[J.K. Rowling] Harry Potter e la Pietra Filosofale

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Bè, è una riedizione di una delle saghe letterarie più famose di sempre, con una traduzione "coerente" che tiene atto dell'importanza assunta dalla saga e da tutte quelle piccole verità che sono saltate fuori solo a saga ultimata, per cui alcune frasi possono essere corrette.

    Quasi un quarto delle iniziative editoriali nel mercato fumettistico sono operazioni simili, non ci vedo nulla di strano nell'ambito letterario.
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  • Ho letto a scrocco l'intro in cui si spiegano i perché e i percome dell'operazione.
    Oro colato come mentalità, davvero. E' l'anti-Cannarsi. Mi sono innamorato dell'operazione anche solo leggendo quella meravigliosa dichiarazione d'intenti lunga poche pagine.
  • Ammetto che appena letto il post di Bramo sono rimasto sconcertato, poi leggendo la pagina linkata la cosa mi ha esaltato. Abituarsi a nuovi nomi non sarà forse semplice, visto quanto personaggi, luoghi e incantesimi sono entrati nell'immaginario collettivo, ma è un'operazione che ha dannatamente senso; le libertà di adattamento della traduzione non erano di certo un problema all'inizio della storia (anzi la cosa è stata pure apprezzabile), ma lo sono diventate man mano che la storia si rivelava per quello che è, non un semplice racconto per ragazzi, ma una saga complessa e dalle molte sfaccettature. E ricordiamoci che proprio per questo motivo venne già fatta una correzione in corsa come quella da Pecoranera a Corvonero.
    Sulle nuova cover, a me piacciono tantissimo, le scoprii già mesi fa quando la Bloomsbury pubblicò la nuova edizione. Questo il sito dell'illustratrice, Clare Melinsky: http://www.claremelinsky.co.uk/
    Stefano Bartezzaghi lo conoscevo già sia come semiologo ed esperto di parole (è il fratello di Alessandro Bartezzaghi, colui che realizza i cruciverba più tosti e divertenti della Settimana Enigmistica, ruolo che per anni svolse il loro padre Piero) e per aver sostituito il compianto Edmondo Berselli sulle pagine dell'Espresso come critico televisivo, ma ignoravo fosse un grande appassionato ed esperto del mondo di Harry, e da quel poco che si può leggere nel link postato da Bramo non si può che apprezzare lo spirito di rispetto per l'opera con il quale ha affrontato un compito non certo facile.
  • Mi sembra sempre più assurdo vedere in giro per il web persone che difendono a spada tratta la vecchia traduzione piena di imprecisioni e pasticciata per impedire alla Salani di proseguire con la versione riveduta e corretta. Speriamo che continuino anche con gli altri libri.
  • I nostalgici sono brutte bestie, mai obiettivi. Da quel che ho avuto modo di vedere è proprio un'operazione buona in cui si è cercato di trovare un compromesso tra fedeltà e care vecchie abitudini.
  • Sono d'accordo.
    Diciamo che lo "scandalo" per la maggioranza è stato il passaggio da Tassorosso a Tassofrasso (per via del fatto che i colori della casa non erano affatto rossi).
    Alcuni hanno da dire anche sul fatto di mantenere i nomi originali di alcuni personaggi (come McGonagall anziché McGranitt) perché "in italiano non hanno senso e non lasciano intuire il carattere dei personaggi". Mi viene da dire... c'è una regola che impone che debbano per forza avere un senso in italiano e lasciare intuire il carattere? Il nome Harry Potter per caso ha un senso preciso in italiano e lascia intuire il carattere del personaggio?
  • Argomento ESTREMAMENTE rischioso

    Da "nostalgico" quale sono, ammetto di essere contrartio al revisionismo drastico di queste operazioni, per me la cosa andrebbe fatta in maniera meno invasiva

    Ad esempio, Neville è un personaggio nato per essere una versione buffa e tenera di Harry, per cui mettergli il nome "Paciock" aveva un suo senso

    Peccato che ai traduttori venne negato il piano dell'opera con le intenzioni dell'autrice, rendendo quindi la cosa (col senno di poi) una sciocchezza, che penalizza un personaggio che matura, cresce forse più del protagonista stesso.

    Secondo me la revisione dovrebbe tenere conto SOLO delle disgressioni più marchiane come questa.
    Il termine "Babbani" a me sembra perfetto anche così; la comunità magica non è solo londinese (sappiamo che esitono comunità anche in Francia e Germania, perchè non anche in Italia?) quindi è plausibile che esista un termine nella nostra lingua diverso da "Muggles".

    I nomi italiani delle case di Hogwarts sono stati creati per somigliare alle contrade senesi, e trovo che questo, a prescindere dal target del racconto complessivo, sia una cosa interessante, che non danneggia assolutamente la storia

    Insomma, credo che la revisione sarebbe più intelligente se intervenisse SOLO su quegli elementi che ne hanno effettivamente bisogno
    Tradurlo ora con il senno di poi, ben sapendo dove la saga va a parare, mi sembra uno schiaffo all'editore e traduttori, che per primi hanno creduto nel valore del libro, e lo hanno proposto ignari del "mostro" che sarebbe diventato.
    E proprio questo mi pare il loro merito migliore, che andrebbe preservato e riconosciuto
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Poi qualcuno ha preso questa edizione "rivisitata" e "corretta"? Sull'onda di Pottermore mi era presa voglia di comprarla, Stefano Bartezzaghi è una bella garanzia. A giro ho trovato valanghe di recensioni negative, si sa però che la nostalgia è una brutta bestia.
    Assurancetourix
  • 'Sì, è piuttosto divertente, davvero, che nessuno ha capito che il serpente che Harry liberò nella Pietra Filosofale si rivelò essere l'ultimo Horcrux di Voldemort, Nagini.'
    -J.K. Rowling


    Sì, direi che la HarryPottercyclopedia che la Rowling dovrebbe scrivere, potrebbe darci un sacco di soddisfazioni.
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  • DeborohWalker ha scritto:'Sì, è piuttosto divertente, davvero, che nessuno ha capito che il serpente che Harry liberò nella Pietra Filosofale si rivelò essere l'ultimo Horcrux di Voldemort, Nagini.'
    -J.K. Rowling
    Si, sto cazzo. Non farmi ridere J.K. Lucas!
  • Come non detto, già sbugiardata.
    È una voce di corridoio/rumor/fake che gira sul web da un po', ci sono cascato.
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  • Anche perché quello era buono.
  • Immagine



    Su Facebook e Twitter, Salani Editore ha annunciato che per i 15 anni di Harry Potter proporrà una nuova edizione cartonata di tutti i sette libri della saga, disponibili in libreria dal 17 Ottobre. Oggi è stata svelata la cover di Harry Potter e la Pietra Filosofale, e nei prossimi giorni verranno man mano mostrate anche quelle dei libri successivi. Le illustrazioni delle nuove cover sono ad opera di Kazu Kibuishi che le ha realizzate per una ri-edizione 2013 proposta da Scholastic (per cui se si è impazienti, le immagini le cover dei libri successivi sono facilmente reperibili sul web). Annunciata da parte dell'editore italiano anche la presenza di una sorpresa finale (cofanetto?).
  • Wow! Questa edizione a sua volta sovrascrive quella più economica da poco uscita, allora...
  • La copertina è fantastica.
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  • La copertina è qualcosa di meraviglioso. E qui la si può gustare in risoluzioen maggiore: https://pbs.twimg.com/media/BVj-1aqCAAA-amz.jpg
    Non si sa ancora nulla sulla traduzione, ma considerato il recente lavoro svolto da Bartezzaghi per ritradurre il tutto è presumibile che sarà utilizzata la sua.
  • Salani conferma direttamente sulla sua pagina FB in risposta ad un commento: la traduzione sarà quella di Bartezzaghi:
    Adriano Salani Editore ha scritto:La traduzione all'interno dei volumi sarà l'ultima. Quella ufficiale con la revisione di Stefano Bartezzaghi.
  • Nonostante avessi già letto notizie a suo tempo, non mi ero più interessata alla nuova edizione dei libri, così mi sono un po' ri-informata, a distanza di un anno, sulla recente traduzione.
    È giusto che sia stata fatta e credo davvero che sia anche stata fatta bene, nonostante alcune remore da nostalgica...ma, se di fedeltà si parla perché Silente resta Silente? E Snape resta Piton? E perché non cambiare i nomi a tutte e quattro le case? Cioè nemmeno Ravenclaw ha riferimenti ai colori, per dire, insomma Tassorosso avrei preferito rimanesse (è anche la mia casa su Pottermore XD).
    Altre cose che ne la pietra filosofale erano state tradotte in maniera forse più superficiale, ma per noi più orecchiabile (tipo le parole senza senso di Silente nel discorso iniziale) potevano forse non essere ritradotte, mentre per tutti gli accorgimenti che si riferiscono all'ormai sempre maggiore contatto con la cultura anglosassone (mostro-troll, castagne-marshmallow) sono perfetti, come anche il passaggio ai cognomi originali.

    Va beh comunque questa copertina è molto bella e unita al pensiero di una nuova traduzione mi fa veramente venire voglia di ricomprare la saga...
  • Credo che si siano trovati nell'ardua situazione di dover trovare un equilibrio tra fedeltà e tradizione. Equilibrio che ovviamente scontenta molti. C'è roba tipo Piton e Silente che è così entrata nell'immaginario che cambiarla avrebbe causato disagi con il pubblico che avrebbe potuto rimanere davvero disorientato anche per via dei film. Cambiare una casata, un cognome o il nome della McGranitt/Gonagall non solleva grossi problemi di iconicità, mentre cambiare Silente e Piton avrebbe devastato chi già conosce e ama Harry Potter, perché si tratta di protagonisti amatissimi, per cui pur trattandosi di una traduzione sbagliata per il primo e sempliciona per il secondo, li hanno voluti mantenere.

    Lessi a scrocco l'intro della scorsa edizione in cui il traduttore spiegava i perché e i percome di ogni scelta, e per quanto non si possa essere d'accordo su tutto, ci ho letto della buona fede e si sono capiti bene tutti i disagi che un'opera di ritraduzione del genere comporta.

    Tutto questo mi ricorda l'ultima edizione di Gottfredson, e il problema sorto nel rivelare che Eta Beta non mangiava naftalina bensì mandarinetti cinesi in salamoia (kumquat). Bé, pur specificando nelle note e nelle intro che si trattava di kumquat...hanno lasciato naftalina. Perché era entrata nell'immaginario popolare. Io non l'avrei fatto ma lo capisco.

    (Io poi sono da sempre per sbarazzarci di robaccia quale Topolino, Paperino, Paperone, Paperina, traduzioni anacronistiche che ammazzano la serietà di quelli che in originale sono personaggi con nomi e cognomi propri, ma so che ovviamente non è possibile)
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