[Stefano Benni] La Grammatica di Dio

Qui è dove si parla di storie, di storie che parlano di cose che magari non sono successe davvero ma che potrebbero anche o che sono successe tanto tempo fa. Quel che è certo è che spesso ci toccano più di quanto non facciano le storie vere di cui siamo testimoni tutti i giorni.
  • Da bravo fan di Stefano Benni non mi potevo esimere dall'acquistare e leggere fina da novembre la nuova fatica letteraria di questo grande autore italiano...
    "La grammatica di Dio" è davvero un bel libro... sebbene sacrifica le atmosfere estese tipiche delle narrazioni dei romanzi ( acui ultimamente Benni ci aveva abituato) questi tanti e spesso brevi racconti sono delle piccole perle rare, davvero, perchè nella loro semplicità rivelano tante cose, prima fra tutte il piacere di Benni nello scrivere: si vede in ogni singolo racconto che per Benni poter narrare quello che ha dentro, sia esso del tutto interiorizzato o provenga dalla società che ci/lo circonda, lui ama dirlo usando le parole scritte, e in queste, che sono il suo elemento, lui ci sguazza!
    Nessun racconto è mai fine a se stesso, perfino in "L'indovina" che durta una pagina sola Benni vuole insegnare qualcosa, o permomeno porre l'accento su qualcosa che ha a che fare con l'animo umano, e in questo caso specifico lo fa col veicolo della solitudine.
    Ma dove molti calcherebbero la mano su personaggi tragici, solo con il loro dolore, cupi, suonando un gigantesco organo (come un certo polipone di certi pirati di certi Caraibi! :asd: ) lui usa un tono anche scanzonato, e soprattutto saccheggia il mondo metaforico per descrivere con allegorie quello che vuole rappresentare... emblematico il racconto dello scienziato che vuole cercare l'uomo più solo del mondo... o quello del vecchio che parla con la Morte...
    Ma il punto forte del viatico per comunicare Benni lo trova nella sua consueta ironia: il racconto sullo schiavismo da cellulare, quello sull'eutanasia del nonnino, quella del presepe vivente...
    Molto rifelssivi poi sono quelli su Frate Zitto, sul Dottor Zero, su un Volo Tranquillo...
    Insomma, un intreccio unico emagico di realtà possibili e sconcertanti nella loro realtà (uno degli scenari più cupi è descritto in "Una soluzione civile" e il pensare che da qualche parte succeda davvero fa accponare la pelle), un girone di personaggi che con le loro manie, ossessioni, paure, debolezze, bassezze, dipingono una società - la nostra italiana - e condizioni umane universali, di cui molte riconducibili alla solitudine che , in coppia con l'allegria, fa da sottotitolo e da sottofondo a tutte le quasi 200 pagine di libro!
    Da leggere tantissimo! e da amare!
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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