[Brena & Straffi] Maya Fox: La Predestinata

Qui è dove si parla di storie, di storie che parlano di cose che magari non sono successe davvero ma che potrebbero anche o che sono successe tanto tempo fa. Quel che è certo è che spesso ci toccano più di quanto non facciano le storie vere di cui siamo testimoni tutti i giorni.
  • E come facilmente si poteva prevedere, adesso c'è pure il magazine.
    Dando un'occhiata all'anteprima sul sito si può vedere che non è un magazine di fumetti ma una roba per adolescenti stile Cioè e compagnia.
    E infatti ecco chi hanno coinvolto per interpretare la versione "umana" di Maya:

    http://canali.kataweb.it/kataweb-guarda ... f=rephpsp5

  • (riporto un post scritto un po' di tempo fa su questo libro. Ho già detto che mi riesce difficile far finta di niente quando vedo una cosa che puzza. Bene, quetsa è la mia opinione riguardo a Maya Fox)

    Dunque, un paio di mesi fa ho deciso di leggere (ovviamente in biblioteca) questo libro, Maya Fox la Predestinata. Mentre aspettavo che mi arrivasse da un'altra biblioteca mi sono informata su ibs (non che influenzi la mia scelta di leggerlo o no...), ma l'unico commento era piuttosto negativo. Questo mi ha incuriosita ancora di più. Pensavo che si trattasse semplicemente dell'esagerazione di una mamma apprensiva, invece...

    Invece ho letto il libro, e ci sono rimasta malissimo.

    Posso fare una premessa? Leggo tanti libri che non mi piacciono, e non ne faccio un dramma. Qui invece si tratta di un libro obiettivamente discutibile, soprattutto per il target al quale è riferito. Su ibs è registrato come "dai 13 anni", anche se gli autori (Iginio Straffi e Silvia Brena) sostengono di averlo concepito per un pubblico da 14 anni in su. Beh, dunque, non mi va di ripetere tutte le cose che ho scritto nel mio precedente post, quindi passate QUI.

    In questo post mi limiterò ad elencare le cose che ho trovato nel libro e che disapprovo.

    Dunque...la prima cosa che mi ha colpito è l'apparente incoerenza della protagonista, Maya. Nel libro vengono presentati i suoi rapporti con alcuni personaggi, la madre, Flo (migliore amica), Phoebe (nemica improvvisamente redenta) e Trent (misterioso e tenebroso eroe).

    Quello con la madre è un rapporto stereotipato e freddo, conflittuale, dove la madre (sempre assente) viene vista come un'incompetente rompiscatole, e perfino i suoi sforzi vengono brutalmente mortificati.

    Flo ha una personalità molto marcata, è vegetariana, espansiva, "secchiona"...e Maya alterna fasi di "saremo-amiche-per-sempre" a fasi di "che-rompiballe-che-sei-quanto-ti-odio", e nelle prime pagine del libro dice chiaramente " 'fanculo tutti quelli che dicono di esserti tanto amici". Questo non mi è piaciuto, dato che Flo ha anche idee molto chiare riguardo ad altri temi importanti.

    Phoebe, infatti, è incinta. Non conosce la vera identità del padre, ha solo un vago sospetto a proposito di un compagno di classe, dato che è nota per essere una ragazza facile. Ha da poco abbandonato il gruppo di "mean girls" della scuola per passare nel gruppetto di Maya, ma è fanatica della moda e della magrezza a tutti i costi.

    Trent è..."strano". Su di lui si fanno pochissimi cenni, si dice che ha gli occhi di colore diverso come la madre sensitiva, che ama la poesia, che veste sempre di nero, che è esile, che ha spalle larghe (?!?), che si taglia e che, forse, fa parte di una setta. Maya ha molta paura di lui, ma prova anche un'attrazione del tutto ingiustificata nei suoi confronti. Il ragazzo, dal canto suo, non maschera affatto il desiderio fisico che prova per la protagonista.

    La trama coinvolge anche un certo Gacy, sequestratore e assassino di sei ragazze tra i 14 e i 17 anni, la cui prossima preda potrebbe essere proprio Maya. Il suddetto assassino infarcisce di volgarità gratuite ogni sua frase, volgarità che sono abbondanti anche nelle parole di Maya & co.

    L'intero libro straripa di ossessione per la moda, dalla protagonista (che non ha mai nulla da mettersi nonostante il suo guardaroba sia pieno di abiti che le stessa dice di adorare...) alle compagne modaiole la cui unica preoccupazione è essere sempre vestite all'ultima moda.

    Fin qui si potrebbe anche soprassedere.Ciò che invece mi ha davvero stizzito sono alcuni temi, molto più profondi e "scottanti", affrontati con superficialità e leggerezza.

    Il primo è l'amore: due discorsi separati su Flo e Maya.

    La prima è impegnata da tre anni con John (considerato bravo ragazzo e amico di mezza scuola, con erba e droghe sempre in mente). I due litigano e si scambiano continuamente insulti, e il suddetto John "voglio-che-tu-sia-la-prima-con-cui-lo-faccio" le ha mentito per tre anni sulla sua presunta verginità (dopo tre anni c'è, secondo la mia esperienza, un rapporto ben diverso da quello che questi due "mettono in scena") .

    Maya dal canto suo non ha ancora trovato quello giusto, "le piace variare", e si lamenta che i ragazzi le si allontanino se lei si mostra innamorata. E' in cerca di qualcuno di speciale per una storia seria, ma davanti ai suoi amici Flo e John commenta "tre anni? Con lo stesso ragazzo? Che perdita di tempo..."

    Il secondo tema è il sesso. Maya e Flo sono vergini, ma Phoebe è "stata con mezza scuola" e tutti lo considerano normale. Il libro inoltre è disseminato di riferimenti al desiderio non molto velato che Trent prova verso la protagonista, che culmina in una scena di sesso appena dopo che Maya sfugge per un pelo alla furia omicida di Gacy (nonostante lei stessa ammettesse di aver paura di Trent). Nel libro, inoltre, sono descritti video osé, giochi piccanti e scene di petting.

    Il terzo tema è la morte, concentrato in due momenti: il primo è quando un amico di Trent viene ucciso dopo un regolamento di conti tra bande (e nessuno mostra il minimo shock), e il secondo è quando Gacy, in una lettera alla madre detective di Maya, descrive minuziosamente il modo in cui ha ucciso le sue vittime e le conserva tuttora sotto azoto liquido.

    Il quarto è la gravidanza di Phoebe. Al di là del discorso sulla prevenzione, la ragazza e le sue amiche affrontano con superficialità la situazione: "non vorrai rovinarti la vita?", "hai tempo per decidere", "poi ingrasso e nessuno mi vuole"... Flo, l'unica decisamente antiabortista, tace per paura delle reazioni delle amiche. Le protagoniste si soffermano sul problema non più di due paginette, troppo impegnate a decidere dove passare Halloween.

    Dal punto di vista tecnico il libro si piazza a livello Moccia, pura trascrizione colloquiale con alcuni picchi di genialità: selvaggio infodump (infarcitura di dettagli al solo scopo di farli conoscere al lettore) che stride con il ritmo di dialoghi e scene, elenchi di frasi sconnesse nei momenti in cui i protagonisti sono in chat e comparsa di strane espressioni di questo genere:

    - ?????
    - ....

    In conclusione...mi sta benissimo che il papà delle Winx dia vita a questo. Fai pure. Solo, per favore, pensa a cosa stai dando in mano a delle quattordicenni. E non venirmi a dire che tanto le ragazzine sono già tutte esperte delle cose della vita.
    Vuoi incoraggiare il fenomeno?

    Questo libro (per quanto non mi sia piaciuto affatto) va benissimo per un target di 17-18 anni, vista anche l'età dei protagonisti, ma mi rifiuto di tacere di fronte ad un simile esempio, perchè di tale si tratta, per chi non ha ancora l'età di comprendere e scegliere.

    (sarò anche troppo attaccata all'ideale romantica del libro puro e impegnato, ma non riesco proprio a star zitta...)
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