[Agatha Christie] Dieci Piccoli Indiani

Qui è dove si parla di storie, di storie che parlano di cose che magari non sono successe davvero ma che potrebbero anche o che sono successe tanto tempo fa. Quel che è certo è che spesso ci toccano più di quanto non facciano le storie vere di cui siamo testimoni tutti i giorni.
  • Ovviamente concordo in pieno. Questo è stato il libro che ha dato il via alla mia vita da lettore, quindi il mio primo libro di Agatha Christie, il mio primo libro giallo, il mio primo romanzo in assoluto. Ed è il libro che mi ha fatto amare Agatha Christie, che mi ha fatto amare i gialli, che mi ha fatto amare i romanzi. Ed è il miglior libro di Agatha Christie, il miglior giallo, e il miglior romanzo in assoluto :D

    Quindi consiglio il libro e sconsiglio i film, pur non avendoli visti, dato che questi sono tutti (tranne uno, russo, che credo sia difficile reperire...) tratti dalla versione teatrale di questa storia, scritta dalla stessa Christie, che ne cambiò il finale, rendendolo lieto (quindi molto più consono ai canoni hollywoodiani). Inoltre, tutti i film tratti da Dieci piccoli indiani, sono praticamente dei film horror, nessuno ha l'atmosfera thriller che si respira ad esempio nel film Assassinio sull'Orient-Express (di Sidney Lumet, 1974, con Albert Finney nel ruolo di Hercule Poirot, e altre star come Sean Connery e Ingrid Bergman, che vinse l'Oscar per questa interpretazione), unico film degno del romanzo da cui è tratto (fra quelli tratti dai romanzi di Agatha). Non per niente è un film britannico, non americano :P
    E fra le produzioni britanniche, eccelle anche la serie TV Poirot (con l'ottimo David Suchet nel ruolo dell'investigatore belga), che ha portato sullo schermo molti racconti e anche alcuni ottimi romanzi, ma fra questi non c'è Dieci piccoli indiani (dato che non ha Poirot fra i personaggi :P).

    Dieci piccoli indiani si inscrive in quella cerchia di romanzi di Agatha che non hanno un investigatore (o per lo meno non uno dei sui celebri investigatori, come Hercule Poirot, Miss Murple o i meno utilizzati Parker Pyne, Tommy&Tuppence e pochi altri), e sono quindi fra le produzioni più intriganti e sorprendenti della giallista inglese, dato che in questi non fa affidamento all'ottima caratterizzazione data nel corso degli anni ai suoi investigatori, ma introduce delle invenzioni narrative strabilianti quanto l'acume di questi. In questo caso ad esempio la caratteristica peculiare, oltre al cliché della stanza chiusa, è proprio l'assenza di un'investigazione; l'attenzione infatti è rivolta alla tensione che i dieci (nove, otto, sette, sei, ...and then there were none :P) ospiti vivono, tensione che poi si trasforma in paura e psicosi (ed è per questo che non ne sono stati tratti bei film, ma solo mediocri horror). Sì, anche loro tentano di "investigare", cercare di capire chi è, fra loro, che sta uccidendo tutti gli altri. E' un'investigazione sommaria e ovviamente infruttuosa, e ovviamente non è questa il fulcro del romanzo.
    Ed è da questi romanzi senza investigatore che Agatha ha poi tratto le sue più celebri opere teatrali, fra cui Trappola per topi che è tuttora in cartellone a Londra, dopo 55 anni e 22000 rappresentazioni, ineguagliata.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Semplicemente g-e-n-i-a-l-e!
    Io (che qualche anno fa passai un inverno intero a suon di Agatha Christie), l'ho trovato decisamente di un'altra categoria rispetto a molti altri gialli, gli si avvicina giusto l'"Orient Express" come imponenza del libro: tanti altri racconti dell'autrice presentano infatti guizzi di ispirazione notevoli, dal più blasonato "Poirot sul Nilo" ai forse meno noti "Miss Marple al Bertram Hotel o "La domatrice", ma pochi stupiscono come questi per l'armonia di storia, personaggi, ambientazione e genialità del giallo.. E che strano che due dei migliori libri del genere escono difatti dai canoni del giallo nella più classica delle sue accezioni! Che sia la necessità di uscire dagli schemi di un genere che, per quanto possa prestarsi a molte interpretazioni, salvo poche eccezioni come queste, deve per forza di cosa seguire uno schema rigido? Beh, che sia questo o no, esserci comunque riusciti ben due volte (o più, me ne mancano parecchi da leggere!) è davvero un bel merito.. :clap:
  • Quindi consiglio il libro e sconsiglio i film, pur non avendoli visti, dato che questi sono tutti (tranne uno, russo, che credo sia difficile reperire...) tratti dalla versione teatrale di questa storia, scritta dalla stessa Christie, che ne cambiò il finale, rendendolo lieto (quindi molto più consono ai canoni hollywoodiani). Inoltre, tutti i film tratti da Dieci piccoli indiani, sono praticamente dei film horror, nessuno ha l'atmosfera thriller
    Interessante. Io ho visto un film (ambientato in una villa su un picco inaccessibile) e letto un adattamento teatrale (non so se autografo della Christie) che erano diversi tra di loro. Siccome un'amica mi aveva proposto di metterne su un adattamento teatrale, stavo cercando un testo che mi soddisfacesse più di quello che ho trovato.
    Il (semi) lieto fine del film è più plausibile di quello dell'adattamento teatrale che ho letto (troppo basato su scambi di pistolettate), e, se modificato in senso tragico, darebbe una spiegazione molto più convincente del suicidio dell'ultimo personaggio.
    Purtroppo il fatto di dover adattare tutta la vicenda ad un unico locale mi sembra la più grossa limitazione per un adattamento teatrale: quasi tutti gli omicidi, tranne tre o quattro, vengono solo raccontati, non recitati.
    Chi può darmi qualche consiglio utile?
  • Beh, non ho letto il libro e sinceramente conosco la storia solo a grandi linee, ma anche in teatro non è poi così impossibile creare diversi ambienti; senza stare a cambiare scenografie o fondali, basta anche solo uno stacco netto di una luce, se chiaro, per far capire che si sta cambiando tempo/luogo.
    E poi, specie per fare flashback o racconti, credo sia il modo migliore, dato che al termine dell'evento, si può staccare nuovamente sulla luce che c'era in origine, tornando alla narrazione in tempo presente.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • txam ha scritto:Purtroppo il fatto di dover adattare tutta la vicenda ad un unico locale mi sembra la più grossa limitazione per un adattamento teatrale: quasi tutti gli omicidi, tranne tre o quattro, vengono solo raccontati, non recitati.
    Chi può darmi qualche consiglio utile?
    beh, gli omicidi non visti fanno parte della tensione della storia, come nel libro si può far accadere un omicidio in background mentre in scena si parla di altro, e poi annunciare l'assassinio con un urlo fuori scena
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Grazie per i suggerimenti. :)
    Per caso, sapete dove si può trovare l'adattamento teatrale originale della Christie, così verifico se è lo stesso che ho trovato io?
  • Il primo libro della Christie che ho letto (per le scuol medie) non è rimasto l'unico a lungo, seguito da quasi tutti quelli di Poirot... eppure devo dire che se non è rimasto il mio preferito è tra i miei 3 preferiti sicuramente... il meccanismo è perfetto, la trama parte da uno spunto geniale, i persoanggi sono ben caratterizzati, il terrore e la voglia di girare la pagina non vengono instillati da scene morobse o violente ma dal terrore e dalla volgia di capire chi sta dietro a tutto, specie con lo stillicidio di persone, che una dietro l'atra spariscono ammazzate dal misterioso assassino...
    Un giallo appassionante, che non vede un detective protagonista al contrario di tanti altri dell'autrice (Poirot ma anche Miss Marple o un anonimo investigatore) e questo rende più intrigante il "gioco": tutti sono vittime e detective in uno spietato conto alla rovescia... finale col botto ma anche geniale per il modo con cui la verità salta fuori. Ultime pagine in generale dala narrazione così serrata da farti sudare...
    Un meccanismo perfetto. Niente da dire, la signora del giallo.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Un grande romanzo. Pur nelle sue poche pagine(se non si ha nulla da fare in una giornata lo si legge e ci si ragiona anche sopra xD) è sicuramente un ottimo prodotto di intrattenimento. Molta letteratura gialla e non solo deve molto allo spunto narrativo e alla trama di questo libro che è tra i migliori di quelli che ho letto della Christie, autrice che ha scritto veramente valanghe di libri.
    In particolare ricordo con piacere la trama di un caso di Detective Conan, con tutti i migliori detective del mondo che si uccidono uno dopo l'altro per trovare il tesoro nascosto nella villa. Come se la trama non fosse una citazione all'opera(c'è anche lì una filastrocca, ma serve a trovare il tesoro e non indica altro), ci sono due detective che assomigliano fisicamente a Poirot(di costituzione e modo di parlare) e a Miss Marple.
    Lo preferisco anche a Assassinio sull'Orient-Express, troppe volte osannato a mio parere senza un giusto motivo.
    Lo consiglio a tutti e a chiunque vuole un giallo avvincente e che se vuole può divertirsi a risolvere. La Christie in questo è maledettamente brava, lascia tutti gli indizi così talmente tanto mischiati che non sempre si riesce a risolvere il mistero, ma almeno si hanno tutti gli indizi per farlo.
  • Quello che rende disgustosamente bello questo libro ai miei occhi, è che non è assolutamente prevedibile, e in questo l'assenza di un detective protagonista pesa molto, poiché sgancia il racconto dalla struttura predeterminata che chiunque si aspetta da Poirot o da Miss Marple; non puoi mai sapere come proseguirà la storia.

    Poi arriva il finale, e mi sono ritrovato a dire tra me e me "ma che fate, idioti?!":

    [spoiler]Mi riferisco a Philip e Vera, che ormai conoscevano il modus operandi dei delitti, e si sono comunque ritrovati ad ammazzarsi da soli, soddisfando in pieno i desideri dell'assassino, che infine si suicida per completare l'opera.[/spoiler]

    Questa è proprio la parte che verrà cambiata nell'adattamento teatrale, ma non si tratta solo di quello:

    [spoiler]Mentre nel libro tutti e dieci i personaggi non sono esattamente campioni morali, e anzi l'assassino finisce per essere il più assennato di tutti, negli adattamenti Vera e Philip diventano i soli eroi in un'isola di delinquenti, e come TvTropes insegna ( :-P ), alla fine non muoiono in funzione del loro essere buoni; nel libro neanche ti dispiace della loro morte, perché sono grotteschi e leggermente bastardi come tutti gli altri.[/spoiler]
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
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