tensione filosofica, come invece altri testi dell'autore, che usava la fantascienza per riflessioni sull'essere umano. Sì, quesiti etici e situazioni che portano alla riflessioni non mancano, ma tutto mi pare annacquato in una storia che, a dispetto della partenza assai interessante, si perde nell'ultima parte rischiando di diventare un po' inconcludente.
In definitiva non è un brutto libro, e si tratta di una buona lettura d'intrattenimento, ma se la cosa che più mi è rimasta impressa [spoiler]sono tutti gli ammiccamenti sessuali della seconda parte[/spoiler], inizio a farmi delle domande.