[Paul S. Kemp] Star Wars: I Signori dei Sith

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Lo so, sono in ritardo ma non potevo esimermi dal lasciare un commento per quello che è stato uno dei romanzi di SW che attendevo di più.

    E che mi ha deluso, e mica poco. Il titolo è fuorviante, perché di Sith ce ne sono pochini, e questo ne fa un'occasione persa. Certo, quando ci sono è una festa. Con l'odio, il dolore, la Forza, il leale tradimento, la lealtà traditrice e tutti quei concetti là, ma ovviamente se ne volevano ben di più. Perché in SW è questo l'aspetto forte, quell'etica magica che ha dato origine al mito della Forza.

    E invece c'è un tentativo di Cham Syndulla di uccidere i Sith. Che è ben narrato, eh! La figura della Moff che si è lasciata andare, o del gerarca che tradisce con paura sono azzeccate. E lo è anche il rapporto di Cham con la sua parner del Movimento di Liberazione di Riloth.

    Però non ha senso incentrare tutto un libro su una singola azione militare... che sai già che non potrà avere esito positivo. E' inutile, frustrante e ruba spazio.
  • Letto solo ora, non so perché ma me ne ero scordato. E mi conferma l'impressione del netto miglioramento che i romanzi di SW hanno avuto nell'ultimo periodo.

    Infatti questo è proprio scarso, forse il peggiore del nuovo canone. Immagino che fosse stato progettato per l'universo espanso e poi recuperato nel nuovo canone, tanto pochi sono i riferimenti interessanti. Ci si poteva aspettare qualche riferimento alla storia dei sith, e invece il romanzo non è altro che un'avventurella della ribellione di Ryloth. Oltre a Cham Syndulla che conoscevamo già, nuovi personaggi sono altri combattenti twilek per nulla caratterizzati, oltre alle originalissime figure dell'imperiale ambizioso e del moff incapace.

    E che dire dei due Sith? Qualche battuta prevedibile sul dualismo maestro-apprendista e una lotta splatter con dei mostruosi insettoni. Non che siano dei personaggi facili da mettere su carta, ma qualcosa più era lecito attendere.

    Completano la gradevole opera descrizioni arruffate e dialoghi spesso di disarmante banalità.
    Salvo giusto qualche momento action, come la descrizione della distruzione dello Star Destroyer che è forse l'unico passaggio meritevole del romanzo.

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