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[Arto Paasilinna] L'Anno della Lepre

Inviato: martedì 02 settembre 2008, 15:54
da Blonde
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Vatanen è un giornalista finlandese annoiato con una vita annoiata che asseconda pigramente: mai stupito di niente, mai veramente felice; sempre immerso in quella grigia monotonia che troppo spesso permea l'umanità e che troppo spesso tendiamo a dire inesistente.
Una sera, tornando in jeep verso Helsinki insieme ad un fotografo, investe una lepre che schizza lontana verso la foresta, ferita ad una zampa. E' attratto ad inseguirla da un qualcosa, è la scintilla che scatta, è il momento in cui Vatanen dice "ma perché?"....e così, stregato dalla incommensurabile e selvaggia natura finlandese parte per uno straordinario viaggio con l'unica compagnia della piccola lepre.

Un solito on the road, o comunque un già visto rifacimento di vicende alla McCandless?
Niente di tutto questo.
L'anno della lepre è qualcosa di assolutamente eccezionale.
E' il sapere muovere personaggi sempre brillanti e originali, piccolissimi eppure enormi nel sapersi sedimentare nella memoria letteraria di ciascuno, al pari dei blasonatissimi protagonisti della celebrata meglio narrativa mondiale.
E' il possedere un arte narrativa cristallina: nuova e fresca, mai letta; spogliata di ogni stratagemma scrittorio.
E' la capacità di conquistare il lettore senza il ricorso a roboanti trame, imbastite di sotto-trame, artifizi e strutture narrative tanto complesse quanto fragili e ben poco naturali.
E' l'urlo alla "vita", alla libertà più profonda, alla natura, a tutto quanto c'è di bello: un urlo perentorio eppure soave, mai cattivo sempre -se così si può dire- "dolce", impregnato dell'incanto della natura finlandese.
Solo chiuso l'ultimo capitolo, ci si accorge di aver avuto parte a qualcosa di davvero fuori dal comune.

Re: Arto Paasilinna: L'anno della lepre

Inviato: martedì 02 settembre 2008, 16:26
da Francesco F
Non è giusto. Se tu te n'esci con questo libro dicendo che è migliore di Into the wild praticamente mi stai obbligando a comprarlo, non sei onesto.
Ecco, l'ho già ordinato, sei contento? :P

Re: Arto Paasilinna: L'anno della lepre

Inviato: martedì 02 settembre 2008, 16:31
da Blonde
Forse mi sono espresso male: non è migliore, è diverso negli intenti e nello stile.
In ogni caso hai fatto benissimo ad ordinarlo: poi fammi sapere se hai gradito o se ti devo 11 euro :P

Re: Arto Paasilinna: L'anno della lepre

Inviato: martedì 02 settembre 2008, 16:47
da Francesco F
no figurati... non mi sono fatto rimborsare da una che m'ha consigliato 1000 pesantissime pagine di Stephen King... :P

Re: Arto Paasilinna: L'Anno della Lepre

Inviato: giovedì 18 settembre 2008, 15:27
da Francesco F
è arrivato!
mamma che edizione pessima, comunque... 11 euro per un libro di vent'anni fa, di 200 (strette) pagine. Ma poi ci vuole un divaricatore per tenerlo aperto...
adesso devo leggerlo, se John Carter me lo permette...

Re: Arto Paasilinna: L'Anno della Lepre

Inviato: giovedì 20 novembre 2008, 11:27
da Francesco F
Finalmente l'ho finito.
E' stato meno emozionante di quanto credessi. Lo stile dell'autore, secondo quanto si dice anche nell'introduzione, è sempre stato umoristico. Questo in un certo senso rende l'esperienza vissuta da Vatanen molto più comune e normale di quanto non sia realmente. Quando all'inizio si racconta della moglie e dell'amico incazzati neri i due sembrano delle macchiette. Anche la descrizione di Vatanen proprio nell'incipit del libro non ti fa innamorare del personaggio. In fondo Vatanen è stronzo e apatico quanto il suo collega. Almeno finché non incontrano la lepre...
Il resto del viaggio è sicuramente divertente, ma anche vario e interessante. Verso il finale cominciano dei salti temporali un po' vertiginosi... una scelta sicuramente lecita, ma fa perdere la concentrazione.
La cosa che mi è piaciuta di più di questa storia è la caccia all'orso finale (che un po' ricorda l'ostinazione di Supertramp con l'alce... in quel caso finì male però), e tutto il seguito con i soldati russi e l'elenco dei reati commessi durante questo suo viaggio (brano che metterò nell'antologia del mio sito, onore riservato a pochi :P [fra cui Bruno Enna, Baglioni, e Rensel :P]).