[Carlo Lucarelli] Il Giorno del Lupo
Inviato: lunedì 22 giugno 2009, 00:39
Carlo Lucarelli – Il giorno del lupo
Secondo romanzo che vede protagonista l’ispettore Coliandro e Nikita, dopo Falange Armata.
La ragazza viene in possesso di una grossa quantità di soldi, che doveva consegnare in qualità di pony express. Andando dalla polizia, incappa in Coliandro, il quale rimane invischiato irrimediabilmente in una vicenda più grande di quanto non immaginasse. Dalla mancata consegna di quei soldi scaturisce infatti la morte di un avvocato. Un avvocato particolare…
Infatti, tutto il gioco gira intorno a due clan mafiosi che si contendono Bologna, che riciclano denaro sporco in attività-copertura e hanno altre attività poco linde.
Coliandro ormai è in mezzo, e così Nikita, che cerca di guidarlo nei “bassifondi” della città che lei ben conosce per aiutare l’amico ispettore a risolvere la faccenda.
Tutti vogliono quei soldi, insomma, e un certo floppy disc che era insieme ad essi: ma niente è come sembra davvero…
La scrittura di Lucarelli ancora una volta si dimostra all’altezza, e ha saputo catturarmi: agile e veloce, scorre bene sulla pagina e sa alternare un registro teso ad uno più ironico, quando si tratta di raccontare le figuracce dell’ispettore, le sue battute da tipo che vuole spacciarsi per duro e le sue disavventure. Il titolo sta ad indicare come il romanzo di Leonardo Sciascia “Il giorno della civetta” sarebbe oggi da intitolare “Il giorno del lupo”, per la violenza dei criminali e mafiosi moderni.
Coliandro si conferma un personaggio unico e irresistibile, che attira le simpatie e si fa amare proprio perché continua a vivere col mito di Callaghan ma è tutto l’opposto.
Secondo romanzo che vede protagonista l’ispettore Coliandro e Nikita, dopo Falange Armata.
La ragazza viene in possesso di una grossa quantità di soldi, che doveva consegnare in qualità di pony express. Andando dalla polizia, incappa in Coliandro, il quale rimane invischiato irrimediabilmente in una vicenda più grande di quanto non immaginasse. Dalla mancata consegna di quei soldi scaturisce infatti la morte di un avvocato. Un avvocato particolare…
Infatti, tutto il gioco gira intorno a due clan mafiosi che si contendono Bologna, che riciclano denaro sporco in attività-copertura e hanno altre attività poco linde.
Coliandro ormai è in mezzo, e così Nikita, che cerca di guidarlo nei “bassifondi” della città che lei ben conosce per aiutare l’amico ispettore a risolvere la faccenda.
Tutti vogliono quei soldi, insomma, e un certo floppy disc che era insieme ad essi: ma niente è come sembra davvero…
La scrittura di Lucarelli ancora una volta si dimostra all’altezza, e ha saputo catturarmi: agile e veloce, scorre bene sulla pagina e sa alternare un registro teso ad uno più ironico, quando si tratta di raccontare le figuracce dell’ispettore, le sue battute da tipo che vuole spacciarsi per duro e le sue disavventure. Il titolo sta ad indicare come il romanzo di Leonardo Sciascia “Il giorno della civetta” sarebbe oggi da intitolare “Il giorno del lupo”, per la violenza dei criminali e mafiosi moderni.
Coliandro si conferma un personaggio unico e irresistibile, che attira le simpatie e si fa amare proprio perché continua a vivere col mito di Callaghan ma è tutto l’opposto.