[Paolo Giordano] La Solitudine dei Numeri Primi

Qui è dove si parla di storie, di storie che parlano di cose che magari non sono successe davvero ma che potrebbero anche o che sono successe tanto tempo fa. Quel che è certo è che spesso ci toccano più di quanto non facciano le storie vere di cui siamo testimoni tutti i giorni.
  • Strano, io gli unici commenti che ho letto lo bollavano come illustre cavolata. quasi quasi mi fai venire voglia di leggerlo..
    Saluti,
    Flash
  • Flash ha scritto:Strano, io gli unici commenti che ho letto lo bollavano come illustre cavolata. quasi quasi mi fai venire voglia di leggerlo..
    Be', come ho scritto, spulciando nella rete non si fatica a trovare chi ha mosso critiche a questo romanzo, e non dubito che siano anche un buon numero... ma io ho letto anche commenti di gente che l'ha gradito assai. Al di là di tutto questo ( alla fine della fiera, i commenti e i pareri lasciano un po' il tempo che trovano, dato che entra molto in gioco il fattore del gusto personale, di quello che ogni lettore cerca in un libro, del proprio background culturale e via dicendo), è un libro che sicuramente vale la pena di leggere, per poi magari criticarlo ma che un'esplorazione la merita se non altro per capire le motivazioni che lo fanno restare in alto nelle classifiche di libri in Italia e che gli hanno fatto vincere il Premio Strega di quest'anno, oltre che per capire dove sta andando la narrativa italiana.

    Io, come ho detto, mi sono approcciato al libro avendo letto sia commenti postivi che negativi con motivazioni sia di chi l'ha apprezzato sia di chi l'ha ritenuto un' "illustre cavolata", e quindi avendo aspettative altalenanti. Alla fine l'ho decisamente apprezzato pur con tutte i difetti e le pecche che ho sottolineato nel mio post, perchè al di là di certe ingenuità e certe piccole cadute in certi clichè e stereotipi, sa raccontare una storia articolata, che in realtà sono due storie che casualmente vengono a contatto e che contengono a loro volta tante altre storie; e inoltre sa comunicare emozioni. Tutto ciò poi dipende dall'orientamento di lettore che uno ha e dai generi che predilige, di certo per uno che ama i libri di Ammaniti e De Carlo non sarà difficile appassionarsi a questo libro, pur notando la differenza di esperienza che innalza questi due rispetto al giovane Giordano. Ma ovviamente anche chi non conosce questi due autori può approcciarsi tranquillamente al libro.
    L'importante, secondo me, nei libri come in tutto è evitare idee preconcette, derivate da proprie convinzioni o idee che solidamente sono radicate in noi. Provare quel che si può, per poi magari restare della propria idea che si aveva, ma può anche capitare di rimanere piacevolmente sorpresi. :)

    Quindi, Flash, se ti è venuta la voglia di leggerlo grazie al mio post, non posso che esserne contento e soddisfatto, così come chiunque altro che leggendo la mia recensione nel primo post di questo thread possa essersi anche solo incuriosito. Se poi, Flash (o chiunque altro) lo leggerai, non mancare di scrivere qui cosa ne pensi ;)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Mentre a Lucca si svolgeva l'illustre fiera del fumetto, io per consolarmi del fatto che pure quest'anno lo saltata mi sono recato, ieri, a Gallarate (città della mia Minnie) dove si conludeva la settimana di "Duemilalibri", 7 giorni in cui erano presenti nella città stand delle librerie che vendevano tutti i libri scontati del 10% (e di questi tempi, non è poco) e che prevedeva incontri con autori non da poco, quali il padre di Lapo Elkann, Alain(scrittore e giornalista), Roberto Piumini, Flavio Caroli, Andrea Vitali, Don Antonio Mazzi.
    Io mi sono recato ieri perchè c'erano ospiti due autori che mi interessava sentire: uno di questi era Paolo Giordano.

    Intervistato da un critico, che sottoponeva le sue impressioni sottoforma di dialogo stimolante, Giordano ha potuto raccontare le emozioni che hanno animato il libro che è diventato il caso letterario dell'anno. Ha parlato dei caratteri dei personaggi, della sua visione della vita. A proposito dei due protagonisti, li ha definiti come dei perdenti in partenza, per via di quello cje segna le loro vite da piccoli, che però riescono a contrastare un destino avverso per conquistarsi un che di normalità, e questo più Alice che Mattia. Sottolinea una differenza di comportamento tra i due - più disfattista e rassegnato lui, più alla ricerca della felicità che le sembra negata lei - e il significato di "numeri primi" come sentimento umano avvertito da Mattia, ma Giordano spiega che anche gli altri personaggi di contorno sono anime travagliate, numeri primi solitari per la loro stessa essenza.
    Stimolato dall'intevistatore, è saltata fuori l'immagine del "pallottoliere divino", che delinea in simbolo com'è la vita per Giordano: lui più che divino l'ha considerato caotico, proprio per evidenziare come per lui la maggior parte delle nostre azioni sia determinata dal caso, non dalla nostra volontà, e che secondo lui in fondo chi scrive (come chi fa lo scienziato o il matematico) è proprio quello di provare a dare un ordine alla vita, come per costruirne un pallottolliere ordinato.
    Infine si è toccato l'argomento genitori: loro e gli adulti in genere non fanno una gran figura nel libro, ma Giordano spiega che non è una cosa voluta, e che in realtà cercava solo di stigamtizzare una figura che stigmatizzata non è, quella di un ruolo che dovrebbe servire da mentore per i giovani ma che è difficile da essere.
    Infine, domande dal pubblico.

    L'impressione che mi ha dato questo ragazzo (tra un mese compirà 26 anni) è molto positiva, un ragazzo timido e riservato, si vede, ma che mostra un'intelligenza molto spiccata e riflessiva, a tratti filosofica. Un tipo simpatico, gentile e bravo con le parole anche "a voce", oltre che scritte. Di profilo, inoltre, è identico a Charlie Pace di Lost!
    Un incontro interessante e pieno di spunti, in defnitiva.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Torna a “Narrativa a 360°”