[J.R.R. Tolkien] I Figli di Hùrin

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Ok.
    Dopo una mattinata di shock, mi sono dato una calmata e ho cercato qualche informazione.

    E l'appellativo di "Signore degli Anelli 4" è eccessivo, solito chiassoso baccano da articolo giornalistico che vuole attirare l'attenzione (e c'è riuscito -_-)
    The Children of Hurin dovrebbe essere uno sviluppo di quella che era stata abbozzata nel capitolo 21 del Silmarillon, la guerra di Beleriand.
    Fiuuuuu...
    Frodo, Sam, Aragorn e tutti i loro discendenti possono starsene tranquili, anche perchè in effetti nella cronologia a loro non è che accadesse molto degno di un libro a parte...

    Però ci vuole un bel coraggio a chiamarlo Signore degli Anelli 4...
  • Ok, mi sono messo a correre per la casa sbraitando come un cretino "Papà! Papà!!" prima di accorgermi che ero solo in casa. E che c'era un altro post. Sta di fatto che è molto meglio così, e sono assai più contento di considerare "The Children of Hurin" il quarto libro della trilogia della Terra di Mezzo (Il Silmarillion - Lo Hobbit - Il Signore degli Anelli e no, non li considero i vari racconti perduti e ritrovati) piuttosto che il quarto della trilogia nella trilogia. E ora non resta che aspettare.
    Riguardo a questo topic, volevo dedicarne uno solo al LOTR e se questo libro ne avesse fatto parte avrei dovuto rinominarlo "news e rumors etc etc" ma visto che a quanto pare è autonomo...
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    Ecco la copertina della versione Anglo-americana disegnata da Alan Lee per "The Children of Hurin", probabilmente la stessa copertina verrà utilizzata in tutte le edizioni nazionali, italiana compresa (sempre che Bompiani non pensi di cambiarla), per quanto riguarda la data d'uscita è sicura quella inglese del 17 aprile. A noi non resta che aspettare ( od ordinarlo e leggerlo in inglese) ma ormai dovremmo essere abitutati vista la scarsa notorietà del nostro caro bel Paese ad aggiudicarsi pole-position non solo in ambito letterario e cinematografico.... Basta pensare ad una voce che fino a qualche mese fa faceva pensare ad un'uscita in contemporanea mondiale del suddetto libro, ma ben presto smentita (non so quanti ci abbiano sperato sul serio) :asd:
    Dopo una mattinata di shock, mi sono dato una calmata e ho cercato qualche informazione
    Nonostante la forza scorra forte in me e nonostante abbia coltivato negli anni studi jedi di autocontrollo, devo ammettere che sconforto e paura, da tempo immemore debellati, hanno albergato per qualche istante nel mio cuore quando Grrodon mi ha solennemente annunciato tra una cosa e l'altra l' uscita de Il signore degli anelli 4 :oO:
    Anche se poi, vedendo la mia faccia mutare repentinamente colore, ha ben pensato di rassicurarmi spiegandomi che si poteva considerare un capitolo aggiuntivo del Silmarillion e non un seguito delle peripezie di Frodo Sam e "compagnia" bella.
    Ad ogni modo aspettiamo speranzosi.
  • Ah, già, per tutti coloro che si sono lamentati (Portamantello) perché ho snobbato questo titolo nella mia retrospettiva riporto quello che ho scritto nel thread del Silmarillion:
    Uscito pochi anni fa come romanzo, a cura del solito Christopher, altro non è che un'espansione, una rinarrazione estesa della storia di Tùrin Turambar, che nel Silmarillion occupava un capitolo di una quarantina di pagine, qui esteso ad occuparne oltre duecento. Sicuramente è scorrevole e grazioso da leggere, ma la confezione in cui è posto, e un po' tutto il bombardamento pubblicitario che al tempo dell'uscita l'ha accompagnato, non potrà che stonare di fronte alla modestia effettiva del libercolo.
    Quello che dà più fastidio insomma è il fatto che sia stato pompato come chissà cosa, addirittura come quarto tomo di LOTR, quando in realtà è solo la rielaborazione di un paio di appunti derivati dall'espansione di una storia già letta. Insomma, il truffolone dei truffoloni. Piacevole sì, ma non gli darei mai una dignità maggiore di quella di un'appendice del Silmarillion.
  • Vabbè, ma non è stato pompato, è stata colpa di un rumor ingigantito da fan frettolosi e media superficiali. :P
  • E le settordici edizioni? E la cartonatura? E Alan Lee? Dai.
  • Tutte cose che trovo comprensibili per un presunto nuovo scritto (o pseudo tale) di Tolkien, sono tutte trovate editoriali sicuramente sproporzionate ma che non dovrebbero trarre in inganno i lettori più navigati. La pompatura farlocca riguarda l'essere il quarto libro di LOTR.

    Insomma, concordo sul fatto che si tratta di un libro dignitoso ma non eccezionale: ma questo perché è una versione expanded di una storia già conosciuta, perché non aggiunge altri elementi narrativi interessanti a ricoprire l'ossatura classica della trama né ci dice nulla di nuovo sulla mitologia tolkeniana... NON perché ti sei fatto abbindolare dal mercato e ci sei rimasto male. :P
  • Credi davvero che non sapessi cosa fosse prima di comprarlo?
    E in tutto questo solo a me puzza il fatto che dopo decenni in cui dalla soffitta di Tolkien era stato preso tutto, se ne salti fuori un libercolo così compatto? Se era tanto proponibile perché non è stato pubblicato prima? E di contro, se non lo era, e il grosso l'ha dovuto scrivere il figlio, allora come mai questo materiale non è rientrato nei famosi 12 libri di History of Middle-Earth, adibiti ai frammenti, alle bozze e agli appunti?
    Chiamalo eccesso, malafede, fondo del barile, o come vuoi, ma mi è sempre piaciuto poco come Christopher Tolkien e da noi Bompiani hanno "celebrato" J.R.R...
  • Non so che dirti, mi sembra però strano che Christopher abbia inventato il tutto senza alcuna base, specie considerando che non credo abbia necessità di inventarsi opere extra per riempirsi le tasche... Ovviamente non credo nemmeno nella totale genuinità del libro.

    Comunque la storia di Hurin dovrebbe essere presente, abbozzata, anche nella History oltre che nei Racconti Incompiuti. Perché solo ora si sia saltata fuori una quarta versione della stessa storia? Boh, questo non lo rende meno fondo del barile ma forse così ha un suo perché, almeno sul piano filologico.
  • Il problema di queste edizioni, un po' per colpa di Christopher, un po' per colpa di Bompiani, e che mi sembrano un po' un pastrocchio che mischia filologia e commercio, due concetti che insieme bisogna saper sposare, o il rischio di cadere nel cattivo gusto è grosso. Nel vedere questo corpus disomogeneo di opere date alle stampe avverto quello stesso disagio che provo di fronte alle scene eliminate presenti nei BD Disney. Spesso e volentieri infatti quando esce un edizione BD di un Classico si cerca di upgradare i contenuti già presenti nel dvd, aggiungendoci cose. Ma se sul film è stato detto tutto, il risultato è goffo. Le scene eliminate ripescate dagli archivi per i dvd avevano un loro perché, sia a livello documentativo che come curiosità. Quelle che aggiungono per il blu-ray spesso e volentieri altro non sono che stralci di storyboard senza significato pescati dal mare di roba che si era deciso di non considerare la volta prima, magari confezionati con colonna sonora e introduzione fatta dal veterano di turno, e spacciati come inizio o finale alternativo. L'effetto è moscio, fiappo, imbarazzante. Insomma ridondante. Negli ultimi anni di vita della testata Zio Paperone avevamo assaggiato qualcosa di questo tipo: non sapendo più cosa metterci dentro si inserivano cose assurde e si finiva a parlarsi addosso e a filologizzare sul nulla.

    Che è quello che mi pare sia successo con buona parte del corpus tolkieniano. Anzi, non solo c'è stato un abuso di filologia, ma anche una cattiva collocazione della stessa. Ad oggi, qualora si volesse recuperare un po' tutte le opere narrative dell'autore, ci si ritroverebbe di fronte ad una collezione disomogenea, sia a livello contenutistico che estetico, con edizioni che mischiano approfondimenti e filologie non richieste usciti magari nello stesso formato di altre più casual. Il fatto stesso che Lo Hobbit sia circolato nella sua versione ANNOTATA per anni e anni, da parte di Bompiani, e che per avere una versione normale bisognasse ricorrere all'edizione Adelphi è un fatto. Il fatto che adesso sia finalmente uscita una nuova edizione pocket sembrerebbe l'ideale...se non fosse che l'edizione di LOTR ad esso correlata è quella suddivisa in tre libriccini e priva di mappe. Leggere un racconto come "Foglia" di Niggle magari accompagnato dalle altre storie brevi è impossibile perché lo si trova solo in un'antologia che oltre a Foglia e al Fabbro contiene materiale che per il pubblico medio ha poco senso come Mitopoeia o Il Ritorno di Beorthnoth, Figlio di Beorthelm. In compenso però il Fabbro circola anche da solo in un'edizione cartonata deluxe che analizza ogni particolare di ogni bozza, e comprende in fondo persino la cronologia dei personaggi per quella che è una storia di una trentina di pagine. Lo stesso vale per Il Cacciatore di Draghi, ma ad esempio Foglia no. E Roverandom è tuttora in mano alla Bur. E non parliamo neanche dei Racconti Perduti e Ritrovati che la gente ignara acquista pensando siano opere originali...confusi magari con gli Incompiuti.

    E' chiaro che la colpa è un po' dell'editore italiano, ma un po' anche di chi questi materiali li fornisce, che preso dal raptus di voler dare alle stampe qualsiasi cosa il padre abbia mai toccato con la penna sta creando uno scenario complesso e poco chiaro per chi ci si vuole approcciare con chiarezza e equilibrio. I Figli di Hùrin è quindi un po' l'apice di tutto questo: l'ennesima ridondanza filologica, confezionata in modo da alimentare ulteriore confusione e a cui è stato riservato un trattamento assolutamente disequilibrato rispetto ad altre opere.

    Purtroppo siamo ancora distanti da un'ideale edizione di un ipotetico tutto Tolkien "ripulito" da certi eccessi.
  • Non ho letto questo libro, ma avevo apprezzato sul Silmarillion la versione "breve".
    Ovviamente prima de il Silmarillion ho letto "Il signore degli anelli" e lo "Hobbit", e mi piacerebbe colmare le lacune delle opere letteraria di Tolkien, visto che in parte ne ho parlato all'esame di maturità per cui penso che leggerò anche gli altri Topic su Tolkien per capire cosa è imperdibile, e cosa è trascurabile. Da Valerio non riesco a capire se è una lettura buona ma troppo pompata editorialmente parlando, o se non è un granché. Per cui chiedo vale la pena recuperare i figli di Hùrin(considerando che non ho il Silmarillion ma l'ho letto)?
  • Devi deciderlo tu, io ti ho scritto ciò di cui si tratta. E' una versione romanzata ed estesa di quel capitolo lì. E' più piacevole a leggersi, senza dubbio, ed è sicuramente gradevole. Il fatto che non sia granché è perché in sé l'opera non aggiunge niente di troppo nuovo alla mitologia tolkieniana, essendo appunto un approfondimento, per quanto ben narrato, su uno dei tanti fatti che già conosciamo. E' carino ma inutile, e sicuramente se dovessi tracciare un essential reading per la storia di Arda citerei Silmarillion, Hobbit, LOTR ma non certo questo, visto che la vicenda è già compresa per intero nel primo titolo citato.


  • Perfettamente in topic col discorso fra Valerio e Porta :P
  • Grazie mille per il chiarimento, penso che sarà una delle ultime cose che ricercherò
  • Lol ma davvero era stato annunciato come "Il 4° libro del Signore degli Anelli" :elio:

    L'inutilità delle inutilità ("romanzo inedito" in copertina lol^2); tralasciando il fatto che sia la quarta o la quinta versione che ci viene propinata, mi sembra pure un'idea sospetta se non sbagliata quella di pubblicare la storia in modo indipendente: come potrà piacere a un lettore occasionale che non abbia mai letto il Silmarillion? Al lettore già silmarillionizzato penso che invece possa bastare la versione ristretta.
    Assurancetourix
  • O meglio. Al lettore silmarillionizzato un'espansione non guasta. Ma appunto questa è un'espansione che crea problemi di fruizione non indifferenti, nell'ambito di una lettura organica del Legendarium. Quando lo lessi dovetti includerlo per capirlo all'interno di una buona rilettura del Silmarillion, ritrovandomi così a dover spezzare a metà la lettura del libro per inserirci l'espansione. Peccato che oltre che sbilanciato il tutto creò problemi anche dopo, visto che non me la sentivo di saltare un capitolo, mentre di rileggermi la sintesi dopo l'espansione avevo ancora meno voglia.
  • Bello andare a rileggersi queste discussioni. Utilità dei forum purtroppo andate dimenticate.
    Nel frattempo, il mitico Cristopher Tolkien ha dato allo stesso modo alle stampe anche le versioni ennesime delle altre due grandi epopee del Silmarillion, ovvero Beren e Luthien e La Caduta di Gondolin (ovviamente le ho lasciate a prendere polvere in libreria). Credo e spero che ormai non ci sia più niente da ripubblicare.
    Assurancetourix
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